- 176 pagine
- Italian
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eBook - ePub
Informazioni su questo libro
Divenuto schiavo per problemi economici, Leone viene assunto al servizio dell'imperatore per la sua capacità di distinguere ciò che vale da ciò che non vale. Prima le gemme, poi i cavalli, poi le donne, e infine la genealogia dello stesso imperatore (che non è figlio di chi crede): alla fine le sue expertises gli permetteranno di riscattare la libertà. Come già per la Storia di Barlaam e Ioasaf, la Bisanzio medievale si dimostra un crocevia di tradizioni narrative e sapienziali fra Oriente e Occidente. Anche il poemetto del Povero Leone ( Ptocholeon ), inedito in Italia, è la rielaborazione di un anonimo monaco del XIV secolo di un'antica tradizione indiana di origine buddhista. Il racconto si incrocia con testi arabi, con Il Novellino, con la saga di Amleto narrata da Sassone Grammatico e arriva, con tutta la sua arguzia e saggezza, fino all'epoca moderna.I corvi mangiano di tutte le carogne le carni, di quadrupedi e volatili: allo stesso modo gli adulatori divorano i cuori degli stolti. Per questo ti ricordo: quanti non ti adulano né conoscono menzogne, ma tutta la verità dicono alla tua maestà, questi stimati autentici amici in ogni decisione o azione. Tienteli stretti, onorali e amali come conviene, mio signore.
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Informazioni
VITA E CONDOTTA DI UN VALENTISSIMO E SAPIENTISSIMO VECCHIO1
Dicevo che non avrei scritto,
non avrei messo mano
a raccontare la storia
di quell’uomo sapientissimo,
di quel vecchio
d’immensa saggezza.
Però la tua grande
e pura amicizia, ti dico,
mi ha indotto a ciò,
a scrivere queste mie ciance,
ed ecco che ti presento il racconto
di quel pover’uomo.
So infatti, ne sono ben conscio,
che obbedendo all’amico
con cuore fervente
piú facilmente riuscirò a farcela.
Perciò accogli,
amico Argiromite2,
le semplici parole di questo racconto:
benché io sia un ignorante,
ha avuto la meglio
il tuo affetto, mio nobile amico,
e mi ha indotto a scriverlo.
È strano infatti per i monaci
scrivere simili
vite fantastiche;
ti ho dato però retta, amico mio:
mi rimbocco le maniche,
la narrazione è iniziata,
che il tuo orecchio ascolti benevolo!
In un luogo c’era un uomo
molto saggio e importante3,
stimato e sagace,
ricco in ogni sostanza,
in oro e argento,
in servi e valletti,
in cavalli < e cammelli >4,
in beni d’ogni sorta
mobili e immobili,
e pure di grande conoscenza, ti dico, era dotato.
Aveva figli e figlie
e generi che vivevano con lui,
e nipoti piccolissimi
maschi e femmine.
Dimorava in un luogo
lontano dalla città
di Costantino il Grande5.
Le circostanze collaboravano
con la conoscenza che possedeva
e la sua mente pronta,
e sempre piú ricco là diventò
egli stesso insieme ai suoi figli.
Con l’andar del tempo tuttavia,
secondo l’instabilità della vita,
il volgere della sorte
e il mutare delle circostanze,
giunse un’incursione di pirati nel luogo
in cui si trovava il vecchio6:
e in seguito a essa quello piombò
insieme ai suoi figli
nella povertà piú nera,
nella massima disgrazia,
giacché persino un tozzo di pane
era oltre la portata del vecchio.
Trovandosi dunque in tali ambasce
e non avendo di che vivere,
né potendo sopportare oltre
i crampi della fame7
e la disgrazia che l’aveva colpito,
prende con sé solamente un figlio,
tra tutti il maggiore
e piú assennato.
In un luogo nascosto
e non frequentato
lo conduce e lo porta;
sedutisi là
e ripreso un po’ il fiato,
in confidenza gli si rivolge
e con una parabola esordisce8:
«Ascolta, figlio mio primogenito,
le parole del tuo misero padre,
accoglile con lo spirito
migliore che puoi.
Non pensavo proprio, figlio mio,
di doverti rivolgere queste parole,
ma il mutare delle circostanze
e le ristrettezze dei miei figli
fanno sí che ti dica questo, costretto
e as...
Indice dei contenuti
- Copertina
- Frontespizio
- INTRODUZIONE. «Ptocholeon». La novella bizantina del «sapientissimo vecchio» di Tommaso Braccini
- Nota al testo
- Bibliografia
- Il povero Leone
- Vita e condotta di un valentissimo e sapientissimo vecchio
- Bίoς ϰαὶ πoλιτϵία τινὸς δoϰιμoτάτoυ ϰαὶ σoφoτάτoυ γέρoντoς
- Note
- Il libro
- Copyright