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L'officina del Vate
Informazioni su questo libro
I Taccuini sono la vera "officina" di Gabriele d'Annunzio. Il poeta descriveva, con rapidi cenni, i luoghi e le persone che incontrava nel suo girovagare per l'Italia e per l'Europa. Questo materiale, scritto sul "campo", viene quasi sempre impiegato nelle opere maggiori, in particolare, per quel che riguarda i Taccuini di questo volume, il romanzo Il fuoco e le poesie di Maia. Il valore non è solo filologico. Questi, infatti, sono i Taccuini pubblicati da "Primato", la rivista di Giuseppe Bottai, e rappresentano un tentativo di dare un illustre antenato al Fascismo. Tentativo non riuscito, come dimostra la storiografia più recente. Tuttavia i Taccuini sono anche una bella lettura, a prescindere da tutto il resto. L'occhio del Vate è infallibile, e le sue note, talvolta, si alzano al livello della poesia.
Domande frequenti
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Informazioni
Indice dei contenuti
- prefazione Gabriele d’Annunzio, il Dante del xx secolo di Alessandro Gnocchi
- i taccuini
- 1896 taccuino n. 11
- 1897 taccuino n. 15
- 1897 taccuino n. 15 (Continuazione dal numero precedente)
- 1899 taccuino n. 6
- 1900 taccuino n. 48
- 1902 taccuino n. 30
- 1902 taccuino n. 30 (Continuazione dal numero precedente)
- 1907 taccuino n. 47
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