Assassino, torna da me!
eBook - ePub

Assassino, torna da me!

e altri racconti polizieschi

  1. 352 pagine
  2. Italian
  3. ePUB (disponibile sull'app)
  4. Disponibile su iOS e Android
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Assassino, torna da me!

e altri racconti polizieschi

Informazioni su questo libro

Viaggiatori del tempo, carnevali gotici, automi viventi... e investigatori. Sono i protagonisti delle storie create dallo straordinario talento narrativo di Ray Bradbury, che non si è rivelato solo nella fantascienza, ma anche nel fantastico, nell'horror, nel weird. E nel poliziesco. Lo dimostrano le venti storie raccolte in questo volume: impeccabili trame gialle, molte delle quali hanno ispirato episodi della serie "Alfred Hitchcock presenta"; tra queste, Il piccolo assassino, che Bradbury riteneva il suo miglior racconto in assoluto. Un'occasione per esplorare un lato meno conosciuto, ma non meno godibile, della produzione di uno scrittore amatissimo.

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Informazioni

Editore
Mondadori
Anno
2022
Print ISBN
9788804746850
eBook ISBN
9788835716365

La Donna che Urla

Mi chiamo Margaret Leary, ho dieci anni e faccio la quinta alla Central School. Non ho fratelli e sorelle ma ho un bravo papà e una brava mamma, solo che non pensano molto a me. Comunque, mai e poi mai avremmo pensato di avere a che fare con l’assassinio di una donna. Quasi-assassinio, per la verità.
Quando si abita in una strada come la nostra non si pensa alle cose orribili che possono succedere, come sparare o accoltellare la gente oppure metterla sottoterra praticamente in cortile, sul retro di casa. E quando capita, non ci credi ma pensi solo a imburrare il pane tostato o a mettere il dolce in forno come al solito.
Ora devo dirvi com’è andata. Era mezzogiorno, a metà luglio. Faceva caldo e la mamma disse: «Margaret, vai al negozio e compra un po’ di gelato. È sabato, papà torna a casa a pranzo e gli faremo trovare qualcosa di speciale».
Uscii di corsa e attraversai il terreno incolto dietro casa. Era un terreno molto grande dove i ragazzi giocavano a baseball, disseminato di cocci di vetro e altre cose. Stavo tornando dal negozio con il gelato e pensavo ai fatti miei, quando tutt’a un tratto accadde.
Sentii la Donna che Urla.
Mi fermai ad ascoltare.
Veniva da sottoterra.
Una donna era seppellita sotto i sassi, la terra e i vetri e gridava come una pazza, in modo orribile, che qualcuno la tirasse fuori.
Rimasi paralizzata dalla paura. Le urla continuavano, attutite.
Poi cominciai a correre. Caddi, mi rialzai e ripresi a correre. Aprii la porta con la zanzariera e mi precipitai in casa: mamma era lì pacifica, senza sapere quello che io sapevo, e cioè che una donna viva e reale era seppellita dietro casa nostra, a un centinaio di metri, gridando che volevano ammazzarla.
«Mamma» dissi.
«Non restare con il gelato in mano» cominciò lei.
«Senti, mamma.»
«Mettilo in ghiacciaia» disse.
«Mamma, nel terreno qui dietro c’è una Donna che Urla.»
«E lavati le mani» aggiunse.
«Gridava, gridava…»
«Vediamo, adesso sale e pepe» continuò mia madre in lontananza.
«Stammi a sentire» ripresi a voce più alta. «Dobbiamo tirarla fuori, l’hanno seppellita sotto quintali e quintali di terra e se non la tiriamo fuori, soffocherà e morirà.»
«Sono sicura che potrà aspettare fin dopo pranzo» disse la mamma.
«Non è che non mi credi?»
«Certo che ti credo, cara. Adesso lavati le mani e metti il piatto con la carne davanti a tuo padre.»
«Non so nemmeno chi è e come sia finita là sotto» dissi. «Però bisogna aiutarla prima che sia troppo tardi.»
«Accidenti» fece la mamma. «Guarda questo gelato, ma che hai fatto? Sei rimasta al sole a farlo squagliare?»
«Veramente, nel terreno qui dietro…»
«Adesso vai, sbrigati.»
Entrai in camera da pranzo.
«Ciao, papà, c’è una Donna che Urla sottoterra, dietro casa.»
«Mai vista una donna che non urlasse» fece papà.
«Dico sul serio» insistetti.
«Mi sembri seria, infatti» disse lui.
«Dobbiamo prendere pale e picconi e scavare, come si fa con le mummie egizie» continuai.
«Non mi sento in vena di archeologia, Margaret» confessò papà. «Aspetta un giorno di ottobre, col fresco, e faccio come vuoi tu.»
«Ma non possiamo aspettare tanto» gridai, o quasi. Il cuore mi scoppiava in petto. Ero agitata, spaventata, e avevo i brividi, ma papà non pensava che a mettersi la carne nel piatto, a tagliarla e a mangiare senza prestarmi attenzione.
«Papà?» ricominciai.
«Mmm?» disse lui, masticando.
«Dopo mangiato devi venire fuori ad aiutarmi. Papà, ti darò tutto quello che ho nel salvadanaio.»
«Bene,» disse papà «quindi è una proposta d’affari. Dev’essere importante, per te, se vuoi darmi il tuo onestissimo denaro. E quanto offri all’ora?»
«Ho cinque dollari che mi ci è voluto un anno a risparmiare. Sono tuoi.»
Papà mi toccò il braccio. «Sono commosso, veramente commosso. Vuoi giocare con me e sei disposta a pagare il mio tempo. Fai sentire il tuo vecchio padre come un usuraio, Margaret. Non ti dedico abbastanza tempo. Ti dico io cosa faremo: dopo pranzo verrò fuori con te e ascolterò la tua Donna che Urla, gratis.»
«Lo farai veramente?»
«Sì, signorina, è quello che farò» disse papà. «Ma devi promettermi una cosa.»
«Quale?»
«Se vuoi che venga fuori, prima finisci di mangiare.»
«Prometto» dissi.
«Okay.»
La mamma arrivò, sedette e cominciammo.
«Non così in fretta» disse la mamma.
Rallentai, ma dopo un poco ricominciai a mangiare di furia.
«Hai sentito tua madre» disse papà.
«La Donna che Urla» protestai. «Dobbiamo sbrigarci.»
«Io» disse papà «ho intenzione di starmene qui buono e dare tutta la mia attenzione alla bistecca, poi alle patate, naturalmente all’insalata e per finire al gelato; dopodiché una buona sorsata di caffè freddo, se non ti dispiace. Ci vorrà un’oretta. E un’altra cosa, signorina: se tirerai di nuovo in ballo questa Sconosciuta Urlatrice mentre mangiamo, non verrò con te a sentire la sua recita.»
«Sissignore.»
«Capito bene?»
«Sissignore» ripetei.
Il pranzo durò un milione di anni. Tutti si muovevano al rallentatore, come in quei film che si vedono al cinema. La mamma si alzava e si metteva a sedere lentamente; forchette, coltelli e cucchiai volteggiavano piano. Persino le mosche andavano a rilento. I muscoli delle guance di papà stentavano a muoversi. Io stessa mi sentivo come impedita e avrei voluto gridare: “Sbrigatevi, per piacere, alzatevi, correte fuori!”.
Invece dovevo starmene seduta, e mentre terminavano di mangiare a passo di lumaca, la Donna che Urla rimaneva sottoterra e mi pareva di sentirla gridare dentro la mia testa. Gridava mentre noi finivamo il pranzo con comodo, il sole diventava bollente e il terreno incolto era vuoto come il cielo.
«Ecco fatto» disse finalmente papà.
«Adesso verrai a sentire la Donna che Urla?» chiesi.
«Prima un altro goccio di caffè freddo» disse papà.
«Parlando di urlatrici,» intervenne la mamma «Charlie Nesbitt e sua moglie Helen hanno litigato un’altra volta, ieri sera.»
«Non è una novità» ribatté lui. «Si azzuffano sempre.»
«Se vuoi saperlo, Charlie è un poco di buono» disse mamma. «E sua moglie lo stesso.»
«Mah, non so» disse mio padre. «Io credo che Helen sia una brava ragazza.»
«Non sei imparziale, tant’è che stavi per sposarla.»
«Ricominci con questa storia?» chiese lui. «Siamo stati fidanzati appena sei settimane.»
«Hai dimostrato buon senso, quando l’hai lasciata.»
«Sai com’è Helen. Ha lo spettacolo nel sangue e avrebbe voluto seguire la compagnia dovunque andasse. Io non la vedevo in quel modo e la cosa si chiuse lì. Comunque era una donna dolce. Dolce e gentile.»
«E chi ha sposato? Un bruto come Charlie.»
«Papà» dissi.
«Questo te lo concedo. Charlie ha i pugni in tasca» ammise papà. «Ricordi quando Helen ebbe la parte principale nella commedia che mettemmo in scena a scuola, per il diploma? Era carina come...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. Introduzione. La scatola parlante: la narrativa poliziesca di Ray Bradbury. di Jonathan Robert Eller
  4. ASSASSINO, TORNA DA ME!
  5. Un tocco di petulanza
  6. La Donna che Urla
  7. La Donna nel Baule
  8. «Non sono scemo, io!»
  9. Assassino, torna da me!
  10. I morti non risorgono
  11. Dove tutto finisce
  12. Il circo dei morti
  13. Così morì Riabouchinska
  14. Ieri ero viva
  15. La città dove nessuno scendeva
  16. Tutta la città dorme
  17. A mezzanotte, nel mese di giugno
  18. I sorridenti
  19. Il frutto in fondo alla coppa
  20. Il piccolo assassino
  21. Marionette S.p.A.
  22. Castigo senza delitto
  23. Certi vivono come Lazzaro
  24. Delitto senza castigo
  25. Hammett, Chandler? Niente paura
  26. Note di copyright
  27. Copyright