Introduzione al Sufismo
eBook - ePub

Introduzione al Sufismo

  1. Italian
  2. ePUB (disponibile sull'app)
  3. Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub

Introduzione al Sufismo

Informazioni su questo libro

I fondamenti della spiritualità islamica da una delle fonti più antiche. Con questo piccolo volumetto Sulamî ci aiuta ad entrare nel pensiero mistico dell'Islam attraverso le sentenze di alcuni tra i suoi più antichi maestri. La Muqaddima di Sulamî, come molti tra i più antichi trattati di Sufismo, si preoccupa soprattutto di delineare le basi di questa Via servendosi dei detti dei suoi predecessori: classifica i princìpi della purificazione interiore, le attitudini necessarie a chi desidera cimentarsi in questo cammino iniziatico e le regole da osservare dopo essersi ricollegati ad un Maestro spirituale, descrivendo infine alcuni degli stati spirituali a cui va incontro il murîd (discepolo) lungo il percorso che lo condurrà all'unione con l'Amato.

Domande frequenti

Sì, puoi annullare l'abbonamento in qualsiasi momento dalla sezione Abbonamento nelle impostazioni del tuo account sul sito web di Perlego. L'abbonamento rimarrà attivo fino alla fine del periodo di fatturazione in corso. Scopri come annullare l'abbonamento.
Al momento è possibile scaricare tramite l'app tutti i nostri libri ePub mobile-friendly. Anche la maggior parte dei nostri PDF è scaricabile e stiamo lavorando per rendere disponibile quanto prima il download di tutti gli altri file. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Perlego offre due piani: Base e Completo
  • Base è ideale per studenti e professionisti che amano esplorare un’ampia varietà di argomenti. Accedi alla Biblioteca Base con oltre 800.000 titoli affidabili e best-seller in business, crescita personale e discipline umanistiche. Include tempo di lettura illimitato e voce Read Aloud standard.
  • Completo: Perfetto per studenti avanzati e ricercatori che necessitano di accesso completo e senza restrizioni. Sblocca oltre 1,4 milioni di libri in centinaia di argomenti, inclusi titoli accademici e specializzati. Il piano Completo include anche funzionalità avanzate come Premium Read Aloud e Research Assistant.
Entrambi i piani sono disponibili con cicli di fatturazione mensili, ogni 4 mesi o annuali.
Perlego è un servizio di abbonamento a testi accademici, che ti permette di accedere a un'intera libreria online a un prezzo inferiore rispetto a quello che pagheresti per acquistare un singolo libro al mese. Con oltre 1 milione di testi suddivisi in più di 1.000 categorie, troverai sicuramente ciò che fa per te! Per maggiori informazioni, clicca qui.
Cerca l'icona Sintesi vocale nel prossimo libro che leggerai per verificare se è possibile riprodurre l'audio. Questo strumento permette di leggere il testo a voce alta, evidenziandolo man mano che la lettura procede. Puoi aumentare o diminuire la velocità della sintesi vocale, oppure sospendere la riproduzione. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Sì! Puoi usare l’app Perlego sia su dispositivi iOS che Android per leggere in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo — anche offline. Perfetta per i tragitti o quando sei in movimento.
Nota che non possiamo supportare dispositivi con iOS 13 o Android 7 o versioni precedenti. Scopri di più sull’utilizzo dell’app.
Sì, puoi accedere a Introduzione al Sufismo di As-Sulami in formato PDF e/o ePub, così come ad altri libri molto apprezzati nelle sezioni relative a Teología y religión e Teología islámica. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.

INTRODUZIONE AL SUFISMO

P032-001
Iscrizione in cui campeggia: Allâh al-‘Adl, “Dio è il Giusto”.
Calligrafia speculare – moschea Ulu Cami, Bursa (1399)
Nel Nome di Dio il Clemente, il Misericordioso.
Preghi Iddio sul nostro signore Muhammad e sulla sua famiglia.
Sia lode a Dio, il Signore dei Mondi. Non c’è ingiustizia se non per gli iniqui. La preghiera e il saluto (di Dio) siano sul nostro signore Muhammad, sulla sua famiglia e su tutti i suoi compagni.

1

SULLA COMPAGNIA DEI SUFI

(bâb suhba as-sûfiyya)
Ha detto Muhammad ibn Ahmad al-Baghdâdî1: “Chi vuole essere della compagnia dei Sufi allora si unisca a loro senza anima (bi-lâ nafs), né cuore, né denaro; se poi rivolgerà l’attenzione a qualcuno dei mezzi per sopravvivere (asbâb), questo gli impedirà di raggiungere il suo scopo”.
Ha detto Ibrâhîm (ibn Adham)2: “Grazie alla compagnia dei fuqarâ’ che conoscono Dio (‘ârifîn)3, l’uomo giunge alla Stazione degli Gnostici (maqâm al-‘ârifîn)”.
Si racconta che Abû Bakr ibn Dânyâl al-Armûnî4 vide in sogno Ahmad ibn ‘Abd Allâh ash-Sharâynî (o ash-Shardaynî) e gli domandò: “Quali sono le azioni che hai trovato più vantaggiose?” Mi disse: “Non ho trovato nulla di più utile, oltre all’attestazione dell’unità di Dio (tawhîd), della compagnia (suhba) dei fuqarâ’ ”. Replicai: “E quali le più dannose?” Mi rispose: “Parlar male dei Sufi, e se loro non fossero stati generosi con me sarei tra i dannati; di certo i miei discorsi su di loro avrebbero compromesso le mie azioni, se non avessi fatto la loro conoscenza, grazie alla quale mi sono salvato5”.
Racconta Ibrâhîm ibn Shaybân6 che disse: “Di certo noi non ci accompagniamo con chi dice: “il mio mulo e la mia fiasca””.
Ha detto Abû Ahmad al-Qalânisî7, il maestro di Junayd8: “Feci visita ad un gruppo di fuqarâ’ a Bassora ed essi furono gentili con me e mi dimostrarono stima. Ma quando un giorno chiesi: “Dov’è il mio izâr?9”, persi la loro stima”.
Ha detto Ibrâhîm ibn al-Walâh10: “Andai a Tartûs11 e mi dissero che un gruppo dei miei fratelli erano riuniti in una casa. Andai da loro e vidi diciassette fuqarâ’ e tutti insieme erano un cuore solo”.
Ha detto Abû Sa‘îd al-Kharrâz12: “Ho frequentato i Sufi per cinquant’anni e non vi è mai stato tra me e loro disaccordo”. Gli fu chiesto: “E questo perché?”. Rispose: “Perché mi preoccupavo di me stesso”13.
Ha detto Dhû-n-Nûn (Misrî)14: “Non ricercare la compagnia di Dio se non nell’assenso, non ricercare la compagnia delle creature se non per dar loro un consiglio sincero, non legarti all’anima se non con il dissenso, non accompagnarti allo Shaytân se non con la lotta. Chi lo avversa e lo teme: essi sono coloro che trionfano15”.
Quanto al pentimento esso assicura la lode. Ha detto il Potente, l’Eccelso: “Egli ama chi si pente e coloro che si purificano” (Cor. 2:222).
Quanto alla disposizione naturale dei figli di Adamo (tîniyya)16 essa assicura il castigo. Così come ha detto l’Altissimo: “Di certo voi e gli esseri che adorate altri che Allâh (sarete legna per la jahannam)” (Cor. 21:98).
Quanto all’aver premura (‘inâyatiyya), ciò riguarda in modo particolare Muhammad, che Dio lo benedica e gli dia la Pace, poiché gli disse l’Altissimo: “Dì, se veramente amate Allâh, seguitemi e vi renderete cari a Lui” (Cor. 3:31). La premura assicura la prossimità e la vicinanza (qurba), poiché l’Altissimo ha detto: “Quindi si avvicinò e divenne più vicino” (Cor. 53:8).
1 Abû-l-Hasan Muhammad ibn Ahmad al-Wâ‘iz al-Baghdâdî, conosciuto meglio come sâhib al-Jallâ’. Cfr. ‘Abd ar-Rahmân as-Sulamî: Tabaqât as-sûfiyya, Il Cairo, 1953, p. 94.
2 Ibrâhîm ibn Adham era originario della Bactriana; di nobili origini, divenne noto per la sua ascesi e i suoi miracoli, fu amico di Sufyân ath-Thawrî e di Fudayl ibn ‘Iyâd alla Mecca. Morì in Siria nel 161 h. (777 d.C.). Cfr. Sulamî, Tabaqât, p. 27; Abû Nu‘aym, Hilyat al-awliyâ’, Il Cairo, 1351, vol. 7, p. 367; al-Qushayrî, ar-Risâla al-qushayriyya, Il Cairo, 1940, p. 8; Hujwirî, Kashf, p. 103; ‘Abd al-Wahhâb ash-Sha‘rânî, at-Tabaqât al-kubrâ, trad. it. Vite e detti di Santi Musulmani, a cura di V. Vacca, Torino, 1968, p. 117; Farîd ad-Dîn ‘Attâr, Tadhkira al-awliyâ’, trad. it. Parole di Sufi, a cura di L. Pirinoli, Milano, 1994, p. 133.
3 Plurale di faqîr, “povero”, il termine con cui spesso vengono chiamati i sûfî.
4 Si tratta di al-Husayn ibn ‘Alî ibn Yazdâniyâr, sûfî azero; Sulamî, Tabaqât, pp. 406-409; Abû Nu‘aym, Hilya, vol. 10, p. 623.
5 La versione di questo periodo riportata nell’edizione di Baghdâd del 1984, è preferibile a quella dell’edizione corrente.
6 Abû Ishâq Ibrâhîm ibn Shaybân al-Qirmîsînî, compagno di al-Maghribî e di al-Khawâs, contemporaneo di Sulamî. Cfr. Sulamî, Tabaqât, pp. 403-5; Abû Nu‘aym, Hilya, vol. 10, p. 361.
7 Abû Ahmad ibn Ahmad al-Qalânisî, visse a Baghdâd, morì alla Mecca nel 270. Sarrâj, al-Luma‘, ed. Nicholson, Londra, 1963, p. 194 e passim.
8 Abû-l-Qâsim al-Junayd al-Baghdâdî nacque a Nehâvand in Persia, ma visse prevalentemente a Baghdâd dove morì nel 297 h. (910 ca.). Fu uno dei maestri più importanti della scuola di Baghdâd che ebbe un ruolo importante nello sviluppo dottrinale del Sufismo. Cfr. Sulamî, Tabaqât, pp. 155-163; Abû Nu‘aym, Hilya, vol. 10, p. 255; Qushayrî, Risâla, p. 20; Hujwirî, Kashf, pp. 128-30; Sha‘rânî, Vite, p. 136; ‘Attâr, Tadhkira, p. 307.
9 L ’ izâr è un panno cinto ai lombi, caratteristico indumento dei beduini; è anche la parte inferiore della veste rituale del pellegrino musulmano.
10 Potrebbe essere probabilmente Abû Ishâq Ibrâhîm ibn Ahmad al- Muwallad, iniziato da Junayd al Sufismo, morto nel 291. Cfr. Sulamî, Tabaqât, p. 150.
11 Tartûs, città della Siria situata vicino ad Aleppo famosa al tempo di Sulamî per essere la patria di asceti e uomini santi.
12 Abû Sa‘îd Ahmad ibn ‘Isâ al-Kharrâz, sûfî del gruppo di Baghdâd, compagno di Dhû-n-Nûn al-Misrî, Sarî as-Saqatî, Bishr ibn al-Hârith e altri. Morto nel 279 h. Afferma l’autore che egli fu il primo a parlare della scienza del fanâ’ e del baqâ’. Cfr. Sulamî, Tabaqât, pp. 228-232; Abû Nu‘aym, Hilya, vol.10, p. 246; Qushayrî, Risâla, p. 24; Hujwirî, Kashf, pp. 241-6; Sha‘ rânî, Vite, p. 146; ‘Attâr, Tadhkira, p. 313.
13 La nota in margine nell’edizione di al-Azhar spiega che al-Kharrâz voleva intendere con questa frase che in quel periodo egli era impegnato a correggere i difetti della propria anima e perciò non poteva osservare i difetti dell’anima altrui (Op. cit. p. 28).
14 Abû-l-Fayd ibn Ibrâhîm, detto Dhû-l-Nûn. Figura semi-leggendaria del sufismo egiziano. Nubiano, si dice che fosse di origine cristiana, morì nel 245 a Giza (856 ca.). Cfr. Sulamî, Tabaqât, pp. 15-26; Abû Nu‘aym, Hilya, vol. 9, p. 3; Qushayrî, Risâla, p. 9; Hujwirî, Kashf, p. 100; Sha‘rânî, Vite, pp. 118-20; ‘Attâr, Tadhkira, p. 161.
15 Cfr. Cor. 2:5; 3:104; 7:8 ecc. Il curatore del testo arabo segnala che a questo punto il testo originale non è chiaro. I tre paragrafi che seguono non si trovano nell’edizione cairina dell’Azhar.
16 Anche qui il curatore segnala che il termine non è chiaro. Tîn, l’argilla, è l’elemento con cui Iddio ha plasmato Adamo e che rappresenta l’elemento caratteristico del genere umano.

2

SULL’AMORE

(bâb al-mahabba)
Ha detto Abû-l-Qâsim an-Nasrâbâdhî17: “L’amore e la prova sono due termini vicini tra loro18. Non si può guardare la prova con l’occhio della prova e con l’occhio dell’amore, è necessario che chi è incline all’Amore guardi la prova solo con lo sguardo dell’amore, affinché l’amore per Lui sia autentico”.
Ho ascoltato uno di quelli (tra i Sufi) che ha detto:
Vi è un segreto tra gli amanti che non è possibile spiegare.
Né la penna né le parole lo hanno raccontato alle creature.
L’Amore (hubb) è una parola di due lettere: la hâ’ e la bâ’. La hâ’ è l’ultima tra le lettere della parola rûh (spirito) e la bâ’ è la prima tra le lettere della parola badan (corpo). L’amante19 è uno spirito senza corpo e un corpo senza spirito. Per ogni cosa vi è una spiegazione tranne che per l’amore, poiché l’amore ha la sua spiegazione in se stesso, è troppo sottile e nobile perché possa rientrare in una definizione. Per questo Iddio l’Altissimo ha creato gli angeli per il servizio devoto, i jinn per il potere20, i demoni per la maledizione, e ha creato gli gnostici per l’Amore.
L’amore è un fuoco, il suo combustibile i fegati degli amanti. Il timore è fuoco21 e...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Collana
  3. Titolo
  4. Copyright
  5. Indice
  6. Introduzione
  7. Introduzione al Sufismo
  8. Glossario dei termi arabi
  9. Indice dei nomi e dei luoghi
  10. Indice dei versetti coranici citati
  11. Bibliografia essenziale