Dolce sacrificio (I Romanzi Oro)
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Dolce sacrificio (I Romanzi Oro)

  1. 288 pagine
  2. Italian
  3. ePUB (disponibile sull'app)
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Dolce sacrificio (I Romanzi Oro)

Informazioni su questo libro

Il perfido lord Richard ha deciso di dare in sposa al suo consigliere Simon de Navarre una delle sorellastre: la bellissima Claire o la dolce Alys. Quest'ultima non ha esitazioni: sarà lei a sacrificarsi per salvare la sorella. Ex guerriero crociato, Simon ha appreso in Oriente l'uso delle arti magiche e vi fa ricorso per convincere Richard di essergli indispensabile nella sua scalata al potere. Uomo dalle innumerevoli ferite, nel corpo e nell'anima, non ha alcuna fiducia nei sentimenti finché non si lascia conquistare da Alys. Anche lei viene presto sedotta dal fascino di quell'uomo. Ma dovranno fare molta attenzione, perché entrambi sono solo pedine nell'ignobile complotto di Richard...

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Informazioni

Editore
Mondadori
Anno
2022
eBook ISBN
9788835714385

1

Sulla terra si aggiravano degli esseri mostruosi. Alys non ne aveva mai visti in carne e ossa, ma non dubitava che esistessero. Le suore che avevano cresciuto lei e la sorellastra Claire l’avevano assillata con infinite raccomandazioni; e che quelle creature apportatrici di morte si chiamassero Belzebù, Grendel o Satana erano tutte terrificanti allo stesso modo per un’anima giovane e ingenua come Alys di Summersedge.
A differenza di Claire, Alys era ubbidiente. Decisa quando si trattava di proteggere le persone che amava, ma insicura quando si trattava di difendere se stessa. Odiava le storie di spettri, gli incubi, i temporali e i cavalli bizzosi. Detestava le sferzate, gli schiaffi e le male parole, però li avrebbe sopportati per proteggere la sorella. Per lei avrebbe sopportato qualsiasi cosa.
Anche il matrimonio con un mostro o un vampiro.
— Sei sicura di voler sposare quel tipo? — le chiese Claire con l’abituale schiettezza. — Che cosa ne sappiamo di lui?
— Le donne non sanno mai molto dei loro mariti prima del matrimonio — rispose Alys con finta calma mentre ripiegava una delle sue semplici camicie di lino, in vista del viaggio.
— Ma almeno non devono sposare un… — Per fortuna a Claire mancarono le parole.
— Un mago. Un demonio che lancia incantesimi maligni — terminò Alys stringendo la camicia con le mani piccole ma forti. — Oh, Claire, non voglio partire! Non voglio lasciare questo posto. Non voglio andare a vivere a Summersedge Keep. Non voglio stare con Richard, e soprattutto non voglio sposare nessuno, specialmente un uomo che pratica la magia nera!
— Richard è nostro fratello — osservò Claire con insolito senso pratico — e dovremmo essere contente di tornare in seno alla famiglia.
— Se avesse dell’affetto per noi, ci avrebbe fatte tornare a casa prima — osservò Alys con amarezza. — Lo sai anche tu. Non mi fido dei progetti che ha fatto per noi. Stiamo molto meglio qui. Non significa niente che abbiamo lo stesso padre, perché è la madre di Richard quella che nostro padre ha sposato. Noi due siamo le figlie bastarde.
— Bastarde di stirpe reale — precisò allegramente Claire. — Roger de Lancie era cugino del re.
— Preferirei essere una suora senza sangue reale — borbottò Alys.
Claire guardò le fredde pareti di pietra del convento e rabbrividì. — Io no. Io voglio bei vestiti dai colori vivaci e tanto sole. Voglio correre scalza sull’erba, voglio cavalcare cavalli veloci e ornarmi di gioielli. Voglio essere adorata da migliaia di uomini che corrono da me appena schiocco le dita.
— Hai grandi progetti per una che è poco più di una bambina — replicò Alys, già sapendo che il suo tentativo di tenere a freno la caparbia sorella non avrebbe avuto alcun effetto.
— L’adolescenza è il periodo dei grandi ideali — ribatté Claire. — Come la verginità, per esempio. Alcuni riguardano anche te, cara Alys.
— Io ho passato da un pezzo l’età degli ideali. Piuttosto c’è da meravigliarsi che uno stregone sia disposto a sposare una vecchia come me.
— Può darsi che abbia in mente di farti bere una pozione in grado di farti ringiovanire. Forse può trasformarti da una megera di vent’anni in una fanciulla di diciannove.
— Spero che Richard ti farà sposare un uomo che ti frusti ogni volta che dici una sciocchezza — commentò Alys.
— Richard non mi farà sposare nessuno per il momento. Sono troppo giovane, e lui è troppo occupato a offrire te come sacrificio umano al suo diabolico amico.
Alys non poté trattenersi dal ridere. — Sei tremenda, Claire. Convincerò mio marito a farti un maleficio che ti renda brutta.
— Dovrà essere molto potente — rise Claire.
— È vero — convenne Alys con dolcezza. La bellezza di Claire era un dono prezioso. I capelli erano una massa dorata che le arrivava alla vita, gli occhi erano di un luminoso verde chiaro. Aveva la pelle bianca e delicata e la figura morbida e flessuosa. La sua bellezza era davvero incantevole, cosa che le due sorelle accettavano come normale e che le suore deploravano.
Claire guardò Alys con occhio critico. — Potresti migliorare, mia cara. Basterebbe che non fossi così pallida e non assumessi quell’espressione da topo. Potremmo fare qualcosa per i tuoi capelli. Il colore è comune, ma potremmo cambiare l’acconciatura.
— Le trecce e il soggolo mi stanno benissimo, e non credo che il mago mi sposi per la mia bellezza.
— Sei molto più bella di quanto tu creda — disse con convinzione Claire.
— Non capisci che non m’interessa essere bella? Preferirei passare la vita dietro le mura sicure di questo convento, lontana da occhi curiosi e da mani che mi toccano.
— Credo che le sole mani che ti toccheranno saranno quelle di tuo marito. E accettarle sarà tuo dovere di moglie.
— Lo so. Spero solo che siano mani e non zampe. Non voglio sposare una creatura delle tenebre — osservò Alys con amarezza.
Claire l’abbracciò forte. — Se la situazione dovesse diventare insostenibile, fuggiremo e ci rifugeremo dalle nostre buone suore.
— Dubito che ci accoglierebbero di nuovo, Claire, senza una dote sostanziosa e l’approvazione di Richard.
— Allora faremo le artiste di strada e viaggeremo per il mondo.
— E finiremo con la gola tagliata. O peggio.
— Che cosa può esserci di peggio che avere la gola tagliata?
Alys sospirò. — Moltissime cose, piccola mia. Ma non pensiamoci. Sono sicura che immagino degli orrori dove non esistono. Richard sarà anche un essere infido e perfido, però non farebbe mai sposare sua sorella a uno stregone, non credi? — Non riuscì a nascondere la tristezza nella voce.
— Certo che no — rispose Claire con decisione.
E Alys desiderò avere la sua stessa fede cieca.
Il bieco stregone di Summersedge Keep dava il massimo di sé quando aveva davanti un pubblico attento, e al momento il suo pubblico lo ascoltava con avidità. Richard de Lancie, più noto come Richard il Bello, sedeva al margine del palco, le gote rosate accese dal troppo vino. Simon de Navarre, misterioso mago e potente consigliere di Sua Signoria, lo preferiva così. Anche se Richard non aveva un intelletto paragonabile a quello di Simon, non mancava però di una certa astuzia, che gli permetteva di scoprire trucchi e tranelli nascosti, e invece Simon de Navarre aveva bisogno di gente credulona per dispiegare le sue abilità. Simon prese un pizzico di zolfo e lo gettò nel fuoco; l’esplosione e il puzzo lo gratificarono alquanto. Vide i vari cavalieri farsi il segno della croce mentre lui pronunciava alcune parole in arabo per enfatizzare l’effetto prodotto. Nessuno nel castello di Richard il Bello conosceva l’arabo, e tutti pensarono che fosse una lingua ultraterrena per comunicare con i demoni. Se avessero saputo le vere origini del mago, ne avrebbero avuto la conferma.
Simon de Navarre si allontanò dal fuoco e con la mano adunca si scostò con gesto teatrale i lunghi capelli dal viso. La giovane aggrappata a Richard ebbe un brivido e abbassò gli occhi, cosa che divertì Simon. Molti uomini di Summersedge Keep portavano i segni delle battaglie combattute e le loro mutilazioni e profonde cicatrici tenevano a distanza parecchia gente. Ma la vista della mano contorta dalle dita adunche del mago faceva rabbrividire anche i cavalieri più coraggiosi. Si diceva che il mago avesse barattato l’uso della mano destra con i poteri delle tenebre.
— Gli auspici sono buoni — intonò Simon con la sua bella voce profonda. Era un grande sapiente e poteva sostenere qualsiasi discussione, anche violenta, però in quei giorni era raro che gli capitasse. Quando Simon de Navarre parlava, tutti si zittivano, curiosi e timorosi. Lo chiamavano Grendel, in ricordo del mostruoso vampiro sconfitto dal prode Beowulf. La cosa lo divertiva.
Richard allontanò la giovane cortigiana e si alzò, barcollando leggermente. — Non avevi mai pensato di sposarti, vero, Grendel? Non con una donna altolocata come mia sorella, eh?
Simon de Navarre si voltò lentamente. — Ho forse capito male? Credevo che le vostre sorelle fossero bastarde.
Nella grande sala scese un silenzio assordante. Gli astanti non sapevano decidere chi fosse il più pericoloso dei due: se il mago, con i suoi misteriosi poteri, o Richard il Bello, con le sue rabbie incontrollabili.
Simon de Navarre sapeva chi dei due era più pericoloso. E Richard anche. Dopo una pausa proruppe in una sonora risata. — I bastardi dei De Lancie sono sempre migliori di qualsiasi rampollo legittimo d’Inghilterra. Sei un uomo fortunato, Simon de Navarre. Alys forse non avrà la grande bellezza di Claire, ma la sua stirpe è migliore, ed è la più grande d’età. È anche graziosa, dicono, e poi al buio tutti i gatti sono bigi.
— Dicono? Perché, voi non lo sapete? — mormorò Simon.
— Non la vedo da quando l’ho portata via da sua madre, da bambina. Ma mi sono occupato di tutt’e due; sono beneducate e si comportano in modo impeccabile, da giovani nobildonne. Alys è proprio adatta a te, molto più di Claire. E ti farà ballare un bel po’, se è vero ciò che dicono le suore — rise Richard.
— E se preferissi quella bella? — chiese Simon de Navarre.
Richard aggrottò la fronte. — Ho già scritto ad Alys che si dovrà sposare. Lei se lo aspetta.
— E voi non volete affrontare la rabbia di vostra sorella — commentò Simon tranquillamente.
Era molto facile convincere Richard, specie quando aveva bevuto troppo. — La ragazza farà ciò che voglio io, o la riempio di botte. Se vuoi quella bella, prendila. Una sorella vale l’altra, secondo me. Prendile entrambe.
Simon fece un profondo inchino, mantenendo un’espressione indecifrabile. In verità non gli importava di quale delle sorelle di Richard dovesse finire nel suo letto, gli bastava una delle due per rafforzare la propria posizione e il proprio potere nella casa di un uomo che solo poche vite separavano dal trono d’Inghilterra. Anche se tali vite appartenevano a uomini potenti, appoggiati dai baroni d’Inghilterra, questo non scoraggiava certo le ambizioni di Richard, e nemmeno quelle di Simon.
Il potere del mago era misterioso ed enorme. Una delle sue risorse segrete era l’uso di spie ben piazzate. Merren, la donna che di recente aveva condiviso il suo letto, era appena tornata da una visita al convento di Saint Anne e aveva fatto al mago un rapporto completo sulle sorelle bastarde di Richard il Bello.
Claire, la più giovane, era caparbia, frivola, bellissima e volitiva. La sorella maggiore, Alys, era seria, discreta, tranquilla e, pur non possedendo la bellezza sfolgorante dell’altra, era assai graziosa.
Il mago era stato propenso ad accettare la tranquilla Alys, finché Merren non aveva aggiunto un’altra informazione: la ragazza era intelligente.
Mentre Claire faceva il possibile per evitare lo studio, Alys eccelleva in latino e greco. Mentre Claire era senza regole, Alys era disciplinata, e aveva studiato medicina e filosofia. Persino le suore erano intimidite dalla sua intelligenza. Era un rischio che Simon non poteva correre. Una moglie intelligente poteva essere un guaio.
No, meglio una sposa frivola e bellissima piuttosto che una creatura in grado di vedere oltre la facciata misteriosa e inquietante che lui presentava agli abitanti del castello di Summersedge. L’attraente Claire avrebbe presto trovato un giovane gagliardo che l’avrebbe distratta, in modo che lui potesse concentrarsi sul suo lavoro senza doversi preoccupare di una moglie molesta.
Richard non si era scomposto granché all’idea di sostituire una sorella con l’altra, a dimostrazione di quanto fosse diventato potente Simon de Navarre. Guidato nel modo opportuno, Richard avrebbe finito per fare qualsiasi cosa il mago avesse voluto, senza nemmeno rendersene conto.
— Mi rallegra pensare alla mia felicità futura — mormorò Simon senza alcuna nota di cinismo nella voce. — Prenderò la mia decisione quando vedrò le due damigelle.
— Dubito che vi sia una donna in grado di rendere felice un uomo. Dio solo sa quanto Hedwiga sia stata una maledizione dell’inferno. Ma non si può mai dire. Le mie sorelle saranno qui tra poco, e immagino che Alys si riterrà fortunata di aver evitato il talamo.
— Qualsiasi talamo, o solo il mio? — chiese De Navarre.
Le guance rosse di R...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. DOLCE SACRIFICIO
  4. 1
  5. 2
  6. 3
  7. 4
  8. 5
  9. 6
  10. 7
  11. 8
  12. 9
  13. 10
  14. 11
  15. 12
  16. 13
  17. 14
  18. 15
  19. 16
  20. 17
  21. 18
  22. 19
  23. 20
  24. 21
  25. 22
  26. 23
  27. 24
  28. 25
  29. Copyright