Glitter & Candy. Amiche per sempre

AA.VV.

• Editore: FABBRI EDITORI
• Anno: 2020
• Print ISBN: 9788891583994
• eBook ISBN: 9788865976678

Candy e Glitter sono amiche "da prima che gli unicorni nascessero" e vivono da sempre a Rainbow City. La loro città però sta per cambiare, e così anche le loro vite... Come tutte le migliori amiche che si rispettino si sono promesse di non separarsi mai, ma il primo giorno di scuola accade qualcosa di imprevisto che scombina tutti i loro piani. Una scuola tutta nuova (anzi, due!), insegnanti diversi, tanto studio, amicizie vecchie e nuove, delusioni e incomprensioni... Che fatica crescere! Candy e Glitter non potrebbero essere più diverse, e il destino sembra volerle separare. Riuscirà la loro amicizia a resistere a tutti questi cambiamenti?

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RAINBOW CITY

Glitter aveva passato la notte a rigirarsi nel letto: troppe domande, troppe paure vorticavano nella sua testa. Era preoccupata per i nuovi professori, su cui avrebbe dovuto fare una buona impressione, per le materie, per i compiti... E poi c’era la questione più importante di tutte: lei e Candy sarebbero state assegnate alla stessa classe?

Cercò di accantonare quei pensieri. Era l’ultimo giorno di vacanza e non vedeva l’ora di trascorrerlo insieme alla sua migliore amica.

Scese dal letto e si preparò in tutta fretta, indossando il suo abito più luccicante.

Appena uscita dalla sua stanza un delicato profumo di pancakes e fragole la avvolse, ma proprio mentre si godeva quel dolce “buongiorno”…

«Chi arriva per ultima mangia meno pancakes! Lumaca brillantinata!»

«Ehi!!! Ma che modi, Giulia!» urlò Glitter, massaggiandosi la spalla che la sorella le aveva appena strattonato per superarla.

Giulia era di due anni più piccola di Glitter ed era un tornado. Irruppe in cucina come se avesse raggiunto il traguardo di una vera gara, si sedette a tavola e addentò in un solo boccone quattro pancakes, sporcandosi tutto il mento di panna e pezzetti di fragola. La mamma allungò la colazione anche a Glitter e diede a entrambe un bacino sulla punta del naso, com’era solita fare per augurare loro il buongiorno. Poi si mise a preparare una terza porzione di pancakes per Candy, che doveva arrivare da un momento all’altro.

«Buongiorno a tutti!» cinguettò infatti di lì a poco una vocina proveniente dal vialetto.

«Ciao, zuccherino! Vieni, i tuoi pancakes con corno d’unicorno di panna ti stanno aspettando!» disse la mamma di Glitter, aprendo la porta. Poi chiese: «Che programmi avete per l’ultimo giorno di vacanza?».

«Andremo in avanscoperta!» rispose Candy, addentando la colazione. «Siamo curiose di scoprire quali straordinari miglioramenti ci sono stati in città.»

Finito di mangiare, Glitter e Candy si incamminarono verso il centro. La Città Bassa era stata davvero ristrutturata da cima a fondo: le strade erano state sistemate e lungo i marciapiedi spuntavano decine di nuovi alberi. Ma di tutto ciò che videro, la parte che preferirono fu il parco. Era stato completamente rimesso a nuovo, abbellito da fontane, aiuole traboccanti di fiori e laghetti con ninfee e paperelle.

Dopo una lunga passeggiata le due amiche fecero tappa alla Pasticceria da Alice, che da sempre era il loro punto di ritrovo preferito. Era stato anche il quartier generale di quella che un tempo era la Unicorn Squad: sedute a quei tavoli, Candy, Glitter e le loro vecchie amiche avevano pianificato tutte le loro avventure.

Alice, proprietaria e prima pasticciera, era una ragazza dolce e comprensiva e per loro era come una sorella maggiore, sempre pronta a supportarle.

Quando entrarono Alice le accolse con un sorriso. «Ecco le mie clienti preferite! Benvenute, ragazze. Vi porto il solito? Un frappè con triplo cioccolato e uno con fragole e panna?»

«Ovvio che sì!» rispose Candy.

«Ho saputo che la nuova scuola di Sun Town è bellissima!» disse poi la pasticciera, mentre preparava i frappè per le ragazze. «Sono sicura che vi ci troverete molto bene. Non vedete l’ora che sia domani, eh?»

«Oh, sì! Sarà sicuramente un’avventura fantastica! Incontreremo tanti amici e impareremo cose nuove!» rispose entusiasta Candy.

Lo sguardo di Alice si posò su Glitter, che non sembrava intenzionata a rispondere. «E tu, Glitter, che cosa ne pensi?» provò a insistere, addolcendo il tono.

«Io… Be’... Non saprei» borbottò l’interpellata, giocherellando con la cannuccia. «Sarà tutto nuovo e le cose nuove un po’ mi spaventano.»

Alice allora allungò una mano e la appoggiò su quella dell’amica.

«Voi siete fra le persone più speciali che abbia mai conosciuto. Siete buone e forti, nella nuova scuola vi adoreranno tutti, e se qualcuno non lo farà, be’... saranno cavolfiori suoi! Forse qualche professore sarà severo o qualche materia difficile, ma tutto servirà a rendervi ancora più in gamba!»

Glitter arrossì. Quelle parole la rincuorarono e le diedero una bella carica di positività.

«Avete già dato un’occhiata a Moon Town?» chiese poi Alice, cambiando argomento. «Questa mattina, prima di aprire il negozio, sono passata a curiosare e pare che sia tutto ancora in costruzione! È tutto coperto, come il pan di spagna sotto una glassa di zucchero. Chissà perché ci stanno mettendo così tanto...»

Per tutta risposta Candy finì il suo frappè tutto d’un fiato e, con un gesto fulmineo, estrasse dalla tasca i suoi inseparabili occhiali da detective. Erano un modello a goccia, come quelli che usavano i poliziotti americani nei telefilm che guardava sua nonna. Li indossò con fare professionale e, alzandosi in piedi, dichiarò a gran voce: «Aha! Questo è un lavoro per… Detective Candy, al vostro servizio!». Detto ciò ringraziò Alice e uscì dalla pasticceria, trascinandosi dietro una contrariata Glitter che non aveva ancora finito il suo frappè.

Giunte al limite di Moon Town, le due ragazze si ritrovarono in mezzo ai lavori in corso: tutto era in subbuglio, tutto era un gran frastuono ed era impossibile indovinare che cosa stessero costruendo. Si vedevano solo capannoni e cantieri coperti, sorvegliati da custodi rintanati nelle loro cabine.

«Non riesco a sentire neanche i miei pensieri, con tutto questo macello! Andiamocene, torneremo quando avranno finito!» urlò Glitter, coprendosi le orecchie.

Ma proprio mentre le due amiche stavano per allontanarsi, sulle loro teste planò l’uccello più bello che avessero mai visto. Era un pappagallo con il becco nero e il piumaggio rosa confetto, sembrava fatto di zucchero filato.

Vedendo che puntava dritto verso di loro, Glitter e Candy si immobilizzarono, incerte sul da farsi, ma il pappagallo non voleva attaccarle. Il suo obiettivo era… il cerchietto di Candy!

Si impadronì del bottino e un secondo dopo si era già dileguato dentro a uno dei capannoni.

Candy era disperata e voleva a tutti i costi seguirlo. Quello che le aveva rubato era il suo cerchietto preferito: glielo aveva regalato il suo fidanzato Jimmy! I due non si vedevano dall’ultimo giorno di scuola perché il ragazzo stava trascorrendo le vacanze estive all’estero. Candy sentiva la sua mancanza e quel cerchietto era importantissimo per lei. Glitter invece avrebbe preferito lasciar perdere, ma l’amica la prese per mano e si diresse decisa verso la postazione del custode. «Seguimi e reggimi il gioco!» sussurrò, bussando al vetro della cabina.

Il custode, un uomo di mezza età con degli enormi baffi grigi, si sporse un po’ avanti. «Che cosa ci fate voi due qui? Non è un posto per ragazzine, smammate!» sbuffò.

Candy allora assunse un’aria altezzosa e, abbassando gli occhiali da sole, esordì: «Lei non sa chi sono io! Sono Marine Seashelle, figlia del signor Seashelle, grande amico della sindaca. Mio padre è all’interno di questo capannone, lui ha… ha finanziato la ristrutturazione della città e io ho urgente bisogno di parlargli. Se lei cortesemente volesse farmi entrare…».

«Oh, signorina Seashelle! Prego, entri pure, ecco: un caschetto per lei e uno per la sua amica. Aspettate un momento qui, vado a cercare qualcuno che vi accompagni.»

Appena il custode girò l’angolo Candy e Glitter si fiondarono verso il capannone e, una volta dentro, rimasero a bocca aperta.

Erano finite nel nuovo parco di Moon Town!

Dovunque guardassero potevano ammirare piante rarissime, animali esotici, enormi vasche con fontane e spettacolari giochi d’acqua. Sugli alberi più grandi erano appese delle gabbiette in ferro battuto, abitate da uccelli provenienti da ogni parte del mondo. Erano aperte e i loro inquilini potevano volare liberamente per tutto il parco. Fu proprio ammirando quelle gabbiette che Candy lo vide: il suo...

Indice dei contenuti

• Copertina
• Frontespizio
• *. Prologo
• 1. Rainbow city
• 2. Questo non era nei piani
• 3. La scuola di Sun Town
• 4. La scuola di Moon Town
• 5. L’incontro con Mike
• 6. Il tè delle foglie scarlatte
• 7. Rivelazioni
• 8. La festa di Halloween
• 9. Il Ballo d’Inverno
• 10. Non è mai troppo tardi
• *. Epilogo
• Copyright