Questo è tutto
eBook - ePub

Questo è tutto

  1. 1,021 pagine
  2. Italian
  3. ePUB (disponibile sull'app)
  4. Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub

Questo è tutto

Informazioni su questo libro

Cordella, diciannove anni, incinta, racconta alla bambina che verrà la storia della sua adolescenza, scegliendo l'antico modello dei diari del cuscino giapponesi: episodi, poesie, pensieri, liste. Tante forme diverse per raccontare tappe e momenti importanti. L'amore per Will, la scoperta del sesso, la relazione con un uomo sposato molto più grande di lei, le amicizie, le scelte di vita: tutto s'intreccia in un ritratto potente, appassionante, irritante.

Domande frequenti

Sì, puoi annullare l'abbonamento in qualsiasi momento dalla sezione Abbonamento nelle impostazioni del tuo account sul sito web di Perlego. L'abbonamento rimarrà attivo fino alla fine del periodo di fatturazione in corso. Scopri come annullare l'abbonamento.
Al momento è possibile scaricare tramite l'app tutti i nostri libri ePub mobile-friendly. Anche la maggior parte dei nostri PDF è scaricabile e stiamo lavorando per rendere disponibile quanto prima il download di tutti gli altri file. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Perlego offre due piani: Base e Completo
  • Base è ideale per studenti e professionisti che amano esplorare un’ampia varietà di argomenti. Accedi alla Biblioteca Base con oltre 800.000 titoli affidabili e best-seller in business, crescita personale e discipline umanistiche. Include tempo di lettura illimitato e voce Read Aloud standard.
  • Completo: Perfetto per studenti avanzati e ricercatori che necessitano di accesso completo e senza restrizioni. Sblocca oltre 1,4 milioni di libri in centinaia di argomenti, inclusi titoli accademici e specializzati. Il piano Completo include anche funzionalità avanzate come Premium Read Aloud e Research Assistant.
Entrambi i piani sono disponibili con cicli di fatturazione mensili, ogni 4 mesi o annuali.
Perlego è un servizio di abbonamento a testi accademici, che ti permette di accedere a un'intera libreria online a un prezzo inferiore rispetto a quello che pagheresti per acquistare un singolo libro al mese. Con oltre 1 milione di testi suddivisi in più di 1.000 categorie, troverai sicuramente ciò che fa per te! Per maggiori informazioni, clicca qui.
Cerca l'icona Sintesi vocale nel prossimo libro che leggerai per verificare se è possibile riprodurre l'audio. Questo strumento permette di leggere il testo a voce alta, evidenziandolo man mano che la lettura procede. Puoi aumentare o diminuire la velocità della sintesi vocale, oppure sospendere la riproduzione. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Sì! Puoi usare l’app Perlego sia su dispositivi iOS che Android per leggere in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo — anche offline. Perfetta per i tragitti o quando sei in movimento.
Nota che non possiamo supportare dispositivi con iOS 13 o Android 7 o versioni precedenti. Scopri di più sull’utilizzo dell’app.
Sì, puoi accedere a Questo è tutto di Aidan Chambers in formato PDF e/o ePub, così come ad altri libri molto apprezzati nelle sezioni relative a Letteratura e Letteratura generale. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.

Informazioni

Editore
BUR
Anno
2015
Print ISBN
9788817079884

I racconti della federa verde del LIBRO SECONDO

Alcune bellissime cose
(di quando avevo sedici anni)

I rami spogli di un grande albero che si staglia contro un cielo serale senza nubi, d’inverno.
La parte interna del gomito di qualcuno che è fisicamente attraente. (Quella di Will. Ho sempre voglia di baciarla, e spesso lo faccio.)
Una matita nuova quando comincio a scriverci. La sensazione che provo quando ce l’ho tra le dita, l’odore del legno quando la tempero con il mio speciale, sottilissimo, temperino cromato, il suono e l’attrito che sento quando scrivo sulla pagina.
Una cucina in cui ogni cosa sia esattamente come la voglio, con padelle splendenti di varie dimensioni, coltelli affilati, utensili belli, erbe aromatiche e ingredienti esotici arrangiati in modo da trovarsi proprio là dove ti servono, frutta in grandi ciotole e verdura in contenitori appositi e trecce di aglio e cipolla appese in un angolo, e due lavandini splendenti, un ampio piano di cottura, fornelli con manopole e bottoni ben congegnati, pensili e cassetti di legno chiaro e una grande finestra che guardi fuori su un rigoglioso giardino. (Spero.)
Un nuovo libro ben fatto: l’aspetto, l’odore, il suono, la sensazione che mi dà al tatto quando lo apro per la prima volta. Secondo me un libro ben fatto è l’oggetto più bello e accattivante che sia mai stato creato dagli esseri umani.
I capelli color dell’ebano, lunghi e liscissimi, di Izumi, che le incorniciano il viso e le cadono lungo la schiena, e sono sempre tagliati e pettinati alla perfezione. Lei fa le fusa come un gatto quando glieli spazzolo io, e anche questa è una sensazione bella e piuttosto erotica.
Quando un ragazzo che ami piange discretamente perché è molto commosso da qualcosa di bello.
I narcisi all’imbrunire. Risplendono come di una luce interna.
I narcisi in qualunque momento, perché sono fiori coraggiosi.

A chi sto scrivendo?

Quando scrivo i miei racconti del cuscino, come in questo momento, a chi scrivo? Non credo di scrivere per me stessa. Voglio dire, so già le cose di cui andrò scrivendo, perciò perché disturbarmi a scriverle a me stessa?
Sto scrivendo alla me stessa di anni a venire, quando sarò molto più anziana e avrò iniziato a dimenticare e mi occorrerà qualcosa per ricordare com’ero? Forse. Ma non è tutto qui. Perché in realtà sento che scrivo a qualcuno e per qualcuno che è qui proprio adesso. Forse la me che scrive lo sta facendo a e per una o più delle altre mie me. Forse i miei lettori sono le mie altre me.
Inoltre, forse la me che sta scrivendo non è sempre la stessa me, ma potrebbe essere una qualunque delle altre me? Questo spiegherebbe perché la mia scrittura non è sempre la stessa nello stile, non è sempre la stessa nel modo in cui esprimo ciò che voglio dire.
La me che sta scrivendo è la me che ha bisogno di dire qualcosa, e la me alla quale sto scrivendo è la me che più ha bisogno di leggerlo.
Dev’essere così che mi racconto di me.
Dev’essere così che scopro cose di me.
Dev’essere questo il motivo per cui scrivere è così importante per me. E le mie poesie sono la cosa più importante perché mi dicono di più, di me, di qualunque altra cosa. Sono il mio miglior modo per dirmi qualcosa non solo di me ma di tutto il resto.
leggo le mie me
poiché io sono Me
la Me che è composta
da tutte le mie me
che si devono conoscere
perché io possa essere
la Me che sono.

Chiacchierata sul sesso

Oggi Will e io abbiamo parlato di sesso. Ecco cos’abbiamo detto (be’ veramente, è più quello che ho detto io che non quello che ha detto lui, perché Will è sempre piuttosto reticente su questo argomento, dice che preferisce di gran lunga farlo che discuterne, mentre io trovo che parlarne prima di farlo sia molto stimolante e parlarne dopo aggiunga qualcosa al piacere. E ho scoperto che ha lo stesso effetto su Will, ma non gli piace ammetterlo):
Io: Sai quando abbiamo fatto sesso ieri notte? Quella è stata l’ottava volta.
Will: La settima e mezzo, per essere precisi.
Io: Cosa?
Will: Non l’abbiamo fatto del tutto, la prima volta, non proprio, non credi?
Io: Pedante! Be’ comunque, dopo ieri notte, mentre ero a letto in quella sorta di sensazione piacevole del dopo… hai presente come?
Will: Spossatezza post-coitale. Altrimenti nota come essere spompati.
Io: Quanto sei crudo! Intendo quel momento adorabile del dopo in cui io mi accoccolo contro di te e tu mi prendi sotto il tuo braccio. Be’, ieri notte ho pensato che il sesso è come leggere un libro.
Will: No. No, non lo è. Niente è come il sesso, solo il sesso. E quando lo faccio, l’ultima cosa che ho in mente è un libro.
Io: Sì, lo so. Ma è come leggere un libro, perché la prima volta ti limiti a scoprire quello che viene dopo e come sono i personaggi e come si svolge la storia e tutta quella roba. Poi, la seconda volta e, con i migliori libri – ma solo con i migliori – la terza e la quarta volta eccetera all’infinito, incominci ad accorgerti di ogni genere di cose che non avevi notato prima. Hai presente, tipo le sottigliezze e i piccoli dettagli: parole e idee e frasi e pezzetti di informazione. E cose sui personaggi. Tutte le cose meravigliose nascoste tra le righe della storia, per così dire. Capisci?
Will: Capisco. Ma la stessa cosa potrebbe essere applicata al suonare, perciò potresti nello stesso modo paragonare il sesso alla musica.
Io: Sì, perché no, anche questo è vero. Il sesso è come suonare. Ed è la sua parte migliore, no? Non cosa succede ma come accade, e come viene raccontata la storia, come è fatta, e tutti gli amabili dettagli. E quello che scopri dell’altra persona mentre lo fai; come leggere un libro o suonare musica. Questo davvero è la cosa migliore, non trovi?
Will: Messa così, sì, concordo. Ma il fatto è che…
Io: Cosa? … Vai avanti.
Will: Che metterla così mi eccita.
Io: Devo tirare fuori il tuo oboe e intonarlo per te?
Will: Poi io apro il tuo libro e vedo se mi prende.
Io: E la cosa particolare con il nostro libro e la nostra musica è che io non mi stanco mai di leggerlo e non mi stanco mai di suonarla e trovo sempre una gran quantità di nuovi tasti di cui godere.
Will: Basta parlare! Sordina adesso, sordina!

Certe volte

Certe volte vorrei essere famosa. A essere onesta più che certe volte. E poi penso: Ma quanto è banale! Questo è quello che vogliono tutti. Conosci qualcuno che non lo voglia? Com’è sciocco volere quello che vogliono tutti.
Certe volte penso che la mia mente sia così contorta che non sarà mai chiara e acuta e brillante come vorrei che fosse. E questo mi fa arrabbiare con me stessa.
Certe volte sento che non realizzerò nella mia vita tutto quello che voglio realizzare, tipo scrivere un libro pieno di grandi poesie o essere amata in maniera così completa che nient’altro al mondo importerebbe.
Certe volte penso di essere la persona migliore che conosco, e poi incontro qualcuno che davvero è la persona migliore che conosco e allora sento di avere bisogno di fare un bel bagno.
E certe volte sono triste e felice allo stesso tempo perché:
Certe volte
vorrei
essere quella che
ero quando
volevo essere
quella che sono
Adesso

Paura & Intuizione

La paura è sempre qualcosa di antico.
L’intuizione è sempre qualcosa di nuovo.

Emily Dickinson

Oggi Ms M. ci ha letto una poesia di Emily Dickinson. Ho capito subito che era una poetessa che faceva per me. Voglio sapere tutto di lei e leggere tutte le sue poesie.
Questa è quella che Ms Martin ci ha letto:
Una parola muore
Quando viene detta,
Si dice in giro.
Io penso
Che solo allora
Prenda respiro.
Mi piace la sua semplicità e la verità che esprime senza alcuna decorazione o fronzolo. È come l’essenza distillata di un pensiero. La sua semplicità è bella e piena di grazia. Non può essere migliorata. Vorrei poter scrivere almeno una poesia altrettanto perfetta.
Ms M. mi ha prestato la sua copia di Emily Dickinson, Tutte le Poesie. È un grosso tascabile. ED ne ha scritte centinaia, nessuna più lunga di pochi versi. Ce ne sono 1775 nel libro.
C’è un’introduzione, che dice che ED era un’americana che è vissuta ad Amherst, nel Massachusetts, USA, dal 1830 al 1886. Dovette badare al padre, un credente rigoroso, e non si sposò mai. Ma scrisse molte poesie d’amore. Chi è stato il suo amante? Nessuno lo sa. Buon per lei!
Da quel che posso vedere scrisse la maggior parte delle sue poesie in un breve lasso di tempo. Come se avesse aperto un rubinetto ed esse fossero sgorgate fuori con uno scroscio torrenziale. Penso che questo sia meraviglioso. Ma ancora più meraviglioso è il fatto che continuò a scrivere nonostante nessuno volesse pubblicare le sue poesie. Le aveva mandate a un qualche potente e altolocato vecchio signore che lei riteneva un esperto e lui le aveva detto che non erano delle vere poesie. Poi, quattro anni dopo che era morta, lui le pubblicò (ritoccandole per renderle come lui voleva che suonassero, il bastardo!). Ma da allora altri le hanno pubblicate nel modo in cui ED le aveva scritte. Sono già affascinata da lei e devo trovare una biografia che mi dica di più sul suo conto.
Spero di avere lo stesso suo coraggio, di andare avanti a scrivere le mie malinconie che alla gente piacciano oppure no, e di scriverle come io voglio che siano e non come la gente dice che dovrebbe essere la poesia. Oggi sono giunta alla conclusione che non ci sono regole nello scrivere poesie.
Devo studiare le poesie di ED con grande attenzione. Finora, questa è la mia preferita perché mi fa pensare a me e Will.
Notti selvagge – Notti selvagge!
Con te io ero
Notti selvagge dovrebbero essere
Il nostro tesoro!
Futili – i Venti –
Per un Cuore in porto –
Via la Bussola –
Via le Carte!
Remando nell’Eden –
È questo il Mare!
Possa io Stanotte –
In Te ormeggiare!
(N.B. Ms M mi critica sempre perché uso troppi punti esclamativi. Mi prenderò il piacere di farle notare quanto spesso li usi ED!)

Alcune cose che detesto

I bermuda e i pantaloni corti e troppo larghi, specie sui corpi obesi. No. Su chiunque. Fanno sembrare le persone grasse brutte e maialesche, e fanno sembrare chiunque altro un deficiente.
Gli uomini coi peli sulla schiena.
Le barbe. Tutte le barbe. Non ne riesco nemmeno a parlare.
Indossare abiti sudati, specie le mutande, quando me le sento appiccicate e non mi posso cambiare, tipo a scuola dopo intervalli frenetici o dopo una forzata attività fisica.
Le cosiddette pop-star che invecchiano, tipo l’orrendo Mick Jagger e C. Richard. Morti che camminano parlano e ridono (e direi miagolano, ma sarebbe un insulto per i gatti).
Le persone che fanno dello sport una fondamentale virtù morale. Cioè, sei bravo se ne fai e lo adori, e sei sbagliato se non lo fai e lo odi. (La gente coinvolta nei giochi olimpici è la peggiore.)
I cani che abbaiano in modo aggressivo verso di me quando sto passando. Non do la colpa ai cani, do la colpa ai loro padroni, che non hanno alcuna considerazione per gli altri. Secondo me dovrebbero essere multati per non avere addestrato i loro cani in modo adeguato e andrebbero obbligati a seguire Corsi di Addestramento per Proprietari di Cani fino a che loro e i loro cani non abbiano imparato a comportarsi come si deve.
Canottiere a rete. Brutte brutte brutte.
I piedi di papà (hanno le unghie bianche perché soffrono di un qualche tipo di fungo).
I fogli di poliestere.
Tutte le cose acriliche.
La forfora. Gratta gratta.
Tutte le cose che hanno a che fare con gli ospedali.
Le maglie di colore viola indossate da donne anziane. Anche peggio quando le stesse hanno i capelli con sfumature blu e una messa in piega da bigodini che lascia intravedere il cranio sotto.
I bagni pubblici.
Gli ingorghi stradali.
Il sottofondo musicale che mettono negli ascensori e negli edifici pubblici.
Le sigarette in auto. Le sigarette in ogni luogo, ma soprattutto dentro le auto.
L’alitosi (e, oh cielo, spero di non averla o di non sapere che ce l’ho).

Ancora Emily Dickinson

È molto strano come usi le lineette in quasi tutte le sue poesie. Non mi è mai capitato di trovare un altro poeta che le usi in questo modo. Perché lo fa? È per aiutare la lettura, o è solo un peculiare tipo di punteggiatura? Dà un aspetto strano alla poesia. Le lineette catturano lo sguardo. Prende una certa forma, il componimento. E io penso che la forma di una poesia sia importante quanto qualunque altra cosa al suo interno. Sono sicura che le lineette sono lì per dare alle sue poesie l’aspetto che ED voleva dare loro. E forse sono come il battito di un tamburo in musica, segnano il ritmo e le pulsazioni della musica.
Ho appena recitato Notti selvagge ad alta voce, quasi come fosse una canzone, cercando di farmi guidare dalle lineette. In effetti danno una vita speciale, tutta sua, alla poesia. E incidono sul significato, anche se non so bene come. Le poesie di ED sono come quel tipo di musica che dapprima sembra facile e difficile allo stesso tempo ma che se poi l’ascolti molte volte ti accorgi che ha molte più cose dentro di quelle che ti era parso di udire in principio e inizi allora a sentirne l’essenza.
Quando ho provato poi a scrivere la poesia, mi è venuto da pensare che questa potrebbe essere una poesia spirituale così come una poesia sull’amore umano appassionato. Potrebbe essere che l’amato sia il dio di ED e lei stia parlando della sua anima e del viaggio della sua anima nel mare dello spirito fino a quando non è “ormeggiata” in “TE”, il...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Copyright Page
  3. Libro Primo I racconti della federa rossa
  4. Libro Secondo I racconti della federa verde
  5. Libro Terzo I racconti della federa arancione
  6. Libro Quarto I racconti della federa nera
  7. Libro Quinto I racconti della federa gialla
  8. Libro Sesto I racconti della federa blu
  9. Indice