L'epidemia
eBook - ePub

L'epidemia

  1. 216 pagine
  2. Italian
  3. ePUB (disponibile sull'app)
  4. Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub

Informazioni su questo libro

Un intervento chirurgico ha trattenuto Jensen all'estero per ben tre mesi. Ora che potrebbe tornare a casa, però, glielo impediscono le condizioni sanitarie e politiche dello Stato: si è diffusa un'epidemia inspiegabile e fatale; dopo aver tentato invano di arginarla, il governo è fuggito. Da un Paese confinante, alcuni ministri chiedono a Jensen di indagare le cause del contagio, e il commissario si ritrova a dover affrontare una sorta di apocalisse: la mancanza di cibo, acqua ed elettricità ha abbrutito la popolazione, i sopravvissuti si barricano in casa, le strade sono pattugliate da ambulanze a caccia d'infetti. Jensen ha tre giorni per risolvere il caso; tre giorni per capire che il virus piú letale si annida, sempre, nel cuore umano. *** «Ruppe il sigillo ed estrasse l'ordine. Era costituito da un unico foglio scritto a macchina.
- Cos'è?
- Un elenco di persone da arrestare.
- Davvero? - disse il medico titubante. - Ma in questo Paese non si commettono reati.
Jensen lesse lentamente il testo.
- Non si commettono reati e non si fanno figli. Tutti pensano nello stesso modo. Nessuno è felice e nessuno è triste. A parte quelli che si tolgono la vita.
Il medico s'interruppe e fece un sorriso, fugace e malinconico.
- Ha ragione, - aggiunse. - Dovrei veramente badare a come parlo.
- Lei è impulsivo.
- Sí. È interessante, il suo elenco di persone da arrestare?
- Da un certo punto di vista, - disse il commissario Jensen. - C'è il suo nome».

Domande frequenti

Sì, puoi annullare l'abbonamento in qualsiasi momento dalla sezione Abbonamento nelle impostazioni del tuo account sul sito web di Perlego. L'abbonamento rimarrà attivo fino alla fine del periodo di fatturazione in corso. Scopri come annullare l'abbonamento.
Al momento è possibile scaricare tramite l'app tutti i nostri libri ePub mobile-friendly. Anche la maggior parte dei nostri PDF è scaricabile e stiamo lavorando per rendere disponibile quanto prima il download di tutti gli altri file. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Perlego offre due piani: Base e Completo
  • Base è ideale per studenti e professionisti che amano esplorare un’ampia varietà di argomenti. Accedi alla Biblioteca Base con oltre 800.000 titoli affidabili e best-seller in business, crescita personale e discipline umanistiche. Include tempo di lettura illimitato e voce Read Aloud standard.
  • Completo: Perfetto per studenti avanzati e ricercatori che necessitano di accesso completo e senza restrizioni. Sblocca oltre 1,4 milioni di libri in centinaia di argomenti, inclusi titoli accademici e specializzati. Il piano Completo include anche funzionalità avanzate come Premium Read Aloud e Research Assistant.
Entrambi i piani sono disponibili con cicli di fatturazione mensili, ogni 4 mesi o annuali.
Perlego è un servizio di abbonamento a testi accademici, che ti permette di accedere a un'intera libreria online a un prezzo inferiore rispetto a quello che pagheresti per acquistare un singolo libro al mese. Con oltre 1 milione di testi suddivisi in più di 1.000 categorie, troverai sicuramente ciò che fa per te! Per maggiori informazioni, clicca qui.
Cerca l'icona Sintesi vocale nel prossimo libro che leggerai per verificare se è possibile riprodurre l'audio. Questo strumento permette di leggere il testo a voce alta, evidenziandolo man mano che la lettura procede. Puoi aumentare o diminuire la velocità della sintesi vocale, oppure sospendere la riproduzione. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Sì! Puoi usare l’app Perlego sia su dispositivi iOS che Android per leggere in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo — anche offline. Perfetta per i tragitti o quando sei in movimento.
Nota che non possiamo supportare dispositivi con iOS 13 o Android 7 o versioni precedenti. Scopri di più sull’utilizzo dell’app.
Sì, puoi accedere a L'epidemia di Per Wahlöö, Renato Zatti in formato PDF e/o ePub. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.

Informazioni

Editore
EINAUDI
Anno
2014
Print ISBN
9788806209162
eBook ISBN
9788858412336

1.

Jensen ricevette la lettera con la posta del mattino.
Si era alzato presto e aveva preparato la valigia. Quando sentí sbattere lo sportellino della buca delle lettere, si trovava già nel vestibolo con cappello e impermeabile. Si chinò e raccolse la busta. Raddrizzando la schiena avvertí una forte fitta al lato destro del diaframma, come se la punta conica di un trapano gli stesse perforando le viscere ad alta velocità. Era talmente abituato al dolore che a malapena se ne accorse.
Mise in tasca la lettera senza guardarla, prese la valigia, scese alla macchina e andò al lavoro.
Alle nove meno un minuto svoltò oltre i cancelli della stazione di polizia del Sedicesimo distretto e parcheggiò nel rettangolo giallo con la scritta «Commissario». Uscí dalla macchina, tolse la valigia dal bagagliaio e si guardò attorno nel cortile asfaltato. Vicino all’ingresso delle celle c’era un’ambulanza bianca con la croce rossa sui portelloni aperti. Due giovani incuranti in tuta bianca vi stavano spingendo dentro la barella senza troppi complimenti. A qualche metro di distanza un agente in uniforme verde era impegnato a lavare una pozza di sangue per terra. La donna sulla barella era giovane e bionda e aveva una benda macchiata di sangue intorno alla gola. Jensen la guardò di sfuggita e si rivolse all’uomo con la canna dell’acqua.
– Morta?
L’agente fermò il flusso d’acqua e accennò il saluto militare.
– Sí, commissario.
Jensen non disse altro ma si girò ed entrò nel locale di guardia, fece un cenno del capo al poliziotto dietro il bancone di legno e proseguí verso la scala a chiocciola.
Il suo ufficio al primo piano sapeva di chiuso, il calorifero sotto il telaio scheggiato della finestra ticchettava e sibilava. La stazione di polizia si trovava all’interno di uno degli edifici piú vecchi in un quartiere che altrimenti sembrava costituito soltanto da acciaio, vetro e cemento. La zona delle celle era stata ampliata e ristrutturata qualche anno prima, ma il resto dell’edificio era rimasto intatto e in breve sarebbe stato completamente demolito per far posto a una nuova tangenziale. Appena pronto il nuovo centro di disintossicazione, il distretto sarebbe stato soppresso. Jensen non ne era particolarmente preoccupato.
Appese l’impermeabile, schiuse la finestra e si sedette alla scrivania. Lesse il verbale notturno e lo corresse accuratamente con la biro prima di apporre la sua firma sul margine. Infilò la mano nel taschino interno, estrasse la lettera e la esaminò.
Jensen era un uomo dalla corporatura normale e dall’aspetto ordinario, capelli grigi tagliati corti e viso inespressivo. Aveva cinquant’anni e per ventinove aveva prestato servizio presso il Sedicesimo distretto.
Stava ancora studiando la lettera, quando la porta si aprí e il medico della polizia fece il suo ingresso.
– Dovrebbe bussare, – disse Jensen.
– Mi scusi. Non pensavo che oggi sarebbe venuto.
Jensen guardò l’orologio.
– Il mio sostituto entra in servizio alle dieci, – disse. – Com’è andata la notte?
– Normale. Abbiamo avuto un decesso improvviso stamattina. Una donna. Il rapporto non è ancora stato stilato.
Jensen annuí.
– Non in cella, – disse il medico. – Fuori, in cortile. Si è tagliata la gola non appena la guardia l’ha fatta uscire. Con un pezzo di specchio che teneva nella borsa.
– Negligenza, – disse Jensen.
– Non si può requisire tutto.
– No?
– Tra l’altro era già tornata sobria e le era stata praticata l’iniezione. Inoltre il personale addetto alla perquisizione non credeva si trattasse di vetro. Gli specchietti di vetro dovrebbero essere proibiti.
– Non sono proibiti, – disse Jensen. – Non vengono piú prodotti.
Il medico della polizia era un uomo alto e relativamente giovane, coi capelli rossi a spazzola e i tratti spigolosi. Conosceva il suo mestiere ed era il miglior medico che il distretto avesse avuto negli ultimi dieci anni. Jensen aveva una buona opinione di lui.
– Comincio a dubitare del metodo, – disse il rosso, e scosse la testa.
– Quale metodo?
– Mettere quella roba negli alcolici. Il disintossicante. Secondo i dati, i casi di ubriachezza in realtà non sono aumentati negli ultimi due anni, ma…
Jensen lo guardò con occhi inespressivi.
– Ma cosa?
– Ma d’altro canto aumenta il numero dei suicidi. Le depressioni diventano piú gravi.
– Le statistiche la contraddicono.
– Conosce bene quanto me il valore delle statistiche ufficiali. Studi i suoi rapporti top secret sugli incidenti e i decessi improvvisi. Come questa donna, stamattina. Non si può semplicemente passarci sopra e far finta di nulla.
Infilò le mani nelle tasche del camice bianco e guardò fuori dalla finestra.
– Ha sentito l’ultima? Che hanno intenzione di mettere del fluoro e della polvere contro il mal di testa nell’acqua potabile? Dal punto di vista medico è una follia.
– Dovrebbe badare a come parla.
– È probabile, – disse il medico asciutto.
Nell’ufficio calò il silenzio. Jensen esaminò la lettera che aveva ricevuto con la posta del mattino. La busta era bianca e nome e indirizzo erano scritti a macchina. All’interno c’erano una cartolina bianca stampata e un francobollo dentellato azzurro-acciaio, raffigurante la campata di un ponte sopra un profondo dirupo, che riportava un laconico «Sí». Jensen aprí il cassetto centrale della scrivania, prese un righello di legno e misurò i lati del biglietto. Il medico lo osservò con attenzione e disse:
– Perché lo misura?
– Non lo so, – disse Jensen.
Rimise a posto il righello e chiuse il cassetto.
– Vecchio, quello, – disse il medico. – Di legno. Con il bordo d’acciaio.
– Sí, – disse Jensen. – Ce l’ho da ventinove anni. Da quando sono venuto qui. Non li producono piú.
La cartolina era lunga quattordici centimetri e alta dieci. Sul lato anteriore era stampato un indirizzo, sul retro si trovava un rettangolo tratteggiato dove bisognava incollare il francobollo. Sopra c’era una scritta.
Lei crede nella Politica della Concordia? È pronto a partecipare attivamente alla lotta contro i nemici esterni e interni del Paese? Incolli il francobollo nello spazio indicato. Non dimentichi la firma.
Nb.: La cartolina non deve essere affrancata.
Sotto il rettangolo tratteggiato c’era una linea punteggiata dove il mittente doveva scrivere il proprio nome. Jensen girò la cartolina e guardò l’indirizzo.
«Ufficio centrale di statistica del ministero dell’Interno. C. P. 1000».
– Qualche sondaggio d’opinione, – disse il medico, e alzò le spalle. – Pare che tutti abbiano ricevuto quella cartolina. Eccetto io.
Jensen non disse nulla.
– Oppure una specie di dichiarazione di lealtà. In vista delle elezioni.
– Le elezioni, – disse Jensen.
– Sí, tra un mese. In tal caso è dannatamente superfluo. Spreco di fondi pubblici.
Jensen riaprí il cassetto della scrivania e prese una spugnetta bagnadita di gomma verde recante la scritta «Proprietà della polizia». La toccò con i polpastrelli. Era asciutta, si alzò e uscí dalla stanza. Andò in bagno e la inumidí sotto il rubinetto del lavandino.
Tornò in ufficio, si sedette alla scrivania, passò il francobollo azzurro sulla spugna e lo incollò con pedante precisione nel rettangolo tratteggiato. Poi mise la cartolina nella vaschetta di lamiera della corrispondenza in uscita e rimise la spugnetta al suo posto nel cassetto della scrivania. Lo chiuse. Il medico lo guardò con un sorrisetto e disse:
– La sua attrezzatura è veramente da museo.
Poi lanciò una rapida occhiata dall’orologio da parete alla valigia pronta vicino alla porta.
– Be’, tra due ore sarà sull’aereo.
– Morirò? – disse il commissario Jensen.
Il medico lo guardò con aria indagatrice. Un attimo dopo disse:
– È probabile.

2.

– Naturalmente una chance ce l’ha, – disse il medico. – Altrimenti né io né nessun’altra persona responsabile le avrebbe raccomandato questo viaggio. Laggiú sanno il fatto loro.
Jensen annuí.
– Naturalmente avrebbe dovuto fare qualcosa per quel disturbo parecchi anni fa. Le fa molto male?
– Sí.
– Anche adesso?
– Sí.
– D’altro canto non si poteva fare molto in merito, parecchi anni fa. La tecnica operatoria è ancora allo stadio sperimentale. Nel nostro Paese è a malapena contemplata. E lei è malconcio.
Jensen annuí.
– Ma, ripeto, qualche chance ce l’ha.
– Quante?
– Impossibile dirlo. Forse il dieci per cento, forse solo il cinque. Probabilmente ancor meno.
Jensen annuí.
– Consideri che, nel giro di cinque secondi scarsi, tutto il sangue che ha in corpo passa dal fegato. E il fegato è la grande fabbrica. Si può davvero trapiantarlo? Non lo so.
– Tra qualche giorno lo saprà.
– Già, – disse il medico.
Guardò pensieroso Jensen.
– Vuole un antidolorifico?
– No.
– È un viaggio lungo.
– Sí.
– Ce l’ha il biglietto di ritorno?
– No.
– Molto stimolante, – disse il medico acidulo.
Sprofondò in un silenzio incerto. Alla fine Jensen disse:
– Cosa c’è?
– Una cosa che pensavo di chiederle da tanto.
– Cosa?
– Dicono che lei non abbia mai fallito in un’indagine. È vero?
– Sí, è cosí, – disse il commissario Jensen.
Il telefono squillò.
– Sedicesimo distretto. Parla il commissario.
–...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. L’epidemia
  3. 1
  4. 2
  5. 3
  6. 4
  7. 5
  8. 6
  9. 7
  10. 8
  11. 9
  12. 10
  13. 11
  14. 12
  15. 13
  16. 14
  17. 15
  18. 16
  19. 17
  20. 18
  21. 19
  22. 20
  23. 21
  24. 22
  25. 23
  26. 24
  27. 25
  28. 26
  29. 27
  30. 28
  31. Il libro
  32. L’autore
  33. Dello stesso autore
  34. Copyright