Running Dog (versione italiana)

Don DeLillo, Silvia Pareschi

• Editore: EINAUDI
• Anno: 2010
• Print ISBN: 9788806184902
• eBook ISBN: 9788858403464

Protagonista di questo romanzo di Don DeLillo, riproposto in una nuova traduzione, è un vecchio film amatoriale a cui numerosi eccentrici e ambigui personaggi danno la caccia. La pellicola, si dice, è la documentazione di un'orgia avvenuta nel bunker di Hitler durante gli ultimi giorni del Terzo Reich. DeLillo rielabora con maestria gli ingredienti del thriller convenzionale - spionaggio, omicidio, pornografia - in una storia a suspense narrata con il consueto, inimitabile stile.

Parte seconda

Radial Matrix

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1.

Moll parcheggiò in fondo a una strada senza uscita che sovrastava il Rock Creek. Era una serata tiepida, e alcuni bambini si rincorrevano in un parco giochi a pochi metri da lí. La casa era di mattoni rossi, abbastanza grande, collegata (che strano, pensò Moll) a un banale edificio marrone con struttura in legno che sembrava del tutto fuori posto. Strano e interessante. Si avvicinò alla casa di mattoni e notò che il battente della porta era un’aquila di bronzo.

Lloyd Percival fece commenti lusinghieri. Si ricordava com’era vestita in occasione del loro precedente incontro, nei corridoi del Senato. E notò che i suoi capelli non erano piú cosí crespi. Sedettero a un tavolo da cocktail in legno di ciliegio, in una grande stanza arredata per lo piú con mobili d’epoca e decorata con tappezzeria verde pino in stile coloniale. La prima ora fu noiosa, almeno per Moll.

– E la signora Percival?

– Non viene quasi mai qui. Washington non le piace. Non le è mai piaciuta. Ci siamo allontanati, temo. Stiamo divorziando.

– Cosa fa?

– Si corica con il Rapporto Warren. Lo sta leggendo da otto o nove anni. Nove, credo. Da cima a fondo. Ventisei volumi. Si mette una giacchetta da camera.

– Avete due figlie sposate.

Andò avanti cosí. Percival si versò un altro bicchiere. Sedeva ingobbito su un piccolo divano, cantilenando con la sua voce cordiale e profonda. Malgrado gli occhietti luccicanti e la testa piccola e un po’ appiattita, Moll trovava il suo aspetto gradevole, addirittura rasserenante. Era il tipo di uomo con cui ci si sente a proprio agio. Grosso, trasandato e placidamente ironico. Moll si raggomitolò sulla poltrona, avvolta nell’atmosfera accogliente della stanza.

– Ancora non capisco perché non l’ho fatta controllare. Quelli come lei li faccio controllare.

– I miei capelli elettrici. Disarmanti.

– Io so di cosa vuole parlare veramente.

– Sul serio? – disse Moll.

– Lei non vuole parlare della mia famiglia, o della mia opinione sui fatti del mondo.

– Lei crede?

– Lasci che le versi ancora un po’ da bere.

– Grazie, va bene cosí.

– Lei vuole parlare delle udienze.

– A dire il vero, no, si sbaglia.

– Vuole parlare del CCP/URE.

– Si sbaglia di grosso, senatore.

– Non posso biasimarla, – disse lui. – Hanno creato meccanismi. Sistemi di comunicazione segreti. Propaggini. È sconcertante, maledizione. Alla mia età, dovrei essere indifferente alle trovate di quella gente. E invece no.

– Senatore, non le chiederei mai di rivelare cosa accade nelle udienze a porte chiuse.

– E la sua direttrice?

– Sí?

– Grace Delaney, – disse Percival. – Ho sentito cose sgradevoli su di lei. Ha avuto rapporti con gruppi estremisti, fra le altre cose.

– Una donna con un passato. Non è questo che ci rende interessanti? Negli uomini, la mancanza di passato risulta affascinante. Nelle donne no. Le ombre funzionano molto meglio.

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– Le sue, per esempio, sarei davvero felice di conoscerle.

– Ho vissuto con Gary Penner. Bomba-a-domicilio, ricorda?

– Sí, ricordo. Il nome non mi è nuovo.

– Lo credo, senatore. Fece saltare in aria metà del suo maledetto stato, circa dieci anni fa.

Scoppiarono a ridere entrambi. Percival si alzò dal divano, stendendo adagio il lungo corpo. Si trascinò fino all’armadietto dei liquori, poi tornò verso il tavolo da cocktail con in mano una bottiglia di Jack Daniel’s.

– Vede, tutto ciò che le dirò non è attribuibile a me. Non solo non è attribuibile. È anche indimostrabile, infondato e falso. Nego tutto in anticipo. Chi ha fatto trapelare queste informazioni, chiunque sia stato fra i membri della commissione, non solo ha violato la legge; ha anche completamente travisato i fatti.

– Lei in realtà sta dicendo, senatore, che a un certo punto «Running Dog» le è sembrata la rivista piú adatta per questo tipo di storia. Nessun altro la pubblicherebbe, visto che lei non intende fornire alcuna prova della sua autenticità.

– Nulla di tutto questo è realmente accaduto. Lo ripeto. Sono tutte bugie. Trovo assolutamente inconcepibile che una cosa del genere sia finita sui giornali, eccetera eccetera.

Le disse che il CCP/URE – il Comitato Consultivo del Personale, Ufficio Registrazioni ed Esborsi – era stato istituito, all’apparenza, come nucleo centrale per le operazioni di bilancio dell’intera comunità d’intelligence nazionale. La struttura, che si occupava esclusivamente di settori non segreti, era stata fondata per mettere a tacere le critiche sui costi elevati dell’apparato d’intelligence.

Le operazioni clandestine non rientravano nelle sue funzioni. Assunzioni, licenziamenti, pagamenti, promozioni, bilanci. Quello era il territorio del CCP/URE, che, all’apparenza, non andava oltre il campo giuridico, amministrativo e gestionale. Migliaia di persone in diversi uffici. Il CCP/URE non era diverso dall’ufficio del personale di una grande azienda.

All’apparenza.

Dietro l’apparenza, tuttavia, la commissione d’indagine del senatore aveva scoperto che il CCP/URE disponeva di un braccio segreto, il genere di organizzazione clandestina che veniva definita società madre. Era Radial Matrix, un’impresa regolarmente registrata con sede nella contea di Fairfax, in Virginia. Radial Matrix – il nome in sé non significava nulla – si occupava di progettazione di sistemi. Forniva consulenze e installava sistemi di produzione e spedizione. I suoi clienti comprendevano aziende americane e di molti altri paesi. Negli ultimi tre anni era diventata un’impresa di successo, con parecchie operazioni e attività scorporate. L’unico collegamento diretto fra le due strutture era un contratto firmato da Radial Matrix per fornire al CCP/URE un nuovo sistema di pagamenti computerizzato.

L’unico collegamento diretto.

In realtà, Radial Matrix era un organismo di finanziamento centralizzato per operazioni clandestine contro governi stranieri, contro settori di governi stranieri, e contro partiti politici che cercassero di conquistare il potere opponendosi agli interessi delle società americane all’estero. Aveva il compito di incanalare e riciclare il denaro per finanziare personale non registrato, agenti locali, operazioni terroristiche, reclutamento di spie, elargizioni politiche, penetrazione nelle reti di comunicazione e nelle agenzie postali straniere.

Eccetera eccetera.

– Se lei studia la storia delle riforme, – disse Percival, – scoprirà che c’è sempre un’opposizione interna. Un’oscura passione soggiacente. C’è sempre chi è pronto a inventare nuovi segreti, nuove burocrazie del terrore.

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– Non si lasci trasportare, senatore.

– Vorrei tuttavia sottolineare che, a quanto mi risulta, queste attività del CCP/URE sono poca cosa in confronto agli sperperi della Cia che per primi hanno causato l’attuale sete di riforme, e naturalmente sono condotte piú o meno dalle stesse persone. La mia opinione è che queste attività svolgano il ruolo storico di opposizione interna. Riempiono quei piccoli spazi oscuri. E sono illegali. Vanno contro lo spirito e la lettera di ogni legge e direttiva d’intelligence che le riguardano.

Uno degli aspetti piú sorprendenti di quella storia, proseguí il senatore, era che Radial Matrix, da un punto di vista strettamente imprenditoriale, stava facendo ottimi affari. Di certo si trattava di uno sviluppo imprevisto per quelli del CCP/URE, che erano stati colti di sorpresa dal successo della loro modesta creazione.

Moll osservò che quelle informazioni non le sembravano affatto sbalorditive, visti gli sviluppi e le rivelazioni precedenti. Percival aveva la risposta pronta.

Un ultimo livello di operazioni.

Radial Matrix era attualmente diretta da un uomo di nome Earl Mudger. Scelto dal CCP/URE in seguito a un’accurata selezione, Mudger era l’ex comandante di una squadriglia di cacciabombardieri (Corea), ed era stato per molto tempo sul libro paga della Cia (Air America, ufficio di Saigon). Aveva avuto una breve esperienza nel settore civile, alla fine degli anni Cinquanta, con un’impresa specializzata in sistemi e automazione per la gestione del flusso produttivo.

Mudger si era rivelato l’uomo giusto per quel lavoro – fin troppo, forse. Si era innamorato del profitto. In quella fase della sua carriera, la causa del profitto gli interessava piú delle registrazioni dei pagamenti, dei conti in banca segreti e di ogni altro complicato lavoro d’ufficio che serviva a mantenere agenti sul campo e a consegnare denaro al leader politico prescelto di questa o quella nazione.

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Il senatore si versò di nuovo da bere e mise i piedi sopra il tavolo da cocktail. Un inizio di pronuncia farfugliata.

– Insomma, il CCP/URE ha perso il controllo della sua stessa operazione. Radial Matrix è diventata un’unità scissionista dell’apparato d’intelligence americano. Nessuno sa cosa fare. Mudger è completamente autonomo. Non se la sentono di andargli contro. Il meccanismo dei finanziamenti non deve diventare di dominio pubblico. Cosa che potrebbe succedere, se cercassero di destituire Mudger. Tutto potrebbe succedere. Anche che venga rivelato il motivo del successo di Radial Matrix.

– Mi piacerebbe conoscerlo.

– Mudger non ha dimenticato il suo addestramento sul campo. I metodi che usa negli affari sono gli stessi che usava nelle attività di spionaggio. Nei combattimenti. Ecco perché la società ha un enorme successo. Quell’uomo ha creato le proprie regole, e non permette a nessun altro di usarle. Ha legami di ogni tipo, crimine organizzato e roba del genere. Lui se ne sta in campagna, e intanto i profitti crescono. L’ultima trovata è la diversificazione. A quanto pare, la progettazione di sistemi comincia ad annoiarlo. Vuole diversificare.

Per qualche istante rifletterono in silenzio.

– Mudger – disse il senatore – è riuscito a combinare l’iniziativa, la brama e l’impulso dell’uomo d’affari con metodi di polizia e con ultrasofisticate tecniche d’indagine, sorveglianza, estorsione, terrore e tutto il resto.

– Mi viene in mente quello che diceva Chaplin a proposito di Monsieur Verdoux. Il logico proseguimento degli affari è l’omicidio.

Percival rabbrividí, in modo leggermente teatrale, per indicare come la pensava sull’argomento. Si sporse in avanti per riempirle il bicchiere. Moll lo fermò con un gesto della mano, sorridendo cortesemente. Il senatore andò a prendere il ghiaccio nell’armadietto dei liquori, tornò indietro stringendo i cubetti nella mano sinistra e li guardò scivolare nel bicchiere uno dopo l’altro. Fuori si erano accesi i lampioni. Non si sentivano piú giocare i bambini. Moll lo guardò bere in silenzio. Il senatore vuotò il bicchiere e tornò a riempirlo.

– Mi piacciono le donne alte, – disse.

– E cosí vuole diversificare.

– Mi permetta una domanda.

– Prego.

– Ha mai fumato erba?

– Se ho mai fumato erba? Sí, senatore, ai miei tempi.

– Lo immaginavo.

– Sono una donna con un passato, – disse Moll.

– È quello che volevo sapere. Ne ha un po’ con sé?

– No, mi dispiace.

– Mi sarebbe piaciuto provare, sinceramente. Qualche anno fa, quando mia figlia, la piú piccola, aveva circa vent’anni, ho pensato di farlo con lei, perché sapevo che fumava, sí, lo sapevo.

– Credeva che cosí l’avrebbe sentita piú vicina.

– Volevo farlo, davvero, – disse il senatore.

– Dove, nella rotonda del Campidoglio?

Il senatore vuotò il bicchiere e lo riempí di nuovo.

– Mi piacciono le donne alte.

– Vorrei che mi parlasse ancora di questo Earl Mudger. Se desidera che le sue rivelazioni vengano pubblicate, deve raccontarmi tutto quello che sa. Ha detto che vuole diversificare.

– Mi stavo chiedendo.

– Sí?

– Come posso chiamarla? – disse. – Sinceramente.

– Moll va benissimo.

– Moll, sai tenere un segreto?

– Certo, mi metta alla prova.

– Ero in contatto con un tizio. Lascia perdere i dettagli, il nome e tutto il resto. Lo conobbi a una festa. Cominciò tutto con una festa. L’inaugurazione di una mostra in una galleria di New York, seguita da una festa. Sai come vanno queste cose. Si chiacchiera: politica, sesso, film e cazzate varie. Sai cosa voglio dire. Poi un’altra festa, il proseguimento della prima. Un piccolo gruppo di persone affini. Pochi intimi. Avevamo interessi in comune.

– Per esempio?

– Questo non fa parte del segreto. È un altro segreto.

– Continui, la prego, – disse Moll.

– Conobbi un uomo. Alla seconda festa. In seguito scoprii che era un ingegnere dei sistemi. Aveva un contratto con Radial Matrix. Rigorosamente alla luce del sole. Nessun legame con le loro funzioni segrete. Ma questo lo venni a sapere piú tardi. Alla festa aveva una cosa da vendere. Una cosa che mi interessava. Eravamo tutte persone affini. La conversazione scorreva quasi sempre in un’unica direzione. E quell’uomo mi fece una proposta. Cosí parlammo e ci mettemmo d’accordo per parlare ancora. Nella mia posizione, sono certo che capirai, era necessario agire in modo discreto, prendendo enormi precauzioni. Ma gli diedi un numero di telefono dove poteva rintracciarmi. Questo perché lui non voleva essere contattato. Insistette molto su questo punto. In seguito scoprii anche che, lavorando per Radial Matrix, rigorosamente alla luce del sole, aveva conosciuto Earl Mudger. Vedi, anche Mudger era interessato a quell’acquisto. Diversificazione. Il suo piano per diversificare. E cosí, prima che potessi rivederlo, l’uomo viene trovato morto stecchito a New York, dentro un palazzo in demolizione. Ma questo rimanga fra noi. Un antefatto approfondito. Perché mi fido di te.

– Capisco.

– Cosí adesso, ci scommetto, ci sono due indagini in corso. Io sto indagando su di loro. E loro, ci scommetto, stanno indagando su di me. A scopo di ricatto. Vogliono ricattarmi. Quindi dobbiamo andare con i piedi di piombo. Tutto quello che facciamo è soggetto a severe misure precauzionali.

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D’improvviso, sotto gli occhi di Moll, gli cadde il mento sul pet...

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• Erotica Cosmica
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