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I misteri dell'Acqua tofana
Informazioni su questo libro
L'Acqua Tofana è un veleno usato in Italia nel XVII secolo. Prende il nome da Giulia Tofana che l'inventò nel 1640; era un veleno incolore, inodore e insapore altamente tossico, capace nel giro di pochi giorni di provocare una morte apparentemente naturale, e che vendette soprattutto a donne intrappolate in matrimoni sgraditi."Era venuta in Roma dalla Sicilia per mezzo di alcune malvagie femmine certa maniera di veleno tanto fiero ed agevole a comporsi, quanto impossibile a conoscersi non distinguendo egli né il sapore né il colore dell'acqua pura ed uccidendo con malattia di pochi giorni senza verun di quegli accidenti che non sono comuni alle infermità ordinarie, per mezzo di una morte desiderabile ad ogni sorte di cristiano, come quella che dava tempo ed agio di provvedere all'eterna salute coi sagramenti".
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Informazioni
Indice dei contenuti
- I. La Manna di S. Nicola, l’Aceto dl Palermo e l’Acquetta di Perugia
- II. Giulia Tofana, il suo Fratone e le sue alunne
- III. La scoperta e gli arresti
- IV. Il sordo macello dei mariti
- V. L’avvelenamento del Duca di Ceri
- VI. La condanna
- VII. II Supplizio
- VIII. La vecchia dell’aceto
- Appendice. La Duchessa di Ceri e Francesco Maria Santinelli