
eBook - ePub
E la quarta volta siamo annegati
Sul sentiero della morte che porta al Mediterraneo
- 448 pagine
- Italian
- ePUB (disponibile sull'app)
- Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub
E la quarta volta siamo annegati
Sul sentiero della morte che porta al Mediterraneo
Informazioni su questo libro
«Un libro essenziale, se si vuole capire davvero la più grande tragedia umanitaria in corso sotto ai nostri occhi: nessuno potrà dire «io non lo sapevo».»
Cecilia Strada
«Il più importante lavoro di reportage contemporaneo che abbia mai letto... Spero che il lavoro di Sally Hayden possa contribuire ad avviare una discussione radicalmente nuova, e necessaria da molto tempo, sull'approccio dell'Europa alla migrazione e ai confini.»
Sally Rooney
«Una cronaca approfondita e straziante... Il libro è il culmine di una missione d'inchiesta condotta da una sola donna per scoprire le miriadi di abusi subite dai migranti che sperano di costruirsi una vita migliore in Europa.»
«Foreign Policy»
Nel 2018 la giornalista Sally Hayden inizia a ricevere via Facebook richieste d’aiuto da parte di prigionieri detenuti nelle carceri in Libia, migranti che avevano tentato di attraversare il Mediterraneo per scappare da guerre e dittature. A quei messaggi ne seguono molti altri che riportano foto trafugate delle torture subite nelle prigioni, insieme a informazioni sconcertanti che inizialmente nessun giornale era disposto a pubblicare. Hayden decide così di ripercorrere la rotta dei migranti, raccogliendo testimonianze uniche, interpellando vittime, governi, istituzioni e organizzazioni internazionali.
L’estenuante percorso migratorio dall’Africa al Mediterraneo, fra morti, abusi di ogni tipo e riscatti esorbitanti, suscita indignazione, tanto quanto apprendere della negligenza delle organizzazioni internazionali come l’ONU e dell’impotenza delle ONG. Ma, soprattutto, l’autrice si sofferma sulle politiche migratorie dell’Unione Europea che hanno contribuito indirettamente ad alimentare il traffico di essere umani.
Questa inchiesta cruda e coraggiosa ha la capacità di far emergere le spaventose contraddizioni di un Occidente che ha paura di perdere i propri privilegi. Riesce a scuotere le coscienze e a far riflettere sulle nostre responsabilità collettive e individuali, restituendo voce a chi se l’è vista negare.
Cecilia Strada
«Il più importante lavoro di reportage contemporaneo che abbia mai letto... Spero che il lavoro di Sally Hayden possa contribuire ad avviare una discussione radicalmente nuova, e necessaria da molto tempo, sull'approccio dell'Europa alla migrazione e ai confini.»
Sally Rooney
«Una cronaca approfondita e straziante... Il libro è il culmine di una missione d'inchiesta condotta da una sola donna per scoprire le miriadi di abusi subite dai migranti che sperano di costruirsi una vita migliore in Europa.»
«Foreign Policy»
Nel 2018 la giornalista Sally Hayden inizia a ricevere via Facebook richieste d’aiuto da parte di prigionieri detenuti nelle carceri in Libia, migranti che avevano tentato di attraversare il Mediterraneo per scappare da guerre e dittature. A quei messaggi ne seguono molti altri che riportano foto trafugate delle torture subite nelle prigioni, insieme a informazioni sconcertanti che inizialmente nessun giornale era disposto a pubblicare. Hayden decide così di ripercorrere la rotta dei migranti, raccogliendo testimonianze uniche, interpellando vittime, governi, istituzioni e organizzazioni internazionali.
L’estenuante percorso migratorio dall’Africa al Mediterraneo, fra morti, abusi di ogni tipo e riscatti esorbitanti, suscita indignazione, tanto quanto apprendere della negligenza delle organizzazioni internazionali come l’ONU e dell’impotenza delle ONG. Ma, soprattutto, l’autrice si sofferma sulle politiche migratorie dell’Unione Europea che hanno contribuito indirettamente ad alimentare il traffico di essere umani.
Questa inchiesta cruda e coraggiosa ha la capacità di far emergere le spaventose contraddizioni di un Occidente che ha paura di perdere i propri privilegi. Riesce a scuotere le coscienze e a far riflettere sulle nostre responsabilità collettive e individuali, restituendo voce a chi se l’è vista negare.
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Informazioni
Argomento
Scienze socialiCategoria
Emigrazione e immigrazioneIndice dei contenuti
- L’autrice
- Frontespizio
- Pagina di Copyright
- Indice
- Cartine
- Cronologia degli eventi importanti e delle statistiche rilevanti
- Nota sulle fonti e sulle donazioni
- Prologo. Questa SIM è la nostra vita
- E la quarta volta siamo annegati
- 1. Dove finisce e dove inizia
- 2. Sudan: attraverso il deserto
- 3. Libia: la tratta degli schiavi del XXI secolo
- 4. Ain Zara e Abū Salīm: nuova vita e nuova morte
- 5. Libia: fuga nell’inferno
- 6. Triq al-Sikka: bruciato vivo
- 7. Nazioni Disunite
- 8. Tunisi: gli ultimi giorni dell’impero romano
- 9. Abū Salīm: l’amore resiste
- 10. Khoms Souq al-Khamis: un mercato di esseri umani
- 11. Sierra Leone: la corsa al tempio e le donne rimaste indietro
- 12. Bruxelles: «fine» della crisi dei migranti
- 13. Triq al-Sikka: sottoterra
- 14. Tripoli: scoppia di nuovo la guerra
- 15. Qasr bin Ghashir e Zawiya: partono colpi
- 16. Zintan: la «Guantanamo» libica
- 17. La Struttura di raccolta e partenza dell’UNHCR: l’Hotel
- 18. Tajoura: crimini di guerra e schiavi di guerra
- 19. Ruanda: una nuova rotta verso la salvezza
- 20. Tripoli: viene chiusa la Struttura di raccolta e partenza
- 21. Il Mar Mediterraneo: Fortezza Europa
- 22. Addis Abeba: i trafficanti a processo
- 23. Parigi e Berlino: l’Europa sotto accusa
- 24. Europa: casa dolce casa
- Epilogo. Lussemburgo: Essey
- Nota dell’autrice
- Nota sulla terminologia
- Acronimi
- Ringraziamenti
- Note
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