I. DIRITTI E GIURISTI (pp. 5-15)
1 Per gli argomenti trattati in questo e nel successivo paragrafo, oltre ai riferimenti puntuali di cui alle note, si veda soprattutto R. Sacco, Legal Formants: A Dynamic Approach to Comparative Law (pts. 1 & 2), in «Am. J. Comp. L.», 39 (1991), n. 1, p. 343; Id., Antropologia giuridica, il Mulino, Bologna 2007, pp. 92 sgg.
2 Fra i moltissimi, P. Stein, I fondamenti del diritto europeo, Giuffrè, Milano 1987, pp. 3 sgg. (trad. da Legal Institutions. The Development of Dispute Settlement, Butterworths, London 1984); B. de Sousa Santos, Toward a New Common Sense. Law, Globalization, and Emancipation, Butterworths, London 20022, passim, spec. pp. 16 sg., 86 sgg., 384 sgg.; J. H. Merryman, Comparative Law Scholarship, in «Hastings Int’l & Comp. L. Rev.», 21 (1998), pp. 271 sgg.; M. Chiba, Introduction e Conclusions, in Id. (a cura di), Asian Indigenous Law in Interaction with Received Law, Kpi, London - New York 1986, pp. 1 sgg., 385 sgg.; F. von Benda-Beckmann, Who’s Afraid of Legal Pluralism?, in «Journal of Legal Pluralism», 47 (2002), pp. 37, 48 sgg. Cfr. pure E. Ehrlich, Grundlegung der Soziologie des Rechts (rist. della 1a ed. 1913), Duncker & Humblot, München-Leipzig 1929, pp. 49 sgg., 315 sgg.; S. Romano, L’ordinamento giuridico (1918), Sansoni, Firenze 19462, pp. 25 sgg. Per i limiti entro i quali la nozione di diritto può estendersi alle società animali piú evolute, R. Sacco, Antropologia cit., p. 19.
3 Si veda ad es., P. Grossi, Globalizzazione, diritto, scienza giuridica, in Id., Società, diritto, Stato. Un recupero per il diritto, in Quaderni fiorentini per la storia del pensiero giuridico moderno, n. 70, Giuffrè, Milano 2006, pp. 279, 294 sgg.; e, da diverso angolo visuale, J. Attali, Breve storia del futuro, Fazi, Roma 2007, 139 sgg. (trad. da Une brève histoire de l’avenir, Fayard, Paris 2006); si veda anche infra, Cap. 6.
4 E.g., M. Van Creveld, The Rise and Decline of the State, Cambridge University Press, Cambridge 1999, passim. Con particolare riguardo alla dimensione europea, per la messa in iscacco di luoghi comuni circolanti, anche a livello di storici autorevoli, pagine illuminanti si leggono in P. Grossi, L’ordine giuridico medievale, Laterza, Bari-Roma 1995, pp. 41 sgg.
5 Si veda in generale, C. Geertz, Local Knowledge: Fact and Law in Comparative Perspective, in Id., Local Knowledge: Further Essays in Interpretive Anthropology, Basic Books, New York 1983, pp. 167 sgg.; e già M. Weber, Economia e società, III: Sociologia del diritto (1922), Edizioni di Comunità, Milano 1995, pp. 1 sgg., 11 sgg.
6 L. Capogrossi Colognesi, Storia di Roma tra diritto e potere, il Mulino, Bologna 2009, pp. 465 sgg.; P. Bonfante, Istituzioni di diritto romano, Vallardi, Milano 19258, pp. 3 sg.; A. Schiavone, Ius. L’invenzione del diritto in Occidente, Einaudi, Torino 2005, pp. 6 sgg.
7 R. Orestano, Introduzione allo studio storico del diritto romano, Giappichelli, Torino 19612, pp. 517-18; A. Watson, Law Making in the Later Roman Republic, Clarendon Press, Oxford 1974, pp. 102 sg.; G. Pugliese, Diritto, in Enciclopedia delle scienze sociali, vol. III, Treccani, Roma 1993, pp. 34, 42 sgg.
8 H. J. Berman, Law and Revolution. The Formation of Western Legal Tradition, Harvard University Press, Cambridge Mass. 1983, pp. 445 sgg.; L. M. Friedman, Storia del diritto americano, Giuffrè, Milano 1995, pp. 103 sgg. (trad. it. da History of American Law, 19852); G. Calabresi, A Common Law for the Age of Statutes, Harvard University Press, Cambridge Mass. 1982, pp. 1 sgg.
9 Si veda, rispettivamente, W. B. Hallaq, The Origins and Evolutions of Islamic Law, Cambridge University Press, Cambridge 2005, passim e pp. 178 sgg.; A. Abécassis, Droit et religion dans la société hébraïque, in «Archives de philosophie du droit», 38 (1993), pp. 23 sgg.; I. Englard, Law and Religion in Israel, in «Am. J. Comp. L.», 35 (1987), pp. 185, 191. Per valutazioni d’insieme, G. C. Kozlowski, When the ‘Way’ Becomes the ‘Law’: Modern States and the Transformations of «Halakhah» and «Sharī‘a», in W. M. Brinner e S. D. Ricks (a cura di), Studies in Islamic and Judaic Traditions, vol. II, Scholars Press, Atlanta 1989, pp. 97 sgg.; S. Ferrari, Lo spirito dei diritti religiosi, il Mulino, Bologna 2002, pp. 47 sgg., anche per ulteriori riferimenti.
10 Si tratta di un fattore che certamente funge da efficace moltiplicatore nel tempo dello status quo, a favore di chi lo controlla, ma anche da mezzo comunicativo potente nelle relazioni fra governante e governato, perché aggrava, sul piano della retorica, l’onere della prova di chi voglia argomentare il contrario.
11 Anche per i riferimenti ulteriori, si veda G. Ajani, A. Serafino e M. Timoteo, Diritto dell’Asia orientale, Utet, Torino 2007, pp. 3 sgg., 47 sgg., 77 sgg.; R. W. Lariviere, Dharmaāstra, Custom, «Real Law», and «Apocryphal» Sm|tis, in «J. Ind. Phil.», 32 (2004), pp. 611 sgg.; W. Menski, Hindu Law. Beyond Tradition and Modernity, Oxford University Press, New Delhi 2003, pp. 121 sgg.; L. Rocher, Law Books in an Oral Culture: The Indian Dharmaāstra, in «Proceedings of the American Philosophical Society», 137 (1993), pp. 254 sgg.; R. May, Law & Society East and West. Dharma, Li and Nomos, Their Contribution to Thought and to Life, Franz Steiner, Stuttgart 1985, spec. pp. 15 sgg., 40 sgg.
12 Si veda P. Grossi, L’Europa del diritto, Laterza, Bari-Roma 2007, pp. 104 sgg.
13 E multis, G. Zagrebelsky, Intorno alla legge. Il diritto come dimensione del vivere comune, Torino, Einaudi 2009, pp. 13 sg.; M. Fioravanti, Stato e costituzione, in Id. (a cura di), Lo Stato moderno in Europa. Istituzioni e diritto, Laterza, Bari-Roma 2005, pp. 3, 14 sgg.; e per le valutazioni di contorno, M. Van Creveld, The Rise cit., spec. pp. 184 sgg. Al di là della Manica e dell’Atlantico, esiti del genere non avevano potuto prodursi in forza del difficile equilibrio fra common law e legislatore che ha connotato di sé tutta la storia del diritto angloamericano. Dal tempo dei Normanni, è il diritto elaborato dalle Corti a essere percepito come eminente strumento di organizzazione dei rapporti sociali, mentre il sovrano e poi il Parlamento saranno visti – ben oltre le rivoluzioni inglese e americana – come agenti sempre in grado di comprimere i diritti dei cittadini. Si veda in generale, P. Stein, I fondamenti cit., pp. 109 sgg.; H. J. Berman, Law and Revolution cit., pp. 445 sgg.; M. J. Horwitz, The Transformation of American Law, 1780-1860, Harvard University Press, Cambridge Mass. 1977, pp. 1 sgg.
14 Per qualche rilievo, si veda infra, Cap. 14, § 5.
15 A. Schiavone, Ius cit., pp. 29 sgg.; Id., Giuristi e nobili nella Roma repubblicana, Laterza, Roma-Bari 1987, pp. V sgg.; L. Capogrossi Colognesi, Storia di Roma cit., pp. 169 sgg.; M. Humbert, Droit et religion dans la Rome antique, in «Archives de philosophie du droit», 38 (1993), pp. 34 sgg.; F. Schulz, History of Roman Legal Science, Oxford University Press, Oxford 1946, passim e spec. pp. 6-12, 30 sgg., 60 sgg.
16 Per i primi riferimenti nella prospettiva di cui al testo, con riguardo alla civiltà egiziana: S. Curto, L’antico Egitto, Utet, Torino 1981, pp. 314 sgg.; J. Assmann, Potere e salvezza. Teologia politica nell’antico Egitto, in Israele e in Europa, Einaudi, Torino 2002, pp. 176 sgg. (trad. it. da Herrschaft und Heil. Politische Theologie in Altägypten, Israel und Europa, Carl Hanser, München 2000); A. A. Schiller, Coptic Law, in «Juridical Review», 43 (1931), p. 211; per quella mesopotamica, B. Jackson, Evolution and Foreign Influence in Ancient Law, in «Am. J. Comp. L.», 16 (1968), pp. 372-73; sulla Grecia classica, N. Lemche, Justice in Western Asia in Antiquity, or: Why no Laws Were Needed, in «Chi.-Kent L. Rev.», 70 (1995), p. 1695; R. Garner, Law & Society in Classical Athens, St Martin Press, New York 1987; M. Gagarin, Early Greek Law, University of California Press, Berkeley - Los Angeles - London 1986; A. Lanni, Law and Justice in the Courts of Classical Athens, Cambridge University Press, Cambridge - New York 2006, passim, spec. pp. 15 sgg.; E. Cantarella, Norma e sanzione in Omero. Contributo alla protostoria del diritto greco, Giuffrè, Milano 1979, spec. pp. 61 sgg., e ibid., 1-5, gli ulteriori rinvii essenziali, cui adde A. Maffi, Gli studi di diritto greco, in «Etica & Politica / Ethics & Politics», 9 (2007), n. 1, pp. 11-24; per l’Africa tradizionale si veda, e.g., la rassegna compilata e annotata da E. Okupa, International Bibliography of African Customary Law, Lit, Hamburg 1998. Per considerazioni analoghe, con riguardo alle tradizioni asiatiche, W. Menski, Comparative Law in a Global Context. The Legal Systems of Asia and Africa, Cambridge University Press, Cambridge 20062, pp. 196 sgg., 228, 493 sgg., 543 sgg.
17 Per tutti, A. Watson, Legal Transplants: An Approach to Comparative Law, University of Georgia Press, Athens-London 19932; il volume 10(2), gennaio 2008, di «Theoretical Inquiries in Law», dedicato a Histories of Legal Transplantations. «Legal cultures, like languages, can absorb huge amounts of foreign material while preserving a distintive structure and flavor»: M. Galanter, Predators and Parasites: Lawyer-Bashing and Civil Justice, in «Georgia Law Review», 28 (1994), pp. 633, 680.
18 J. H. Merryman, La tradizione di civil law nell’analisi di un giurista di common law, Giuffrè, Milano 1973, p. 9 (trad. da The Civil Law Tradition, Stanford University Press, Stanford 1969).
19 Per esiti e sviluppi paralleli, in diritto ebraico, F. M. Denny, Orthopraxy in Islam and Judaism: Convictions and Categories, in W. M. Brinner e S. D. Ricks (a cura di), Studies in Islamic cit., pp. 83 sgg.; J. Neusner e T. Sonn, Comparing Religions through Law. Judaism and Islam, Routledge, London - New York 1999, pp. 81 sgg., 127 sgg., 139 sgg.;...