Non finiremo mai di iniziare (io e te)

Riccardo Bertoldi

• Editore: RIZZOLI
• Anno: 2020
• Print ISBN: 9788817144438
• eBook ISBN: 9788831800419

A pochi giorni dal matrimonio con Fabio, Camilla trova in un cassetto una lettera che lui le aveva scritto quando andavano a scuola.
A sedici anni l'amore è folle e incosciente, è fatto di baci rubati, brividi sulla pelle e tutte le prime volte, quelle che rubano pezzi di cuore e tante promesse. Così, per Camilla, quelle parole inaspettate diventano la scusa per riavvolgere il rullino della loro storia.

1
L’amore conta i respiri, ma soprattutto quello che ci mettiamo dentro

Qualche giorno prima del mio matrimonio, dopo giorni trascorsi a piangere ininterrottamente, avevo il cuore e gli occhi talmente svuotati che ho sentito la necessità di riempirli con qualche cosa, qualsiasi cosa.

Così sono andata in camera da letto e ho aperto l’armadio, dove ho recuperato, dietro a un mucchio enorme di coperte e maglioni, una scatola di cartone in cui custodisco le poche cose che ho sempre ritenuto importanti: fotografie, biglietti aerei, abbonamenti scaduti, vecchi disegni, il diario di quando ero ragazza… e la prima lettera di Fabio.

Me l’aveva scritta per il giorno del mio diciottesimo compleanno, quando io e lui ci amavano già da dodici anni.

Fabio fa parte della mia vita da sempre, il mio tempo prima dei suoi occhi è ormai talmente lontano da me che quasi mi sembra di non averlo mai vissuto.

Quando ci siamo conosciuti, alle scuole elementari, io indossavo un vestitino rosa che mi aveva regalato la nonna e lui indossava una maglietta gialla dei Power Rangers. Mica potevo immaginare dove mi avrebbe portato, quel leggero rossore alle guance che avevo provato quando si era seduto nel banco di fianco al mio.

Forse è anche per questo che, in fondo, sposarlo mi sembra la scelta giusta, nonostante tutto, perché immaginarmi senza di lui è un po’ come immaginarmi senza la vita che ho vissuto fino a oggi.

Tenere in mano quel foglio, ormai sgualcito e ingiallito, mi ha dato la sensazione di stringere tra le dita tutto l’amore per lui, quell’amore che comunque mi ha portata fino a qui. Posare gli occhi sulla grafia disordinata d Fabio è stato come spostare lo sguardo da tutto quello che ho attorno a tutto quello che ho dentro.

Ciao Camilla,

oggi diventi grande, ed è incredibile pensare che sei diventata grande insieme a me.

Diciott’anni di vita e dodici anni che ci conosciamo, dodici anni che ci scambiamo sguardi, dodici anni che, in qualche modo, ci scegliamo ogni giorno.

A volte, quando ci penso, mi sembra così strano ricordarti bambina e vedere la donna che stai diventando, vedere come ti sei trasformata e sperare di restarti ancora accanto, di ammirare la persona che un giorno diventerai.

Ti ho vista giocare con le bambole, imparare a leggere, a scrivere, a fare i calcoli. Ti ho vista crescere e riempirti di brufoli i primi anni di liceo, ti ho vista iniziare a truccarti e guardarti allo specchio per piacerti di più.

Sei stata tante prime volte, con me: la prima volta che ti sei messa lo smalto alle unghie, il primo “ti amo”, la prima carezza, la prima passeggiata mano nella mano, il primo bacio, il primo imbarazzo, la prima volta che ti sei spogliata. Sei stata anche la prima volta e basta, la prima bugia ai tuoi genitori, la prima serata in discoteca a ballare, la prima volta che ti sei ubriacata, la prima insufficienza a scuola, il primo viaggio da sola, le prime amicizie vere, i primi addii, la prima cena fuori, il primo albero di Natale da fare insieme, il primo esame andato male, il primo litigio per amore, il primo sorriso per amore, il primo stare svegli tutta la notte per amore.

E io oggi volevo dirti che ti amo, anche se te lo dico spesso, anche se te lo dico sempre.

Ti amo così, in tutti i modi: appena svegli, sotto le lenzuola, quando ti prendo in braccio, quando ti afferro per i fianchi e ti spingo sul muro e ti spoglio, e quando tu spogli me e ci sentiamo così vicini che ci scoppia il cuore, quando ti infili il pigiama e cammini a piedi scalzi, quando mi tieni sveglio a parlare tutta la notte e io mi dimentico del mondo fuori.

Ti amo sempre, ovunque, comunque.

Ti amo quando litighiamo, quando piangi, quando piango, quando crolla tutto e noi invece restiamo in piedi.

Ti amo quando viaggiamo e quando stiamo sul divano, quando ceniamo fuori e quando cuciniamo a casa, quando vogliamo metterci a dieta e poi mangiamo schifezze tutta la notte.

Ti amo per ogni minuto, ogni secondo, ogni attimo, ogni gesto, ogni carezza, ogni respiro, ogni bacio, ogni volta che stiamo per perderci e poi invece alla fine sappiamo guardarci negli occhi e non perderci più.

E non perderci più.

Per sempre tuo

Fabio

Conoscevo quelle parole a memoria, nonostante non le leggessi da tantissimi anni, ma in quel momento, a così poche ore dal promettere davvero il mio “per sempre”, hanno avuto il potere di riportare indietro l’orologio del tempo e farmi ripercorrere a piccoli passi i respiri più importanti di tutta la mia vita con Fabio.

Già, i respiri: quelli corti e quelli lunghi, quelli che tratteniamo dentro e quelli che ci liberano.

È così, l’amore: conta i respiri, ma soprattutto quello che ci mettiamo dentro, nelle piccole pause fra un respiro e l’altro.

 

2
Innamorarsi al primo sguardo non è difficile. Il difficile è continuare a innamorarsi anche poi

In prima elementare, Fabio mi piaceva così tanto che quando mi parlava diventavo tutta rossa e perdevo le parole.

Cercavo sempre una scusa per stare con lui: durante la ricreazione, invece di giocare con le bambole insieme alle al...

Indice dei contenuti

• Copertina
• Copyright
• Il libro
• L’autore
• Frontespizio
• 1 L’amore conta i respiri, ma soprattutto quello che ci mettiamo dentro
• 2 Innamorarsi al primo sguardo non è difficile. Il difficile è continuare a innamorarsi anche poi
• 3 Gli amori non finiscono quando ci si arrabbia, ma quando non ci si arrabbia più
• 4 L’unico modo per vincere, in amore, è giocare a carte scoperte
• 5 Un nuovo inizio
• 6 Non scordatevi di lottare per ciò che avete già conquistato