
- 168 pagine
- Italian
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Galeotto fu 'l libro. Dante nelle parole di tutti i giorni
Informazioni su questo libro
Il viaggio nella Commedia di Dante non è una semplice passeggiata, è una vera e propria scalata. E per affrontare insieme a lui il percorso infernale che dalla dannazione ci conduce verso la salvezza occorre un certo equipaggiamento: uno zaino leggero ma con dentro tutto quello che serve. Una mappa che ci dica dove siamo, una borraccia di parole chiare e coinvolgenti e una bussola che, attraverso versi così famosi da essere diventati modi di dire ancora vivi nel nostro parlato, ci guidi senza timori. Ed ecco che, con questo "zaino di parole", a cui con un soffio delicato è stata tolta la polvere delle secolari imposizioni scolastiche, riusciamo anche noi a partecipare a tutta la meraviglia che è contenuta in questo poema infinito, scritto settecento anni fa.
Un piccolo viaggio dentro il grande viaggio nell'Inferno di Dante, illustrato da Gabriele Pino e illuminato dallo sguardo pieno di stupore di Mariangela De Luca, che, come per magia, ci conduce attraverso i lati più oscuri dell'essere umano, fino a riveder le stelle.
Domande frequenti
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Informazioni
Indice dei contenuti
- Copertina
- Frontespizio
- Prefazione. di Enrico Galiano
- Introduzione
- Inferno. Nel mezzo del cammin di nostra vita
- Canto I. Mi fa tremar le vene e i polsi
- Canto II. Io non Enëa, io non Paulo sono
- Canto III. Non ragioniam di lor, ma guarda e passa
- Canto IV. Che sovra li altri com’ aquila vola
- Canto V. Galeotto fu ’l libro e chi lo scrisse
- Canto VI. Se ’l ciel li addolcia o lo ’nferno li attosca
- Canto VII. Parole non ci appulcro
- Canto VIII. Che sì e no nel capo mi tenciona
- Canto IX. Che giova dar di cozzo?
- Canto X. Colui che la difesi a viso aperto
- Canto XI. Trova che ’l tempo non passi perduto
- Canto XII. Ben è vivo, e sì soletto
- Canto XIII. Colui che tenni ambo le chiavi del cor
- Canto XIV. Fermammo i passi a randa a randa
- Canto XV. Però giri Fortuna la sua rota
- Canto XVI. La gente nuova e i sùbiti guadagni
- Canto XVII. Si dileguò come da corda cocca
- Canto XVIII. Levar le berze
- Canto XIX. Or convien che per voi suoni la tromba
- Canto XX. Degno di nota
- Canto XXI. Mastino sciolto
- Canto XXII. E nascondea in men che non balena
- Canto XXIII. Mi sentia tutti arricciar li peli
- Canto XXIV. Lo duca a me si volse con quel piglio
- Canto XXV. Le mani alzò con amendue le fiche
- Canto XXVI. Fatti non foste a viver come bruti
- Canto XXVII. E io, ch’avea già pronta la risposta
- Canto XXVIII. Capo ha cosa fatta
- Canto XXIX. Aguzza ver’ me l’occhio
- Canto XXX. Quella sonò come fosse un tamburo
- Canto XXXI. Non torcer lo grifo
- Canto XXXII. LÃ dove i peccatori stanno freschi
- Canto XXXIII. Sanza far motto
- Canto XXXIV. E quindi uscimmo a riveder le stelle
- Purgatorio. Ché perder tempo a chi più sa più spiace
- Paradiso. L’amor che move il sole e l’altre stelle
- Ringraziamenti
- Copyright