Nevada Connection
eBook - ePub

Nevada Connection

  1. 360 pagine
  2. Italian
  3. ePUB (disponibile sull'app)
  4. Disponibile su iOS e Android
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Nevada Connection

Informazioni su questo libro

Cody McCall è scomparso. Ha due anni, ed è stato suo padre a rapirlo. Gli Amici di Famiglia hanno accettato di ritrovarlo per conto della madre e hanno affidato l'incarico a Neal Carey, il loro uomo migliore. Sulle tracce del piccolo, Neal si ritrova cosí a passare dalle scintillanti colline di Hollywood alle desolate Terre Alte del Nevada: sei mesi di neve, tre di fango e tre di polvere che taglia la pelle. La base perfetta per una milizia di fanatici razzisti, i Figli di Seth. Suprematisti bianchi che spargono odio e violenza in attesa dello scontro finale con quella società corrotta che tanto disprezzano. Harley McCall, il padre di Cody, era uno di loro. Se vuole ritrovare il bambino, sperando sia ancora vivo, Neal deve entrare nell'organizzazione, conquistare la fiducia del capo, diventare uno di loro. Nulla di piú facile. Dopo London Underground e China Girl, la terza avventura del detective privato Neal Carey. - Un lavoro sotto copertura, figliolo.
Sotto copertura. Le due parole piú eccitanti e terrificanti in quel tipo di attività. La fiamma che ti attrae e poi ti brucia.
- Dove? - chiese Neal.
Ed masticò un pezzo di patatina e usò l'altro per tracciare piccoli cerchi nell'aria.
- Là fuori, no?
Là fuori, là fuori. Be', ragazzi, perché no? Là fuori ci ho passato tutta la vita.

Domande frequenti

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Informazioni

Editore
EINAUDI
Anno
2017
Print ISBN
9788806214333
eBook ISBN
9788858427439
Parte Terza

Pistoleri

9.

Il vento mordeva sotto il giubbotto e Neal rabbrividí nel freddo. Abbassò ancora di piú il mento nel collo di pelo di pecora e si calcò in testa il cappello nero da cowboy.
Il sole era un cerchio pallido nel cielo azzurro invernale. In sella a Midnight in cima alla collina, la vista era infinita. Si trovava in una macchia di pini piñon sul pendio occidentale dei monti Shoshone. Guardava verso la cittadina mineraria di Ione, qualche chilometro piú in basso, ai bordi del deserto. Finalmente vide un lampo argentato cominciare a salire sul pendio verso di lui. Alzò il binocolo e si concentrò sul lampo grigio.
– Sta arrivando, – disse a Jory.
Il ragazzo si mosse nervoso sul suo cavallo e controllò le borse della sella, per assicurarsi che fossero legate bene.
Neal spostò il binocolo lungo il pendio, alla fine di un tornante, dove Cal e Randy erano in attesa sul ciglio della strada, in un pick-up mimetizzato sotto rami di pino. Poco sopra il punto in cui si trovava Neal, Dave e uno dei nuovi attendevano il suo segnale a bordo di un altro veicolo.
Neal tornò a osservare il furgone blindato, e controllò bene la strada che il mezzo aveva appena percorso.
Nulla.
– Non è seguito da un’auto di scorta, – disse.
– Meglio cosí, – disse Jory. Neal udí la tensione nella sua voce. Sperava che il ragazzo se la cavasse senza danni. Del resto, l’unica cosa che doveva fare era andare a cavallo. Jory era stato scelto per quel compito perché era il miglior cavaliere di tutti e quasi l’unico vero cowboy, a parte Craig Vetter e Bill McCurdy, il quale attendeva lí vicino, anche lui a cavallo.
– Arroganza, – commentò Neal. – Pigrizia e arroganza.
Stava andando tutto bene. Avevano scelto con cura il posto. Per risalire quel pendio il furgone doveva ricorrere alle marce piú basse. Il tornante teneva i rapinatori nascosti alla vista. Dall’altro lato della strada c’era un grosso masso.
– Spero proprio che non vedano il pick-up, – disse Jory.
– Non lo vedranno. Ricorda che non stanno cercando nulla. Questo è il loro solito giro nei villaggi qua intorno, per ritirare le ricevute e lasciare i contanti. Fanno un po’ di attenzione solo nel momento in cui portano il denaro fuori dal furgone. Ora sta’ zitto, devo concentrarmi.
La scelta dei tempi era delicata, anche se avevano già praticato una simulazione, su un tornante simile, almeno una dozzina di volte. Ma non c’era modo di simulare la velocità esatta del blindato o di prevedere cosa avrebbe fatto l’autista, ed era quella la parte che preoccupava Neal. Se le cose si fossero messe male, gli uomini potevano decidere di usare le armi al posto dell’azione pianificata.
Temeva soprattutto che Cal e Randy pensassero di essere stati individuati e si mettessero a sparare. Ma non poteva farci nulla, perciò allontanò quel pensiero e osservò il mezzo blindato che risaliva il pendio.
Provò una stretta al petto. Avrebbero avuto una sola possibilità, che per lui sarebbe stata anche l’ultima occasione di ritrovare Cody McCall. Se la rapina fosse andata bene, Neal sarebbe diventato un Figlio di Seth a pieno titolo, e sarebbe stato messo al corrente di tutti i segreti.
Perciò concentrati, si disse. Fa’ qualcosa di buono, tanto per cambiare.
Il furgone si avvicinava. Otto minuti, forse dieci.
– Fatti un po’ indietro, – disse a Jory. Si spostò sul proprio cavallo in mezzo ai pini. Non fu facile. Ormai sapeva stare a cavallo, ma si sentiva a suo agio all’incirca come su un aereo. Billy e Jory seguirono il suo esempio.
– Quanto manca? – chiese Jory.
– Silenzio, – rispose Neal. Non osava alzare di nuovo il binocolo, per paura che l’autista notasse il riflesso sulle lenti. Ma vedeva a occhio nudo il bagliore della capote del furgone che saliva lungo i tornanti.
Circa sei minuti, adesso.
– Controllate le armi, – ordinò.
– Ma le abbiamo già controllate almeno…
– Fatelo!
Neal estrasse la Colt dalla fondina e aprí il tamburo. Cinque colpi, nessuno in canna. Non voleva che partisse un colpo per sbaglio, dalla sua pistola o da quelle degli altri. Rimise a posto il revolver.
– Dici che sono in due o in tre? – chiese Jory, la voce rotta dalla tensione.
– Vuoi stare zitto? – scattò Neal. Ma era una buona domanda. Se l’equipaggio del furgone era di soli due uomini, l’autista e una guardia, era molto probabile che sarebbe andato tutto liscio. Ma se c’era un terzo uomo, un’altra guardia armata, le cose potevano complicarsi. Avevano ripassato le opzioni molte volte, ma era evidente che la possibilità preoccupava Jory. Con un terzo uomo quasi certamente qualcuno avrebbe sparato. Da un lato e dall’altro.
Ora mancavano circa tre minuti, prima che il blindato raggiungesse la posizione di Cal.
– Copritevi, – ordinò Neal.
Sollevò la bandana rossa che portava al collo e si coprí il viso. Si calò il cappello sulla fronte per nascondere gli occhi e si voltò a controllare che Jory e Billy non fossero identificabili. Con i fazzoletti su naso e bocca e i cappelli calcati in testa, si vedevano solo gli occhi. Bene.
Ora la capote lucente del furgone era a un solo tornante di distanza da Cal. Alla trappola mancavano solo un altro rettilineo e un’altra curva.
Neal si voltò verso Bill e indicò verso la cima della collina. Billy spronò il cavallo e salí al punto in cui Dave aspettava. Jory dovette trattenere con forza il suo cavallo, che voleva seguirlo.
Grande, pensò Neal. Persino i cavalli sono nervosi.
Guardò avvicinarsi il lampo metallico. Era quasi addosso a Cal.
Alzò il braccio destro e l’abbassò di scatto. Jory imitò il gesto e Billy trasmise il messaggio. Neal udí il camion di Dave che cominciava a scendere dalla collina.
Adesso succederà tutto molto in fretta, si disse. Mantieni la testa a posto. Guardò dall’altro lato della strada, verso la cima del masso, e lanciò un fischio acuto. Un altro fischio gli rispose subito. Non ne dubitava: Craig Vetter era affidabile, ed era l’uomo giusto per quella parte del lavoro.
Neal tornò a guardare il blindato. Forza, piccolo, pensò. Sali, sali…
L’autista del furgone non vide il pick-up nascosto oltre il ciglio della strada, anche perché era distratto. Stava parlando di sport con l’uomo sul sedile accanto, per passare il tempo. La guardia nel retro del blindato contribuiva con commenti ignoranti sui vantaggi della difesa a zona rispetto alla difesa a uomo, ma secondo l’autista non sapeva neppure di cosa parlava.
– Che cazzo di differenza fa? – chiese la guardia sul sedile del passeggero, in tono irritato. Bevve un sorso di caffè dal punto in cui aveva intagliato una mezzaluna sul coperchio in plastica. – I Giants non ce la fanno a superare né l’una, né l’altra.
– Non lo so, – rispose l’autista. – Se venissero marcati a uomo…
– Sí, se il marcatore è Franklin Roosevelt, o Ray Charles o… Attento!
L’autista aveva già notato il camion carico di legna che scendeva verso di loro. In diagonale. Capí subito che quell’idiota aveva preso la curva troppo larga, perdendo il controllo. Il lamento dei freni idraulici annunciava un testacoda imminente.
L’autista del blindato frenò di colpo.
Il camion sbandò proprio come si aspettava. Ma non si aspettava che nella sbandata rovesciasse il carico di tronchi, che cominciarono a rotolare verso il mezzo blindato.
– Merda! – urlò. – Giú la testa!
Tutti e due si abbassarono mentre un grosso cedro rimbalzava sulla capote e ricadeva sul parabrezza. Poi udirono altri quattro tonfi tremendi, prima che tornasse il silenzio.
La guardia fissò l’autista. – Mi sono versato tutto il caffè sui pantaloni, – disse, disgustato.
L’autista si raddrizzò sul sedile e guardò fuori. Da dietro il camion cappottato spuntavano tre fucili puntati contro di lui.
– Sta’ giú! – gridò al passeggero. Ingranò la retromarcia, cercando con gli occhi un posto dove fare inversione. Era un autista in gamba, ma sapeva di non poter tornare fino a Ione in retromarcia. Guardò nel retrovisore e capí che non sarebbe tornato a Ione in nessun modo. Sulla strada alle sue spalle saliva un grosso pick-up, che eseguí una sbandata controllata e si mise di traverso sulla strada.
Be’, i soldi se li dovranno guadagnare, pensò. Puntò verso il pick-up e schiacciò l’acceleratore.
– Credi che si fermerà? – chiese Randy a Cal mentre il furgone blindato veniva verso di loro.
– Esci! – urlò Cal. Lo afferrò per il colletto e lo tirò fuori dall’altro lato un attimo prima che il blindato si schiantasse contro la portiera del conducente. Il pick-up fu spinto un po’ indietro, m...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. Nevada Connection
  4. Prologo
  5. Parte prima. Cowboy
  6. Parte seconda. Fuorilegge
  7. Parte terza. Pistoleri
  8. Epilogo
  9. Il libro
  10. L’autore
  11. Dello stesso autore
  12. Copyright