Esercizi di leggerezza
eBook - ePub

Esercizi di leggerezza

  1. 176 pagine
  2. Italian
  3. ePUB (disponibile sull'app)
  4. Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub

Esercizi di leggerezza

Informazioni su questo libro

"Mi sento da un po' di tempo nel mezzo di qualcosa.
Persone, richieste, impegni, scadenze: avete presente la sensazione di quando si parte con una barca, neanche tanto solida, e a un certo punto non si vede più la costa che si è lasciata, ma neppure nulla davanti?
Ecco: essere tra le onde, schiacciato, oppresso, soffocato.
Ma soprattutto perso."
È con queste parole che inizia il viaggio del protagonista di questa storia, che un giorno senza pensarci troppo si mette uno zaino sulle spalle, chiude la porta di casa e si incammina verso il mare.
Il biglietto del pullman dice "Termoli" ma, come spesso accade, sarà il mettersi in cammino la vera destinazione. Perché a volte per avere delle risposte bisogna scendere dalla giostra e prendersi del tempo per ascoltare i propri pensieri; bisogna lasciare tutto e spegnere il telefono... e strada facendo liberarsi anche di tutte quelle cose che abbiamo messo in uno zaino pensando che avere un peso sulle spalle fosse il modo giusto di camminare nella vita.
Esercizi di leggerezza è una storia di formazione ma è anche un racconto che diventa un vero e proprio "manuale" - con tanto di esercizi -, è un libro pensato per accompagnarci alla ricerca di un modo per comunicare chi siamo davvero, per esprimere attraverso parole e illustrazioni tutto ciò che ci si agita dentro: emozioni, paure, sentimenti, idee, dubbi.

Domande frequenti

Sì, puoi annullare l'abbonamento in qualsiasi momento dalla sezione Abbonamento nelle impostazioni del tuo account sul sito web di Perlego. L'abbonamento rimarrà attivo fino alla fine del periodo di fatturazione in corso. Scopri come annullare l'abbonamento.
Al momento è possibile scaricare tramite l'app tutti i nostri libri ePub mobile-friendly. Anche la maggior parte dei nostri PDF è scaricabile e stiamo lavorando per rendere disponibile quanto prima il download di tutti gli altri file. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Perlego offre due piani: Base e Completo
  • Base è ideale per studenti e professionisti che amano esplorare un’ampia varietà di argomenti. Accedi alla Biblioteca Base con oltre 800.000 titoli affidabili e best-seller in business, crescita personale e discipline umanistiche. Include tempo di lettura illimitato e voce Read Aloud standard.
  • Completo: Perfetto per studenti avanzati e ricercatori che necessitano di accesso completo e senza restrizioni. Sblocca oltre 1,4 milioni di libri in centinaia di argomenti, inclusi titoli accademici e specializzati. Il piano Completo include anche funzionalità avanzate come Premium Read Aloud e Research Assistant.
Entrambi i piani sono disponibili con cicli di fatturazione mensili, ogni 4 mesi o annuali.
Perlego è un servizio di abbonamento a testi accademici, che ti permette di accedere a un'intera libreria online a un prezzo inferiore rispetto a quello che pagheresti per acquistare un singolo libro al mese. Con oltre 1 milione di testi suddivisi in più di 1.000 categorie, troverai sicuramente ciò che fa per te! Per maggiori informazioni, clicca qui.
Cerca l'icona Sintesi vocale nel prossimo libro che leggerai per verificare se è possibile riprodurre l'audio. Questo strumento permette di leggere il testo a voce alta, evidenziandolo man mano che la lettura procede. Puoi aumentare o diminuire la velocità della sintesi vocale, oppure sospendere la riproduzione. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Sì! Puoi usare l’app Perlego sia su dispositivi iOS che Android per leggere in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo — anche offline. Perfetta per i tragitti o quando sei in movimento.
Nota che non possiamo supportare dispositivi con iOS 13 o Android 7 o versioni precedenti. Scopri di più sull’utilizzo dell’app.
Sì, puoi accedere a Esercizi di leggerezza di Intimo Distacco in formato PDF e/o ePub. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.

Informazioni

Editore
RIZZOLI
Anno
2022
Print ISBN
9788817161893
eBook ISBN
9788831807685
1

LO SPECCHIO

Non so se dipende dalla destinazione che ho scelto o dal periodo, ma il pullman è quasi vuoto. Dico all’autista che nello zaino ci sono cose che mi possono servire, e lui me lo lascia portare a bordo. Lo metto sul sedile accanto al mio, per scoraggiare chiunque a scegliere quel posto. E se questo non basasse, metto a punto la migliore delle mie facce da “lasciatemi stare”.
Dopo un po’ che siamo partiti, però, non posso fare a meno di notare un palestrato seduto dall’altra parte del corridoio. Di tanto in tanto, mi lancia delle occhiate amichevoli, del tipo: “So che cosa stai facendo e ti capisco…”. A volte uno scambio di sguardi di pochi secondi equivale a una conversazione di ore.
E infatti. «Vai al mare?» mi chiede.
Niente, non si può proprio stare in pace.
«Non ho un piano preciso» rispondo sul vago, per cercare di tagliare corto. «Ma qui non potevo più stare.»
Perché non posso rimanere nel mio cantuccio, ripiegato su me stesso, trovando mille modi diversi per commiserarmi, mentre vengo cullato dalle sospensioni a buon mercato dell’autobus low-cost a cui ho affidato il mio malessere?
«A chi lo dici! Ho sentito che hai detto all’autista che scendi a Termoli… Vuoi verificare l’esistenza del Molise?» domanda lui con una risata.
Come battuta lascia a desiderare: fa riferimento a un meme piuttosto vecchio. Eppure c’è qualcosa nel suo sguardo che mi spinge a rispondere.
«Effettivamente non potevo più vivere con questo dubbio.»
Ma quello che vorrei dire davvero è: “Ci vado perché difficilmente troverò qualcuno che conosco. Stare in posti dove nessuno sa chi sono mi fa sentire tranquillo. Come se in fondo a nessuno importasse davvero quello che faccio. Mi toglie l’ansia di essere giudicato e mi fa credere che la vita non è altro che un gioco da prendere con divertimento”.
Decido di dirgli comunque una parte di verità: «Avevo semplicemente voglia di staccare».
«Da cosa?»
«Da tutto.»
Non c’è niente da fare, questo ragazzo con il petto gigante vuole a ogni costo continuare la conversazione. Aggiunge sorridendo: «Ti tolgo io il dubbio: il Molise esiste, ci abitavano i miei nonni e ogni tanto vado lì a rifugiarmi».
Il pullman mezzo vuoto, il tramonto che sta preparando una serata tersa e suggestiva mi invitano a parlare. Gli chiedo che palestra frequenta, visto il suo fisico scolpito.
«Certo, bisogna essere in forma…» commenta lui con sarcasmo. «Poi bisogna anche far carriera, altrimenti non guadagni abbastanza, poi bisogna avere una bella casa e una bella macchina e così via, ma c’è sempre qualcuno che ha più di te, che è meglio di te. Lo sai che cosa veramente non sopporto più? Questa corsa, questa competizione continua con chi ti sta intorno.»
Sposto lo sguardo da lui al finestrino: il tramonto ha lasciato una luce rossa accesa. Sembra quasi che il palestrato stia parlando di me. E poi è strano, di solito questi concetti non si esprimono… “Interessato io alla carriera? Figurati! Dispiaciuto di non aver passato il concorso? Ma chi se ne frega…” E intanto soffochiamo il mal di stomaco, il fiato corto, il cuore che batte a mille e non sappiamo come farlo rallentare.
«Ora ti racconto una cosa che non ho ancora detto a nessuno» riprende lui. «Forse perché è più facile farlo con qualcuno che si conosce appena… La scorsa settimana avevo un colloquio di lavoro piuttosto importante, poteva venirne fuori qualcosa di bello, ma… non ce l’ho fatta. Sono andato via, la tensione era troppo forte. Ed ecco perché sto scappando in Molise, mi pare sempre di non essere abbastanza. E più vado avanti, peggio è.»
Sì, sembra proprio che stia parlando di me, anche se non è solo per questo che sono scappato. Anche per questo, non solo per questo. Il fatto è che quando so di avere opportunità importanti me la vivo malissimo. Non dormo, non mangio, ci penso ininterrottamente. E poi, quando mi ci trovo davanti, mi sento a un bivio: da una parte la strada del successo, dall’altra una via oscura piena di morte e minacce. Forse esiste una terza via che non ho mai saputo vedere.
Ora il suo viso ha perso il sorriso, ma allo stesso tempo sembra più disteso. Io apro lo zaino – incredibile quanta roba contenga –, tiro fuori uno specchio e glielo passo.
«Cosa c’è? Ho qualcosa fuori posto?» mi chiede scherzando.
«Mentre parlavi mi sembrava di guardarmi allo specchio…» rispondo. «È proprio questo che ci serve, guardarci allo specchio. Ma non distrattamente, di sfuggita, solo per pettinarsi o mettersi in ordine. Dobbiamo osservare tutti i meravigliosi particolari di cui siamo fatti…»
Lui rimane un po’ pensieroso, poi quasi all’improvviso mi domanda: «La sai la storia del vetraio e dello specchio difettoso?».
«No, mai sentita.»
«Non ricordo dove l’ho letta. Forse su un libro. Forse su un cartellone pubblicitario… Magari era un video! Ma credo sia piuttosto famosa…»
«Raccontamela.»
«C’era questa persona, non ricordo se un ragazzo o una ragazza ma poco importa. È appena uscita da una relazione durata tanti anni. E a quel punto il suo o la sua ex ha iniziato ad apparire di continuo nel suo specchio. Ogni giorno. Una persecuzione!»
«Chissà, magari all’epoca non c’erano ancora le leggi sullo stalking…»
Lui fa una smorfia, come a dire di lasciarlo continuare. «Fatto sta che ogni volta che l’ex appariva nello specchio le insicurezze di questa persona riaffioravano e prendevano il sopravvento. Tipo lo specchio della regina cattiva di Biancaneve, ma al contrario! Invece di essere rassicurata, veniva smontata e basta… Puoi immaginare lo spavento. Questa persona ha quindi riportato subito lo specchio al vetraio, arrabbiandosi e dicendogli che era difettoso. Non c’era nulla da fare, voleva uno specchio nuovo!»
«E il vetraio cosa ha risposto? Gli ha chiesto il numero di telefono del suo spacciatore?»
«No. Il vetraio ha ascoltato pazientemente le parole del cliente arrabbiato. Poi ha detto che era impossibile, in vita sua non aveva mai venduto qualcosa di difettoso. Allora ha preso con calma lo specchio…» Il ragazzo afferra saldamente il mio specchio e comincia a muoverlo ad ampi gesti. «Il vetraio ha pulito lo specchio, con un panno umido, mettendoci tutta la cura e tutto l’amore che hanno solo gli artigiani esperti. Nel frattempo, spiegava che gli specchi difettosi non esistono. Esistono solo le relazioni difettose. A volte una persona ci dà un riflesso sbagliato di noi stessi. E pensa un po’… noi ci crediamo pure, a quel riflesso! A volte ci rimaniamo persino legati per sempre! Quindi, vedi, basta una pulitina al vetro e il riflesso sbagliato sparisce per sempre.»
Dopo aver passato più volte sopra il mio specchio un panno preso dalla sua borsa, me lo mostra. Effettivamente ora è pulito, sembra quasi nuovo.
«Ah… non mi sono ancora presentato, io mi chiamo Vincenzo» mi dice, stringendomi, anzi stritolandomi, la mano.
«Piacere» faccio io, e gli dico il mio nome. «Ma lo specchio… tienilo pure, te lo regalo!»

ESERCIZIO DI LEGGEREZZA

HAI QUALCOSA FUORI POSTO?

Prova a “fare attenzione a te stesso”, ricordando tutti gli aspetti di cui sei fatto. Prendi alcuni bigliettini e una scatola elegante che possa essere usata come uno scrigno. Su ciascun bigliettino scrivi un particolare prezioso di te stesso: il modo in cui arrossisci, come stringi la mano a uno sconosciuto, il sorriso che fai quando vuoi far sentire qualcuno a tuo agio, il tuo silenzio quando ti viene confidato un segreto…
Poi metti i bigliettini nella scatola e posiziona lo scrigno in un luogo dove lo puoi osservare sempre, per ricordarti tutto quello che hai di prezioso, tutto quello che forma ciò che sei oggi, nel tuo modo unico e inimitabile.
La scatola rimarrà un segreto intimo. Però, nei momenti in cui ti senti sconfitto e solo, aprila e ricordati chi sei davvero.
CAPITOLO 2

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. Esercizi di leggerezza
  4. Introduzione
  5. 1. Lo specchio
  6. 2. Il taccuino
  7. 3. Il foulard
  8. 4. Il sasso
  9. 5. Il panno
  10. 6. L’accappatoio
  11. 7. Il coltellino svizzero
  12. 8. Il mazzo di carte
  13. 9. Lo zaino
  14. Buon viaggio
  15. Ringraziamenti
  16. Copyright