Amore adolescente
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Amore adolescente

Come amano i ragazzi d'oggi

  1. 192 pagine
  2. Italian
  3. ePUB (disponibile sull'app)
  4. Disponibile su iOS e Android
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Amore adolescente

Come amano i ragazzi d'oggi

Informazioni su questo libro

"Da quando ha conosciuto quella ragazza sta tutto il giorno attaccato al cellulare, cosa dobbiamo fare?", "Ormai sono storie che nascono e muoiono su internet", "Ho visto nostra figlia con un tipo che non mi convince, dobbiamo parlarle", "Sta ancora lì a piangere per quell'amore estivo, eppure sapeva che era solo una storiella". In quante famiglie è capitato di sentire o fare dialoghi simili a questi? Di fronte a una figlia o a un figlio innamorati i genitori spesso si sentono incuriositi, disorientati, talvolta preoccupati e indecisi sul da farsi. Eppure l'innamoramento adolescenziale è un momento necessario in ogni percorso di crescita, una fase insieme delicata e travolgente che ognuno di noi ha vissuto e attraverso cui ogni giovane deve passare per vivere appieno quel particolare momento evolutivo che si chiama adolescenza. In questo libro Filippo Mittino -psicologo e psicoterapeuta che da molti anni lavora con i giovanissimi - ci guida alla scoperta dell'amore adolescente, spiegandone il ruolo centrale nel percorso dei figli verso la propria autonomia e indipendenza. Ogni capitolo del libro si apre con un dialogo che affronta un tema chiave dell'amore in adolescenza - dal primo amore alle cotte estive, dalle rotture alle relazioni virtuali -, da cui l'autore parte per elaborare una rilettura degli stereotipi adulti sull'amore dei ragazzi e descrivere le traiettorie che l'adolescente segue quando vive quelle esperienze. Un libro capace di far incontrare il mondo degli adulti e quello dei ragazzi, uno strumento prezioso per aiutare i genitori a riprendere contatto con i sentimenti vissuti dai propri figli, comprendere meglio i loro comportamenti e creare così un dialogo aperto e costruttivo con loro.

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Informazioni

Editore
BUR
Anno
2022
Print ISBN
9788817162951
eBook ISBN
9788831808262
1.

UNA POESIA PER INIZIARE

Mi ami?
Un po’? Molto?
Appassionatamente? Veramente?
Perché? Come?
E dove? E quando?
Questi versi di Bernard Friot ci introducono nel mondo dell’amore adolescente, che rappresenta un passaggio fondamentale per lo strutturarsi della personalità e quindi per la crescita: un sentimento che provoca nei ragazzi grandi domande, prima di tutto sull’altro, ma subito dopo anche su di sé.
Possiamo immaginare l’innamoramento come la ricerca spasmodica di uno specchio: inizialmente l’interesse sta nel trovare quello con una bella cornice, dopo si passa a vedere quanto riflette bene la propria immagine. Quando l’adolescente s’innamora, infatti, cerca prima la ragazza o il ragazzo che maggiormente risponde ai suoi ideali e poi si interessa di quanto gli occhi dell’altro siano uno specchio per la sua persona. Ci viene facile associare a questa dinamica il mito di Narciso che si specchia nelle acque e s’innamora di sé: l’innamoramento ha quindi un sapore narcisistico, almeno in un primo momento.
Per affrontare questo tema dobbiamo avere presente che l’adolescente ha fortemente bisogno di rifornimenti affettivi per poter attraversare il particolare momento evolutivo che si trova a vivere.
L’adolescenza è, infatti, spesso definita “una seconda nascita” proprio perché ricalca i momenti inziali di vita del cucciolo dell’uomo.
Quando il bambino viene al mondo ha bisogno di un legame di dipendenza dal genitore per nutrirsi, ma soprattutto di rimandi positivi che sostengano il suo percorso di crescita. Stessa cosa accade all’adolescente con un cambiamento dei personaggi sulla scena: non sono più i soli genitori a sostenerlo ma il gruppo dei coetanei. Se il bambino come obiettivo ha la capacità di stare da solo e conquistare le principali autonomie, l’adolescente deve portare a termine alcuni compiti evolutivi:
  • separazione-individuazione: l’adolescente è chiamato a rendersi progressivamente indipendente, a livello sia intellettuale sia affettivo, dalle figure dei genitori;
  • mentalizzazione del sé corporeo: i cambiamenti corporei della pubertà richiedono all’adolescente di costruire mentalmente e di poter pensare una nuova immagine di sé;
  • definizione-formazione di valori: è necessario per l’adolescente costruire i valori che guidano le azioni individuali, partendo dall’identità di genere: si va così a costituire un proprio modello valoriale, un proprio senso etico;
  • nascita sociale: il periodo dell’adolescenza porta con sé il prendersi la responsabilità del ruolo socialmente riconosciuto.1
Se da una parte abbiamo i compiti evolutivi che sanciscono una maturazione cognitiva ed emotiva, dall’altra ci sono le tappe, una sorta di riti di passaggio, che determinano l’ingresso nel mondo adolescente:
  • conquistare l’autonomia: intesa come quella capacità di far tesoro degli insegnamenti appresi nel corso della crescita e iniziare a muovere i primi passi nel mondo da soli;
  • saper vivere le relazioni: riuscire a costruire delle relazioni autentiche basate su uno scambio reciproco di affetti;
  • sentire le emozioni: dopo averle scoperte nell’infanzia, ora è il momento di viverle in modo consapevole cogliendone le varie sfumature;
  • proiettarsi nel futuro: coltivare pensieri e desideri rispetto alla vita nel mondo adulto.2
È facile intuire come l’innamoramento si intrecci sia con i compiti evolutivi che con i riti di passaggio. Nei primi riveste un ruolo centrale nella mentalizzazione del sé corporeo, nei secondi nella capacità di vivere le relazioni e sentire le emozioni.
Già solo per queste ragioni cogliamo l’importanza di un argomento come quello dell’amore adolescente, ma c’è anche un altro aspetto da tenere presente. Torniamo al paragone tra infanzia e adolescenza. Il cucciolo dell’uomo quando vede la luce e inizia a scoprire il mondo è animato principalmente da una paura, quella dell’estraneo. È la prima a presentarsi sulla scena: il piccolo con attenzione ha cercato di memorizzare tutti i volti che ha incontrato tra le mura domestiche, in particolare quello della mamma, che è la persona che lo nutre, ma all’improvviso ne arriva uno che non conosce e lui si spaventa. Riesce a consolarsi solo tornando tra le braccia di un volto amico. Ecco che inizia a farsi strada nella sua piccola mente l’idea che la casa è il vero posto sicuro e che le relazioni che in essa ci sono lo proteggono. Certo gli toccano delle separazioni, come andare a scuola, ma poi tornerà sempre nel suo rifugio domestico.
In adolescenza questa dinamica si ribalta: il cucciolo dell’uomo si stacca a piccoli passi dal suo luogo sicuro – inizia già sul finire della scuola primaria – e comincia a pensare che è molto più confortevole il mondo fuori casa. Può capitare che in questo movimento verso l’esterno si incontrino gli occhi dell’altro – quello specchio di cui abbiamo parlato –, di un estraneo, certo, ma che non fa paura come nell’infanzia, anzi attrae come una calamita.
La scena cambia e l’amore diviene il motore del cambiamento: possiamo sostenere, quindi, che è importante porre l’attenzione su questo sentimento perché è quello che favorisce l’apertura al mondo.
Ed è proprio per tale motivo che può essere vissuto dai genitori come qualcosa che spaventa: «Chi è quello?», «Perché ti piace così tanto?», «Mi sembra che ti stia allontanando da noi!». Questo genere di frasi mostra quanto la separazione venga vissuta dalla famiglia come una minaccia: non è più l’insegnante a cui il piccolo viene affidato in modo temporaneo e condiviso con altri bambini, ma una persona che avrà un rapporto esclusivo, intimo e costante con il figlio.
Ecco il perché della scelta di parlare di innamoramento a partire dai miti che gli adulti costruiscono su questo tema: per comprendere gli adolescenti è necessario cambiare prospettiva e quindi abbandonare le proprie credenze, ci si trasforma, infatti, in uomini antichi e si cerca di trovare una storia che giustifichi il loro modo di agire. Spesso però si tratta di falsi miti, perché non hanno il sapore oggettivo dei racconti dell’antichità, ma portano con sé aspetti soggettivi legati al proprio vissuto in quel momento, o addirittura di stereotipi. Nel libro si cercherà di analizzarli per evidenziare le dinamiche emotive che si muovono nascostamente tra le pieghe dei racconti che i genitori costruiscono intorno al tema dell’innamoramento.
Per intraprendere questo viaggio sarà necessario ricercare e tenere vivi i ricordi di quando noi adolescenti ci siamo innamorati la prima volta – certo il contesto contemporaneo è differente e anche le modalità – perché gli aspetti emotivi sono gli stessi, ed è proprio attraverso quel linguaggio «comune» che possiamo avvicinarci ai ragazzi.
Ogni capitolo ha in apertura un dialogo tra genitori su un determinato mito/stereotipo, scritto ad hoc da Lodovica Cima, una grande scrittrice di libri per ragazzi. Si è scelta questa modalità narrativa perché è un luogo accogliente nel quale portare le proprie emozioni e i propri pensieri mescolandoli con quelli dei personaggi e permettendo alla nostra mente, attraverso questo processo, di esplorare e intravedere nuove prospettive della realtà che si sta vivendo.
Al dialogo seguirà poi un commento psico-educativo volto a decostruire lo stereotipo e a mostrare le vere traiettorie dell’amore adolescente.
Inoltre verrà offerto un focus sulla vita adolescente attraverso “La stanza delle parole”, un box per ogni capitolo, che conterrà storie di vita dei ragazzi che ho incontrato in questi anni.
Chiuderanno il libro le parole degli adolescenti raccolte durante i laboratori sull’innamoramento che ho tenuto nelle scuole.
1. Alfio Maggiolini, Gustavo Pietropolli Charmet, Manuale di psicologia dell’adolescenza: compiti e conflitti, Franco Angeli, Milano 2016.
2. Filippo Mittino, Piccolo manuale per domatori di leoni, San Paolo Edizioni, Cinisello Balsamo 2019.
2.

L’AMORE A QUESTA ETÀ È UNA ROBA DA RAGAZZI

«Sergio, fermati un momento che dobbiamo parlare di nostra figlia.»
«Ho fretta, è così importante?»
«Sì, bisogna darle delle regole altrimenti la perdiamo!»
«Esagerata, “la perdiamo”! Che cosa fa di male, a me sembra una ragazza a posto.»
«Eh, ma si è innamorata, esce a tutte le ore, studia meno e c’è quel Francesco che le ronza continuamente intorno.»
«Bene! Era ora. Vuol dire che ha un filarino…»
«Ecco, appunto.»
«Il primo amore, Giulia, l’hai avuto anche tu, non ricordi? Una cosa da ragazzi. Di che ti preoccupi? Come è arrivato, se ne andrà. Però, che bello, fa ritornare ragazzo spensierato anche me.»
«Io piuttosto vorrei che studiasse e che tornasse a degli orari più regolari…»
«Non fare la bacchettona, ha la sua prima cotta, niente di grave, non è una malattia!»
«Ma l’hai vista? Mi ha preso le scarpe rosse.»
«Ah sì? Be’ le riporterà a casa. Ma non ti ricordi le passeggiate, i discorsi fino a notte fonda, i baci. Era tutto così bello e spensierato. Io non mi preoccuperei proprio.»
«Ma sei sicuro?»
«Sicurissimo, l’amore dei ragazzi è un gioco… e adesso scappo che devo lavorare.»
Questo primo dialogo vede sulla scena un padre e una madre che discutono intorno all’innamoramento della figlia. Da subito emergono delle differenze sostanziali tra le due posizioni: la mamma è convinta di perderla mentre per il padre continua a essere una ragazza “a posto”. Focalizziamo, innanzitutto, l’attenzione sul senso di perdita della madre: lei ci sta dicendo che oltre a vedere sua figlia allontanarsi perché dal mondo dell’infanzia sta traghettando in quello dell’adolescenza, sente anche che c’è qualcuno che le sta sottraendo completamente la ragazza. È facile immaginare che all’interno di questa paura ci siano anche dei timori relativi all’intimità e quindi alla sessualità. È come se nella mente della madre si stesse creando l’idea che, varcata quella soglia, la figlia non sarà più riconoscibile ai suoi occhi. Effettivamente, se ci pensiamo, l’amore è un sentimento “trasformativo” soprattutto nei primi periodi: quando si è innamorati si perde l’idea del tempo, l’altro è il punto più alto della scala delle priorità, molti pensieri convergono lì e si perde l’attenzione sul resto. E poi contiene in sé quell’aspetto di mistero e di segreto che fa sentire il genitore ancora più escluso. Per queste ragioni la mamma sostiene di non riconoscere più la figlia.
Il personaggio di Giulia ci permette di entrare in contatto con le paure profonde che animano spesso un genitore quando ha a che fare con un figlio innamorato.
Un altro punto che la mamma fa notare è la sparizione delle sue scarpe rosse. Certo, agli occhi degli altri può sembrare una cosa banale, ma ai suoi no, è come se stesse scoprendo che la figlia si sente così grande da poter usare le sue scarpe. Quello che accade in realtà è che la ragazza, nel suo percorso per diventare donna, cerca di ereditare dei tratti di femmi...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. Amore adolescente
  4. Prefazione. di Cesare Albasi
  5. 1. Una poesia per iniziare
  6. 2. L’amore a questa età è una roba da ragazzi
  7. 3. Si è innamorata di uno che non la guarderà mai, è un amore impossibile
  8. 4. A settembre l’avrà già dimenticata
  9. 5. Si è lasciata con il ragazzo e ne sta facendo un dramma
  10. 6. Va sempre a dormire con la sua felpa
  11. 7. Si conoscono da due mesi e già vuole dormire con lui
  12. 8. Ha scoperto di essere stato tradito e controlla continuamente il profilo di lei sul cellulare
  13. 9. Ormai sono storie che nascono e muoiono su Internet!
  14. 10. Possibile che non pensi alle ragazze? Io alla sua età non pensavo ad altro
  15. 11. Le ragazze di oggi sono tanto aggressive. Lui è così tranquillo…
  16. 12. Vorrei che lei si facesse rispettare!
  17. 13. Oggi non sono più romantici come una volta
  18. 14. Ha iniziato a uscire con un ragazzo che non mi convince per nulla
  19. 15. A mio figlio piacciono i ragazzi… Cosa ho fatto di male?
  20. 16. Parole adolescenti
  21. 17. Una canzone per concludere
  22. Ringraziamenti
  23. Bibliografia
  24. Copyright