Le ombre tra di noi
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Le ombre tra di noi

  1. 336 pagine
  2. Italian
  3. ePUB (disponibile sull'app)
  4. Disponibile su iOS e Android
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Informazioni su questo libro

"Non hanno mai trovato il corpo del primo e unico ragazzo che mi ha spezzato il cuore. E mai lo troveranno."

Alessandra è stanca di essere trascurata e ha escogitato un piano per diventare potente:

  • Corteggiare il Re delle Ombre.
  • Sposarlo.
  • Ucciderlo ed ereditare il regno.

Nessuno conosce il vero potere del Re delle Ombre. Alcuni sostengono che può far eseguire i suoi ordini alle ombre che gli danzano intorno. Altri dicono che le ombre gli parlano, sussurrandogli i pensieri dei suoi nemici. In ogni caso, Alessandra ha un obiettivo ambizioso e farà di tutto per raggiungerlo.

Non è la sola, però, a voler uccidere il Re. Quando qualcuno attenta alla vita del sovrano, Alessandra si ritrova costretta a proteggerlo, almeno fino a che non sarà la sua consorte. E dovrà lottare per non innamorarsene. Dopotutto, quale migliore compagna di una regina astuta e senza scrupoli per un Re delle Ombre?

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Informazioni

Editore
Mondadori
Anno
2022
Print ISBN
9788804749141
eBook ISBN
9788835717980

CAPITOLO 1

Non hanno mai trovato il corpo del primo e unico ragazzo che mi ha spezzato il cuore.
E mai lo troveranno.
Ho seppellito Hektor Galanis in una buca così profonda che persino i demoni della terra non potranno raggiungerlo.
Nei miei sogni c’era lui, il giorno in cui mi aveva detto che era stato bello ma era finita. Si era invaghito di un’altra ragazza. Di lei non ricordo nemmeno il nome. In quel momento riuscivo a pensare solo che a Hektor avevo dato tutto: il mio primo bacio, il mio amore, il mio corpo.
E quando gli avevo confessato che lo amavo, non aveva avuto nient’altro da dire che: «Grazie, ma credo sia ora di voltare pagina».
Invece, aveva anche altre cose da dire. Quando gli ho affondato il coltello nel petto, le parole gli sono sgorgate fuori di getto quasi come il sangue.
Non riusciva a capire, e nemmeno io. Mi ero accorta a malapena di aver afferrato il coltello regalatomi da Padre per il mio quindicesimo compleanno, tre mesi prima, l’impugnatura di pietre preziose e l’argento lucente, ma ricordo ancora bene che il sangue di Hektor aveva il colore dei rubini che vi erano incastonati.
Ricordo anche che cosa aveva aiutato la mia mente a raggiungere il mio cuore martellante: l’ultima parola uscita dalle labbra di Hektor.
Alessandra.
La sua ultima parola era stata il mio nome. Il suo ultimo pensiero ero stata io.
Avevo vinto.
Quella consapevolezza è dentro di me ora, esattamente come tre anni fa. Quel senso di giustizia, di pace.
Alzo in aria le braccia, stiracchiandomi come un gatto, prima di rotolarmi nel letto.
Due occhi marroni sono a pochi centimetri dai miei.
«Diavolo, Myron, perché mi fissi così?» chiedo.
Lui mi bacia la spalla nuda. «Perché sei bella.»
Myron è sdraiato sul fianco, la testa sorretta dal pugno chiuso. Le lenzuola lo coprono dalla vita in giù. È sorprendente che ci stia nel mio letto, alto com’è. Riccioli scomposti gli coprono la fronte e lui butta indietro la testa per toglierseli dagli occhi. Mi arriva il suo profumo di sandalo misto a sudore.
Mi metto a sedere coprendomi fino al petto col lenzuolo. «La notte scorsa ci siamo divertiti, ma ora devi andartene. Ho molto da fare, oggi.»
Myron mi fissa il petto e io alzo gli occhi al cielo.
«Magari più tardi?» dico.
Lui mi guarda prima di far guizzare di nuovo lo sguardo al mio petto in modo eloquente.
No, un momento. Non al mio petto. Alla mano che regge il lenzuolo e al peso extra che avverto proprio lì.
Sul mio dito c’è un brillante. È bello, dal taglio ovale e incastonato nell’oro. Quando muovo la mano da una parte all’altra, scintilla nella luce del mattino. L’anello è di gran lunga il gingillo più costoso che mi abbia mai regalato.
«Ti amo, Alessandra Stathos. Vuoi sposarmi?»
La mia risata si diffonde nella stanza e Myron trasalisce. Mi copro in fretta la bocca con la mano.
«Che cosa pensi?» dico un attimo dopo. «Certo che no.» Fisso ancora una volta l’anello sontuoso. Con quel regalo Myron ha messo fine alla sua utilità. Per qualche ragione, i miei amanti smettono di farmi regali costosi appena respingo le loro proposte.
Peccato.
«Ma siamo felici insieme» dice. «Mi prenderò cura di te ogni giorno. Ti darò tutto ciò che meriti. Ti tratterò come una principessa.»
Se solo sapesse che miro un po’ più in alto di così. «È un’offerta molto gentile, ma non sono ancora pronta ad accasarmi.»
«Ma… ho diviso il letto con te» farfuglia.
Sì, come altri tre ragazzi in questo stesso mese.
«E ora è il momento di cambiare letto.» Sto per alzarmi quando la porta della mia stanza si spalanca.
Myron rimane impietrito con la mano tesa verso di me, mentre mio padre Sergios Stathos – Lord Masis – abbassa lo sguardo su ciò che si vede dei nostri corpi nudi.
«Fuori» dice a denti stretti con voce mortalmente calma. Mio padre è più basso del mio metro e sessantotto, ma ha il fisico di un toro, collo grosso, spalle larghe e occhi acuti che penetrano l’anima.
Myron cerca di portarsi via il lenzuolo, ma io lo tengo stretto intorno al corpo. Non riuscendo a strapparmelo di mano, si china ad afferrare i pantaloni.
«Fuori immediatamente» precisa mio padre.
«Ma…»
«Ubbidisci o ti farò frustare.»
Myron si alza in piedi. Più o meno. S’ingobbisce come se potesse nascondere la sua alta figura. A metà strada si volta. «Il mio anello?»
«Sicuramente vorrai che lo tenga io. Per ricordare il tempo passato insieme?»
Myron fa una smorfia. Ha un piede puntato verso la porta e l’altro verso di me.
Padre fa un verso simile a un ringhio.
Myron scatta, quasi inciampando negli stivali di mio padre mentre sfreccia oltre la soglia. Appena se n’è andato, Padre si volta verso di me.
«Mi rendi difficile trovarti un partito adatto, se ogni notte ti sorprendo con un nuovo compagno di letto.»
«Non siate ridicolo, Padre. Era la quinta volta che Myron si fermava qui.»
«Alessandra! Devi smetterla. È ora che tu cresca. Che ti sistemi.»
«Volete dire che Chrysantha ha trovato marito, quindi?» Padre sa perfettamente che la legge mi proibisce di sposarmi fino a che mia sorella maggiore non sarà maritata. Esiste un ordine nelle cose.
Padre si avvicina al mio letto. «Il Re delle Ombre ha congedato dal palazzo molte dame nubili, tra cui Chrysantha. Avevo sperato che tua sorella lo colpisse con la sua rara bellezza.»
Oh, sì. Chrysantha è di rara bellezza. E insulsa come una gallina.
«Ma non era destino che succedesse» conclude Padre.
«Myron è libero» suggerisco.
Padre mi guarda indispettito. «Chrysantha non può sposare Myron. Diventerà duchessa. Ho già preso accordi col duca di Pholios. È un uomo anziano che vuole una bella ragazza al suo fianco. È cosa fatta. Ciò significa che ora tocca a te.»
Finalmente.
«All’improvviso vi interessate al mio futuro, allora?» chiedo, solo per fare un po’ la difficile.
«Sono sempre stato interessato al tuo futuro.»
Un’assoluta menzogna. Gli unici momenti in cui Padre si degna di occuparsi di me sono quando mi sorprende in qualcosa che pensa non dovrei fare. Chrysantha è stata al centro dei suoi pensieri per tutta la mia vita.
Padre continua: «Ho intenzione di incontrare il conte di Oricos per discutere dell’unione tra te e suo figlio, che un giorno erediterà. Presto, immagino, considerata la salute cagionevole di Aterxes. Questo dovrebbe renderti felice».
«Non è così.»
«Di certo non puoi rimanere un mio problema per sempre.»
«È molto toccante, Padre, ma io ho messo gli occhi su un altro.»
«E chi sarebbe, tanto per sapere?»
Mi alzo in piedi, sollevando anche il lenzuolo e infilandomelo sotto le ascelle. «Il Re delle Ombre, naturalmente.»
Padre scoppia in una risata fragorosa. «Non credo proprio. Con la tua reputazione, sarà un miracolo riuscire a farti accettare da qualunque figlio di un nobile.»
«La mia reputazione è nota solo a chi è direttamente coinvolto.»
«Gli uomini non tengono per sé le loro prodezze in camera da letto.»
Sorrido. «Lo fanno, quando si tratta di me.»
«Questo che cosa vorrebbe dire?»
«Non sono stupida, Padre. So qualcosa di ogni uomo che è stato in questa stanza. Myron ha un serio problema di gioco. Ha perso a carte un prezioso oggetto di famiglia. Ha incolpato un domestico per la scomparsa del pendente; l'ha fatto frustare e l'ha licenziato. Suo padre non sarebbe contento di saperlo. E Damon? Sono casualmente a conoscenza del fatto che appartiene a un gruppo di contrabbandieri che importa armi illegali in città. Se qualcuno lo scoprisse, finirebbe in prigione. E non dimentichiamoci di Nestor, che ha una passione per le fumerie d’oppio. Potrei continuare così per tutti i miei amanti, ma credo di aver reso l’idea.»
Benché l’espressione sul suo viso non cambi, la tensione delle spalle si allenta. «Ti circondi proprio di gentiluomini, cara.»
«Il punto è, Padre, che so ciò che faccio. E continuerò a fare tutto ciò che mi aggrada perché sono padrona di me stessa. E voi mi manderete al palazzo a conoscere il re con la prossima tornata di dame, perché se c’è una cosa in cui sono brava è convincere gli uomini a proporsi.» Agito la mano col brillante al dito verso di lui.
Padre stringe gli occhi. «Da quanto tempo hai in mente questo piano?»
«Anni.»
«Non hai detto niente quando ho mandato Chrysantha al palazzo.»
«Padre, Chrysantha non è in grado di catturare l’attenzione nemmeno di un cane rabbioso. Senza contare che la bellezza non basta per fare colpo sul Re delle Ombre. Gli sfilano davanti belle donne continuamente. Mandate me» concludo. «Procurerò un palazzo a tutti noi.»
Nella stanza cala il silenzio per un minuto intero.
«Avrai bisogno di vestiti nuovi» dice Padre alla fine, «e io non riceverò il “prezzo della sposa” per tua sorella prima di settimane. Non ci sarà abbastanza tempo.»
Mi sfilo l’anello dal dito e lo guardo amorevolmente. Perché pensa che abbia avuto così tanti amanti? Mi sono divertita, certo, ma soprattutto finanzieranno la mia permanenza al palazzo.
Alzo l’anello perché mio padre poss...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. Le ombre tra di noi
  4. CAPITOLO 1
  5. CAPITOLO 2
  6. CAPITOLO 3
  7. CAPITOLO 4
  8. CAPITOLO 5
  9. CAPITOLO 6
  10. CAPITOLO 7
  11. CAPITOLO 8
  12. CAPITOLO 9
  13. CAPITOLO 10
  14. CAPITOLO 11
  15. CAPITOLO 12
  16. CAPITOLO 13
  17. CAPITOLO 14
  18. CAPITOLO 15
  19. CAPITOLO 16
  20. CAPITOLO 17
  21. CAPITOLO 18
  22. CAPITOLO 19
  23. CAPITOLO 20
  24. CAPITOLO 21
  25. CAPITOLO 22
  26. CAPITOLO 23
  27. CAPITOLO 24
  28. CAPITOLO 25
  29. CAPITOLO 26
  30. CAPITOLO 27
  31. CAPITOLO 28
  32. CAPITOLO 29
  33. CAPITOLO 30
  34. RINGRAZIAMENTI
  35. Copyright