
- 112 pagine
- Italian
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eBook - ePub
La locandiera
Informazioni su questo libro
«Fra tutte le Commedie da me sinora composte, starei per dire esser questa la più morale, la più utile, la più istruttiva. Sembrerà ciò essere un paradosso a chi soltanto vorrà fermarsi a considerare il carattere della Locandiera, e dirà anzi non aver io dipinto altrove una donna più lusinghiera, più pericolosa di questa. Ma chi rifletterà al carattere e agli avvenimenti del Cavaliere, troverà un esempio vivissimo della presunzione avvilita, ed una scuola che insegna a fuggire i pericoli, per non soccombere alle cadute». Carlo Goldoni
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Informazioni
ATTO TERZO
SCENA PRIMA Camera di Mirandolina con tavolino e
biancheria da stirare
biancheria da stirare
Mirandolina, poi Fabrizio.
MIRANDOLINA Orsú, l’ora del divertimento è passata. Voglio ora badare a’ fatti miei. Prima che questa biancheria si prosciughi del tutto, voglio stirarla. Ehi, Fabrizio.
FABRIZIO Signora.
MIRANDOLINA Fatemi un piacere. Portatemi il ferro caldo.
FABRIZIO Signora sí (con serietà, in atto di partire).
MIRANDOLINA Scusate, se do a voi questo disturbo.
FABRIZIO Niente, signora. Finché io mangio il vostro pane, son obbligato a servirvi (vuol partire).
MIRANDOLINA Fermatevi; sentite: non siete obbligato a servirmi in queste cose; ma so che per me lo fate volentieri, ed io... basta, non dico altro.
FABRIZIO Per me vi porterei l’acqua colle orecchie1. Ma vedo che tutto è gettato via.
MIRANDOLINA Perché gettato via? Sono forse un’ingrata?
FABRIZIO Voi non degnate i poveri uomini. Vi piace troppo la nobiltà.
MIRANDOLINA Uh povero pazzo! Se vi potessi dir tutto! Via, via, andatemi a pigliar il ferro.
FABRIZIO Ma se ho veduto io con questi miei occhi...
MIRANDOLINA Andiamo, meno ciarle. Portatemi il ferro.
FABRIZIO Vado, vado, vi servirò, ma per poco (andando).
MIRANDOLINA Con questi uomini, piú che loro si vuol bene, si fa peggio (mostrando parlar da sé, ma per esser sentita).
FABRIZIO Che cosa avete detto? (con tenerezza, tornando indietro).
MIRANDOLINA Via, mi portate questo ferro?
FABRIZIO Sí, ve lo porto. (Non so niente. Ora la mi tira su, ora la mi butta giú. Non so niente) (parte).
SCENA SECONDA
Mirandolina, poi il servitore del Cavaliere.
MIRANDOLINA Povero sciocco! Mi ha da servire a suo marcio dispetto. Mi par di ridere a far che gli uomini facciano a modo mio. E quel caro signor Cavaliere, ch’era tanto nemico delle donne? Ora, se volessi, sarei padrona di fargli fare qualunque bestialità.
SERVITORE Signora Mirandolina.
MIRANDOLINA Che c’è, amico?
SERVITORE Il mio padrone la riverisce, e manda a vedere come sta.
MIRANDOLINA Ditegli che sto benissimo.
SERVITORE Dice cosí, che beva un poco di questo spirito di melissa, che le farà assai bene (le dà una boccetta d’oro).
MIRANDOLINA È d’oro questa boccetta?
SERVITORE Sí signora, d’oro, lo so di sicuro.
MIRANDOLINA Perché non mi ha dato lo spirito di melissa quando mi è venuto quell’orribile svenimento?
SERVITORE Allora questa boccetta egli non l’aveva.
MIRANDOLINA Ed ora come l’ha avuta?
SERVITORE Sentite. In confidenza. Mi ha mandato ora a chiamar un orefice, l’ha comprata, e l’ha pagata dodici zecchini; e poi mi ha mandato dallo speziale2 a comprar lo spirito.
MIRANDOLINA Ah, ah, ah (ride).
SERVITORE Ridete?
MIRANDOLINA Rido, perché mi manda il medicamento, dopo che son guarita del male.
SERVITORE Sarà buono per un’altra volta.
MIRANDOLINA Via, ne beverò un poco per preservativo3 (beve). Tenete, ringraziatelo (gli vuol dar la boccetta).
SERVITORE Oh! la boccetta è vostra.
MIRANDOLINA Come mia?
SERVITORE Sí. Il padrone l’ha comprata a posta.
MIRANDOLINA A posta per me?
SERVITORE Per voi; ma zitto.
MIRANDOLINA Portategli la sua boccetta, e ditegli che lo ringrazio.
SERVITORE Eh via.
MIRANDOLINA Vi dico che gliela portiate, che non la voglio.
SERVITORE Gli volete far quest’affronto?
MIRANDOLINA Meno ciarle. Fate il vostro dovere. Tenete.
SERVITORE Non occorr’altro. Gliela porterò. (Oh che donna! Ricusa dodici zecchini! Una simile non l’ho piú ritrovata, e durerò fatica a trovarla) (parte).
SCENA TERZA
Mirandolina, poi Fabrizio.
MIRANDOLINA Uh, è cotto, stracotto e biscottato4! Ma siccome quel che ho fatto con lui, non l’ho fatto per interesse, voglio ch’ei confessi la forza delle donne, senza poter dire che sono interessate e venali.
FABRIZIO Ecco qui il ferro ...
Indice dei contenuti
- Copertina
- La locandiera
- ALL’ILLUSTRISSIMO E CLARISSIMO SIGNOR SENATORE GIULIO RUCELLAI PATRIZIO FIORENTINO CAVALIERE DELL’ORDINE DI S. STEFANO, SEGRETARIO DELLA GIURISDIZIONE ECC.
- L’autore a chi legge
- Personaggi
- Atto primo
- Atto secondo
- Atto terzo
- Il libro
- L’autore
- Dello stesso autore
- Copyright