
- 104 pagine
- Italian
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Macello
Informazioni su questo libro
Nello spazio chiuso di un mattatoio, «la grande sala dove si esibisce la morte», Ivano Ferrari mette in scena uno spietato e cruento interregno uomo-animale determinato da una schiacciante sopraffazione. Un Macello che rimanda ad altri macelli che continuano ad attraversare la nostra vita di specie e che è campo di battaglia, lager, laboratorio, chiesa, teatro e dove i macellatori sono carnefici, tecnici, sacerdoti, registi.
In questa raccolta poetica intensa e perentoria, piena di accensioni, implorazioni, crudeltà, straziante sarcasmo e personaggi animali e umani difficili da dimenticare, ogni verso ha un suo ictus determinato da una provocazione lessicale, tonale e psichica che diventa immediatamente lacerazione visiva. La materia, la carne - come la poesia - vengono messe in totale sofferenza e la vita è registrata nel suo punto limite e anche oltre, nelle sue ulteriori degradazioni istologiche eppure non ancora al termine del suo percorso di profanazione e violenza.
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Informazioni
Il libro
Indice dei contenuti
- Copertina
- Macello
- «Lo stanzino in fondo allo spogliatoio»
- «La mia pelle ripulita e triste»
- «Tutti in fila»
- «Il primo giorno»
- «Dove nasconderà le lacrime?»
- «Nero»
- «La mano farà fuoco»
- «C’è un vitello che respira ancora»
- ««Nei bovini»
- «La carne morta rivive»
- «Vermi»
- «Omicidi instancabili»
- «Ficco dita nelle narici dure»
- «Dal vapore necrobiotico»
- «I ricordi (sparati)»
- «Cento cuori»
- «Mi nascondo nella gabbia e aspetto»
- «C’è un momento della macellazione»
- «Le carnivore gerarchie»
- «Nuvole che scoppiano»
- «Un segreto riempie le tempie pelose»
- «Gatti tondi»
- «È fuggito un toro nero»
- «La merda è colorata»
- «Quando hanno tolto la luce»
- «Il mio fantasma»
- «Ghiandole gommose»
- «Poche parole»
- «Una vitella stupita d’esser viva»
- «I propagatori di inique nettezze»
- «Oggi la morte è materna»
- «Due dita tagliate di netto»
- «Un lungo, insopportabile ritardo.»
- «L’odio si nasconde anche»
- «Giorno di gioia nell’obbrobrio»
- «Irritato dal trionfalismo del sangue»
- «Dondolo aggrappato alla bestia»
- «L’anziana vacca aveva»
- «Quasi dormendo osservo»
- «Nel silenzio di carne»
- «I coltelli si accoppiano»
- «Nella stanza d’attesa»
- «Per i problemi dell’anima»
- «L’animale dissanguato»
- «Uomini alati (per puntualità)»
- «Quei grossi zucconi»
- «Quelle ali con cui»
- «Ma perché alla mattina»
- «Tra un’identità decomposta cronicamente»
- «Da un intestino (di toro)»
- «Dalla vasca d’acqua bollente»
- «Cialtroni armati»
- «Li chiamano ribelli»
- «Sventrate intere famiglie»
- «Sciopero»
- «Affrontano»
- «È una cistite purulenta.»
- «La mimica facciale di chi sgozza»
- «Ho visto la moglie di chi squarta»
- «I vitelli rachitici»
- «Macellatori contro facchini»
- «L’innaturale naufraga»
- «Verità dai grossi labbroni carnosi»
- «La prima cosa che esce dalla bocca»
- «A qualche centinaio di metri»
- «L’acqua degli occhi»
- «Con le mani nel ventre»
- «Ho visto strisciare ombre»
- «La spaccata del cavallo muto»
- «In bovine ninfomani»
- «Per provare la febbre al macellando»
- «Sono io che con labbra a ventosa»
- «Non solo»
- «Tra il fecaio»
- «Riempiono di acqua i budelli»
- «La curiosa platea delle mosche»
- «È venerdí santo ma senza»
- «Niente addobbi viola»
- «Non siamo abilitati»
- «Flessuose manzardine sorridono»
- «Arriva un cane dal respiro penoso»
- «Un retroterra ancora acerbo»
- «Nella tasca della tuta»
- «Di albe rosse, qui»
- «Qualcuno si chiede se io ami»
- «Su un oceano colorato malamente»
- Il libro
- L’autore
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