
Imprevisti e altre catastrofi
Perché la storia è andata come è andata
- 216 pagine
- Italian
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Informazioni su questo libro
Alarico muore all'improvviso, i Visigoti finiscono per andare in Spagna e la storia della Spagna sarà quella che conosciamo. Ottone III muore d'un tratto, il suo progetto di ridisegnare e circoscrivere il Patrimonium Beati Petri finisce con lui e la storia sarà, sul lungo periodo, quella dello Stato della Chiesa. Guglielmo II d'Altavilla muore di colpo e il Regno di Sicilia finisce a Enrico VI di Svevia; ma anche Enrico VI muore all'improvviso e il Regno passa sotto la tutela del papa prima di arrivare nelle mani di Federico II; che a sua volta morirà bruscamente proprio alla vigilia della sua vittoria sul papa. Quante aspettative sono finite nell'abisso perché qualche evento inaspettato ha impedito che prendessero la piega desiderata? Imprevisti e altre catastrofi tratta principalmente di storia medievale, ma con qualche scorribanda nella storia precedente e successiva, raccontando alcune circostanze che hanno impedito alla storia di essere diversa da come è stata. Che ci piaccia o non ci piaccia, la storia è andata e sta andando cosí come è andata e sta andando. Piaccia o non piaccia alla cosiddetta storia controfattuale. La storia non si può scrivere per schemi: gli schemi possono essere utili per inquadrare, cogliere analogie, proporre paradigmi di interpretazione. Ma la storia è costituita di eventi, che sono concreti anche se non possono essere colti nella loro fattualità. Un paradosso solo apparente: questi fatti spesso sono «irrazionali », ma al tempo stesso sono razionali benché abbiano avuto un'origine irrazionale: cosa c'è di piú razionale e prevedibile infatti della morte? E che cosa di piú «irrazionale» che le morti improvvise, impreviste, che troncano qualunque possibilità di sviluppi − concreti − già programmati?
È negli eventi e nel loro corso che occorre cercare per trovare la cifra della loro comprensione. Negli eventi come sono andati, non come sarebbero potuti andare. Morti eccellenti, battaglie, situazioni che si sono capovolte in pochissimo tempo, a volte in poche ore, e che hanno determinato il futuro; protagonisti che ricompaiono perché morti, battaglie ed eventi sono anelli della medesima catena, quella della vita prima ancora che della storia. Per questo si ritroveranno a piú riprese, in questo libro, ad esempio, gli imperatori Enrico IV, Enrico VI, Federico II, il famoso Riccardo Cuor di Leone, il normanno Roberto il Guiscardo, Bonifacio di Canossa, il lorenese Goffredo il Barbuto, i papi Leone IX e Gregorio VII. Sia chiaro: non sempre gli imprevisti debbono essere catastrofici, a volte possono essere persino apocalittici nel senso piú stretto del termine, cioè rivelatori.
Domande frequenti
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Informazioni
E per finire…
To-morrow, and to-morrow, and to-morrow,Creeps in this petty pace from day to day,To the last syllable of recorded time,And all our yesterdays have lighted foolsThe way to dusty death. Out, out, brief candle!Life’s but a walking shadow, a poor playerThat struts and frets his hour upon the stageAnd then is heard no more: it is a taleTold by an idiot, full of sound and fury,Signifing nothing.[Domani, e domani, e domani: cosí pian piano a piccoli passi fino all’ultima sillaba del tempo assegnato: e tutti i nostri ieri hanno rischiarato ai pazzi la via verso la morte polverosa. Spegniti, spegniti, breve candela! La vita è solo un’ombra che cammina, un povero teatrante che si pavoneggia e si agita nella sua ora sul palcoscenico, e poi non è piú udito: è una favola raccontata da un idiota, piena di rumore e di furia, che non significa nulla].W. SHAKESPEARE, Macbeth, V, V, 19-28.
Indice dei contenuti
- Copertina
- Frontespizio
- Per cominciare…
- Tavola delle abbreviazioni e delle sigle archivistiche
- Imprevisti e altre catastrofi
- PARTE PRIMA. La morte
- PARTE SECONDA. La battaglia
- PARTE TERZA. L’evento
- E per finire…
- Il libro
- L’autore
- Dello stesso autore
- Copyright