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Diario precario
Informazioni su questo libro
Moltissimi versi scritti in gioventù sono andati persi. Ma dal 14 febbraio 2018 ho raccolto con metodo tutto quanto ho avuto bisogno di scrivere: lavoro, lutti, pandemia, svolte e rivolte, traguardi provvisori, gioie e delusioni, dolori, scommesse, sfide, utopie necessarie e sogni possibili. Guardando intorno, leggendo e ascoltando, sempre.
Ricordi, amori e visioni, sempre. I versi mi sono serviti per vivere e sopravvivere, e per scegliere tra quello che si può scegliere. E quando non c'è stata scelta mi hanno sorretto.
“Diario precario”, perché non voglio smarrire il filo del pensiero e perché precaria è la vita e la condizione umana. In una vita ci sono molte vite concomitanti che insistono sugli stessi giorni e sugli stessi anni, e questo spiega la scelta di una settantina di poesie, tra oltre seicento, suddivise in dieci paragrafi a cui si è aggrappato il filo del tempo, e che compongono, approssimativamente, il mosaico di un racconto certamente personale ma anche collettivo, in dieci capitoli di vite vissute. Massimo Troisi, ne “Il Postino”, dice a Pablo Neruda: “La poesia non è di chi la scrive, ma è di chi gli serve!”, ed ha ragione.
Oggi moltissimi hanno uno straordinario bisogno di poesia, anche quando non lo sanno. Di certo io ne ho un tremendo e benedetto bisogno.
Nasco a Napoli il 01.01.1955. Mia madre mi raccontò in seguito che quella è la data buona per i documenti, ma che in realtà ho visto la luce alle 5 del mattino del 28 dicembre 1954. Ho un debito di poesia che tenterò di onorare anche con quei quattro giorni di clandestinità dal mondo ufficiale. Scrivo in versi come bisogno del pensiero più libero fin da quando frequentavo la seconda media. Nel giugno del 1974 ho conseguito il Diploma in Informatica presso l'ITIS “Augusto Righi” di Napoli. Da allora con l'Informatica e con la tecnologia in generale non ho avuto corrispondenze di amorosi sensi. Ho fatto il militare di leva obbligatoria per 14 mesi tra il 1974 e il 1975, a Pinerolo.
Sono stato ferroviere per oltre 13 anni in Piemonte, poi dipendente di Poste italiane per oltre 30.
Delegato e poi sindacalista CGIL, ferroviere e postino, sindacalista per il disarmo, pensionato agitato. I versi mi hanno aiutato a fare il meglio che potevo da Napoli a Ceva, Novara, Livorno, Firenze. Sempre tornando, da 33 anni, a Quercianella Frazione di Livorno, dove tuttora vivo e scrivo.
CON LA PREFAZIONE DI ALESSANDRO QUASIMODO
Ricordi, amori e visioni, sempre. I versi mi sono serviti per vivere e sopravvivere, e per scegliere tra quello che si può scegliere. E quando non c'è stata scelta mi hanno sorretto.
“Diario precario”, perché non voglio smarrire il filo del pensiero e perché precaria è la vita e la condizione umana. In una vita ci sono molte vite concomitanti che insistono sugli stessi giorni e sugli stessi anni, e questo spiega la scelta di una settantina di poesie, tra oltre seicento, suddivise in dieci paragrafi a cui si è aggrappato il filo del tempo, e che compongono, approssimativamente, il mosaico di un racconto certamente personale ma anche collettivo, in dieci capitoli di vite vissute. Massimo Troisi, ne “Il Postino”, dice a Pablo Neruda: “La poesia non è di chi la scrive, ma è di chi gli serve!”, ed ha ragione.
Oggi moltissimi hanno uno straordinario bisogno di poesia, anche quando non lo sanno. Di certo io ne ho un tremendo e benedetto bisogno.
Nasco a Napoli il 01.01.1955. Mia madre mi raccontò in seguito che quella è la data buona per i documenti, ma che in realtà ho visto la luce alle 5 del mattino del 28 dicembre 1954. Ho un debito di poesia che tenterò di onorare anche con quei quattro giorni di clandestinità dal mondo ufficiale. Scrivo in versi come bisogno del pensiero più libero fin da quando frequentavo la seconda media. Nel giugno del 1974 ho conseguito il Diploma in Informatica presso l'ITIS “Augusto Righi” di Napoli. Da allora con l'Informatica e con la tecnologia in generale non ho avuto corrispondenze di amorosi sensi. Ho fatto il militare di leva obbligatoria per 14 mesi tra il 1974 e il 1975, a Pinerolo.
Sono stato ferroviere per oltre 13 anni in Piemonte, poi dipendente di Poste italiane per oltre 30.
Delegato e poi sindacalista CGIL, ferroviere e postino, sindacalista per il disarmo, pensionato agitato. I versi mi hanno aiutato a fare il meglio che potevo da Napoli a Ceva, Novara, Livorno, Firenze. Sempre tornando, da 33 anni, a Quercianella Frazione di Livorno, dove tuttora vivo e scrivo.
CON LA PREFAZIONE DI ALESSANDRO QUASIMODO
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Informazioni
Indice dei contenuti
- A mio fratello Luciano
- Prefazione di Alessandro Quasimodo
- Prologo
- 30.05.2023 Il tempo e le ossa…
- … Avremo mai?
- 15.08.2018 Sul ponte Morandi
- 20.10.2019 Breve viaggio domenicale
- 02.08.1980 – 02.08.2020 Quarant’anni della strage di Bologna
- 18.12.2018 A Carlo
- 10.04.1991 – 10.04.2021 Nessuno da trent’anni
- 24.12.2022 …Avremo mai?
- 25.04.2023 “Ora e sempre Resistenza!”
- 23.05.2023 Lasciapassare per l’Emilia Romagna
- L’antivirus(Diario minimo della pandemia)
- L’antivirus del 31.10.2020
- L’antivirus del 04.12.2020
- L’antivirus del 14.12.2020
- L’antivirus del 13.04.2021
- 29.05.2022 …Corridoi umanitari
- Prescrizioni per me stesso
- 23.05.2018 L’opera d’arte
- 28.10.2020 Vaccinazioni
- 07.06.2022 L’archivio itinerante
- 28.07.2022 Che manchi il fiato !
- 15.11.2022 Tramonto variopinto e solitario
- 07.03.2023 Malinconia d’altri tempi
- 13.03.2023 Mettilo in conto…
- Cilento, il respiro del padre
- 26.10.2018 Totonno
- 11.06.2022 Dai balconi di Perdifumo
- 12.06.2022 Sul Molo di San Marco di Castellabate
- 15.06.2022 Viaggio nel tempo lento…
- 16.06.2022 Arrampico e cammino
- Fratelli
- 08.08.2020 …A cavalcar le onde!
- 18.11.2019 A Ciruzzo…
- 18.07.2021 Il fascino dei fratelli
- 07.08.2021 Mo’ ca si turnat’…
- 21.08.2021 Domande d’amore e pace
- 07.11.2021 Riparasogni
- 19.04.2023 Polvere e sassi
- 15.05.2023 Sorelle
- Dalle stanze dell’Amore
- 24/07/2018 Gli irriducibili
- 10.01.2019 Primo amore
- 19.07.2019 Arcano risaputo
- 24.06.2022 Con le facce da lupi
- 24.04.2023 Gli amori non finiscono…
- Di Napoli a Napoli
- 17.06.2018 Confutazione dell’alba
- 06.12.2018 Tornando a Napoli
- 14.02.2019 I pendolari di San Valentino
- 26.11.2020 In morte di Maradona
- 15.03.2021 Sere d’aprile
- 02.04.2021 Sognando nonno Giuseppe con Eduardo…
- 05.03.2022 ‘E Criature…
- 25.05.2022 Saluto il profumo
- 01.04.2023 O’ sfizio e’ campà
- Quercianella, Frazione di Livorno
- 26.08.2019 Navigando vicino a Capraia
- 12.07.2020 Lo scoglio del bravo pescatore
- 12.09.2020 Nella stessa storia
- 11.10.2020 Sul moletto di Quercianella…
- 01.01.2022 La morte non esiste
- 30.03.2022 A Stefano…
- 27.09.2022 Cambio casa…
- 13.01.2023 Davanti al mare…
- SMS da uno stato precario di felicità
- 10.09.2018 Educazione sentimentale
- 13.02.2019 In viaggio per Napoli
- 22.07.2019 Incubo e sogno
- 03.04.2019 - 03.04 Millenovecentottantadue
- 13.09.2019 Nonna Concetta
- 04.10.2019 Piazza della Repubblica, Livorno
- 28.07.2021 Il vestito della Fortuna
- 06.06.2022 Il tempo circolare dell’amore
- 21.02.2023 Notte di primavera
- 28.03.2023 Il bello dei secondi
- Penultimi desideri
- 18.01.2020 Epitaffio senza fretta
- 04.07.2022 Placido epitaffio
- 20.08.2022 Penultimi desideri
- 04.05.2023 La vite sotto il porticato