Marcia nella steppa
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Soldati italiani in Russia 1941-1943

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Marcia nella steppa

Soldati italiani in Russia 1941-1943

Informazioni su questo libro

Tra tutte le campagne militari della Seconda guerra mondiale in cui furono coinvolte le nostre forze armate, la spedizione italiana sul fronte dell'Est tra il 1941 e il 1943 riveste un ruolo particolare, sia per la grave sconfitta militare subìta sia per le numerose opere e studi pubblicati nel dopoguerra sull'argomento. Con questo nuovo lavoro di ricerca storica, l'Autore ha voluto ripercorrere le tappe fondamentali dell'intervento militare italiano contro la Russia sovietica al fianco delle altre forze dell'Asse, in quella che fu definita dalla propaganda tedesca come la Crociata contro il bolscevismo. Attingendo informazioni dai principali documenti di archivio italiani, tedeschi e sovietici e dalle numerose testimonianze scritte rilasciate nel dopoguerra dai diretti protagonisti, nonché dai numerosi libri pubblicati dallo Stato Maggiore dell'Esercito, il libro esplora l'intera campagna militare partendo dal 1941, con la formazione del primo Corpo di Spedizione Italiano in Russia, trasformato poi nel 1942 in un'intera Armata dislocata sul fronte del Don a protezione delle forze tedesche impegnate sul fronte di Stalingrado, fino alla tragica ritirata sul fronte del Don. Attraverso una attenta analisi delle fonti, questo volume racchiude la storia dell'impiego dei reparti italiani sul fronte orientale negli anni cruciali tra il 1941 e il 1943: le battaglie, le principali azioni offensive e difensive ed in modo particolare, la grande tragedia della ritirata dal fronte del Don nell'inverno 1942-43, durante la quale i nostri soldati continuarono a battersi per aprirsi la strada verso la salvezza, spesso, però, sacrificandosi anche per coprire la ritirata alle altre forze dell'Asse. Questo libro rappresenta soprattutto un ricordo per i tanti soldati italiani caduti in terra di Russia, in combattimento tra il 1941 e il 1943 o successivamente nei campi di prigionia sovietici.

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Informazioni

APPENDICI

ORDINE DI BATTAGLIA CSIR AL 1° AGOSTO 1941

Comandante: generale di corpo d’armata Giovanni Messe
Capo di stato maggiore: colonnello Giulio Piacenza
Comandante dell’Artiglieria: generale di brigata Francesco Dupont
Comandante del Genio: colonnello Mario Tirelli
Unità di corpo d’armata
Quartier generale
193a, 194a e 684a Sezioni motorizzate Carabinieri reali
32a Sezione topocartografica
33a Sezione topografi per l’artiglieria
33a Sezione fotografica
8º Ufficio posta militare
Drappello automobilistico per Comando di C.d’A.
13º Nucleo movimento stradale
Centuria motociclisti della Milizia della Strada
Unità direttamente dipendenti, comprendenti:
CIV Battaglione mitraglieri di corpo d’armata
II Battaglione cannoni controcarro (47/32)
1a Compagnia bersaglieri motociclisti
Artiglieria:
30º Raggruppamento artiglieria di corpo d’armata (col. Lorenzo Matiotti)
Genio:
IV Battaglione genio artieri
I e IX Battaglione genio pontieri
VIII Battaglione genio collegamenti
Corpo chimico
63a Legione CC.NN. d’Assalto “Tagliamento”: Console Niccolò Nicchiarelli
9a Divisione fanteria autotrasportabile “Pasubio”: generale di divisione Vittorio Giovanelli
Comando e compagnia comando
Quartier generale, su:
25a Sezione motorizzata Carabinieri Reali
26a Sezione motorizzata Carabinieri Reali
9º Drappello automobilistico per Comando Divisione di Fanteria
91a Sezione carburanti
9º Nucleo soccorso stradale
8º Nucleo movimento stradale
I Gruppo fotocinematografico
83º Ufficio posta militare
79º ed 80º Reggimento fanteria “Roma”, cad. su:
Comando e Compagnia comando
Compagnia Mortai (81 mm)
Batteria cannoni d’accompagnamento (65/17)
I, II e III Battaglione fanteria
8º Reggimento di artiglieria “Pasubio”, su:
Comando e batteria comando,
I Gruppo motorizzato (100/17)
II e III Gruppo Motorizzato (75/27)
85a e 309a Batteria contraerei leggera (20/65)
V Battaglione mortai (81mm)
IX Battaglione mortai (81mm)
9a Compagnia cannoni controcarro (47/32)
141a Compagnia cannoni controcarro (47/32)
30a Compagnia genio artieri
9a Compagnia genio telegrafisti e radiotelegrafisti
95a Sezione fotoelettricisti
5a Sezione di sanità
825º Ospedale da campo
826º Ospedale da campo
836º Ospedale da campo
874º Ospedale da campo
25º Nucleo chirurgico
11a Sezione sussistenza
26a Squadra panettieri con forni rotabili
52a Divisione fanteria autotrasportabile “Torino”: generale di divisione Luigi Manzi
Comando e compagnia comando
Quartier generale, su:
56a Sezione motorizzata Carabinieri Reali
66a Sezione motorizzata Carabinieri Reali
52º Drappello automobilistico per Comando Divisione di Fanteria
52a Sezione carburanti
52º Nucleo soccorso stradale
5º Nucleo movimento stradale
II Gruppo fotocinematografico
152º Ufficio posta militare
81º ed 82º Reggimento fanteria “Torino”, cad. su:
Comando e Compagnia comando
Compagnia Mortai (81mm)
Batteria cannoni d’accompagnamento (65/17)
I, II e III Battaglione fanteria
52º Reggimento di artiglieria “Torino”, su:
Comando e batteria comando,
I Gruppo motorizzato (100/17)
II e III Gruppo Motorizzato (75/27)
352a e 361a Batteria contraerei leggera (20/65)
XXVI Battaglione mortai (81 mm)
LII Battaglione mortai (81 mm)
52a Compagnia cannoni controcarro (47/32)
171a Compagnia cannoni controcarro (47/32)
57a Compagnia genio artieri
52a Compagnia genio telegrafisti e radiotelegrafisti
69a Sezione fotoelettricisti
52a Sezione di sanità
89º Ospedale da campo
90º Ospedale da campo
117º Ospedale da campo
578º Ospedale da campo
52º Nucleo chirurgico
52a Sezione sussistenza
65a Squadra panettieri con forni rotabili
3a Divisione celere “Principe Amedeo Duca d’Aosta”: generale di brigata Mario Marazzani
Quartier generale, su:
Comando e compagnia comando
355a Sezione celere Carabinieri Reali
356a Sezione celere Carabinieri Reali
3º Drappello automobilistico per Comando Divisione Celere
3º Nucleo movimento stradale
III Gruppo fotocinematografico
40º Ufficio posta militare
3º Reggimento bersaglieri, su:
Comando e Compagnia comando
Compagnia Mortai (81mm)
2a Compagnia bersaglieri motociclisti
3a Compagnia bersaglieri motociclisti
XVIII, XX e XXV battaglione bersaglieri autotrasportati
129a Autoreparto leggero
Reggimenti “Savoia Cavalleria” e “Lancieri di Novara”, cad. su:
I e II Gruppo squadroni
5º Squadrone mitraglieri
3º Reggimento di artiglieria celere, su:
Comando e batteria comando,
I, II e III Gruppo artiglieria a cavallo (75/27)
93a e 102a Batteria contraerei leggera (20/65)
III Gruppo squadroni carri veloci “San Giorgio” (L3/35)
XXVI Battaglione mortai (81 mm)
LII Battaglione mortai (81 mm)
105a Compagnia genio artieri
103a Compagnia genio telegrafisti e radiotelegrafisti
73a Sezione di sanità
46º Ospedale da campo
47º Ospedale da campo
148º Ospedale da campo
159º Ospedale da campo
20º Nucleo chirurgico
93a Sezione sussistenza
59a Squadra panettieri con forni rotabili
213º Autoreparto misto
Comando aviazione del Corpo di Spedizione Italiano in Russia: colonnello Carlo Drago
LXI Gruppo da osservazione per l’esercito o 61º Gruppo Autonomo Osservazione Aerea (32 Ca.311) agli ordini di Giordano Chiereghini su:
34a Squadriglia da osservazione del Capitano Cesare Bonino
119a Squadriglia da osservazione del Cap. Giovanni Disegna
128a Squadriglia da osservazione del Cap. Igino Mendini sostituito poi il 17 agosto da Lorenzo Tomaj
XXII Gruppo caccia o 22º Gruppo Autonomo Caccia Terrestre (51 M.C.200) al comando del maggiore Giovanni Borzoni su:
359a Squadriglia da caccia del Cap. Vittorio Minguzzi
362a Squadriglia da caccia del Cap. Germano La Ferla
369a Squadriglia da caccia del Cap. Giorgio Jannicelli
371a Squadriglia da caccia del Cap Enrico Meille
sei sezioni di cannoncini contrerei (Breda 20/65 Mod. 1935)
autoparco
Foto in bianco e nero. La descrizione è nella didascalia sottostante
Il generale Italo Gariboldi alle prime linee parla a dei bersaglieri, estate 1942 (USSME).

ORDINE DI BATTAGLIA ARMIR

8a Armata italiana
Comandante d’armata: generale Italo Gariboldi
Capo di stato maggiore: generale Bruno Malaguti
Comandante d’artiglieria: generale Mario Balotta
Comandante del genio: generale Arnaldo Forgiero
Comandante delle reparto chimico: tenente colonnello Cesiro Mischi
Comandante d’aviazione: generale di brigata aerea Enrico Pezzi
21º Gruppo Autonomo Caccia Terrestre: maggiore Ettore Foschini
Intendente generale: generale di brigata Carlo Biglino
Ufficiale di collegamento tedesco: General der Infanterie Kurt von Tippelskirch (27 agosto 1942 - 1º febbraio 1943)
Capo di stato maggiore presso l’ufficio di collegamento: Oberst Walter Nagel (18 settembre 1942 - 5 gennaio 1943), poi Generalmajor Hans Speidel (5 gennaio 1943 - 5 febbraio 1943)
Raggruppamento a cavallo Barbò: generale di brigata Guglielmo Barbò di Casalmorano
3º Reggimento cavalleria “Savoia Cavalleria”: colonnello Alessandro Bettoni Cazzago
5º Reggimento cavalleria “Lancieri di Novara”: colonnello Carlo Pagliano
3º Reggimento artiglieria a cavallo
9º Raggruppamento artiglieria d’armata
201º Reggimento artiglieria motorizzato: colonnello Enrico Altaville
4º Raggruppamento Artiglieria contraerei: colonnello Giuseppe di Martino
31°, 40°, 42° e 65° batterie antiaeree
Corpo d’armata alpino: generale di corpo d’armata Gabriele Nasci
Capo di stato maggiore: colonnello Giulio Martinat
Comandante d’artiglieria: generale di brigata Carlo Filippi
Comandante del genio: generale di brigata Cesare Tamassia
2a Divisione alpina “Tridentina”: generale Luigi Reverberi
5º Reggimento alpini: colonnello Giuseppe Adami
6º Reggimento alpini: colonnello Paolo Signorini
2º Reggimento artiglieria alpina: colonnello Federico Moro
3a Divisione alpina “Julia”: generale Umberto Ricagno
8º Reggimento alpini: colonnello Armando Cimolino
9º Reggimento alpini: colonnello Fausto Lavizzari
3º Reggimento artiglieria alpina: colonnello Pietro Gay
4a Divisione alpina “Cuneense”: generale Emilio Battisti
1º Reggimento alpini: colonnello Luigi Manfredi
2º Reggimento alpini: colonnello Luigi Scrimin
4º Reggimento artiglieria alpina: colonnello Enrico Orlandi
11º Raggruppamento artiglieria di corpo d’Armata: colonnello Giovanni Giua
Battaglione alpini sciatori “Monte Cervino
XXXII Gruppo cannoni da 149/40 del 9º Raggruppamento d’artiglieria di corpo d’armata
XXIV Gruppo cannoni da 149/28 del 9º Raggruppamento d’artiglieria di corpo d’armata
612º Reggimento d’artiglieria tedesco
II Corpo d’Armata: generale di corpo d’armata Giovanni Zanghieri
Capo di stato maggiore: colonnello Ugo Almici
Comandante d’artiglieria: generale di brigata Italo Giglio
Comandante del genio: generale di brigata Balilla Rima
5a Divisione fanteria “Cosseria”: generale di divisione Enrico Gazzale
89º Reggimento fanteria: colonnello Paolino Maggio
90º Reggimento fanteria: tenente colonnello Giacomo Lapenna
108º Reggimento artiglieria: colonnello Ernesto Drommi
318º Reggimento granatieri: Oberst Erich Mielke (della 213a Divisione di sicurezza)
3a Divisione fanteria “Ravenna”: generale di brigata Francesco Dupont
37º Reggimento fanteria: colonnello Giovanni Naldoni
38º Reggimento fanteria: colonnello Mario Bianchi
121º Reggimento artiglieria: colonnello Giacomo Manfredi
2º Raggruppamento artiglieria di Corpo d’Armata: tenente colonnello Liberato Mascagna
52º e 54º Batteria antiaerea
Raggruppamento CC.NN. “23 Marzo”: luogotenente Generale Luigi Martinesi
Gruppo battaglioni “Leonessa”: Console Graziano Sardu
Gruppo battaglioni “Valle Scrivia”: Console Mario Bertoni
III Gruppo del 201º Reggimento d’artiglieria motorizzato
XXXI Gruppo cannoni da 149/40 del 9º Raggruppamento d’artiglieria d’armata
101º compagnia genieri
XXXV Corpo d’Armata (ex CSIR): generale di corpo d’armata Giovanni Messe, poi Francesco Zingales
Capo di stato maggiore: colonnello Gaetano Vargas
Comandante d’artiglieria: generale di brigata Paolo Perrod
Comandante del genio: generale di brigata Mario Tirelli
298a Divisione di fanteria tedesca: Generalmajor Arnold Szelinski
525º, 526º e 527º Reggimento granatieri
298º Reggimento d’artiglieria
9a Divisione fanteria “Pasubio”: generale di divisione Guido Boselli
79º Reggimento fanteria: colonnello Armando Mazzocchi
...

Indice dei contenuti

  1. Introduzione
  2. I. Operazione Barbarossa
  3. II. Il Corpo di Spedizione italiano
  4. III. Trasferimento in Russia
  5. IV. La manovra di Petrikovka
  6. V. Nel Bacino del Donetz
  7. VI. Nuovi impieghi
  8. VII. La battaglia di Natale
  9. VIII. Fronte di Izjum
  10. IX. L’8a Armata Italiana in Russia
  11. X. La marcia verso il Don
  12. XI. La prima battaglia difensiva del Don
  13. XII. Nuove battaglie difensive
  14. XIII. La seconda battaglia difensiva del Don
  15. XIV. Prosegue la ritirata
  16. XV. La ritirata del Corpo d’Armata Alpino
  17. XVI. La fuga verso la salvezza
  18. Appendici
  19. Bibliografia