Comunicazione e misericordia. Un incontro fecondo
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Comunicazione e misericordia. Un incontro fecondo

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Comunicazione e misericordia. Un incontro fecondo

About this book

La comunicazione, i suoi luoghi e i suoi strumenti hanno comportato un ampliamento di orizzonti per tante persone. Questo è un dono di Dio, ed è anche una grande responsabilità. Mi piace definire questo potere della comunicazione come "prossimità". [...] In un mondo diviso, frammentato, polarizzato, comunicare con misericordia significa contribuire alla buona, libera e solidale prossimità tra i figli di Dio e fratelli in umanità.
Queste pagine nascono dalla volontà di "accompagnare" il Messaggio del Papa per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali. Il tema – Comunicazione e misericordia: un incontro fecondo – è approfondito a più voci, partendo da prospettive e sensibilità diverse. Completa il testo una proposta di strumenti per l'uso pastorale del Messaggio del Papa, con schede operative per educatori e catechisti. Questo libro inaugura una serie di volumi che, annualmente, favoriranno la diffusione, il commento e l'uso pastorale dei Messaggi del Papa per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali.

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Information

Publisher
La Scuola
Year
2016
Print ISBN
9788835045731

Strumenti per l'uso pastorale del Messaggio


a cura di Alessandra Carenzio e Marco Rondonotti





Il Messaggio si presta a una lettura molto operativa. Il compito che ci siamo dati nella redazione delle schede e degli EAS (Episodi di Apprendimento Situato) è duplice: raccogliere le indicazioni di Papa Francesco consentendo alle parrocchie, alle comunità e agli educatori di tradurle in percorsi pastorali; evidenziare il valore del Messaggio che si configura come stimolo per testimoniare, fare e discutere.
Nella lettura del Messaggio sono emersi numerosi punti salienti che toccano alcuni temi decisivi per ogni comunità: l’utilizzo responsabile e consapevole degli schermi e dei linguaggi (anche mediali e digitali) a disposizione, la promozione di un atteggiamento misericordioso come atto di fiducia e di ascolto, il continuo sostegno a forme di incontro basate sulla fede e sullo scambio autentico.
Nello specifico si tratta di undici schede operative e di due eas (per approfondire il metodo eas rimandiamo alla bacheca www.padlet/pastoraleweb/eas dove descriviamo brevemente origine del metodo e le tre fasi) che ogni comunitĂ  e parrocchia può utilizzare per il proprio lavoro. Gli strumenti sono direttamente ispirati da uno stralcio del Messaggio che abbiamo voluto riportare in apertura di ogni scheda: possono essere usati come traccia di lavoro, essendo accompagnati da griglie, link a siti e approfondimenti, saggi brevi e articoli. Nulla vieta all’educatore di modificare le tracce e scegliere altri materiali, personalizzando le attivitĂ . I materiali operativi e i suggerimenti di lettura sono contenuti in quattro bacheche digitali (presenti in Padlet), dedicate ai due eas e alle undici schede. Le bacheche sono accessibili online con la seguente password: GMCS2016. Per condividere gli esiti delle attivitĂ  e raccontare le vostre esperienze a partire dalle schede, potete scrivere una mail a: [email protected].
Alessandra Carenzio e Marco Rondonotti condividono l’impostazione degli strumenti e hanno steso insieme gli eas. Alessandra Carenzio ha curato le schede 1, 2, 5, 6, 7, 10; Marco Rondonotti ha curato le schede 3, 4, 8, 9, 11.



EAS -Voci in viaggio


Anche in rete si costruisce una vera cittadinanza. L’accesso alle reti digitali comporta una responsabilità per l’altro, che non vediamo ma è reale, ha la sua dignità che va rispettata. La rete può essere ben utilizzata per far crescere una società sana e aperta alla condivisione.


Destinatari: adolescenti.
Conduttore: educatore o team di educatori.
Obiettivo: il lavoro si propone di creare una comprensione più personale dell’immigrazione, attraverso la raccolta di storie di viaggio, interrogando il territorio e se stessi su un tema attuale e importante che evoca la misericordia in maniera forte.
Fase preparatoria. In questa fase gli educatori consegnano ai ragazzi le risorse video da guardare e commentare, attraverso la scheda proposta (traccia di analisi). I link possono essere consegnati: in una unica bacheca in Padlet (www.padlet.com/pastoraleweb/immigrazione), in un semplice file con una lista di link, in una busta sotto forma di codici QR che i ragazzi possono “leggere” attraverso lo smartphone in mobilità. La scelta dipende dall’educatore. Una volta ricevute le risorse, sono due le strade possibili: i ragazzi accedono ai video in piccolo gruppo in presenza e utilizzano la traccia di analisi individualmente, oppure accedono ai video individualmente, da casa o in parrocchia durante un incontro comune, usando delle semplici cuffie per non dare fastidio agli altri. La cosa importante è l’accesso individuale, anche se in presenza, che garantisce l’assunzione di un punto di vista personale. Dopo aver visionato i video, i ragazzi utilizzano la traccia di analisi che riportiamo alla fine dell’EAS. La traccia serve per stimolare la riflessione e scrivere le domande che guideranno le interviste da realizzare nella seconda fase. Sempre nella traccia, sarà necessario indicare quali persone, tra amici e conoscenti o persone che hanno incontrato, saranno protagoniste delle interviste. Questo consente di: velocizzare il lavoro che seguirà, attingere dal proprio territorio, riconoscere nelle persone che incontriamo il valore di risorsa e non di problema.
Framework concettuale: l’educatore presenta la cornice che raccoglie il senso del percorso toccando i temi dell’altro, della misericordia, dell’accoglienza. Non si tratta di fare una lezione, ma spiegare in quale spazio di senso ci stiamo muovendo. Tempo: 1 ora.
Fase operativa. Dopo aver prodotto una lista di domande, grazie alla traccia di analisi, i ragazzi – questa volta in piccoli gruppi che funzionano da redazioni indipendenti – dovranno: confrontarsi sulle domande e scegliere le tre domande definitive; scegliere i soggetti intervistati sulla base dell’elenco prodotto da ognuno, organizzare il lavoro; condurre le interviste con i propri smartphone (se non nello stesso giorno, nei giorni successivi). Per velocizzare questa fase (e quindi condurre tutte le interviste nello stesso momento) è possibile condividere l’elenco di intervistati prima dell’incontro operativo e convocare le persone scelte o raccogliere le loro disponibilità. Le interviste devono avere una durata massima di 5 minuti. Tempo: 3 ore.

Fase ristrutturativa. In questa fase i gruppi presentano il proprio video e lo commentano, garantendo una discussione dopo ogni video. L’educatore fa da mediatore e da conduttore, segnando per ogni intervista i punti salienti o le domande che le parole degli intervistati suscitano. Dopo aver discusso, è necessaria una chiusura da parte dell’educatore: non sarà una lezione a posteriori classica, come nel metodo eas, ma un commento ragionato che consente di correggere eventuali sbavature dei ragazzi o idee lasciate in sospeso rispetto alla figura dell’immigrato come persona e al senso dell’accoglienza oggi.
Valutazione: anche se la valutazione dei ragazzi e del percorso è disseminata lungo tutte le fasi dell’EAS: all’inizio posso valutare il lavoro dei ragazzi (attraverso le tracce di analisi e il loro impegno); durante l’attività, il loro modo di stare insieme e di organizzarsi; nella fase finale, i prodotti creati e la discussione che nasce. Suggeriamo alcune attività di chiusura semplici (Tempo: 2 ore):
- la giuria: si chiede ai ragazzi di dare un voto al video dei compagni (con i seguenti indicatori: originalità, completezza dell’intervista, capacità di racconto);
- prima e dopo: si chiede ai ragazzi di scrivere su un foglio cosa pensavano prima dell’intervista e cosa dopo, nell’ottica del cambiamento di prospettiva;
- gli slogan: si chiede ai ragazzi di scrivere semplici slogan da consegnare ai pari, agli adulti e alla comunitĂ .


Risorse:
1. Elenco delle risorse video
www.padlet.com/pastoraleweb/immigrazione
2. Traccia di analisi
- Cosa ti colpisce dei video? Indica una parola chiave per ciascun video;
- Quali problemi emergono? Elencali brevemente;
- Quali storie sono raccontate? Indicale con un commento;
- Quali domande faresti a una persona giunta nel tuo Paese, cittĂ  o quartiere per capire meglio la sua storia? Indicane almeno tre;
- Chi vorresti intervistare?





EAS - Consumi e scelte mediali:
dimmi cosa fai e ti dirò chi sei


L’amore, per sua natura, è comunicazione, conduce ad aprirsi e a non isolarsi. E se il nostro cuore e i nostri gesti sono animati dalla carità, dall’amore divino, la nostra comunicazione sarà portatrice della forza di Dio.


Destinatari: adolescenti.
Conduttore: educatore o team di educatori.
Obiettivo: il lavoro si propone di creare una riflessione piena sul tema dei consumi legati ai media, alle scelte personali e alle influenze che i consumi hanno sul modo di relazionarsi e di informarsi.
Fase preparatoria. In questa fase gli educatori consegnano ai ragazzi le risorse da guardare per farsi un’idea sul tema e la scheda per l’analisi dei consumi. I link possono essere consegnati: in una unica bacheca in Padlet (vedi Scheda dedicata), in un semplice file con una lista di link, in una busta sotto forma di codici QR che i ragazzi possono “leggere” attraverso lo smartphone in mobilità. La scelta dipende dall’educatore, per l’EAS abbiamo prodotto un Padlet ad hoc: www.padlet.com/pastoraleweb/consumi. Una volta ricevute le risorse, i ragazzi accedono ai video individualmente e svolgono l’analisi di consumo durante una qualsiasi giornata e da casa.
Framework concettuale: l’educatore presenta la cornice che raccoglie il senso del percorso toccando i temi del consumo mediale, dell’autoregolazione, della temperanza, delle relazioni (mediate ma non per questo meno autentiche). Non si tratta di fare una lezione, ma spiegare in quale spazio di senso ci stiamo muovendo.
Tempo: 15 minuti per i video e una giornata per l’analisi di consumo.


Fase operatoria. Dopo aver prodotto le analisi di consumo, grazie alla traccia condivisa, i ragazzi – questa volta in piccoli gruppi tematici (per categorie già definite che consentono di leggere i consumi e le forme di relazione che si creano con e nei media) – dovranno confrontarsi sui propri consumi, evidenziare ricorrenze e differenze e produrre un cartellone di sintesi su questi temi (un tema per gruppo e per cartellone):
1. Relazione tra pari: come comunichi con i tuoi pari? Quali media usi, quanto spesso e perchĂŠ?
2. Comunicazione in famiglia: come comunichi con la famiglia? Quali spazi scegli e perchĂŠ?
3. Accesso all’informazione: quali canali usi per tenerti aggiornato? Perché quei canali?
4. Il contesto formale: quali strumenti usi per la scuola o il lavoro? Come li selezioni? PerchĂŠ li scegli?


Il cartellone può essere realizzato in cartaceo, con ritagli, collage e colori, oppure in formato digitale usando app e siti di produzione disponibili in rete (Padlet, PowerPoint, Canvas o altri strumenti suggeriti dai ragazzi). Tempo: 2 ore.


Fase ristrutturativa. In questa fase i gruppi presentano il proprio cartellone e lo commentano, garantendo una discussione dopo ogni proposta. L’educatore fa da mediatore e da conduttore, segnando i punti salienti o le domande che le parole degli intervistati suscitano. Dopo aver discusso, è necessaria una chiusura da parte dell’educatore: non sarà una lezione a posteriori classica, come nel metodo eas, ma un commento ragionato che consente di correggere eventuali sbavature dei ragazzi o idee lasciate in sospeso. Per condurre questa fase suggeriamo alcuni strumenti, ricerche e saggi, consultabili al seguente link: www.padlet.com/pastoraleweb/consumi. Tempo: 2 ore.
Valutazione: anche se la valutazione dei ragazzi e del percorso è disseminata lungo tutte le fasi dell’EAS. All’inizio posso valutare il lavoro dei ragazzi (attraverso le tracce di analisi e il loro impegno); durante l’attività, il loro modo di stare insieme e di organizzarsi; nella fase finale, i prodotti creati e la discussione che nasce. Suggeriamo alcune attività di chiusura semplici:
- prima e dopo: si chiede ai ragazzi di scrivere su un foglio come valutavano i propri consumi e che idea ne avevano (ad esempio se erano consapevoli del numero di chat attivate o delle ore spese davanti a...

Table of contents

  1. Copertina
  2. Comunicazione e misericordia
  3. Sommario
  4. Colophon
  5. Introduzione di Ivan Maffeis
  6. Commenti
  7. La parola tra veritĂ  e giustizia
  8. Adriano Fabris. Che cosa significa comunicare la misericordia?
  9. Chiara Giaccardi. Misericordia: medium e messaggio della comunicazione autentica
  10. Pier Cesare Rivoltella. ProssimitĂ  mediata, responsabilitĂ , cittadinanza
  11. Riferimenti bibliografici
  12. Strumenti per l'uso pastorale del Messaggio
  13. Glossario