CABINE TELEFONICHE Dato che l’Italia è il Paese con il maggior numero di telefoni cellulari al mondo, sono state quasi completamente eliminate. Se per caso ci s’imbatte in una di esse, tenere presente che oltre a estirpare il telefono tirando o tagliando il filo si può dare espressione al disagio e/o combattere la noia appiccandovi il fuoco, o al limite fracassandole con una grossa pietra o altro oggetto contundente. Tra i momenti memorabili di noi che non siamo nati col cellulare, ricordo quelli in cui ci chiudevamo in una cabina telefonica per chiamare la ragazza di cui eravamo innamorati col timore che rispondesse sua madre, e la certezza che comunque di là a poco si sarebbe materializzato qualcun altro davanti alla cabina in questione. E quanti squilli a vuoto, quante rinunce prima ancora di comporre il numero. Ora non piú: e dal punto di vista del fantasticare, del sognare, dell’immaginare, ci siamo persi qualcosa.
CAFONA Lo è l’estate. Citare sempre il Billionaire di Briatore. Vedi BILLIONAIRE. Vedi BRIATORE. Vedi CAFONAL.
CAFONAL Definire cosà lo stile e i comportamenti dei protagonisti dell’ultima estate cafona.
CALABRESI Tutti affiliati alla ’ndrangheta. Vedi NAPOLETANI. Vedi PUGLIESI. Vedi SICILIANI.
CALCIATORI Obiettivo principale di veline e aspiranti tali. Quelli italiani sono tutti tatuati e portano spesso il cerchietto. Dire sempre: «È scandaloso quanto guadagnano i calciatori!» Poi riflettere sulla cosa e iscrivere i figli maschi in tenera età alla piú vicina scuola di calcio. Vedi BAMBINI.
CALCIO Inveire contro. Far precedere dalla parola «pianeta». È un mondo corrotto dove ormai contano solo i soldi e i diritti delle tivú. Portare a esempio positivo il rugby. Vedi RUGBY. Il fatto che mio padre, instillandomi la fede granata, abbia segnato per sempre la mia vita spingendomi a tifare per una squadra, il Toro, che ha impiegato vent’anni prima di vincere nuovamente un derby, non mi ha impedito di instillare la fede granata nei miei figli, spingendoli a tifare per una squadra, il Toro, et cetera et cetera. Vedi BISTECCA.
CALDO Sempre eccezionale. Vedi FREDDO.
CALIFORNIA Andarci in vacanza per visitare Disneyland. Vedi POLONIA.
CALL CENTER Vi operano gli operatori. In veste di chiamati da, ribattere con: «No, grazie, la fermo subito perché non mi interessa, buonasera», e riattaccare. In veste di chiamanti, riassumere: «E poi dopo tutta la trafila della musichetta e della voce registrata, ti mettono in linea con qualcuno che non sa mai niente». Forse è per questo che il rapporto di noi Italiani con i call center non è dei piú felici. Io mi sento anche in colpa quando blocco l’operatore di turno. Ma se non lo blocco mi lascio convincere a dare l’assenso per cambiare compagnia telefonica o del gas o della luce, e poi mi pento perché scopro che le condizioni che mi erano state presentate come favorevolissime non lo sono affatto, anzi finirei per pagare di piú. A quel punto però mica mi basta richiamare, devo fare una dichiarazione scritta e spedirla con raccomandata con ricevuta di ritorno, una perdita di tempo colossale. Quindi sappiate, operatori che eventualmente state leggendo queste righe: io non ce l’ho con voi. Sono anche gentile. Ma fermo nella mia decisione. Non mi interessa e stop.
CALVARIO Definire cosà l’iter giudiziario di politici, in carica e non, accusati di corruzione, concussione, associazione mafiosa. Dire sempre: «Il mio assistito non ha mai avuto dubbi sulla correttezza della magistratura ed è uscito a testa alta da questo calvario».
CAMERIERE Nei locali alla moda, tutte artiste. Dire sempre: «SÃ, ora come ora faccio la cameriera, ma in realtà sono un’artista».
CAMICIA Certi nascono con la. La si trova spesso accompagnata dal culo. Vedi CULO.
CAMMELLI Li si confonde con i dromedari. In vacanza farsi un selfie in groppa a uno di essi, possibilmente in pinocchietti e infradito, cercando di non cadere. Inviarlo a famigliari e amici. Per sicurezza, specificare sempre: «Ed eccomi in groppa a un cammello! Pensavi mica fosse un dromedario?»
CAMORRA Quando se ne parla, citare sempre Gomorra. Vedi GOMORRA. Che poi io vorrei sapere se davvero tutti gli Italiani che se lo sono comprato poi lo hanno anche letto. Per invidia, piú che per curiosità .
CAMPANELLA Quando suona, saltare in piedi urlando.
CAMPANELLO Sempre d’allarme.
CANAL GRANDE In gita o in vacanza a Venezia, salire a Santa Lucia o a San Marco su un battello di quelli che percorrono il Canal Grande avendo cura di assicurarsi un posto che permetta di riprenderlo con la propria videocamera. Non guardare mai il Canal Grande, ma solo l’inquadratura nell’obiettivo della videocamera. Usare la modalità zoom in corrispondenza della Ca’ d’Oro e del ponte di Rialto. Scendere dal battello a San Marco o a Santa Lucia mostrandosi soddisfatti per aver ripreso il Canal Grande, anche se a tutti gli effetti non lo si è visto. Vedi AMSTERDAM. Vedi LONDRA. Vedi NEW YORK. Vedi PARIGI.
CANGURI Una volta realizzato il sogno di andare in Australia, ovvero agli antipodi, farsi un selfie nei pressi di un esemplare avendo cura di tenersi a debita distanza dal medesimo. Vedi AUSTRALIA.
CANI D’estate normalmente si abbandonano. In Cina, invece, si mangiano tutto l’anno. Se si è single, averne uno dà la possibilità di conoscere l’anima gemella. Dire sempre: «Rispetto ai gatti sono piú affettuosi. Certo, sono meno autonomi». Vedi GATTI. Quando si incrocia un cane di taglia piccola, definirlo «ridicolo» ed equipararlo a un topo. Quando se ne incrocia uno di taglia grossa, sottolineare che fa paura e paragonarlo a un cavallo. Se si desidera sfoggiare una borsa porta-cane griffata Louis Vuitton, tenere presente che occorre prima procurarsi un cane, avendo cura di sceglierlo di taglia mignon, come quelli sfoggiati da Paris Hilton. Procurarsene uno, possibilmente bastardo, nel caso si desideri interpretare il ruolo di punkabbestia. Vedi BASTONI. Vedi SINGLE. Quando un amico o un’amica single mi dicono di volersi comprare un cane, io ripenso con affetto a quelli da caccia di mio padre, con cui scorrazzavo per la campagna da bambino. Allora scoraggio il mio interlocutore: «Un conto è se hai un giardino, al limite un terrazzo… altrimenti loro patiscono, e per te diventa una schiavitú». Certi desistono. Gli altri si rendono pienamente conto della cosa solo all’approssimarsi dell’estate.
CANI PASTORI TEDESCHI Tutti nazisti.
CANNE Deridere chi non se le fa. Farsele a scuola. Farsele ai concerti. Farsele a casa con o senza i genitori. Farsele prima di mettersi al volante della propria auto o di quella paterna. Farsele in città . Farsele al mare. Farsele in montagna. Farsele anche in campagna. Farsele in gita. Farsele durante l’okkupazione della scuola. Farsele approfittando del fatto che i propri studenti hanno okkupato la scuola. Farsele mentre si fanno i compiti. Farsele mentre si correggono i compiti. Farsele in occasione di feste o di serate fra amici. Farsele la sera prima di andare a dormire. Farsele sempre e comunque. Farsele in compagnia dei figli per instaurare o consolidare un rapporto d’amicizia con i medesimi, e commentare: «Io per mio figlio sono soprattutto un amico». Una volta ho conosciuto una ragazza seriamente impegnata nel passare a tutti i costi per «alternativa». Era sempre spettinata, coi vestiti bucati o perfino rosicchiati, anche un po’ sporca, sbadigliava regolarmente senza mettere la mano davanti alla bocca, si tagliava le unghie mangiandosele, faceva scarpetta con le dita zozze, e quando si faceva le canne immancabilmente si «chiudeva», e insomma non è che stesse proprio bene. Cosà un giorno le ho chiesto perché mai continuasse con le canne. E lei: «Guarda che l’unico che non se le fa sei tu». E allora ho concluso che anche se io mi pettinavo, e i miei vestiti non avevano buchi e non erano rosicchiati, e facevo la doccia tutte le mattine, e sbadigliavo mettendomi la mano davanti alla bocca, e mi tagliavo le unghie col tagliaunghie, e facevo scarpetta con un pezzo di pane, ero piú «alternativo» di lei.
CANTIERE Disneyland dei pensionati. Vi si mettono leggi, provvedimenti e figli.
CAPANNONI Se proprietari di terreni in zona rurale, specie in luoghi di grande bellezza paesaggistica magari dichiarati patrimonio dell’Umanità da parte dell’Unesco, edificarne in gran numero. Poi, una volta fallita l’attività , evitare di sostenere i costi necessari ad abbatterli e lasciarli abbandonati.
CARBOIDRATI Sono alla base della dieta mediterranea, la sola che non faccia ingrassare. Per non ingrassare è bene evitarli. Vedi DIETA MEDITERRANEA.
CARLA BRUNI Se si scrive su un giornale, usare la forma «Carlà ».
CARNE Fa venire il cancro. Ma quella italiana no.
CARNEVALE Andare almeno una volta nella vita a quello di Venezia avendo cura di indossare un costume in stile Settecento veneziano. Andare almeno una volta nella vita a quello di Rio avendo cura di indossare un preservativo. Sostenere in pubblico di essersi divertiti come non mai. Uno dei traumi della mia infanzia risale al Carnevale del 1972: avevo sette anni e i miei genitori decisero di risparmiare facendomi indossare il costume usato anni prima da mia sorella, per l’appunto in stile Settecento veneziano. A dire la verità quando arrivai a scuola ero il bambino piú originale: tutti gli altri erano conciati da cow-boy o da Zorro o da Superman, io invece ero vestito da damina con tanto di parrucca bianca, neo di bellezza e crinolina. Là per lÃ, complice la parrucca, nessuno mi riconobbe. Poi però mi riconobbero. Anche Stefano e Luciano. Stupidi. Intanto voi chissà che fate, mentre io vengo pagato per scrivere tra le altre cose che eravate due stupidi. Lo so che l’ho già scritto, ma mi piace ribadirlo. Sia che mi pagano, sia che eravate stupidi.
CARRELLO Al supermercato, posizionarlo sempre in modo da bloccare il passaggio nel corridoio di competenza. Fingere il piú a lungo possibile di non accorgersi che si sta bloccando il passaggio. Mostrarsi sorpresi nel momento in cui qualcuno ce lo fa notare.
CARRETTA Sempre del mare. Solca quello che in apparenza è solo un mare, ma in realtà è un cimitero.
CARROZZONE Sempre della politica. Riuscire a salirvi equivale alla vincita di un terno al lotto. Vedi POLITICI. Vedi TEATRINO. Una volta, dopo il successo del mio romanzo Tutti giú per terra, due signori di quello che non era piú il Pci e che sarebbe diventato il Pd e intanto era il Pds dopo essere stato La Cosa, mi proposero di entrare in lista. Risposi loro «Preferirei di no», come Bartleby. Pochi mesi prima avevo risposto la stessa cosa all’invito di salire sul palco del Maurizio Costanzo Show. Lo so, lo so, adesso avrei una casa piú grande, magari a Roma, e un conto in banca piú consistente, e chissà , forse addirittura una pensione da politico. In compenso però la mattina, quando mi guardo allo specchio, non mi faccio cosà schifo. A meno che la sera prima non abbia esagerato coi mojito.
CARTA DI CREDITO Richiederne un certo numero a istituti di credito diversi, in modo da ripianare con una i debiti accumulati con l’altra e viceversa, a rotazione. Usare comunque se possibile quella di papà . Farvi ricorso per acquisti su internet è pericoloso perché può essere clonata facilmente. Dire sempre: «Pensare che una volta le carte di credito non c’erano». A me che amo Porta Palazzo una volta me l’hanno rubata con tutto il portafoglio mentre salivo sul tram numero 4, proprio a Porta Palazzo. Mi è sembrato giusto: non puoi dire di conoscere davvero Porta Palazzo se non ti hanno almeno rubato il portafoglio, o strappato la catenina, o scippato la borsa. Quindi, anche se nel portafoglio c’erano var...