
Il profumo degli imperi
Chanel n.5 e Mosca Rossa: la storia del XX secolo in due profumi
- 228 pagine
- Italian
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Il profumo degli imperi
Chanel n.5 e Mosca Rossa: la storia del XX secolo in due profumi
Informazioni su questo libro
«Una goccia di profumo può racchiudere l'intera storia del XX secolo.» Nel 1913, a Mosca, due profumieri francesi − Michel Beaux e Auguste Michel - furono incaricati di creare una fragranza per celebrare i trecento anni della dinastia Romanov. Poco dopo, gli zar caddero e il mondo sprofondò nella Prima guerra mondiale. Ma la formula del profumo non andò perduta. Beaux tornò a Parigi nel momento in cui la celebre stilista Coco Chanel cercava una corrispondenza olfattiva per i suoi modernissimi capi di abbigliamento; tra le dieci fragranze che le presentò, Coco scelse la quinta: "Chanel N° 5", appunto. Negli stessi anni, la Russia sovietica riavviava l'industria profumiera e Michel riprese l'antica ricetta per un nuovo prodotto dedicato al decennale della Rivoluzione, il "Mosca Rossa".
Immaginare ed elaborare un grande profumo non è un processo casuale: Chanel e le sue anonime controparti russe non risparmiarono gli sforzi per racchiudere in un piccolo flacone l'essenza dei tempi e dei luoghi in cui vivevano. Karl Schlögel ci rivela con autorevolezza e divertimento come le bottigliette di entrambi i profumi fossero progettate per ricordare un essenziale e moderno mattoncino di vetro, così come il famoso "tubino nero" di Coco Chanel rimandava all'iconica automobile Ford "Model T", monocolore, sofisticata ma accessibile a tutti. Certe note del "Mosca Rossa" dovevano evocare le grandi foreste del nord, mentre la freschezza e la sensualità di "Chanel N° 5" richiamavano deliberatamente lo champagne. I due profumi hanno attraversato indenni guerre, crisi economiche, terremoti politici, sconvolgimenti sociali - e dopo un secolo sono ancora sul mercato.
Questa storia di profumi è anche una storia di mondi e di culture contrapposte, di vite individuali inestricabilmente intrecciate agli eventi epocali: Coco Chanel collaborerà con gli invasori tedeschi; Polina Žemcužina, moglie di Molotov e potente direttrice dell'industria cosmetica sovietica, scomparirà in una purga staliniana. Con questa curiosissima storia culturale, Karl Schlögel riesce nell'impresa di illuminare in maniera sorprendente alcuni tra i momenti più drammatici e decisivi del Novecento.
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Informazioni
Note
Indice dei contenuti
- Copertina
- Frontespizio
- Il profumo degli imperi
- Una ricerca fuori programma
- La fragranza dell’impero. O come dal «Bouquet preferito dell’imperatrice Caterina II» del 1913 nacquero, dopo la Rivoluzione russa, Chanel N° 5 e il profumo sovietico Krasnaja Moskva
- Paesaggi olfattivi. La madeleine di Proust e la storiografia
- Quando «si spezza l’anello più debole della catena imperialista» (Lenin). Il mondo delle fragranze e la rivoluzione olfattiva
- L’addio alla Belle Époque e i vestiti per il Nuovo essere umano. La duplice rivoluzione di Chanel e Lamanova
- La Russian connection di Chanel
- French connection a Mosca? La «patria dei lavoratori» e la pista di Michail Bulgakov
- Il progetto incompiuto di Auguste Michel. Un profumo della marca «Palazzo dei Soviet»
- Il seducente profumo del potere. Coco Chanel e Polina Žemčužina Molotova, due carriere nel XX secolo
- Dall’altro mondo. Il fumo dei crematori e l’odore della Kolyma
- Dopo la guerra. Non si vive di solo pane. Il New Look e lo Stiljagi
- Poscritto. Ol’ga Cechova, la grande dame del cinema tedesco, la cosmesi e il sogno dell’eterna giovinezza
- How one world smells
- Non solo il quadrato nero. Il flacone di Malevič
- Appendice
- Note
- Bibliografia
- Crediti fotografici
- Copyright