Le rivolte del cielo
eBook - ePub

Le rivolte del cielo

Una storia del cambiamento climatico, XV-XX secolo

  1. Italian
  2. ePUB (disponibile sull'app)
  3. Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub

Le rivolte del cielo

Una storia del cambiamento climatico, XV-XX secolo

Informazioni su questo libro

Dagli albori dei tempi moderni fino alla metà del XX secolo, le società occidentali hanno discusso del cambiamento climatico, delle sue cause e dei suoi effetti sugli equilibri ecologici, sociali e politici. All'epoca non ci si preoccupava ancora per le emissioni di CO2 o per l'effetto serra. Eppure, si sapeva che l'abbattimento delle foreste e la trasformazione del pianeta avrebbero modificato le piogge, le temperature e le stagioni. Ovunque la storia abbia fatto passi da gigante, la questione del cambiamento climatico si è insinuata in maniera preponderante: dai conquistatori del Nuovo Mondo ai rivoluzionari del 1789, dagli studiosi e dai tribuni politici del XIX secolo agli imperialisti europei in Asia e in Africa, fino alla Seconda guerra mondiale. Questa magistrale indagine racconta per la prima volta le ansie e le speranze delle società che, sottoposte ai capricci del cielo, pensano e anticipano il cambiamento climatico. "Le rivolte del cielo. Una storia del cambiamento climatico, XV – XX secolo" illustra inoltre come la trasformazione del clima sia stata al centro di dibattiti fondamentali su colonizzazione, Dio, Stato, natura e capitalismo, mettendo in luce come da queste battaglie siano emersi alcuni concetti chiave della scienza e della politica ambientale contemporanee. Se, per un breve periodo di tempo, l'industria e la scienza hanno instillato in noi la rassicurante illusione di un clima impassibile, in tempo di riscaldamento globale, dobbiamo affrontare ancora una volta le rivolte del cielo.

Domande frequenti

Sì, puoi annullare l'abbonamento in qualsiasi momento dalla sezione Abbonamento nelle impostazioni del tuo account sul sito web di Perlego. L'abbonamento rimarrà attivo fino alla fine del periodo di fatturazione in corso. Scopri come annullare l'abbonamento.
Al momento è possibile scaricare tramite l'app tutti i nostri libri ePub mobile-friendly. Anche la maggior parte dei nostri PDF è scaricabile e stiamo lavorando per rendere disponibile quanto prima il download di tutti gli altri file. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Perlego offre due piani: Base e Completo
  • Base è ideale per studenti e professionisti che amano esplorare un’ampia varietà di argomenti. Accedi alla Biblioteca Base con oltre 800.000 titoli affidabili e best-seller in business, crescita personale e discipline umanistiche. Include tempo di lettura illimitato e voce Read Aloud standard.
  • Completo: Perfetto per studenti avanzati e ricercatori che necessitano di accesso completo e senza restrizioni. Sblocca oltre 1,4 milioni di libri in centinaia di argomenti, inclusi titoli accademici e specializzati. Il piano Completo include anche funzionalità avanzate come Premium Read Aloud e Research Assistant.
Entrambi i piani sono disponibili con cicli di fatturazione mensili, ogni 4 mesi o annuali.
Perlego è un servizio di abbonamento a testi accademici, che ti permette di accedere a un'intera libreria online a un prezzo inferiore rispetto a quello che pagheresti per acquistare un singolo libro al mese. Con oltre 1 milione di testi suddivisi in più di 1.000 categorie, troverai sicuramente ciò che fa per te! Per maggiori informazioni, clicca qui.
Cerca l'icona Sintesi vocale nel prossimo libro che leggerai per verificare se è possibile riprodurre l'audio. Questo strumento permette di leggere il testo a voce alta, evidenziandolo man mano che la lettura procede. Puoi aumentare o diminuire la velocità della sintesi vocale, oppure sospendere la riproduzione. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Sì! Puoi usare l’app Perlego sia su dispositivi iOS che Android per leggere in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo — anche offline. Perfetta per i tragitti o quando sei in movimento.
Nota che non possiamo supportare dispositivi con iOS 13 o Android 7 o versioni precedenti. Scopri di più sull’utilizzo dell’app.
Sì, puoi accedere a Le rivolte del cielo di Jean-Baptiste Fressoz,Fabien Locher, Daniele Ballarini in formato PDF e/o ePub, così come ad altri libri molto apprezzati nelle sezioni relative a Scienze biologiche e Storia mondiale. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.

Informazioni

XVI

L’INNOCENTE CARBONIO DEL XIX SECOLO

Nel 1832, Charles Babbage, matematico e inventore, s’interrogava sul futuro del carbonio disperso a profusione nell’atmosfera dalle industrie britanniche. Le macchine a vapore, faceva giustamente notare, “versano continuamente nell’atmosfera grandi quantità di acido carbonico e altri gas dannosi per la vita animale”. I modi con cui la natura scompone questi elementi, o restituisce loro una forma solida, non sono sufficientemente noti”(836). In Francia, Eugène Huzar, un filosofo catastrofista oggi piuttosto dimenticato, azzardava nel 1857 la seguente previsione: “Fra 100 o 200 anni, il mondo, siccome sarà solcato da ferrovie e battelli a vapore, e pieno di fabbriche e officine, sprigionerà miliardi di metri cubi di acido carbonico o di ossido di carbonio, e poiché le foreste saranno state distrutte, queste centinaia di miliardi di acido carbonico e ossido di carbonio turberanno l’armonia del pianeta”(837).
Questi due allarmi, per quanto possano sembrare premonitori, non hanno niente a che vedere con l’attuale catastrofe climatica. Allorché Babbage e Huzar si premurano per gli effetti del carbonio sull’atmosfera, nessuno immagina ancora che l’anidride carbonica possa influire sulla temperatura del Globo. Ancor più sorprendente è il fatto per cui queste preoccupazioni non sono assolutamente originali: una pletora di studiosi studia il ciclo del carbonio per l’intero XIX secolo e sussidiariamente anche l’impatto dell’industrie su di esso. Alcuni si inquietano per la fertilità dei suoli e per l’agrochimica, oltre a tracciare gli elementi chimici che compongono i raccolti; altri si dedicano alla flora del carbonifero o alla formazione delle rocce sedimentarie; altri ancora tentano di spiegare la stabilità dell’atmosfera o di dimostrare l’esistenza di Dio. In ogni caso, il cambiamento climatico non rientra nei loro problemi. Nell’Ottocento, la perturbazione antropica del ciclo dell’acqua è effettivamente una questione in ballo, ma lo stesso non vale per il carbonio. E perfino dopo che John Tyndall e Svante Arrhenius avranno reso evidente il ruolo della CO2 per l’effetto serra, quest’effetto verrà ritenuto positivo per il clima e per l’umanità, almeno fino alla metà del XX secolo.

La teologia del carbonio

Nel 1787, quando nasce la parola “carbonio”(838), l’idea di una compensazione fra la respirazione degli animali che produce acido carbonico e quella delle piante che assorbono questo acido è alquanto diffusa fra i chimici(839). Già Lavoisier si stupiva della “meravigliosa circolazione fra i tre regni”(840). S’impone una concezione chimica del mondo che vede la vita come un insieme di circolazioni materiali. E per tutto l’Ottocento tale visione fomenta la fantasia dei teologi della natura: l’ordine divino è leggibile con maggiore chiarezza sulla scala degli elementi costituivi della materia e nella lingua della nuova nomenclatura. Come l’astronomia newtoniana distingueva la mano di Dio nella stabilità delle orbite, così la chimica del dopo Lavoisier pretende di leggere il disegno divino nella circolazione incessante degli elementi chimici: la natura è un orologio infinitamente complesso e basato su innumerevoli flussi materiali, che collegano reciprocamente gli esseri viventi e questi ultimi al mondo minerale. Le rotelle di questo ingranaggio, le wheels o i “cicli”, concorrono al buon funzionamento del tutto e al mantenimento dell’abitabilità del mondo. Verso la metà del XIX secolo, le opere di divulgazione, i sermoni e le conferenze popolari intendono dimostrare l’esistenza di Dio esibendo l’organizzazione materiale della Creazione mediante la chimica(841).
Prendiamo a esempio The Chemistry of Common Life dello scozzese James Finlay Johnston, una delle opere meglio riuscite di questo genere. L’autore espone in modo consecutivo i cicli della materia che sono essenziali per la vita: acqua, carbonio e azoto. Dio li ha organizzati affinché si mantenga l’equilibrio chimico necessario per la vita nel mondo. Quello del carbonio, secondo lui, è il più “bello”, il più sottile e misterioso, e la cui portata apologetica è maggiormente chiara. In effetti, esso si trova nell’atmosfera in proporzione sia infima sia costante, e ciò nonostante le sue masse gigantesche siano depositate nel carbon fossile, dissolte nell’oceano o imprigionate nelle rocce calcaree(842). L’interpretazione teologica di questo ciclo è ambivalente. Da una parte, essa sembra dimostrare l’esistenza, all’interno della Creazione, di una “finalità positiva” e ben intenzionata nei confronti dell’Uomo(843), dall’altra rende fragile e fugace la stessa esistenza della vita sulla Terra. Per Johnston, la vita “è solo un piccolo episodio nel grande poema della Creazione”(844). Secondo un altro teologo nonché chimico, “nella disposizione e sistemazione materiale del mondo che la scienza ha illuminato [...], il cambiamento, per quanto piccolo che sia, sarà incompatibile con la sicurezza e l’equilibrio del tutto”(845).
Queste inquietudini, qui enunciate a proposito del ciclo del carbonio, rimangono su un piano piuttosto astratto. Nell’Ottocento, la grande questione politica sull’equilibrio chimico del mondo, quella che si riflette in problemi di portata immensa, non riguarda l’atmosfera e nemmeno il carbonio. Essa si riferisce ai suoli e ai cicli dell’azoto, del potassio e del fosforo. L’urbanizzazione monopolizza le ansie dei chimici (fra cui il famoso Justus von Liebig) o dei pensatori socialisti (fra cui Karl Marx). La concentrazione degli uomini e dei loro escrementi impedisce il ritorno nei campi delle sostanze...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. Colophon
  4. Indice
  5. Introduzione. Dieci tesi storiche sul cambiamento climatico
  6. I. La vera scoperta di Cristoforo Colombo
  7. II. Migliorare il mondo?
  8. III. Il clima della storia
  9. IV. La nascita della climatologia storica
  10. V. Un arsenale nell’Oceano indiano
  11. VI. Il clima della Rivoluzione
  12. VII. Patriottismi climatici
  13. VIII. All’ombra del vulcano
  14. IX. Bisogna vendere le foreste nazionali?
  15. X. Le crociate di François-Antoine Rauch
  16. XI. La circolare n. 18. Duecento anni fa: un’indagine sul cambiamento climatico
  17. XII. Il potere delle foreste
  18. XIII. Si schiarisce l’orizzonte
  19. XIV. Gli enigmi del passato climatico
  20. XV. Restaurare il mondo, governare gli imperi
  21. XVI. L’innocente carbonio del XIX secolo
  22. Epilogo
  23. Postfazione
  24. Accreditamenti per le illustrazioni