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Informazioni su questo libro
Il «grado zero del linguaggio» di agnelli travestiti da leoni (da tastiera) sottende una cultura maschilista della violenza che non ha radici nella distinzione di genere ma in un problema educativo strutturale e nell'organizzazione patriarcale della società . Si tratta di una cultura che non risparmia nessuno: né quelle donne che l'hanno interiorizzata e non la mettono in discussione, né gli uomini costretti a rispettare determinati canoni di mascolinità . La sociologa Graziella Priulla analizza la situazione attraverso dati, studi scientifici, fatti di cronaca e post sui social. Tutto questo dà la misura di quanto la situazione sia grave e quanto questa gravità spesso non sia percepita, sottolineando la conseguente difficoltà di esprimere opinioni ritenute minoritarie. Questo libro fa chiarezza sulla necessità di mettere in discussione «un intero sistema di significati e comunicazioni rintracciando e svelando gli equivoci su cui si fonda».
Domande frequenti
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Informazioni
Indice dei contenuti
- Introduzione
- Conigli mannari
- La stagione dell’odio misogino
- I numeri della violenza
- Stai al tuo posto, femmina
- Uomini, avete un problema
- Di cosa stiamo parlando?
- La violenza e la vergogna
- Cultura dello stupro
- Italiani brava gente
- Vivere senza timore è un privilegio
- Cacciatori e prede, chiavi e serrature
- Credevo, avevo capito, mi sembrava…
- Pur di lavorare
- Inferni coniugali
- Quando la vittima diventa imputata
- Falsi miti, comode credenze, facili scappatoie
- Puntare il dito sulla vittima
- Stupratori e buoi dei paesi tuoi
- Il più vile degli orrori: lo stupro etnico
- Crimini in tempi di pace: i corpi più vulnerabili
- Non si può concludere