La strana biblioteca
  1. 88 pagine
  2. Italian
  3. ePUB (disponibile sull'app)
  4. Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub

Informazioni su questo libro

Le biblioteche contengono storie. Le storie contengono universi. E certi universi possono essere molto pericolosi.

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Informazioni

Editore
EINAUDI
Anno
2015
Print ISBN
9788806225889
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Nella biblioteca regnava un silenzio assoluto, piú profondo del solito. Mentre avanzavo sul linoleum grigio del pavimento, le mie scarpe di cuoio nuove di zecca scricchiolavano in maniera strana, non mi parevano neanche le mie. Ogni volta che metto delle scarpe nuove, mi ci vuole un po’ di tempo per abituarmi al loro suono.
Al banco dove si prendevano i libri in prestito era seduta una donna che non conoscevo, assorta nella lettura di un volume molto spesso. Spesso e largo. Dal movimento dei suoi occhi, sembrava che col sinistro leggesse la pagina di sinistra, col destro quella di destra.
– Mi scusi, – dissi.
La donna mise giú il libro con un colpo secco, alzò il viso e mi guardò.
– Sono venuto a restituire questi, – dissi posando due libri sul banco. Uno si intitolava Come costruire un sottomarino, l’altro Memorie di un guardiano di pecore.
La donna guardò dietro le copertine per controllare la data di consegna. L’avevo rispettata, naturalmente. Rispetto sempre le date di consegna. È quello che mi ha sempre raccomandato mia madre. La stessa cosa vale per i guardiani di pecore. Se non rispettano gli orari, le pecore finiscono con l’agitarsi.
La donna appose il timbro «restituito» sulla scheda dei libri, e si rimise a leggere.
– Vorrei prenderne in prestito altri, – le dissi.
– Scendi la scala e vai a destra, – mi rispose lei senza nemmeno alzare il viso. – Stanza 107, in fondo al corridoio.
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Ai piedi della scala mi incamminai verso destra, e alla fine di un corridoio mal illuminato, in effetti trovai una porta col numero 107. Ero stato in quella biblioteca un centinaio di volte, ma non sapevo che ci fosse un piano interrato.
Bussai. Pensavo di aver bussato piano, invece i colpi riecheggiarono nel corridoio come se avessi sbattuto una mazza da golf contro i cancelli dell’inferno. Mi venne voglia di fare dietrofront e scappare a gambe levate. Però non lo feci. Perché sono stato educato cosí. Una volta che hai bussato, devi aspettare che qualcuno risponda.
– Avanti, – disse una voce dall’interno. Una voce dal timbro basso, ma forte e chiara.
Aprii la porta.
Nel mezzo della stanza c’era una piccola scrivania consumata, dietro la quale sedeva un vecchio piuttosto basso. Aveva la faccia coperta di piccole macchie nere, come tanti moscerini. Era calvo e portava occhiali dalle lenti spesse. La sua calvizie non era uniforme. Tutt’intorno al cranio gli crescevano ciuffi di capelli bianchi ritorti, che facevano pensare a un bosco dopo un incendio.
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– Avanti, ragazzo, – disse il vecchio. – Cosa stai cercando?
– Volevo prendere in prestito un libro, – risposi con voce incerta, – ma se ora ha da fare, posso tornare...
– No, no, no, non ho assolutamente da fare, – disse il vecchio. – Questo è il mio lavoro, ti cerco qualunque libro di cui tu abbia bisogno.
Che strano modo di parlare, pensai. E la sua faccia non era certo da meno. Lunghi peli gli uscivano dalle orecchie. Sotto il mento la pelle gli pendeva come una mongolfiera bucata.
– Posso chiederti che genere di libro stai cercando, ragazzo?
– Vorrei sapere in che modo venivano raccolte le tasse nell’Impero ottomano, – risposi.
Al vecchio brillarono gli occhi.
– Capito. La riscossione delle imposte nell’Impero ottomano. Interessante, molto interessante.
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Mi sentivo molto a disagio. A essere sincero, non era vero che volevo conoscere a tutti i costi come venivano riscosse le imposte nell’Impero ottomano. Quella curiosità mi era venuta per associazione d’idee con qualcos’altro, mentre tornavo a casa da scuola. «A proposito, come facevano gli Ottomani a raccogliere i soldi delle tasse?» E fin da piccolo, mia madre mi ha sempre detto che se vuoi sapere qualcosa, devi andare a cercarlo in biblioteca.
– Non si preoccupi, – dissi. – Non ha importanza. È un soggetto molto specialistico, dopotutto...
In realtà volevo solo andarmene da quel luogo sinistro il piú presto possibile.
– Non scherzare con me, – tagliò corto il vecchio con aria contrariata. – Abbiamo diversi volumi che trattano della riscossione delle imposte nell’Impero ottomano. Sei ve...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. La strana biblioteca
  3. 1
  4. 2
  5. 3
  6. 4
  7. 5
  8. 6
  9. 7
  10. 8
  11. 9
  12. 10
  13. 11
  14. 12
  15. 13
  16. 14
  17. 15
  18. 16
  19. 17
  20. 18
  21. 19
  22. 20
  23. 21
  24. 22
  25. 23
  26. 24
  27. 25
  28. 26
  29. Il libro
  30. L’autore
  31. Dello stesso autore
  32. Copyright