Delitto al rifugio

Agatha Christie

• Editore: Mondadori
• Anno: 2018
• Print ISBN: 9788852058790
• eBook ISBN: 9788852089732
• Argomento: Letteratura
• Categoria: Teatro

Una straordinaria rivisitazione del tema (molto caro alla Christie) della vendetta femminile contro l'infedeltà degli uomini, alla quale fa da contrappunto una toccante storia d'amore. Delitto al rifugio (1951) è l'adattamento del romanzo The Hollow, che il lettore italiano conosce col titolo Poirot e la salma.

Delitto al rifugio

Personaggi

Sir Henry Angkatell

Lady Angkatell

Henrietta Angkatell, Midge Harvey e Edward Angkatell, cugini degli Angkatell

Gerda Cristow e John Cristow, ospiti

Veronica Craye, vicina

Ispettore Colquhoun

Sergente Penny

Gudgeon, maggiordomo

Doris, cameriera

The Hollow

Presentato per la prima volta al Fortune Theatre di Londra il 7 giugno 1951 e in seguito trasferito all’Ambassadors Theatre

Atto primo

Siamo nella veranda della villa di Sir Henry Angkatell, detta Il Rifugio, a una trentina di chilometri da Londra. Un venerdì pomeriggio all’inizio di settembre, intorno alla metà degli anni Cinquanta.

L’atmosfera è informale, ma l’arredamento è di buon gusto. In fondo al centro, sopraelevata di tre gradini, c’è una portafinestra che si apre su un terrazzo cintato da un muretto. Dietro il muretto si vede il pendio boscoso su cui è costruita la casa. C’è un’altra portafinestra più piccola al centro della parete di destra. È sopralzata di un solo gradino e dà su un giardino pieno di arbusti. Sulla parete di sinistra, verso il proscenio, una porta collega la veranda alle altre parti della casa. A sinistra della portafinestra centrale si apre un’alcova molto spaziosa, il cui ingresso è segnato da un arco. Una tenda pesante la divide dal resto della veranda. Sulla parete di fondo dell’alcova c’è una libreria incassata, piena di libri in perfetto ordine, davanti alla quale troviamo un tavolino con un vaso d’argento pieno di rose. C’è, o ci dovrebbe essere, anche una scultura, che però non è visibile dalla platea. Il camino è al centro della parete di sinistra. Altre due librerie a parete piene di ordinatissimi libri si trovano rispettivamente a destra della portafinestra centrale e vicino alla portafinestra di destra, nel tratto di parete che va verso il proscenio. In basso a destra ci sono anche una piccola scrivania con lampada da tavolo e telefono, una sedia e un cestino della carta. Nelle vicinanze c’è un piedistallo che regge una scultura astratta. Un tavolo con rispettiva lampada si trova davanti alla libreria di destra verso il fondo. Su un tavolino vicino al camino c’è una radio. In fondo al centro, sul lato sinistro, c’è una poltrona e sul lato opposto un comodo divano. Davanti al divano, un tavolino da caffè rotondo, e al centro un pouf. Il pavimento è coperto da tappeti e alle finestre ci sono tende colorate. Oltre che dalle lampade da tavolo, di notte la stanza è illuminata da un candelabro elettrico a muro, a sinistra della portafinestra centrale, e da un piccolo candelabro elettrico sopra la mensola del camino. Un paio di miniature decorano i muri, e sopra il camino c’è un quadro pregevole, che rappresenta la scena idilliaca di una casa georgiana, con le sue brave colonne, in un paesaggio alberato. Gli interruttori e il campanello sono sulla parete del camino, verso il proscenio. C’è un altro interruttore, per le luci dell’alcova, a destra dell’arco. Due vasi pieni di fiori decorano i lati della portafinestra centrale.

Quando si apre il sipario, c’è bel tempo e tutte le finestre sono aperte. Sir Henry Angkatell, cavaliere di sua maestà, un uomo anziano, distinto, è seduto sul divano a leggere il «Times». Henrietta Angkatell è sul terrazzo, oltre la portafinestra al centro, davanti a un trespolo da scultura. Sta lavorando la creta. È una giovane donna di trentatré anni, bella, con una vestaglia da lavoro sopra il vestito di tweed. Si avvicina e si allontana dalla sua creazione un paio di volte per guardarla meglio, poi entra in veranda e si dirige verso il tavolino da caffè. Ha un baffo di creta sul naso, ed è scura in volto.

HENRIETTA Maledizione, maledizione...

SIR HENRY Non andiamo bene?

Henry alza lo sguardo dal giornale. Henrietta prende una sigaretta dal portasigarette sul tavolino.

HENRIETTA Fare lo scultore è uno squallore.

SIR HENRY Infatti. Lo penso da sempre. Per fare quelle cose lì avresti bisogno di modelli.

HENRIETTA Ma quali modelli, caro, sto facendo una scultura astratta...

SIR HENRY Come? Tipo quella?

Sir Henry indica con disgusto la scultura moderna sul piedistallo. Henrietta si avvicina al camino e accende la sigaretta con l’accendino che trova sulla mensola.

HENRIETTA Qualcosa di interessante sul «Times»?

SIR HENRY È morta una quantità di gente. Hai della creta sul naso.

HENRIETTA Cosa?

SIR HENRY Creta. Sul naso.

Henrietta si guarda nello specchi...

Indice dei contenuti

• Copertina
• Frontespizio
• Introduzione di Julius Green
• Nota del traduttore
• Delitto al rifugio
• Copyright