Parte seconda
Diario dell’esperienza
Fiorella Magnani
L’itinerario metodologico
1. Finalità e soggetti coinvolti
Il progetto “La valutazione della qualità della didattica” è stato promosso dalla Federazione Italiana Scuole Materne (FISM) di Modena a sostegno dei processi sulla valutazione della qualità, come previsto dal protocollo d’intesa e dalla convenzione in vigore con il comune di Modena. Dal 2007 ha coinvolto venti scuole dell’infanzia e servizi educativi FISM della prima infanzia (2-6 anni), appartenenti al territorio comunale di Modena, in un percorso di autovalutazione della qualità già avviata negli anni scorsi con lo studio e l’utilizzo delle scale SOVASI e SVANI.
Il percorso di ricerca-azione ha previsto:
– il supporto di uno staff scientifico con compiti di elaborazione del progetto, supervisione e consulenza durante la realizzazione, monitoraggio e verifica, documentazione;
– il tutoraggio da parte di uno o due referenti per scuola che hanno collaborato con il gruppo di coordinamento scientifico per la realizzazione degli interventi all’interno di ciascun servizio educativo della prima infanzia,
– il lavoro delle 170 insegnanti e coordinatrici delle attività educativodidattiche delle scuole e sezioni primavera FISM appartenenti al territorio comunale di Modena nelle attività di formazione, autovalutazione e progettazione, realizzazione, verifica di interventi migliorativi;
– la collaborazione di 75 genitori allo scopo di ricercare e valutare elementi di complementarietà educativa tra scuola e famiglia.
2. Metodologia formativa adottata
Sono stati privilegiati strumenti di autoanalisi di tipo fenomenologico-narrativo, in modo da promuovere nei soggetti coinvolti un’analisi riflessiva e qualitativa, accompagnandoli in un percorso che ha favorito sia la formazione che l’operatività.
Si è preferito un approccio facilitante una riflessione a partire, prima di tutto, da se stessi come operatori scolastici, per poi passare ad un confronto e ad un lavoro comune su un’idea condivisa di qualità della scuola. Infine, si è giunti all’elaborazione di una mappa di indicatori utili sia per il processo di autovalutazione che per l’individuazione e la realizzazione di interventi migliorativi.
L’utilizzo di descrizioni, narrazioni, interviste, focus ha facilitato l’emergere di elementi concreti, indicativi di una determinata realtà, contestualizzati, permettendo di esplorare meglio, in modo più veritiero e realistico, l’idea di scuola di qualità.
3. Struttura del percorso di ricerca-azione
Il percorso di valutazione della qualità ha preso avvio prendendo in esame l’idea di “buona scuola”, congiuntamente all’identificazione dei problemi concreti da risolvere per avvicinarsi all’idea di qualità espressa. Da questa prima attività è emersa, seppur in modo implicito, intuitivo, emozionale, un’idea di scuola, connotata da attenzione all’ambiente, benessere/serenità, cura nelle relazioni. Ciò ha consentito di riflettere sulle caratteristiche della scuola dell’infanzia, in quanto contesto di cura, relazione e apprendimento che si manifesta nella capacità degli insegnanti di dare ascolto e attenzione a ciascun bambino lungo il processo di maturazione verso forme di conoscenza sempre più elaborate e consapevoli.
Passando dal “sogno” di raggiungere una qualità nel lavoro di cura con i bambini all’individuazione di esperienze realizzate, ritenute significative in rapporto all’idea di buona scuola, si è resa necessaria una riflessione inerente il concetto di qualità della didattica. Essa comporta il passaggio da modalità direttive (ascolto, memorizzazione, riproduzione, applicazione) e dir-attive (azione su consegna, azione per imitazione) a modalità attive (azione su iniziativa personale, osservazione diretta, apprendimento per tentativi ed errori) e costruttive (ricerca, sperimentazione, negoziazione di significati, metacognizione)1.
Grazie alla scoperta e alla riscoperta delle competenze possedute dai bambini, si è compresa l’importanza di operare nella direzione della scuola dell’apprendimento socio-costruttivo, promovendo ed organizzando situazioni di apprendimento costruttivo (rielaborazione, ristrutturazione cognitiva), di apprendimento situato (competenza nella soluzione di problemi autentici), di apprendimento collaborativo (negoziazione di significati), di apprendimento metariflessivo (rivisitazione dell’esperienza, valutazione).
Per riuscire a praticare quotidianamente l’insegnamento indiretto e, quindi, a rendere protagonista il bambino, è importante che il docente riesca a “cedere potere ai bambini” (empowerment) rispetto alla progettazione, all’azione didattica, alla valutazione. È stato chiesto alle insegnanti di riflettere e di confrontarsi su che cosa comporti l’applicazione di ciò nell’azione didattica e, tenendo presente le questioni emerse dalla discussione, il gruppo di coordinamento scientifico ha elaborato un questionario a domande aperte riguardanti cinque dimensioni principali di una didattica di qualità: progettazione, metodi di insegnamento, organizzazione del contesto di apprendimento, qualità delle relazioni, valutazione.
Dalla compilazione individuale del questionario di autoanalisi da parte di ogni insegnante, è scaturita una mappa inerente la qualità della didattica per ciascuna scuola dell’infanzia coinvolta nella ricerca. Sulla base degli elementi emersi dal confronto tra le varie mappature delle scuole, è stato costruito il questionario di autovalutazione della qualità della didattica articolato in cinque dimensioni: progettazione, strategie didattiche, ambiente educativo/d’apprendimento, dimensione relazionale, documentazione/valutazione.
Infine, la tabulazione e l’analisi dei dati emersi dalla somministrazione del questionario hanno costituito la base per l’individuazione e la realizzazione di azioni di miglioramento in ciascuna scuola. Nelle diverse scuole dell’infanzia si sono tenuti incontri collegiali per l’analisi, il confronto e l’individuazione dei punti di forza e di quelli difficili sui quali intervenire prioritariamente, facendo un bilancio tra vincoli e risorse.
4. Il Questionario FISM di Autovalutazione della Qualità della Didattica
Il Questionario di Autovalutazione della Qualità della Didattica rappresenta l’esito visibile e concreto del progetto “La valutazione della qualità della didattica” promosso dalla FISM di Modena a sostegno dei processi sulla valutazione della qualità.
Il questionario richiede all’insegnante di assegnare un punteggio sulla base di una legenda data, in riferimento ad una serie di descrittori individuata per ciascuna dimensione in cui risulta articolato. Inoltre, al termine di ogni dimensione, sono presenti delle domande aperte atte ad acquisire l’opinione del compilatore in riferimento agli elementi ritenuti più o meno importanti nel processo di insegnamento/apprendimento e alla costruzione del questionario di autovalutazione.
È, pertanto, possibile un’analisi di tipo sia quantitativo che qualitativo, utilizzando un’apposita matrice per la tabulazione e il trattamento dei dati, per cui dai questionari compilati dai docenti è possibile ricavare il profilo, la carta d’identità di una determinata scuola.
Il questionario, validato nell’ambito di tutte le scuole dell’infanzia FISM del comune di Modena e all’interno di un gruppo di scuole dell’infanzia FISM appartenenti a differenti zone del territorio provinciale, è destinato ad essere utilizzato sistematicamente dalle scuole dell’infanzia FISM della provincia di Modena, prevedendone la somministrazione ogni due anni nel periodo compreso fra febbraio e marzo.
5. Coinvolgimento dei genitori
Parallelamente al percorso di ricerca-azione compiuto dai docenti, vi è stato il coinvolgimento delle famiglie nella valutazione della qualità mediante la realizzazione di focus group costituiti da genitori considerati testimoni significativi, quali il presidente del consiglio di scuola e i rappresentanti di sezione.
I focus, organizzati in base alla vicinanza territoriale, sono stati condotti dai coordinatori pedagogici della FISM allo scopo di ricercare elementi di complementarietà educativa tra famiglia e scuola. Gli esiti emersi hanno costituito la base per la predisposizione di un questionario rivolto ai genitori, a cui si richiede di esprimere il proprio parere attribuendo un punteggio.
Scheda riassuntiva delle tappe della ricerca
- I attività formativa “Rappresentare la qualità – 22 settembre 2007”: emerge l’idea personale di qualità della scuola grazie all’approccio narrativo e descrittivo.
- II attività formativa “Racconto di un’esperienza ritenuta significativa in rapporto all’idea di buona scuola – 12 novembre 2007”: si passa dall’idea personale di qualità all’idea confrontata, condivisa e collegiale grazie al confronto ed all’interpretazione delle esperienze descritte e disegnate.
- III attività formativa “È stato incredibile scoprire durante il dialogo con loro le cose che sapevano …! – 3 dicembre 2007”: si passa dalla scuola ideale e sognata alla scuola reale vissuta nel quotidiano.
- IV attività formativa “Cedere potere su… – 26 gennaio 2008”: seminario in cui emerge la riflessione sul significato e sulle strategie da utilizza...