Ora che conosci i meccanismi interni del tuo corpo e del ciclo mestruale, passiamo alle oscillazioni degli ormoni: vediamo come influenzano la tua vita quotidiana e come puoi usarli a tuo vantaggio sul lavoro, nelle relazioni e per la salute. La tua energia, l’umore, l’appetito, il sonno, il desiderio sessuale, la creatività, la produttività, la capacità di concentrazione, l’interesse per i contatti sociali, il bisogno di movimento e riposo dipendono parecchio dal momento del ciclo in cui ti trovi. Capire come funziona ciascuna fase ti semplifica moltissimo la vita perché, sapendo cosa ti sta succedendo, puoi essere meno severa con te stessa.
Nei prossimi capitoli ho suddiviso il ciclo mestruale in quattro fasi distinte, ciascuna corrispondente a una stagione dell’anno:
- il periodo delle mestruazioni è il tuo inverno;
- la fase pre ovulatoria è la primavera;
- il periodo dell’ovulazione è l’estate;
- la fase premestruale è l’autunno.
Ogni stagione ha i suoi superpoteri e i suoi pericoli e, oltre a imparare quelli, scoprirai le ragioni scientifiche per cui ci trasformiamo così tanto nel corso di ogni ciclo. A quel punto potrai guardare il calendario e adattare i tuoi ritmi di lavoro e la tua vita sociale al tuo andamento ormonale, fino a un certo punto. Ci saranno aspetti che non potrai cambiare, forse molti, ma essere in sintonia con le tue stagioni ti aiuterà almeno a essere consapevole di cosa succede, in modo da soffrire di meno. Un po’ come quando fa freddo, piove e tira vento e tu devi uscire per forza: ci saranno volte in cui riuscirai a cambiare programma, ma ce ne saranno anche tante altre in cui dovrai vestirti nel modo più adatto, prendere l’ombrello e uscire. È esattamente in questo che consiste la Strategia del ciclo.
Ogni stagione ha i suoi pro e i suoi contro, ma qui parliamo della tua esperienza del tuo ciclo, ecco perché voglio iniziare sottolineando quanto sia importante che tu tenga traccia dei tuoi ritmi, a partire da subito. Le informazioni che ho raccolto in questa sezione derivano dalla mia formazione e dalla mia esperienza clinica con le persone mestruanti maturata in questi dieci anni, ma quello che hai in mano è un libro che non può includere ogni approccio e ogni esperienza possibile: ciò che leggerai può coincidere con la tua esperienza personale oppure no, ma non importa. Come in ogni cosa è la tua esperienza che conta, quindi pensa alla Strategia del ciclo come a uno schema da cui partire: un modello flessibile con cui giocare mentre impari a conoscere il funzionamento del tuo ciclo e a raccogliere i dati.
La Strategia non richiede di avere un ciclo perfetto, “da manuale”. Funziona anche se ce l’hai lungo o breve, irregolare o assente, anzi in tal caso sarà ancora più rilevante per te. Non sai quante sono le clienti che, dopo aver cominciato a segnarsi con attenzione l’andamento del ciclo, hanno notato che iniziava a regolarsi da solo. Se al momento non hai le mestruazioni – magari perché stai aspettando che ti tornino dopo aver smesso di prendere un anticoncezionale ormonale o dopo aver avuto un bambino, oppure perché sei in menopausa o perché sei una donna senza utero – è comunque possibile seguire il ritmo delle quattro stagioni e portarlo nella tua vita. Ho dedicato il capitolo 7 a momenti specifici della vita, agli anni della pubertà e della perimenopausa (il periodo precedente alla fine delle mestruazioni, quando si avvertono sintomi come le vampate di calore – vedi p. 222), e a come la tua esperienza del ciclo può variare se sei una persona transessuale o non binaria.
Il bello della Strategia del ciclo è che decidi tu quando inizia e finisce ogni stagione, e quali sono i tuoi punti forti e deboli in ciascuna fase (come li vivi e l’atteggiamento che assumi nei loro confronti possono cambiare nel corso della vita). Dopo aver seguito l’andamento per qualche mese riuscirai a capire dove si situano le tue stagioni. Se hai un ciclo breve puoi ritrovarti con una o due stagioni particolarmente brevi, oppure se è lungo puoi indugiare un po’ di più nella primavera chiedendoti quando mai arriveranno l’estate e l’ovulazione. Se per te il periodo premestruale è difficile, allora il tuo autunno inizierà subito dopo l’ovulazione e sarà lunghissimo.
La cosa più importante per me è che tu dia valore ai dati che raccogli, che apprezzi e rispetti ciò che scopri, riconoscendo le tue esigenze e prendendoti cura di te. Nessuno conosce il tuo corpo e la tua mente meglio di te, e seguire i tuoi sintomi e l’esperienza del tuo ciclo ti renderà padrona della tua salute e della tua vita.
Qui parliamo del tuo ciclo. Del tuo corpo. Della tua vita. Ci hanno insegnato che gli ormoni e il sistema riproduttivo sono un ostacolo per noi, ma non è vero: sono proprio i nostri cicli che ci permettono di arrivare dove vogliamo noi. Li abbiamo, perciò usiamoli!
Sarò eternamente grata ad Alexandra Pope e Sjanie Hugo Wurlitzer, le fondatrici della Red School, che mi hanno insegnato le stagioni del ciclo mestruale e mi hanno autorizzata a includerle in questa sezione, insieme ad alcune qualità che hanno associato a ciascuna di esse. Raccomando caldamente il loro libro Wild Power e i corsi che offrono su redschool.net (vedi le Risorse).
Perché seguire l’andamento del ciclo?
Tenere traccia dell’andamento del tuo ciclo mestruale ed esserne consapevole è il regalo più grande che tu possa fare a te stessa: e diversamente dalla palestra, dalle diete o dalla rinuncia alla caffeina richiede davvero poco sforzo. Quando si tratta di cambiare abitudini per vivere in modo più sano, prendere consapevolezza del proprio ciclo è la più facile da mantenere e implementare. E dà grandi risultati fin da subito. Se hai un minuto libero al giorno (anche mentre ti lavi i denti o metti su il caffè), allora puoi farlo, perché devi semplicemente renderti conto di come ti senti e annotartelo.
Gli anni in cui abbiamo il ciclo sono il periodo in cui capiamo chi siamo, lottiamo contro le nostre fragilità, sviluppiamo i nostri punti di forza e iniziamo a sentirci più a nostro agio con noi stesse. Il ciclo mestruale è un processo ritmico e incessante, e ogni ripetizione ti dà la possibilità di crescere un pochino, oppure tanto, fino a compiere una muta e liberarti dal guscio del ciclo precedente, per così dire. Sentirai un’espansione verso il mondo, ma allo stesso tempo ti immergerai profondamente in te stessa: prenderai sempre più confidenza con il fatto che hai il diritto di vivere su questa terra, in tutto il tuo splendore. Non è un processo sempre piacevole, anzi a volte è proprio frustrante. Ma imparare a conoscerti in questo modo può essere anche confortante e una vera figata.
Condensata in ogni ciclo mestruale c’è la nostra esperienza dal menarca (la prima mestruazione) alla menopausa, per la quale ci prepariamo e ci affiniamo grazie a ogni ciclo. Tenendone traccia, facciamo un lavoro interiore cruciale che ci permette di affrontare con serenità la transizione psicologica verso quel momento della nostra vita: sarebbe davvero un bel guaio se ci ritrovassimo in perimenopausa senza aver capito ancora cosa succede nel nostro corpo.
Prendere consapevolezza del ciclo ti aiuta a percepire gli sbalzi d’umore e di energia, e a reagire a essi creando una stabilità e una flessibilità interiore che ti permetteranno di essere indulgente con te stessa. Ti dà la possibilità di tracciare una mappa mestruale del tuo mese in modo da poter gestire la tua agenda. Ti offre le coordinate per imparare a prenderti cura di te e a sfruttare al meglio ogni fase del ciclo.
Tenendo traccia di come cambiano le tue emozioni e le tue esperienze, inizierai a riconoscere i tuoi punti di forza e le tue debolezze, e potrai adeguare la Strategia del ciclo affinché risponda bene alle tue esigenze. Con il tempo scoprirai che in certi periodi sarai in grado di prevedere il tuo umore e i tuoi livelli di energia giorno per giorno. Saprai quando avrai voglia di stare tra la gente e quando invece avrai bisogno di stare da sola: il fatto che tu possa prevedere questo genere di cose fa bene alle relazioni con gli altri perché aiuta le persone che frequenti a comprendere il tuo ritmo. Se il giorno 26, quando vorresti startene sul divano a mangiare cibo da asporto, il tuo partner o la tua partner ha prenotato un tavolo in un ristorante di lusso, e tu non hai niente da metterti a parte la tuta perché sei gonfia e ti senti da schifo, ecco che è facile che sorgano tensioni. Se però la persona con cui stai conosce la tua mappa mestruale (qualunque sia il modo in cui vuoi condividerla), saprà che il pollo al curry mangiato sul divano e pochissime chiacchiere sono ciò che fa per te, con l’aggiunta di un po’ di coccole (purché non ti mastichi nelle orecchie).
Tenere traccia del tuo ciclo mestruale migliora il modo in cui leggi i segnali del corpo, con grandi benefici per l’autostima e la salute mentale: secondo me in questo senso è la risorsa più importante che abbiamo. Ti permette di riconoscere se ti senti depressa o ansiosa solo in certe fasi del ciclo o quasi sempre, e nel caso la risposta sia «quasi sempre», se la fase premestruale intensifica queste sensazioni: un fenomeno detto amplificazione premestruale. Ma benché il ciclo possa esacerbare i problemi, può anche offrire momenti di sollievo; e tracciarne l’andamento ti aiuterà a trarne il massimo beneficio.
Lavorare con il ciclo è un processo continuo di separazione del grano dal loglio: «Questo non mi piace, quello neanche, ma ecco, questo è piacevole. Ne voglio ancora!». È una pratica di mindfulness che ti mantiene in contatto con te stessa. E prendere l’abitudine di restare in contatto con te stessa ti dà la capacità di valutare le tue esigenze e i tuoi desideri e di farti valere quando si tratta di stabilire limiti e farti rispettare. Il ciclo agisce come un contenitore: è un modo per capire dove sei e chi sei, con tutto ciò di cui hai bisogno per crescere ed evolvere nella persona che vuoi essere. Ti fa crescere e cresce con te, e ti permette di fare sempre più affidamento su te stessa.
Al termine di questa sezione saprai che le variazioni di appetito, energia, umore, desiderio sessuale e sonno, oltre al bisogno di compagnia e di solitudine, sono perfettamente normali e solitamente sono anche facili da prevedere. Saprai inoltre che il ciclo mestruale non ha alcun bisogno di essere medicalizzato e curato, a meno che naturalmente tu non pensi di averne bisogno. Tracciare il ciclo ti aiuterà a capire quando arrivano i sintomi e a identificare possibili fattori scatenanti, e ti fornirà dati da condividere con medici e operatori sanitari per far valere i tuoi diritti e farti curare nel modo giusto.
Ricorda sempre che sei tu la più grande esperta di te stessa.
Come monitorare il ciclo
Per tenere traccia del ciclo possono volerci quindici secondi, oppure anche mezz’ora o più se vorrai scavare a fondo nelle emozioni e nelle esperienze. L’obiettivo ultimo è fare quello che funziona per te. Ecco alcune idee per iniziare.
BASTA UNA PAROLA
Se tutta questa storia non ti convince, se non sai da dove cominciare o se ti chiedi come accidenti farai a inserire questa pratica in una vita già piena di impegni, non preoccuparti, perché questo è il metodo che fa per te.
Ogni giorno scrivi in una parola come ti senti. Tutto qui. Sì, è semplicissimo, ma spesso i metodi più rapidi e facili sono i migliori, perché è più facile abituarsi a metterli in pratica, ed è quello che ci serve: un’abitudine quotidiana. Quindi una parola al giorno va benissimo, basterà per iniziare a individuare le periodicità, ma scommetto che a un certo punto ti verrà la curiosità di saperne di più – e perché no? Sei affascinante! – e inizierai a scrivere appunti più dettagliati.
Probabilmente ci saranno giorni in cui ti sentirai così bene che ti dimenticherai di annotare come stai (ve lo confesso, è capitato anche a me), quindi, se vedi che tende a succederti, in quelle fasi positive scrivi solo una parola al giorno.
Puoi usare il quadrante del ciclo a p. 339, una nota sul telefono o, se ti piacciono i file excel (a certe persone piacciono, pare) puoi crearne uno che ti permetta di confrontare la situazione mese dopo mese. A essere sincera, il file excel funziona da dio.
USA UN’APP
Le app come Clue, Kindara, Natural Cycles e Glow hanno molti vantaggi e sono comode da usare; le notifiche sono utili se tendi a dimenticare in quale fase del ciclo ti trovi. Ma semplificano e generalizzano le esperienze e può essere difficile fare confronti mese dopo mese. Voglio che tu vada più in profondità, ma una cosa non esclude l’altra, quindi non c’è bisogno di disinstallare le app che usi. Puoi continuare a usarle insieme ad altri metodi. Informati, però, perché alcune app vendono i dati raccolti alle aziende farmaceutiche, ed è per questo che consiglio di usare Clue, che non vende i dati, ma collabora con istituti di ricerca a Oxford, Columbia e Stanford. Inoltre mi piace molto la sua interfaccia unisex.
CARTA E PENNA, COME UNA VOLTA
Questo è il mio metodo preferito perché puoi scrivere quanto vuoi, assegnare un colore ai diversi giorni (ne parleremo tra un momento) e, se pratichi già il bullet journaling (un sistema in cui si usa un quaderno per pianificare, organizzare e schematizzare vari aspetti della vita) puoi usarlo per assegnare un voto da uno a dieci ad alcuni dei fattori che vuoi monitorare, per esempio l’energia, l’appetito e il desiderio sessuale, o inserirli in una tabella da spuntare giorno dopo giorno. Se usi questo metodo ti consiglio di lasciare spazio per le riflessioni non “incasellabili”, perché ce ne saranno di sicuro.
Poiché il quadrante mestruale è un metodo semplice per avere una visione d’insieme del ciclo (vedi p. 339), puoi incollarne una copia sul quaderno o dare sfogo alla creatività e disegnarne uno. Sul mio sito puoi scaricarne uno vuoto (vedi p. 339).
Cosa monitorare
Tenere traccia di come ti senti fisicamente ed emotivamente è un modo molto semplice per trattarti bene: sarai in grado di individuare degli schemi di comportamento e di scoprire che cosa ti serve per sentirti appagata. Questa prat...