Calvin, il fratello morto di Mr Peters
Harry Peters, pilota civile e militare in pensione, e docente.
Adele, barbona nera
Cathy-May, la defunta innamorata di Mr Peters
Larry, suo marito, come se lo immagina Peters
Leonard, chitarrista e innamorato di:
Rose, figlia di Mr Peters
Charlotte, moglie di Mr Peters
Una struttura sconnessa che rappresenta un vecchio nightclub abbandonato a New York City.
Un piccolo pianoforte verticale coperto di polvere, qualche sedia, un paio di tavolini, altri tavolini capovolti.
Vicino al piano, tre sedie con sopra degli strumenti musicali – un violoncello, una tromba, un sassofono.
Seduta sulla panca lungo la parete, Adele, barbona nera, è rannicchiata tra i suoi sacchi; sta leggendo la rivista «Vogue» e sorseggia del vino da una bottiglia.
Di tanto in tanto si esamina il viso in uno specchio a mano.
Entra Calvin. Entra Peters, guardandosi intorno. Si ferma.
CALVIN Be’, eccolo qua.
Silenzio. Peters molto lentamente guarda ogni cosa.
Poi si immobilizza.
PETERS (senza rivolgersi a nessuno) Essere coinvolti. SÃ. Anche per una volta sola, sentire ancora quel tuono. Una volta sola! (Breve pausa). A parte la lussuria, cosa potrebbe colpirmi? Romanzi? Modellini di aerei, film, cucina, il giardinaggio? (Scuote il capo, dolore asciutto) Eppure, nel fondo… giú nel fondo, mi sembra sempre che sto per piangere. Dio sa perché, visto che ho tutto. (Breve pausa. Scruta davanti a sé) Qual è il soggetto? (Peters va al piano, suona le prime cinque note di «September Song», poi fa qualche passo).
Il piano continua a suonare da solo; entrambi gli uomini fissano gli occhi nel vuoto; il piano sprofonda nel silenzio. Ora Calvin indica con un gesto il locale.
CALVIN Bisogna lavorarci un po’, si capisce.
PETERS Mia moglie dovrebbe essere qui a minuti, credo.
CALVIN Le piacerà , piace a quasi tutte le donne.
PETERS Sono molto stanco. Ho camminato. Perché alle donne?
CALVIN Difficile dirlo. La toilette, forse.
ADELE (senza togliere gli occhi dal suo specchietto) È fantastica.
Nessuno dei due uomini sembra udirla.
PETERS Lei non è di qui, vero?
CALVIN Ha buon orecchio. Russia, credo.
PETERS Crede!
CALVIN Chi può essere sicuro? Vengo dal letto di mia madre, suppongo, proprio come chiunque altro.
PETERS Dal letto della mamma.
CALVIN Vengo da lÃ. Nello specifico, da Sheepshead Bay, Brooklyn.
PETERS Nello specifico. Ma chi viene da Sheepshead Bay, Brooklyn, non dice «nello specifico», è troppo… non lo so, forbito. Ma non fa niente; anche se me lo avesse detto quando ci siamo conosciuti, a quest’ora me lo sarei dimenticato. La mia situazione personale in questi giorni è quella di uno che cerca di mandare avanti una canoa pagaiando con una racchetta da tennis… Sto pensando, chi mi ricorda lei?
CALVIN Mi capita spesso. Certe persone nella vita non fanno altro che ricordare qualcuno a qualcun altro. – Io di solito ricordo qualcuno di simpatico e affidabile.
PETERS Perché non la piantiamo qui?
CALVIN Non sto facendo lo spiritoso…
PETERS Senta. Mettiamo in chiaro questo punto – io ho smesso di cercare il conflitto. E anche la suspense. Dico davvero: tentare di immaginare che cosa sta succedendo non mi piace. Pace e tranquillità , evitare gli scossoni; la mattina sono perfettamente felice di limitarmi a tirare su la tendina e salutare il giorno. Non che sia depresso; anzi, mi sento a due centimetri di distanza dal piú entusiasmante bicchier d’acqua che abbia mai bevuto. Piú o meno è cosÃ. (Viene illuminata Cathy-May). Oh Dio. (Andando verso di lei; triste stupore) Dio-dio-dio. La pancia larga e piatta, le cosce elastiche, che fiammata fa il fuoco proprio prima di morire…! (La riconosce, emette un singulto) Buon Dio, Cathy-May! (Sconcertato) – Ma allora non sei… non sei… morta? (Le volta le spalle) Come possiamo continuare a vederli se loro…? (Quasi in lacrime) Ma al suo funerale nevicava… (Fissa gli occhi per un momento, quindi la guarda) Ma allora, dov’è? (Sorridendo appena, scuote la testa, sconcertato, eccitato) – Perché sono cosà felice? (Si sente un tintinnio di Mozart. Cathy-May viene verso di lui; è nuda, coi tacchi alti; un ampio sorriso le si spalanca sul viso mentre si avvicina. Sta ridacchiando). Ah sÃ, fierissima del tuo corpo – come di un vestito da sera nuovo nuovo. (Con risolini e con una solennità ironica finemente elaborata lei esegue una riverenza formale, tenendo gli indici e i pollici uniti come per sollevare un’ampia gonna. Ridendo piano, lui si inchina formalmente, con un piede proteso in avanti. Sono come due uccelli nella danza dell’accoppiamento. Ridendo) Non puoi fare questo tipo di ballo vestita cosÃ, tesoro! (Sempre eseguendo la riverenza, lei si ritira nel buio. La musica muore. La risata di lui si fa acida) E se fossi depresso?
CALVIN Lei è stato in giro.
PETERS Altroché – capitano della Pan Am per ventisei anni. Per la verità , sono molto piú vecchio di come sembro. Se lei avesse piantato un melo quando sono nato, a quest’ora lo abbatterebbe come legna da ardere.
CALVIN Lo stavo per dire, lei non sembra affatto tanto vecchio.
PETERS (con un risolino) Sono piú vecchio di chiunque abbia mai conosciuto. Tutti i miei cani sono morti. Mezza dozzina di gatti, pappagallini… tutti spariti. Tutti i piloti con cui ho mai volato. Probabilmente tutte le donne con cui sono mai stato a letto, tranne mia moglie. Non credo che ci sia governo al mondo che non sia stato abbattuto almeno una volta da quando sono nato, tranne noi e l’Inghilterra. Continuo ad alzare il ricevitore per chiamare qualche vecchio amico, e poi mi rendo conto… (Ridacchia)… – Forse nel cervello ho qualche nervo spezzato che si rifiuta di registrare i cuscini vuoti e le sedie senza chi le occupi. A volte mi domando, non mi avranno imbalsamato e non me ne sono accorto? O forse la morte è beneducata, e dobbiamo aprirle la porta e farla entrare, altrimenti resta ad aspettare là fuori, sotto il portico. (Si acciglia, sconcertato) – Perché sono cosà eloquente? Di solito non mi succede. Sono noto come uno che non apre bocca anche per otto ore di fila. – E questa toilette, perché le donne ne vanno tanto pazze?… Tutto questo mi diverte, ma qual è il soggetto?
CALVIN Le donne adorano ristrutturare.
PETERS Ah, sÃ, certo. L’uomo non nota mai l’intonaco che si stacca dal soffitto e gli sta per cadere in testa, ma la donna conta i granelli di polvere. – Lei ha sempre la risposta pronta, vero.
CALVIN Non sempre.
PETERS Però spesso.
CALVIN Abbastanza.
PETERS Le piace avere sempre ragione?
CALVIN (si stringe nelle spalle) Posso sopportarlo.
PETERS Io sono molto diverso; avere ragione mi piace, ma devi lasciare che la donna creda di avere ragione lei se vuoi fare la tu...