
- 288 pagine
- Italian
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Informazioni su questo libro
Dante è il poeta che inventò l'Italia. Non ci ha dato soltanto una lingua; ci ha dato soprattutto un'idea di noi stessi e del nostro Paese: il «bel Paese» dove si dice «sì». Una terra unita dalla cultura e dalla bellezza, destinata a un ruolo universale: perché raccoglie l'eredità dell'Impero romano e del mondo classico; ed è la culla della cristianità e dell'umanesimo. L'Italia non nasce da una guerra o dalla diplomazia; nasce dai versi di Dante.
Non solo. Dante è il poeta delle donne. È solo grazie alla donna - scrive - se la specie umana supera qualsiasi cosa contenuta nel cerchio della luna, vale a dire sulla Terra. La donna è il capolavoro di Dio, la meraviglia del creato; e Beatrice, la donna amata, per Dante è la meraviglia delle meraviglie. Sarà lei a condurlo alla salvezza. Ma il poeta ha parole straordinarie anche per le donne infelicemente innamorate, e per le vite spente dalla violenza degli uomini: come quella di Francesca da Rimini.
Aldo Cazzullo ha scritto il romanzo della Divina Commedia. Ha ricostruito parola per parola il viaggio di Dante nell'Inferno. Gli incontri più noti, da Ulisse al conte Ugolino. E i tanti personaggi maledetti ma grandiosi che abbiamo dimenticato: la fierezza di Farinata degli Uberti, la bestialità di Vanni Fucci, la saggezza di Brunetto Latini, la malvagità di Filippo Argenti. Nello stesso tempo, Cazzullo racconta - con frequenti incursioni nella storia e nell'attualità - l'altro viaggio di Dante: quello in Italia. Nella Divina Commedia sono descritti il lago di Garda, Scilla e Cariddi, le terre perdute dell'Istria e della Dalmazia, l'Arsenale di Venezia, le acque di Mantova, la «fortunata terra di Puglia», la bellezza e gli scandali di Roma, Genova, Firenze e delle altre città toscane. Dante è severo con i compatrioti. Denuncia i politici corrotti, i Papi simoniaci, i banchieri ladri, gli usurai, e tutti coloro che antepongono l'interesse privato a quello pubblico. Ma nello stesso tempo esalta la nostra umanità e la nostra capacità di resistere e rinascere dopo le sventure, le guerre, le epidemie; sino a «riveder le stelle».
Un libro sul più grande poeta nella storia dell'umanità, a settecento anni dalla sua morte, e sulla nascita della nostra identità nazionale; per essere consapevoli di chi siamo e di quanto valiamo.
Domande frequenti
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Informazioni
Indice dei contenuti
- Copertina
- Frontespizio
- Copyright
- Uno. Italia, fin dal primo canto. Dove Dante si perde la notte del venerdì santo e ritrova un antico poeta
- Due. La donna dagli occhi lucenti. Dove Maria, Lucia, Beatrice e tutte le donne amate ripagano Dante per il suo amore
- Tre. Nell’eterno dolore. Dove Dante e Rodin scolpiscono insieme la Porta dell’Inferno, e si rimprovera il Papa che diede le dimissioni
- Quattro. Il castello dei grandi spiriti. Dove Dante conosce Omero, e Platone discute con Aristotele
- Cinque. Innamorarsi a Rimini. Dove Dante suggerisce a Francesca la poesia d’amore più famosa di tutti i tempi
- Sei. Il vizio della gola. Dove Dante apprende che andrà in esilio, e Guido Cavalcanti dà un’idea a Lucio Dalla
- Sette. «Pape Satàn aleppe!». Dove Scilla e Cariddi sussultano, Dante si vendica di Filippo Argenti, e Medusa custodisce (male) l’Inferno
- Otto. Firenze, la patria morale. Dove Dante fissa i confini orientali d’Italia e resuscita il nemico Farinata
- Nove. Dante contro la finanza. Dove si puniscono i banchieri disonesti e si esaltano il talento e il lavoro
- Dieci. Il coraggio di sopravvivere. Dove Dante veglia sulle ossa dei nostri nonni, doma i centauri e respinge la tentazione del suicidio
- Undici. Come l’uom s’etterna. Dove Dante non infierisce sui sodomiti, ritrova il suo maestro e insegna a vivere per sempre nei libri
- Dodici. Dante in deltaplano. Dove ci si imbatte in Dino Campana, si fa visita a Giotto e si vola come sulle montagne russe
- Tredici. Guai a chi non rispetta le donne. Dove Dante punisce gli sfruttatori, assolve Medea e ossessiona Borges
- Quattordici. Il Papa all’Inferno . Dove Dante attacca il potere temporale e sogna i Pontefici spirituali che verranno
- Quindici. Il più bel lago del mondo. Dove Tiresia cambia sesso, Ciro Menotti sa morire, e Dante ci fa visitare il Garda e l’Arsenale di Venezia
- Sedici. Poveri diavoli. Dove Dante suggerisce versi a Ungaretti, inventa i nomi dei demoni e palleggia con le arance come Maradona
- Diciassette. Dante rocciatore. Dove il poeta va sullo scivolo, arrampica in montagna,loda san Francesco e calpesta Caifa crocefisso
- Diciotto. Dante detective. Dove il poeta risolve un giallo medievale, e trasforma un uomo in serpente e un serpente in uomo
- Diciannove. Ulisse come Madame Bovary. Dove Dante trova se stesso e rinuncia alla dolcezza degli affetti per seguire virtù e conoscenza
- Venti. Dante e i condottieri. Dove neanche il Papa può dare l’assoluzione, ma basta una lacrimuccia a sconfiggere il diavolo
- Ventuno. Maometto all’Inferno. Dove Dante fa arrabbiare i musulmani, anticipa Stephen King e ispira Fernando Pessoa
- Ventidue. Dante al Palio. Dove i senesi sperperano grandi ricchezze, ma a sorpresa il poeta fiorentino li tratta meglio degli altri toscani
- Ventitré. Dante a Vergaio. Dove i falsari combattono una battaglia di parole come i contadini di Roberto Benigni
- Ventiquattro. Nel pozzo dei titani. Dove Dante sale in mano al gigante buono e sembra antevedere il disastro del Vajont
- Venticinque. Lo scalpo del traditore. Dove Dante si muove sul ghiaccio e scotenna il cattivo di Montaperti
- Ventisei. Il fiero pasto del conte. Dove Dante rivede il volto dei suoi quattro figli, e scopre che nel corpo di Branca Doria c’è un diavolo
- Ventisette. A riveder le stelle. Dove Dante si arrampica sul pelo di Lucifero e dopo la notte infernale respira di sollievo
- Debiti