
- 152 pagine
- Italian
- ePUB (disponibile sull'app)
- Disponibile su iOS e Android
Informazioni su questo libro
Vale la pena raccontare gli scrittori del passato e le loro opere? L'autrice si interroga sui modi in cui, dal XVIII secolo, la cultura è stata divulgata, disseminata, comunicata ai non addetti ai lavori: donne, bambini, lettori che conoscono alcune cose ma non altre. Già da tempo le scienze e la storia hanno saputo diventare "pubbliche", si sono cioè impegnate per condividere le conoscenze e le competenze fuori dal mondo accademico. Anche la cultura umanistica si sta muovendo in tal senso: sugli scaffali delle librerie sono esposti testi enciclopedici che raccontano opere letterarie in pillole e biografie che narrano a un pubblico di tutte le età la vita di donne e uomini memorabili. E tutto ciò con un linguaggio chiaro, semplice, efficace. Così si afferma un nuovo modo di pensare il rapporto tra narrazione e pubblico, con possibilità e limiti indagati in questo volume.
Domande frequenti
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Informazioni
Indice dei contenuti
- Premessa - di Gian Mario Anselmi
- Introduzione
- Una storia. La divulgazione nella cultura italiana della modernitÃ
- Un genere letterario. La biografia
- Un esempio. La divulgazione per l’infanzia
- Una forma. L’elenco
- Un divulgatore. Giampaolo Dossena
- Modelli e pratiche
- Conclusione provvisoria
- Postfazione - di Giovanna A. Massari
- Note al testo
- Bibliografia e sitografia