
- 250 pagine
- Italian
- ePUB (disponibile sull'app)
- Disponibile su iOS e Android
La felicità dello spettatore
Informazioni su questo libro
Come si ascolta la musica? Come si osserva un dipinto? Come si legge un poema? Come si guarda un film o una pièce teatrale? Come si esplora un'installazione di realtà virtuale? La fenomenologia insegna a fare esperienza di ogni cosa nel modo più giusto e più felice, cioè adeguato a quel tipo di cosa, a come essa chiede di essere esperita. Queste lezioni propongono un'estetica dal punto di vista di chi siede in platea o legge un romanzo – e se ne lascia leggere. Ma oltre a essere una disciplina della contemplazione sensoriale e affettiva, la fenomenologia è anche una passione per le distinzioni fondate, capace di confrontarsi con la più esigente filosofia analitica: che cosa distingue i mondi dell'arte e la loro esperienza? C'è qualcosa che tutti hanno in comune? E infine: la bellezza non salverà il mondo, che oggi ne distrugge più di quanta ne crei; ma c'è qualcosa che la fa essenziale – almeno per le nostre vite?
Domande frequenti
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Informazioni
Indice dei contenuti
- Copertina
- Le autrici
- Frontespizio
- Pagina del Copyright
- Indice
- Prologo
- Lezione I. Il punto di vista dello spettatore
- Lezione II. Un primo esercizio di contemplazione. La Scuola di Atene
- Lezione III. I tre momenti di ogni esperienza estetica
- Lezione IV. Ancora sull’atteggiamento estetico: contemplazione e coinvolgimento attivo
- Lezione V. Il modo di presenza: aisthesis
- Lezione VI. Aisthesis e coscienza di immagine. Il figurante
- Lezione VII. La disciplina della percezione e il dilettantismo estetico
- Lezione VIII. I ready-made e la critica scettica
- Lezione IX L’emozione estetica e le qualità terziarie
- Lezione X. Sulle qualità espressive: alcune teorie analitiche e una lettura fenomenologica a confronto
- Lezione XI. L’empatia estetica, distinta dagli altri modi dell’empatia
- Lezione XII. Le «qualità metafisiche» e l’empatia estetica come «contemplazione esistenziale»
- Lezione XIII. L’effetto profondo dell’opera d’arte: l’incontro con se stessi
- Appendice. Dietrich von Hildebrand: ritratto di un uomo felice di Roberta De Monticelli
- Ringraziamenti
- Bibliografia
- Note
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