Tits up!
eBook - ePub

Tits up!

Tutto quello che devi sapere sui reggiseni

  1. 192 pagine
  2. Italian
  3. ePUB (disponibile sull'app)
  4. Disponibile su iOS e Android
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Tits up!

Tutto quello che devi sapere sui reggiseni

Informazioni su questo libro

"Il reggiseno giusto ti cambia la vita. Questo è il mio mantra. Essere la Tettologa però è anche molto di più. Per me significa fiducia. Fiducia in se stesse. Fiducia nel proprio corpo. Fiducia negli altri. Vuol dire spiegare che i fisici sono tutti belli, ma può essere divertente e utile valorizzarli e imparare ad apprezzarli." Alice Bocola, aka la Tettologa, è la maggiore esperta italiana in fatto di seno e reggiseno. Quando ha cominciato a scrivere Tits up!, aveva due missioni: ricordarci che ogni corpo è bello, qualsiasi forma abbia, e aiutarci a trovare il reggiseno più giusto per valorizzarlo. Tra queste pagine ti accompagnerà in un percorso alla scoperta del tuo seno, ti insegnerà a conoscerlo, ad "andarci d'accordo" e a trattarlo nel modo giusto. E qui la scelta dell'intimo è fondamentale! Troverai tutti i consigli per orientarti nell'infinità di modelli di reggiseno e per comprare quello adatto a te: che sostiene, è comodo e non fa male. Imparerai quali mettono in risalto le tue tette, quali devi avere nel cassetto e quali devi buttare via. Perché il reggiseno che calza a pennello esiste, devi solo sapere cosa cercare! Ecco allora i suggerimenti mirati per chi fa sport, per chi è in gravidanza, per chi allatta, per chi ha subito un intervento chirurgico e anche quelli per la vita di tutti giorni: quando vuoi indossare un abito scollato, una T-shirt comoda o una camicia elegante. In queste pagine non sarai mai sola: incontrerai tante donne e le loro storie, in alcune ti ritroverai, altre invece saranno una finestra su un mondo sconosciuto che allargherà i tuoi orizzonti e che potrà dare il via a una vera rivoluzione! Quella che parte dal rispetto per se stesse e per le altre. E infine, un senologo, un'ostetrica, una dermatologa, una psicologa e un'osteopata rispondono alle domande irrinunciabili sulle tette. Per imparare a prendertene cura e per ricordarti che ogni corpo è a sé, ogni tipo di seno è stupendo e merita di essere amato e, se ti va, valorizzato.

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Informazioni

Print ISBN
9788891585653
eBook ISBN
9788865976982
1

IL SENO E IL REGGISENO

Il bello di conoscersi

Com’è fatto il seno

Le tette sono qualcosa di molto speciale ed è chiaro sin da subito: non le abbiamo alla nascita ma entrano in scena durante la pubertà, tra gli otto e i tredici anni, e ben presto stuzzicano la nostra curiosità.
Per tante ragazze la comparsa del seno è il primo segnale di un grande cambiamento: il corpo di bambina, come per magia, inizia una trasformazione che lo porterà a diventare un corpo… adulto.
Tutto comincia grazie agli ormoni estrogeni, con il capezzolo che – ce ne accorgiamo un giorno all’improvviso – attira l’attenzione su di sé perché cambia di volume, e con la comparsa di un piccolo rigonfiamento sottopelle che ha le dimensioni di una monetina e si chiama bottone mammario.
Dopo qualche tempo la trasformazione diventa palese: il seno affiora morbido in superficie, si fa più grande e tondo e la maglietta prende una forma nuova.
Spesso in questa fase un seno cresce più velocemente dell’altro, con un’asimmetria più o meno vistosa quando si è ragazzine che potrebbe lasciare qualche traccia anche più avanti negli anni. Non c’è motivo di preoccuparsi: è quello che succede alla maggior parte delle donne. L’asimmetria è una caratteristica assolutamente normale del nostro corpo, la metà destra e la metà sinistra non sono mai del tutto uguali.
A partire dallo sviluppo del seno, il corpo cambia radicalmente e le emozioni che ne derivano sono contrastanti: gioia, preoccupazione, entusiasmo, angoscia. Mille dubbi affollano la nostra mente. Ci vediamo spesso sproporzionate, sgraziate e disarmoniche e ci sentiamo di conseguenza impreparate ad affrontare il nostro “nuovo” aspetto. Se la famiglia riesce a passarci un messaggio positivo, di dialogo e condivisione, di “riconoscimento” del cambiamento, il primo passo verso l’accettazione di solito è fatto. Poi viene però il turno degli altri, gli sguardi talvolta ingenui e stupiti o più sfacciatamente di scherno dei coetanei. E infine, come se non bastasse, quei modelli impossibili, proposti e imposti dalla rete, dalla tv e dalle riviste, che mettono a durissima prova la nostra autostima.
C’è chi reagisce coprendosi con T-shirt, camicie e maglie larghe e abbondanti, chi chiude le spalle e curva la schiena per nascondersi, chi si sente inadeguata con un seno piccolo perché “poco femminile” e chi si ingegna per allinearsi a un modello di perfezione che – lo scoprirà soltanto in seguito – è solo standardizzata e presunta.
Ma un modo per vivere meglio questo periodo esiste: è essenziale conoscere il nostro corpo; solo così saremo più consapevoli, e di conseguenza più tranquille e sicure di noi stesse. Accetteremo i cambiamenti e la bellezza di un seno che è solo il nostro.
Tits up!
Se vissuto con serenità lo sviluppo del seno può essere un momento di grande vitalità per ogni ragazza.
La prima regola da considerare per conoscere le tue tette è che non esiste la misura perfetta, e che la famosa “coppa di champagne” è soltanto un falso mito.
Nel giro di qualche anno, a partire dai primi segnali di cambiamento, avrai finalmente le tue tette.
Ti piaceranno o non ti piaceranno? Che forma avranno? Che taglia? Devi sapere che forma e dimensione durante lo sviluppo possono dipendere da alcuni o da tutti questi fattori:
  • dalla genetica: se le donne della nostra famiglia hanno storicamente un seno abbondante, anche noi, con grande probabilità, avremo seni prosperosi. Allo stesso modo, se nonne, mamma e zie hanno un seno piccolino ce ne toccherà in sorte uno più sobrio;
  • dalla velocità di sviluppo;
  • dall’elasticità della pelle;
  • dalla costituzione;
  • dalla percentuale di massa grassa.
Eh sì, perché le tette, sotto lo strato epidermico, sono fatte prevalentemente di ghiandole e grasso. Hanno una “struttura” piuttosto complessa e conoscerla può aiutarci a capire che cosa fare per mantenere il nostro seno bello e sano, per affrontare nel modo giusto quei cambiamenti inevitabili che, passata la pubertà, saranno portati in futuro da un’eventuale gravidanza, l’allattamento, le variazioni di peso o la menopausa, e per rallentarne l’invecchiamento.
Quindi vediamo insieme l’anatomia del seno.
Il seno è la più grande ghiandola umana e, biologicamente parlando, il suo ruolo è quello dell’allattamento dei figli. Non tutte le donne, nel corso della propria vita, si troveranno a sfruttare il seno per questo suo scopo. E anche chi allatta lo fa per un breve lasso di tempo rispetto all’arco di una vita intera. Eppure tutte quante dobbiamo portarci in giro questo fardello, che ci piaccia o meno.
Nel dettaglio il seno è costituito da pelle, tessuto adiposo (grasso), tessuto ghiandolare, dotti linfatici, nervi, vene e arterie.
In superficie, come dicevamo, domina altero il capezzolo, messo grossomodo al centro dell’areola – la zona maggiormente pigmentata –, che è un po’ rugoso al tatto perché punteggiato da piccolissimi pori (lattiferi) e che, grazie alle terminazioni nervose e alle fibre muscolari, se sollecitato si fa più duro e sporgente. Il capezzolo, come il seno del resto, è diverso per ogni donna. Intorno al capezzolo sono presenti i tubercoli di Montgomery: possono avere l’aspetto e le dimensioni di puntini in rilievo e, di norma, compaiono sull’areola.
Andando più in profondità c’è il tessuto ghiandolare, che possiamo immaginare simile a un grappolo d’uva, composto dai lobi – i responsabili della produzione e del trasporto del latte –, ciascuno dei quali trova sbocco verso il capezzolo lungo i dotti lattiferi. Intorno alle ghiandole e nello spazio tra esse si trova, invece, il tessuto adiposo che avvolge e protegge questa parte tanto delicata.
E il muscolo che permette alle tette di stare su?
Ecco cosa ti chiederai a questo punto.
Ebbene… non esiste.
Esistono i pettorali, ma stanno dietro al seno.
E soprattutto esistono i legamenti di Cooper, che fissano il seno alla parete toracica e fanno in modo che mantenga la sua posizione. Sono proprio loro a giocare un ruolo fondamentale nel supporto al tuo seno, non un muscolo. È di questi delicati legamenti che dovrai prenderti molta cura.
Non te lo aspettavi?
La cosa positiva è che non servono grandi allenamenti per sostenere il seno, sarà sufficiente trovare il reggiseno giusto per te!

Il tuo seno è unico

È la somma delle caratteristiche di ciascuna componente del seno a renderlo unico. Un po’ come unici sono gli occhi celesti o nocciola, le labbra sottili o a cuore.
Se le tue tette contengono più tessuto ghiandolare, saranno più stabili, mentre se sono composte maggiormente da massa grassa saranno più morbide; anche l’areola è diversa da donna a donna, per colore e larghezza o per la forma dei suoi margini e la presenza di qualche peletto, e il capezzolo infine può essere più o meno chiaro, grande, sporgente, turgido, soffice o rientrante.
Se tutte le tette sono diverse, come può esistere il seno perfetto? Per questo non ha davvero nessun senso cercare di farle rientrare in canoni, elenchi o sistemi. Eppure, facendo una semplice ricerca in rete scopriamo che esiste un’infinità di classificazioni.
La prima dell’elenco è: mini o maxi? Ma, come avrai intuito,
non è soltanto una questione di misura.
Ultimamente infatti la classificazione più popolare prevede nove tipi di tette in base alla forma e non alla taglia. È stata un’azienda di lingerie americana a creare un vero e proprio dizionario illustrato del seno, individuando le seguenti forme:
  • a campana o bell shape (più sottile in alto e abbondante in fondo);
  • a goccia o tear drop (seno tondo ma leggermente meno pieno in cima);
  • asimmetrico o asymmetric (uno è più grande dell’altro);
  • atletico o athletic (seno largo e con poco grasso);
  • est-ovest o east-west (con i capezzoli divergenti);
  • fisso ai lati o side set (seni distanziati);
  • rilassato o relaxed (tessuto rilassato e capezzolo rivolto in basso);
  • snello o slender (seno magro con capezzolo all’ingiù);
  • tondo o round (ugualmente pieno in alto e in basso).
Ma dietro queste definizioni non c’è niente di scientifico. Nulla che ci possa aiutare a definire meglio il nostro seno o la tipologia di reggiseno adatto. Perché, con tutte le caratteristiche che abbiamo appena elencato, come potremmo davvero far rientrare milioni di seni in nove semplici tipologie? Diamo importanza alla nostra unicità, impariamo a differenziarci e a far valere le peculiarità che ci contraddistinguono. Sono la nostra più grande ricchezza, quel valore aggiunto che nessun altro possiede e che solo noi possiamo utilizzare al meglio.
I canoni della bellezza femminile cambiano alla velocità di un battito di ciglia. Modelli di tette perfette, per esempio, nell’ultimo secolo sono stati rappresentati sia dalle forme giunoniche delle pin-up che da quelle androgine e piatte… da Sophia Loren e Anita Ekberg a Twiggy e Kate Moss, da un estremo all’altro!
Abbiamo tutte in mente un ideale di seno che vorremmo raggiungere e al quale, purtroppo, abbiamo imparato a paragonarci.
Perché, diciamocelo, le tette non sono una parte del nostro corpo come tutte le altre ma, nel corso degli anni, sono diventate un vero e proprio simbolo. Di vita, nu...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. Tits Up!
  4. Introduzione
  5. 1. Il seno e il reggiseno. Il bello di conoscersi
  6. 2. I reggiseni, questi sconosciuti. La storia di Aurora, una preadolescente
  7. 3. Taglia 70 coppa A. Emily, la ragazza senza seno
  8. 4. Una vita con il reggiseno sbagliato. Cloe, tanto seno
  9. 5. Il meglio sta per arrivare. La gravidanza di Beatrice
  10. 6. Non tutti i reggiseni sono uguali. Sofia alla maratona di New York
  11. 7. Un reggiseno per ripartire. Operazione al seno, la scelta di Sara
  12. 8. Tette al mare. La rivoluzione di Elena
  13. 9. Una nuova versione di sé. In menopausa, l’esperienza di Marianna
  14. Il mio cassetto dei reggiseni
  15. Ringraziamenti
  16. Copyright