Alcune politiche prendono la forma di prescrizioni e di proibizioni. Per esempio, il codice penale proibisce il furto e l’aggressione. Altre politiche prendono la forma di incentivi economici (compresi gli incentivi negativi o disincentivi), come i sussidi per le fonti di energia rinnovabili, le tasse da pagare per svolgere certe attività , o le imposte sulla benzina e i prodotti del tabacco. Un’ulteriore varietà di politiche prende la forma del nudge, una leggera spinta, un tocco discreto che mostra alle persone una certa direzione, ma che consente agli individui di scegliere la propria strada, salvaguardandone la libertà . In anni recenti, istituzioni sia private sia pubbliche hanno mostrato un crescente interesse per l’uso dei nudge, perché generalmente costano poco e hanno il potenziale di promuovere obiettivi economici o di altra natura (compresa la sanità pubblica).
Un esempio di nudge tratto dalla vita di tutti i giorni è il dispositivo Gps; un altro esempio è l’applicazione che dice alle persone quante calorie hanno assunto il giorno precedente; lo stesso dicasi degli sms che informano i clienti che una bolletta è in scadenza o che una visita medica è stata programmata per il giorno seguente; idem per una sveglia; per l’iscrizione automatica in un piano pensionistico; per le impostazioni di default del computer e del telefono cellulare; per i sistemi di pagamenti automatici di bollette e rate sulla carta di credito. Per quanto riguarda le autorità pubbliche, i nudge comprendono gli ammonimenti grafici sui pacchetti di sigarette; le classi di efficienza energetica e di consumo di carburante e quelle nutrizionali del programma Nutrition Facts promosso dalla Fda (Food and Drug Administration, l’Agenzia statunitense per gli alimenti e i medicinali); l’applicazione MyPlate, che fornisce una semplice guida al mangiare sano (si veda choosemyplate.gov); regole di default per i programmi di assistenza pubblica (come nella «certificazione diretta» dei requisiti di ammissibilità dei bambini poveri ai pasti gratuiti nelle mense scolastiche); un sito web come data.gov, data.gov.uk o dati.gov.it che rende disponibile al pubblico un gran numero di raccolte di dati; e persino la grafica dei siti web del governo statunitense, che elencano alcuni temi prima degli altri e li evidenziano a grandi caratteri.
Libertà di scelta.
È importante comprendere che l’obiettivo di molti nudge è rendere la vita piú semplice e piú sicura, o rendere piú agevole la navigazione. Si pensi alla segnaletica stradale, ai rallentatori di velocità , alla divulgazione di informazioni sanitarie o finanziarie, alle campagne educative, alla semplificazione delle pratiche burocratiche con riduzione delle scartoffie e agli avvertimenti pubblici. Quando le autorità riducono o eliminano le richieste di documentazione e quando promuovono la semplicità e la trasparenza, alleviano gli oneri a carico dei cittadini. Alcuni prodotti (come i telefoni cellulari e i tablet) sono intuitivi e di uso immediato. Allo stesso modo, molti nudge sono volti ad assicurare che le persone non debbano incontrare difficoltà quando cercano di interagire con l’autorità o perseguire i propri obiettivi.
È vero che alcuni nudge sono correttamente descritti come una forma di «paternalismo morbido» perché indirizzano le persone in una certa direzione. Ma anche in questi casi, i nudge sono specificamente congegnati per salvaguardare la piena libertà di scelta. Un dispositivo Gps indirizza in una certa direzione le persone, ma queste poi sono libere di scegliere un proprio percorso. Ed è importante sottolineare che un qualche tipo di ambiente sociale (o «architettura delle scelte») in grado di influenzare le decisioni delle persone è sempre presente. I nudge sono vecchi come la storia umana. Quelli nuovi solitamente non vengono introdotti in spazi neutri ma prendono il posto di nudge preesistenti.
Trasparenza ed efficacia.
Ogni ricorso ufficiale ai nudge dovrebbe essere trasparente e aperto piuttosto che dissimulato e coperto. La trasparenza, anzi, dovrebbe essere incorporata nella pratica di base. Supponiamo che un governo (o un datore di lavoro privato) adotti un programma che inserisce automaticamente le persone in un piano pensionistico oppure supponiamo che una grande istituzione (per esempio, una catena di punti vendita o un’azienda che gestisce le mense negli edifici governativi) decida di rendere il cibo salutare piú visibile e accessibile. In ogni caso, l’azione in questione non dovrebbe essere dissimulata in nessun modo. In particolare, le decisioni del governo dovrebbero essere sottoposte a scrutinio e revisione da parte dei cittadini. Uno dei principali vantaggi dei nudge, rispetto agli ordini e alle proibizioni, è che evitano la coercizione. Comunque, essi non dovrebbero mai prendere la forma della manipolazione o dell’inganno. I cittadini dovrebbero essere in grado di esaminare e controllare i nudge non meno di ogni altro genere di azioni del governo.
In ogni parte del mondo, si è sviluppato un vivo interesse per i nudge. Per citare solo due dei principali esempi, nel Regno Unito è stato creato il Behavioral Insights Team (Team per [favorire] la consapevolezza dei comportamenti, noto anche come «Nudge Unit»), mentre il governo degli Stati Uniti ha avuto, presso la Casa Bianca, il White House Social and Behavioral Sciences Team (Team per le scienze sociali e comportamentali della Casa Bianca), oggi chiamato Office of Evaluation (Ufficio di valutazione). Il crescente interesse per i nudge non è un mistero. Solitamente hanno costi bassi (o nulli); talvolta producono risultati immediati (compresi significativi risparmi in termini economici); preservano la libertà ; e possono essere molto efficaci. In alcuni casi, i nudge hanno un impatto maggiore di strumenti piú costosi e piú coercitivi. Per esempio, è stato rilevato che le regole di default, la semplificazione e gli usi delle norme sociali talvolta hanno impatti maggiori di consistenti incentivi economici.
Nel contesto dei piani di pensionamento, l’iscrizione automatica si è dimostrata estremamente efficace nel promuovere e incrementare il risparmio. Nel contesto del comportamento dei consumatori, i requisiti di trasparenza dell’informazione e le regole di default, stabilendo ciò che accade se le persone non fanno nulla, hanno protetto i consumatori da seri danni economici, risparmiando molti milioni di dollari. La semplificazione delle forme di aiuto finanziario agli studenti, incrementando le iscrizioni al college, può avere lo stesso benefico effetto di migliaia di dollari di aiuti addizionali (per studente). Fornire alle famiglie informazioni sul loro uso di energia elettrica e consentire confronti con i consumi dei vicini può produrre aumenti del risparmio energetico pari a quelli ottenibili con un sensibile aumento del costo dell’elettricità . Se ben concepita, la divulgazione delle informazioni può risparmiare sia denaro sia vite umane. La trasparenza del governo nella divulgazione sia dei dati sia delle performance può combattere l’inefficienza e anche la corruzione.
I test.
In tutte le politiche, nudge compresi, è estremamente importante fare affidamento su prove concrete piuttosto che su intuizioni, aneddoti, pii desideri e dogmi. I nudge piú efficaci tendono a trarre ispirazione dalla ricerca nell’ambito delle scienze comportamentali (inclusa l’economia comportamentale) e quindi riflettono una visione realistica del modo in cui le persone rispondono alle iniziative del governo. Tuttavia alcune politiche, compresi alcuni nudge, sembrano promettenti in astratto, ma risultano inefficaci in pratica. I test empirici, compresi gli studi controllati randomizzati, sono indispensabili. Le brutte sorprese sono sempre possibili, comprese le conseguenze avverse indesiderate, e i policy makers di buon senso devono cercare di prevedere queste sorprese con anticipo (e neutralizzarle se si verificano). Talvolta le prove empiriche rivelano che la riforma programmata funzionerà , sÃ, ma che qualche variante della stessa, o qualche alternativa, funzionerà anche meglio.
La sperimentazione, con accurati controlli, è un obiettivo di primaria importanza nella politica dei nudge. Fortunatamente, molti esperimenti con i nudge possono essere condotti rapidamente a basso costo e in un modo che consente misurazioni e miglioramenti continui. La ragione è che questi esperimenti talvolta implicano soltanto piccoli cambiamenti dei programmi esistenti, e questi cambiamenti possono essere incorporati nelle iniziative correnti con spese e sforzi relativamente limitati. Se, per esempio, gli uffici erariali inviano lettere ai contribuenti morosi per invitarli a mettersi in regola con i pagamenti delle imposte, potrebbero introdurre variazioni al testo delle lettere e controllare l’efficacia maggiore o minore di tali variazioni.
Dieci nudge importanti.
I nudge non solo spaziano su un’ampia gamma di tipologie ma per numero e varietà sono in continua crescita. Ecco qui di seguito l’elenco di dieci importanti nudge – molto probabilmente i piú importanti ai fini delle politiche pubbliche – insieme con brevi commenti esplicativi.
1. Regole di default (per esempio, inclusione automatica in programmi riguardanti l’istruzione, la sanità e il risparmio).
Le regole di default sono potenzialmente i nudge piú efficaci. Se le persone sono automaticamente incluse in piani pensionistici, i loro risparmi possono crescere significativamente. L’iscrizione automatica in piani di assistenza sanitaria o in programmi finalizzati a migliorare la salute può avere effetti considerevoli. Regole di default di vari tipi (per esempio, la stampa fronte/retro) possono promuovere la tutela dell’ambiente. Si noti che, a meno che non sia richiesta una scelta attiva (anche questo un nudge), un qualche tipo di regola di default è sostanzialmente inevitabile, e quindi è un errore obiettare alle regole di default in quanto tali. È vero che potrebbe avere senso chiedere alle persone di compiere una scelta attiva, piuttosto che affidarsi a una regola di default. Tuttavia, in molti contesti, le regole di default sono indispensabili, perché chiedere alle persone di scegliere comporta un onere per loro e richiede tempo.
2. Semplificazione (in parte, per promuovere la partecipazione a programmi esistenti).
Nei Paesi ricchi come in quelli poveri, la complessità è un serio problema, in parte perché è causa di confusione (e potenzialmente di violazioni della legge), in parte perché può far lievitare la spesa (potenzialmente riducendo la crescita economica), e in parte perché scoraggia la partecipazione a programmi importanti. Molti programmi falliscono o riscuotono un successo inferiore alle legittime attese, a causa di un’indebita complessità . È una regola di validità generale che i programmi debbano essere facilmente consultabili, possibilmente intuitivi. In molti Paesi, la semplificazione di moduli e regolamenti è una questione cui dovrebbe essere assegnata un’alta priorità . È facile sottovalutare gli effetti della semplificazione. In molti Paesi, i benefici di programmi importanti (riguardanti l’istruzione, la salute, la finanza, la povertà e l’occupazione) sono significativamente ridotti a causa di una non necessaria complessità .
3. Uso di norme sociali (si sottolinea ciò che fa la maggioranza delle persone: per esempio, «la maggior parte degli elettori ha intenzione di andare a votare» oppure «la maggior parte dei contribuenti paga le imposte alla scadenza» o ancora «i clienti degli hotel in nove casi su dieci riutilizzano i loro teli da doccia»).
Uno dei nudge piú efficaci consiste nell’informare le persone che gli altri sono per lo piú impegnati in un certo comportamento. Questa informazione spesso diventa piú persuasiva quanto piú è locale e specifica («la stragrande maggioranza delle persone della tua comunità paga le imposte regolarmente»). L’uso delle norme sociali può ridurre il comportamento criminale e anche il comportamento dannoso, sia o meno criminale (come l’abuso di alcol, il fumo e la discriminazione). È vero che qualche volta la maggioranza, o comunque un gran numero di persone, indulge in comportamenti indesiderabili. In tali casi può essere utile mettere in risalto non ciò che la maggior parte della gente fa realmente, ma invece ciò che la maggior parte della gente pensa che si dovrebbe fare (come in: «In Irlanda il 90 per cento delle persone crede che tutti dovrebbero pagare le imposte regolarmente alla scadenza»).
4. Accrescere facilità e convenienza (per esempio, rendere visibili le opzioni a basso costo e i cibi salutari).
Le persone spesso compiono la scelta facile, per cui uno slogan prezioso è questo: facilitare! Se l’obiettivo è incoraggiare determinati comportamenti, è importante ridurre le barriere (compreso il tempo occorrente per capire che cosa fare). La resistenza al cambiamento è spesso un prodotto non del disaccordo o dello scetticismo, ma della difficoltà percepita, o dell’ambiguità . Un’osservazione supplementare: se la scelta facile è anche divertente, è piú probabile che sia adottata.
5. Disclosure ovvero divulgazione di informazioni pertinenti, chiare ed esaurienti (per esempio, informazioni sui costi economici o ambientali associati con l’uso di energia, oppure sul costo pieno di certe carte di credito; oppure, la pubblicazione di grandi quantità di dati, come nei casi di data.gov e di Open Government Partnership; si veda opengovernmentpartnership.org).
Louis Brandeis, giudice della Corte Suprema americana, disse che «la luce del sole è ritenuta il migliore dei disinfettanti» e la disclosure può rendere sia i mercati sia i governi molto «piú puliti»1. Per i consumatori, le politiche di disclosure possono essere altamente efficaci, purché l’informazione sia comprensibile e accessibile. La semplicità è estremamente importante. (Un’informazione piú dettagliata e completa potrebbe essere resa disponibile on line a beneficio di chi è interessato). In alcuni contesti, la disclosure può operare come un controllo su disattenzione, negligenza, incompetenza, irregolarità e corruzione da parte sia dei privati sia degli enti pubblici. L’Open Government Partnership, che ora coinvolge decine di Paesi, riflette uno sforzo mondiale per usare la sincerità come uno strumento per promuovere riforme sostanziali; le nazioni devono produrre piani d’azione nazionali contenenti nuove politiche per aumentare la trasparenza.
6. Avvertimenti, grafici o d’altro tipo (come nel caso delle sigarette).
Se sono in gioco seri rischi, il migliore nudge potrebbe essere un avvertimento privato o pubblico. I grandi caratteri, i testi in grassetto, i colori brillanti possono essere efficaci per far scattare l’attenzione delle persone. Un punto centrale è che l’attenzione è una risorsa scarsa, e gli avvertimenti non devono ignorare questo fatto. Una virtú degli avvertimenti è che possono controbilanciare una tendenza umana naturale verso un ottimismo irrealistico e, nello stesso tempo, aumentare la probabilità che le persone siano attente a piú lungo termine. Esiste, però, il rischio che le persone rispondano agli avvertimenti scontandoli («me la caverò»), nel qual caso avrebbe senso sperimentare messaggi piú positivi (per esempio, prevedere una ricompensa, anche se di natura non monetaria, per il comportamento preferito, come nelle applicazioni che forniscono semplici punteggi e congratulazioni). Le ricerche effettuate mostrano, inoltre, che le probabilità che l’avvertimento sia dato per scontato diminuiscono quando esso è accompagnato da una descrizione delle azioni concrete che le persone possono intraprendere per ridurre il rischio in questione («per ridurre la tua esposizione al rischio puoi fare X e Y»).
7. Sollecitare le intenzioni di implementazione («Hai l’intenzione di votare?»)
La probabilità che gli individui si impegnino in determinate attività aumenta se qualcuno li sollecita a pronunciarsi sulle loro intenzioni di implementazione. Rispetto al comportamento associato alla salute, una semplice domanda sulla condotta futura («hai programmato la vaccinazione di tuo figlio?») può avere conseguenze significative. Anche sottolineare l’identità della persona può essere efficace («tu sei un elettore che...