Poesie
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Poesie

  1. 192 pagine
  2. Italian
  3. ePUB (disponibile sull'app)
  4. Disponibile su iOS e Android
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Informazioni su questo libro

«Queste sono le poesie che al di fuori di qualsiasi critico io stimo più di tutte. Sarebbero insomma quello che io lascerei ai posteri se posteri esisteranno.» Così nel 1973 Sandro Penna introduceva la propria raccolta di poesie in uscita nei tascabili Garzanti, l'unica assemblata da lui personalmente. I versi, scritti tra il 1939 e il 1958, si presentano straordinariamente compatti per i temi e il linguaggio: quella di Penna è una poesia limpida, che si rifà a una classicità senza tempo e applica la lezione di Dante, Leopardi, Rimbaud, Montale, tra gli altri, senza mai cadere nella maniera. Ma è una poesia solo in apparenza semplice, la cui chiarezza e luminosità non possono che nascere da una zona buia, da un mistero. La sua drammaticità sa ancora incantare il lettore.

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Informazioni

Editore
Mondadori
Anno
2019
Print ISBN
9788804710332
eBook ISBN
9788852093982
Argomento
Littérature
Categoria
Poésie

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. Introduzione. di Raffaele Manica
  4. Poesie
  5. La vita… è ricordarsi di un risveglio
  6. Se la notte d’estate cede un poco
  7. Basta all’amore degli adolescenti
  8. Sole senz’ombra su virili corpi
  9. Se dietro la finestra illuminata
  10. Il mare è tutto azzurro
  11. NUOTATORE
  12. Mi nasconda la notte e il dolce vento
  13. Se son malato vago tra la folla
  14. Goffamente beati
  15. L’aria di primavera
  16. SCUOLA
  17. Le nere scale della mia taverna
  18. Sotto il cielo di aprile la mia pace
  19. IL BALCONE
  20. Le stelle sono immobili nel cielo
  21. VACANZE
  22. Già mi parla l’autunno. Al davanzale
  23. Piove sulla città. Piove sul campo
  24. «Alla pregiata vostra…» e il ticchettìo
  25. Esco dal mio lavoro tutto pieno
  26. Se sono vuoti gli alberi e il gennaio
  27. Ritornava il borghese alla sua casa
  28. INTERNO
  29. Entro nell’ombra ove si muove incerta
  30. Eccoli gli operai sul prato verde
  31. Andassi anch’io per stracci. Avessi
  32. È pur dolce il ritrovarsi
  33. Se la vita sapesse il mio amore!
  34. Trovato ho il mio angioletto
  35. Ero per la città, fra le viuzze
  36. Era il settembre. Riandava la gente
  37. La veneta piazzetta
  38. Nel fresco orinatoio alla stazione
  39. Il cielo è vuoto. Ma negli occhi neri
  40. La mattina di estate è ancora fresca
  41. Porto con me la dolce pena. Erro
  42. PAESAGGIO
  43. Il mio fanciullo ha le piume leggere
  44. Lasciavo l’ospedale. Rivestivo
  45. La mano casta e odorosa di ferro
  46. Fuggono i giorni lieti
  47. M’hanno battuto. A te solo, fanciullo
  48. Era l’alba su i colli, e gli animali
  49. Sotto l’alba piovosa se n’è andato
  50. Quando tornai al mare di una volta
  51. LA TOMBA DEL PADRE
  52. Entro una vaga e bianca
  53. Qui brucio la mia vita. Fra le rare
  54. La luna di settembre su la buia
  55. Questo prato già pieno di fanciulli
  56. Io nella rada seguivo un fanciullo incantato
  57. Era fermo per me. Ma senza stile
  58. Non rivedrò il paese ove la sera
  59. Ribrillava una strada, alta sul buio
  60. I treni che languivano una volta
  61. Ride su me la primavera. Tornano
  62. Deserto è il fiume. E tu lo sai che basta
  63. Se per la strada accade una disgrazia
  64. Quando su la città, beata, antica
  65. Giunto fra un incrociar di lenti carri
  66. LA TEMPESTA
  67. Se torna il dolce miele sciroccale
  68. Languiva la stagione pigramente
  69. Con un rapido vezzo hai liberato
  70. Era per la città quasi un comune
  71. Viene l’alba d’estate. Oh prima luce
  72. Malato nel meriggio in un solfeggio
  73. La semplice poesia forse discende
  74. Un fanciullo correva dietro un treno
  75. Salgono in compagnia dei genitori
  76. La luce di cui ardo è luce mia
  77. Fischiava alla sua porta o nel mio cuore
  78. Ricomporre la mia malinconia
  79. L’insonnia delle rondini. L’amico
  80. Ma perché non comprare il bene e il male
  81. L’accusato non ha se non parole
  82. È dolce piangere quando il cielo è sereno
  83. Immobile nel sole la campagna
  84. Avete mai provato, in un’aria serena
  85. Non moriva la luce ove un soldato
  86. Forse invecchio, se ho fatto un lungo viaggio
  87. Qualcuno era venuto a turbare il vostro cuore
  88. Qualcuno vi parlava e voi rispondevate
  89. Com’era l’onda sullo scoglio aperta
  90. Abbandonarsi all’onda delle sensazioni
  91. Amavo ogni cosa nel mondo. E non avevo
  92. Il crisantemo perde il suo colore
  93. Ero solo nel mondo, o il mondo aveva
  94. Sedere a una tavola ignota
  95. Era la mia città, la città vuota
  96. Ero solo e seduto. La mia storia
  97. L’estate se ne andò senza rumore
  98. Ecco il fanciullo acquatico e felice
  99. Felice è stata oggi la mia casa
  100. Uscì dal verde inaspettato, ancora
  101. LA RIMA FACILE, LA VITA DIFFICILE
  102. Il treno tarderà di almeno un’ora
  103. Felice chi è diverso
  104. Indi rivolto il viso verso il guanciale
  105. E poi son solo. Resta
  106. O Zelindo, non sa la tua notte
  107. Ho puntato la brama in ogni luogo
  108. Forse la lenta tua malinconia si perde
  109. Poi fu una cosa povera, avvilita
  110. Lascia l’orinatoio il giovanotto
  111. Non è la costruzione il lieto dono
  112. Tu mi lasci. Tu dici «la natura…»
  113. Venni fra voi. Conobbi la normale
  114. Furente e rosso in volto s’avvicina
  115. Straripa nell’umida notte in silenzio
  116. Oh nella notte il cane
  117. La tenerezza tenerezza è detta
  118. Oh non ti dare arie
  119. La tua giusta fierezza
  120. Come è bello seguirti
  121. O solitario intorno a una fontana
  122. Le stelle mi guardavano se a tratti
  123. Il ciclista polverosa
  124. Il fanciullo magretto torna a casa
  125. Della romantica tuta
  126. Per averlo soltanto guardato
  127. Un po’ di pace è già nella campagna
  128. Un amore perduto quanta gioia
  129. Cercando del mio male le radici
  130. Oh se potessi io lo compererei
  131. Dacci la gioia di conoscer bene
  132. Notte bella, riduci la mia pena
  133. Ma insieme a tanto urlare di dolore
  134. Se l’inverno comincia sulle calde
  135. «Cullo una solitudine mortale
  136. Con il cielo coperto e con l’aria monotona
  137. Come è bella la luna di dicembre
  138. La rosa al suo rigoglio
  139. Al pari di un profilo conosciuto
  140. Scende la sera. Se resiste il verde
  141. Si ricompone un ritmo. Primavera
  142. Fanciullo tutte queste tue bellezze
  143. Forse la giovinezza è solo questo
  144. Ma che grazia di sole e d’acque sporche
  145. Amico, sei lontano. E la tua vita
  146. Com’ero lieto sotto un albero in fiore
  147. SOLFEGGIO
  148. LA LEZIONE DI ESTETICA
  149. Lungo è il tragitto in autobus. Anche
  150. Appena entrato, il vino
  151. Amore, gioventù, liete parole
  152. Mi perdo nel quartiere popolare
  153. Il piccolo Vittorio è un innocente
  154. Amore, amore
  155. La mia poesia non sarà
  156. S’andava verso il mare di Civitavecchia
  157. Vivere è per amare qualche cosa
  158. MATTINO
  159. Nelle notti stellate aspettavo
  160. L’ombra di una nuvola leggera
  161. MORALISTI
  162. E poi come una mosca
  163. Copyright