Povertà e leadership nel tardo impero romano
eBook - ePub

Povertà e leadership nel tardo impero romano

  1. 234 pagine
  2. Italian
  3. ePUB (disponibile sull'app)
  4. Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub

Povertà e leadership nel tardo impero romano

Informazioni su questo libro

Ancora una volta Peter Brown ci impone di ripensare le convinzioni cui siamo più affezionati. I poveri di cui parla in questo libro sono un prisma che rivela, con impressionante chiarezza, tutta la fragile rete di relazioni che rese il tardo impero romano un mondo nuovo e in corso di cambiamento. Un racconto appassionante, con uno stile incomparabile. Susan Ashbrook Harvey, Brown UniversityCon una prosa limpida ed elegante, uno dei massimi studiosi della società e della cultura dell'antichità esplora l'emergere, nella tarda società romana, dei poveri come una classe sociale distinta, ne descrive la condizione e la vera natura della loro relazione con la Chiesa. E fa luce, con grazia, su una fase cruciale della transizione dalla cultura classica a quella cristiana e sulle vere motivazioni della retorica della Chiesa verso i poveri.

Domande frequenti

Sì, puoi annullare l'abbonamento in qualsiasi momento dalla sezione Abbonamento nelle impostazioni del tuo account sul sito web di Perlego. L'abbonamento rimarrà attivo fino alla fine del periodo di fatturazione in corso. Scopri come annullare l'abbonamento.
Al momento è possibile scaricare tramite l'app tutti i nostri libri ePub mobile-friendly. Anche la maggior parte dei nostri PDF è scaricabile e stiamo lavorando per rendere disponibile quanto prima il download di tutti gli altri file. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Perlego offre due piani: Base e Completo
  • Base è ideale per studenti e professionisti che amano esplorare un’ampia varietà di argomenti. Accedi alla Biblioteca Base con oltre 800.000 titoli affidabili e best-seller in business, crescita personale e discipline umanistiche. Include tempo di lettura illimitato e voce Read Aloud standard.
  • Completo: Perfetto per studenti avanzati e ricercatori che necessitano di accesso completo e senza restrizioni. Sblocca oltre 1,4 milioni di libri in centinaia di argomenti, inclusi titoli accademici e specializzati. Il piano Completo include anche funzionalità avanzate come Premium Read Aloud e Research Assistant.
Entrambi i piani sono disponibili con cicli di fatturazione mensili, ogni 4 mesi o annuali.
Perlego è un servizio di abbonamento a testi accademici, che ti permette di accedere a un'intera libreria online a un prezzo inferiore rispetto a quello che pagheresti per acquistare un singolo libro al mese. Con oltre 1 milione di testi suddivisi in più di 1.000 categorie, troverai sicuramente ciò che fa per te! Per maggiori informazioni, clicca qui.
Cerca l'icona Sintesi vocale nel prossimo libro che leggerai per verificare se è possibile riprodurre l'audio. Questo strumento permette di leggere il testo a voce alta, evidenziandolo man mano che la lettura procede. Puoi aumentare o diminuire la velocità della sintesi vocale, oppure sospendere la riproduzione. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Sì! Puoi usare l’app Perlego sia su dispositivi iOS che Android per leggere in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo — anche offline. Perfetta per i tragitti o quando sei in movimento.
Nota che non possiamo supportare dispositivi con iOS 13 o Android 7 o versioni precedenti. Scopri di più sull’utilizzo dell’app.
Sì, puoi accedere a Povertà e leadership nel tardo impero romano di Peter Brown, Rosaria Petrella in formato PDF e/o ePub, così come ad altri libri molto apprezzati nelle sezioni relative a Teologia e religione e Storia del cristianesimo. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.

Informazioni

Note

Capitolo primo

1 Pseudo Atanasio, Canoni 14, a cura di W. Reidel e W.E. Crum, Philo Press, Amsterdam 1973, pp. 25-26. Vedi A. Martin, Athanase d’Alexandrie et l’Église d’Égypte au IVe siècle, Collection de l’École Française de Rome, 216, Rome 1996, pp. 707-763, e Id., L’image de l’évêque à travers les ‘Canons d’Athanase’. Devoirs et réalités, in E. Rebillard - C. Sotinel (a cura di), L’évêque dans la cité du IVe au Ve siècle. Image et autorité, Collection de l’École Française de Rome, 248, de Boccard, Paris 1998, pp. 59-70.
2 Codex Justinianus I.2.12, a cura di P. Krüger, Weidmann, Zürich 1967, p. 13.
3 Per Roma, vedi E. Diehl, Inscriptiones latinae christianae veteres, Weidmann, Zürich 1970, 1, 1103.5: «pauperum amator, aelemosinae deditus omnis, cui numquam defuere, unde opus caeleste fecisset». Per la Gallia, vedi G. Le Blant, Inscriptions chrétiennes de la Gaule, Imprimerie impériale, Paris 1856, I, p. iii. Per simili iscrizioni giudaiche a Roma, vedi L.V. Rutgers, The Jews in Late Ancient Rome, Brill, Leiden 1995, p. 193, per philopénes e philéntolos.
4 Purtroppo le abbondanti testimonianze della pratica ebraica, contenute largamente nelle fonti rabbiniche, devono essere ancora collocate in un convincente contesto cronologico e storico. Un tentativo in questa direzione è costituito da Ze’ev Saffrai, La comunità ebraica in età talmudica, Zalman Shazar Center, Jerusalem 1995, pp. 62-77 (in ebraico). La raccolta migliore di tali fonti rimane H.L. Strack - P. Billerbeck, Kommentar zum Neuen Testament aus Talmud und Midrasch, C.H. Beck, München 1928, 4, 1, pp. 536-610. Testimonianze della Diaspora forniscono risultati che sembrano confutare l’uniformità istituzionale nell’organizzazione del soccorso ai poveri presupposta dagli autori del Talmud: cfr. J. Reynolds - R. Tannenbaum, Jews and Godfearers at Aphrodisias, in «Cambridge Philological Society Supplements», 12, 1987, pp. 26-29, sulla «patella del povero» alla sinagoga di Afrodisia, con la critica di M.H. Williams, The Jews and Godfearers Inscription from Aphrodisias: A Case of Patriarchal Interference in the early Third Century?, in «Historia», 41, 1992, pp. 297-310. Sull’organizzazione idiosincratica delle sinagoghe nella Diaspora, vedi T. Rajak - D. Noy, «Archisynagogoi»: Office, Title and Social Status in the Greco-Roman Synagogue, in «Journal of Roman Studies», 83, 1993, pp. 73-93.
5 Giuliano, Epistola 22, in The Works of the Emperor Julian, a cura di W.C. Wright, Loeb Classical Library, Heinemann-Putnam, London-New York 1953, I, pp. 58-70 [Epistole di Giuliano Augusto, a cura di C. Mutti, Edizioni all’insegna del Veltro, Parma 1980, pp. 11-16, particolarmente pp. 12-13]; e in M. Stern, Greek and Latin Authors on Jews and Judaism 2: From Tacitus to Simplicius, Israel Academy of Sciences and Humanities, Jerusalem 1980, nr. 482, pp. 549-551.
6 A. von Harnack, Mission und Ausbreitung des Christentums, J.C. Hinrichs, Leipzig 19062, I, pp. 127-172 [trad. it., Missione e propagazione del Cristianesimo nei primi tre secoli, F.lli Bocca, Milano 1906, pp. 109-152].
7 P. Veyne, Le pain et le cirque, Le Seuil, Paris 1976, pp. 15-273 [trad. it., Il pane e il circo. Sociologia storica e pluralismo politico, Il Mulino, Bologna 1984, pp. 9-240]. Sulla questione cruciale dei rifornimenti di cibo, vedi P. Garnsey, Famine and Food Supply in the Greco-Roman World. Responses to Risk and Crisis, Cambridge University Press, Cambridge 1988, pp. 82-86.
8 Testimonianze ben raccolte da J. Ma, Antiochus III and the Cities of Western Asia Minor, Oxford University Press, Oxford 2000, p. 241, sul continuo «processo di dialogo» fra città e donatore da cui ci si attendevano ulteriori atti di generosità.
9 Garnsey, Famine cit., p. 83; T.W. Gallant, Risk and Survival in Ancient Greece, Stanford University Press, Stanford, Calif. 1991, pp. 182-185.
10 Veyne, Le pain cit., pp. 539-790 [Il pane cit., pp. 453-679]. Per l’età ellenistica, vedi Ma, Antiochus III cit., p. 237, sul «linguaggio dell’evergetismo, un linguaggio che non allude al potere».
11 Y. Tsafrir - G. Foerster, Urbanism in Scythopolis-Bet Shean in the Fourth to Seventh Centuries, in «Dumbarton Oaks Papers», 51, 1997, pp. 85-146, a p. 118. Per l’Africa romana, vedi il caso di Thugga (Dougga, Algeria) analizzato da F. Jacques, Le privilège de la liberté. Politique impériale et autonomie municipale dans les cités de l’Occident romain (161-244), Collection de l’École Française de Rome, 76, Rome 1984, pp. 758-760.
12 Vedi P. Brown, Power and Persuasion in Late Antiquity: Towards a Christian Empire, University of Wisconsin Press, Madison 1992, pp. 78-86, [trad. it., Potere e cristianesimo nella tarda antichità, Laterza, Roma-Bari 1995, pp. 113-125] sulla sopravvivenza di questo ideale civico nella letteratura greca del IV secolo d.C.
13 Ciò è limpidamente illustrato nel caso di Ossirinco nel III secolo, dove i cittadini, per avere diritto alla distribuzione di grano, provavano la loro discendenza da cittadini e indicavano il loro luogo di residenza: vedi P. Oxy. 2898, in Oxyrhynchus Papyri 40, British Academy, London 1972, pp. 46-47; vedi R.J. Rowland, The ‘Very Poor’ and the Grain-Dole at Rome and Oxyrhynchus, in «Zeitschrift für Papyrologie und Epigraphik», 21, 1976, pp. 69-72.
14 Si veda l’esempio rivelatore delle donazioni della regina Laodice, moglie di Antioco III, nel 196/195 a.C., per la dote delle figlie dei cittadini «poveri» di Iasos. Ma (Antiochus III cit., pp. 223-228, e raccolta epigrafica, nr. 26, pp. 329-335) mostra come il dono venisse immediatamente reinterpretato, in pieno senso «civico», dalle riceventi, come un onore dato al dêmos e come non venisse menzionato il fatto che alcune erano, di fatto, «povere». Per casi analoghi, vedi J. Strubbe, Armenzorg in de Grieks-Romeinse wereld, in «Tijdschrift voor Geschiedenis», 107, 1994, pp. 163-183, a pp. 165-167.
15 Vedi in special modo G. Woolf, Food, Poverty and Patronage: The Significance of the Epigraphy of the Alimentary Schemes in Early Imperial Italy, in «Papers of the British School of Rome», 58, 1990, pp. 197-228. Per un caso ulteriore, pubblicato recentemente, di un sistema di donazioni di grano in Spagna, vedi R.S.O. Tomlin, An Early Third-Century Alimentary Foundation, in «Zeitschrift für Papyrologie und Epigraphik», 129, 2000, pp. 287-292.
16 Garnsey, Famine cit., pp. 218-243 e Id., Mass Diet and Nutrition in the City of Rome, in Id., Cities, Peasants and Food in Classical Antiquity, Cambridge University Press, Cambridge 1998, pp. 226-252; W. Scheidel, Libertina’s Bitter Gains: Seasonal Mortality and Endemic Disease in the Ancient City of Rome, in «Ancient Society», 25, 1994, pp. 151-175.
17 C. Virlouvet, Tessera Frumentaria: Les procédés de la distribution du blé public à Rome à la fin de la République et au début de l’Empire, Bibliothèque des Écoles Françaises d’Athènes et de Rome, 296, Rome 1995, pp. 243-362.
18 H. Bolkestein, Wohltätigkeit und Armenpflege im vorchristlichen Altertum, A. Oosthoek, Utrecht 1939.
19 Veyne, Le pain cit., pp. 15-183; [Il pane cit., pp. 9-152].
20 E. Patlagean, Pauvreté économique et pauvreté sociale à Byzance: 4e-7e siècles, Mouton, Paris 1977 [trad. it., Povertà ed emarginazione a Bisanzio: IV-VII secolo, Laterza, Roma-Bari 1986], e Ead., Il povero, in G. Cavallo (a cura di), L’uomo bizantino, Laterza, Roma-Bari 1992, pp. 3-44.
21 Patlagean, Pauvreté cit., pp. 17-35, 181-196 e 423-432 [Povertà cit., pp. 65-82].
22 Ivi, p. 429.
23 Patlagean, Il povero cit., p. 18.
24 P. Horden - N. Purcell, The Corrupting Sea: A Study of Mediterranean History, Blackwell, Oxford 2000, pp. 89-112 e 342-400, soprattutto pp. 377-383.
25 Vedi S. Demougin, De l’évergétisme en Italie, in A. Chastagnol - S. Demougin - C. Lepelley (a cura di), Splendidissima civitas. Études d’histoire romaine en hommage à François Jacques, Bibliothèque de la Sorbonne, Paris 1996, pp. 49-56, sulla «sorprendente» assenza dell’evergetismo di stile greco nell’Italia della prima età imperiale; e Jacques, Le privilège cit., pp. 704-709, 743 e 750, sul mancato compime...

Indice dei contenuti

  1. Premessa
  2. Capitolo primo. «Amante dei poveri». La creazione di una virtù pubblica
  3. Capitolo secondo. «Governatore dei poveri». I vescovi e le loro città
  4. Capitolo terzo. «Condiscendenza». Povertà e solidarietà nell’impero d’Oriente
  5. Note