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About this book
Fenomenologiadella persona, riproposto in una versione aggiornata e con una nuova introduzionedi Giovanni Ferretti, fa da apripista alle pubblicazioni che, apartire dalla seconda metĂ del secolo scorso, sono dedicate all'inventoredell'«etica materiale dei valori», nonchĂ© co-fondatore della fenomenologia. La «riscoperta» scheleriana di Filippone-Thaulero Ăš una indagine originalee per certi versi severa: la realtĂ dell'uomo non va cercata nel compimentodi atti intenzionali che si connettono al sovramondo dei valori attraverso unprocedimento riflessivo. L'essenza dell'uomo va ricondotta alla radice del«con» esistenziale dell'apertura radicale a Dio. Non per indirizzare l'attodell'amore riconoscente, come pensa Scheler, al nucleo centrale dei valori, ma per ri-trovare il consistere «piĂč-che-reale» dell'esistenza â altrimentidestinata allo smarrimento â nell'intenzionalitĂ misteriosa del Darsi divino.
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Information
1. I problemi della sociologia contemporanea
2. Orientamenti nella loro soluzione
3. La connessione con la teoria della conoscenza e richiamo alla teoria fenomenologica
4. Filosofia ed esperienza nella fenomenologia scheleriana
Table of contents
- Copertina
- Max Scheler
- Indice dei contenuti
- Presentazione
- Introduzione
- Premessa
- PARTE PRIMA - IL PROBLEMA DELLA SOCIETĂ E DELLA CULTURA NELLâUNITĂ DEL PENSIERO DI MAX SCHELER
- I. SocietĂ e cultura
- 1. I problemi della sociologia contemporanea
- 2. Orientamenti nella loro soluzione
- 3. La connessione con la teoria della conoscenza e richiamo alla teoria fenomenologica
- 4. Filosofia ed esperienza nella fenomenologia scheleriana
- 5. I «Probleme einer Soziologie des Wissens»
- 6. Sociologia della cultura e teoria dello spirito
- 7. Impotenza dello spirito
- 8. Fattori reali e fattori ideali
- 9. I rapporti tra i fattori ideali
- 10. Lo spirito come presupposto originario
- 11. I rapporti tra i fattori reali
- 12. Ordinata variabilitĂ nei rapporti tra fattori reali
- 13. Lâinfluenza dei fattori reali su quelli ideali
- 14. La sociologia del sapere
- 15. Anima del gruppo e spirito del gruppo
- 16. L'ordine delle sfere di conoscenza
- 17. Condizionamento sociale della conoscenza
- 18. Le «visioni del mondo» relativamente «naturali» e i tipi di «sapere»
- 19. Primo bilancio di una sociologia fenomenologica del sapere
- II. Lo spirito e l'uomo
- 1. Le implicazioni problematiche di una sociologia del sapere in Scheler
- 2. Lo «spirito» nella «Die Stellung des Menschen im Kosmos»
- 3. La posizione dell'uomo
- 4. Il divenire «Uomo» e i gradi dellâinterioritĂ
- 5. IndefinibilitĂ dellâ«uomo» in Scheler
- 6. LâinobiettivabilitĂ dello spirito
- 7. LâunitĂ personale, interpersonale, religiosa e la necessaria correlazione dellâatto allâoggetto
- III. L'unitĂ del pensiero scheleriano
- 1. Il problema del «con» spirituale degli atti nella società , nella consapevolezza, nella religione
- 2. Il problema della connessione dei «sapere»
- 3. Il nucleo problematico scheleriano nel problema della conoscenza
- 4. Sua connessione con i «Probleme einer Soziologie des Wissens»
- 5. La correlazione tra spirito ed oggettivitĂ
- 6. La distinzione tra spirito e realtĂ efficace
- 7. La distinzione tra spirito e vita, spirito e psiche
- 8. ObiettivitĂ della conoscenza e sue ragioni in Scheler
- 9. Il residuo dellâobiettivazione ed il problema dellâattualitĂ degli atti
- 10. La soluzione dellâindividualitĂ -universalitĂ essenziale
- 11. La soluzione della «Reflexion»
- 12. Lâimplicazione del «con»
- 13. Il problema della storia
- 14. La soluzione in Dio
- 15. Risultati ed esigenze del pensiero di Scheler
- IV. SocietĂ e immanenza fenomenologica
- 1. Il problema del «con» spirituale
- 2. I limiti dellâ«Anschauung» fenomenologica nel pensiero di Scheler soprattutto visibili nel «sociale»: trascendenza ed unitĂ
- 3. Lo sforzo di riconduzione allâimmanenza nella riduzione fenomenologica
- 4. Trascendenza ed immanenza nel problema dellâ«uomo» in Scheler: il problema del soggetto degli atti
- 5. Il problema della continuitĂ dellâ«apparizione» in «fenomeno»
- 6. Lâatto come piĂč-che-oggetto, e la con-sistenza come unitĂ della dualitĂ della conoscenza del trascendente: darsi assoluto e darsi relativo dellâatto, direzione ordinativa e direzione simbolica, posizione, dis-ponibilitĂ e libertĂ
- 7. Lâes-porsi della trascendenza assoluta nellâautoritĂ e nel simbolo; superioritĂ della libertĂ allâessere-autoritĂ ed allâessere-di-principio
- 8. Essere spirituale ed essere sociale
- 9. LibertĂ , autoritĂ , societĂ , ed unitĂ sociale simbolica
- 10. I «periodi» scheleriani
- PARTE SECONDA - IL PROBLEMA DELLA SOCIETà E DELLA CULTURA NEL «PRIMO» SCHELER
- Sezione I - Essere della persona ed essere dell'uomo
- V. Persona ed essenza
- 1. Il problema degli atti
- 2. LâinobiettivabilitĂ degli atti e della persona, e lâapriori scheleriano
- 3. Esperienza naturale, esperienza scientifica, esperienza fenomenologica e posizione reale degli atti e sue conseguenze
- 4. La connessione degli atti alle essenze
- 5. La polemica antikantiana e lâ«identificabilità » degli atti
- 6. La persona come unitĂ essenziale
- 7. UniversalitĂ ed individualitĂ dellâessere essenziale scheleriano
- 8. La persona come unità «concreta»
- 9. UnitĂ essenziale ed unitĂ concreta
- 10. ContraddittorietĂ della persona scheleriana
- VI. Persona e mondo
- 1. Il problema della continuità tra «portatore» e «compitore» degli atti
- 2. Assoluto personale «finito» e il problema di Dio
- 3. La correlazione di «persona» a «mondo»
- 4. Concretezza ed essenzialitĂ della correlazione tra persona e mondo
- 5. «Unicità » ideale ed unicità concreta del mondo
- 6. Il passaggio a Dio nel Formalismus
- 7. La concretezza come essenza della realtĂ , ed essenzialitĂ di Dio
- VII. Persona e «portatore degli atti»
- 1. Relativo ed assoluto conoscitivo
- 2. Posizione reale e «possibilità » reale
- 3. Lâuomo come punto di partenza per la scoperta dello spirito
- 4. Fenomenologia e conoscenza ed implicazione della continuità degli atti da «portatore» a «Vollzieher»
- 5. Il problema di Dio nel PhÀnomenologie und Erkenntnistheorie
- 6. Le quattro possibili posizioni del vero conoscitivo
- 7. DatitĂ -in-sĂ© e realtĂ
- VIII. Il problema della realtĂ
- 1. Indagine causale e trascendenza
- 2. RelativitĂ e trascendenza e loro connessione con la realtĂ vitale
- 3. Fenomenologia ed esplicazione causale (I)
- 4. Fenomenologia ed esplicazione causale (II)
- 5. Il problema dellâintuizione fenomenologica della causalitĂ
- 6. ArbitrarietĂ della riduzione fenomenologica del trascendente
- 7. La causalitĂ come essenza in Scheler, la fondazione assoluta dellâessere-reale
- 8. ContraddittorietĂ di una intuizione essenziale nellâambito del relativo, e conseguenze nel pensiero di Scheler
- 9. Essenzializzazione e vitalizzazione della persona come conseguenza della mancata fondazione assoluta dellâessere reale: implicazione della consistenza nella fondazione assoluta del darsi reale
- 10. Lâessenzializzazione della realtĂ in Scheler
- 11. La «naturalità » del darsi reale ed il suo superamento non metafisico ma «scientifico»
- 12. La «riduzione» scientifica del darsi reale, e i concetti di forza, di sostanza, di cambiamento, di tempo obiettivo
- 13. La fondazione assoluta della realtĂ fisica in Scheler e sua arbitrarietĂ
- 14. Mondo «naturale» e mondo «scientifico»
- 15. Critica alla concezione scheleriana della superiorità della conoscenza «naturale» su quella «scientifica», e superiorità della posizione del conoscere su ogni posizione di segno e di simbolo
- IX. Il problema del vitale
- 1. Mondo-ambiente vitale e mondo-ambiente umano
- 2. Darsi reale e stimolo vitale; lâessere vitale come sistema di azione
- 3. Lâautonomia «essenziale» del vitale
- 4. La vita come valore e come molteplicitĂ di unitĂ vitali
- 5. I fenomeni di espressione nellâambito del vitale: imitazione e contagio. La «massa»
- 6. Il tempo «vitale» e la tradizione
- X. L'uomo e il vitale
- 1. Il problema delle «visioni naturali del mondo»
- 2. LâumanitĂ come «specie» vitale
- 3. La difficoltĂ della concezione scheleriana
- 4. Lâutensile ed il linguaggio nella qualificazione «spirituale» dellâuomo; lâutensile come segno di una specie vitale «malata»; la «civiltà »
- 5. Lâutensile come espressione di «forza» spirituale
- 6. Il problema del linguaggio e della parola
- 7. La contraddizione dellâ«uomo» scheleriano
- XI. La persona e lâ«io»
- 1. Lâassenza di continuitĂ tra «portatore» e «compitore» degli atti ed il problema dellâ«io»
- 2. Lâ«io» scheleriano escluso dal compimento degli atti. La critica scheleriana alla «psiche» come sostanza reale
- 3. La correlazione dellâio al «tu» ed al «mondo esteriore». ComplessitĂ della questione
- 4. LâambiguitĂ dellâio psichico in Scheler
- 5. Lâio come forma-dâatto e la tesi dellâintenzionalitĂ dellâatto come piĂč-che-oggetto
- 6. Critica alla distinzione scheleriana tra psiche e persona
- 7. Il timore del soggettivismo e la soluzione nellâ«oggetto»
- 8. Debolezza della soluzione scheleriana. La distinzione tra io-individuo ed egoitĂ
- 9. La distinzione tra psiche ed io-corporeo
- 10. La distinzione dellâio empirico dallâio individuale di esperienza. Critica alla concezione generale scheleriana, e «piĂč-che-oggettività » attuale dellâio
- 11. Lâindifferenza psico-fisica e suo vero significato. La distinzione tra atti e funzioni
- 12. La necessaria realtĂ degli atti spirituali nel rapporto con le funzioni e lâambiguitĂ scheleriana degli atti
- 13. LâintenzionalitĂ come indice della spiritualitĂ degli atti
- Sezione II - Atti e funzioni
- XII. La classificazione scheleriana degli atti e del volere
- 1. Lâequivoco scheleriano della distinzione tra persona e psiche
- 2. Gli svantaggi dellâinobiettivabilitĂ degli atti
- 3. Il problema dellâ«esperire»
- 4. Il problema del «con» degli atti
- 5. La continuità tra psiche e persona ed il problema del «tu»
- 6. I criteri generali per una classificazione degli atti
- 7. Esperire ed amare
- 8. Il volere: il problema del tendere vitale
- 9. Il volere: il problema della posizione, rispetto al dovere, del potere e dellâimpotenza in Scheler
- 10. Le ragioni della neutralizzazione del volere in Scheler e il rapporto di autoritĂ . Suo vero fondamento
- 11. La «resistenza» al volere
- XIII. Emozione e simpatia
- 1. AmbiguitĂ della posizione degli atti di sentimento
- 2. Carattere psichico del rapporto «io»-«tu»
- 3. La classificazione dei sentimenti. Il «miteinander»
- 4. Il problema del con-sentimento
- 5. Il sentire affettivo di valore
- 6. Struttura duale del conoscere ed essenzialitĂ degli atti nel problema del rapporto tra sentire ed amare (I)
- 7. Struttura duale del conoscere ed essenzialitĂ degli atti nel problema del rapporto tra sentire ed amare (II)
- 8. LâambiguitĂ del rapporto tra con-sentimento ed amore. LâunitĂ con-sistentiva tra con-sentimento ed amore
- XIV. Il comprendere
- 1. Il problema dellâ«io altrui» ed il comprendere
- 2. LâunitĂ -di-senso data al comprendere
- 3. La persona come idea
- 4. Comprendere e spiegare causale
- 5. La prospettiva del «tu» come psiche ed ambiguitĂ del «con» spirituale degli atti. Conseguenze nellâunitĂ sociale
- 6. Il decadere della psichicitĂ dellâaltro nella trascendenza corporea
- XV. L'amare e l'esperire
- 1. La posizione dell'amare
- 2. Lâamare come suprema intenzionalitĂ e spontaneitĂ
- 3. Amore e valore
- 4. Amore morale e valore-di-persona
- 5. Conoscenza di oggetto e conoscenza di persona
- 6. InobiettivabilitĂ della persona ed atto di amore
- 7. Lâevoluzione dellâamare in Scheler
- 8. Lâesperire scheleriano e le sue diverse posizioni
- 9. Lâimportanza dellâesperire in Scheler
- 10. Il trascendere e l'uno
- 11. Conclusione
- Sezione III - La società nel «primo» Scheler
- XVI. La persona-comune
- 1. Dinamica essenziale e dinamica con-sentimentale
- 2. Lâeguaglianza originaria di persona-singola e persona-comune
- 3. Eguale originarietĂ del sociale col mondo interiore e col mondo esteriore
- 4. Il carattere obiettivo-rappresentativo della societĂ in Scheler, e lâassenza del «corporeo» nel sociale
- 5. Indipendenza della societĂ dalla posizione di un mondo interiore
- 6. Lâassenza dei vincoli spirituali in Scheler
- 7. Non-consistenza dellâimplicazione scheleriana della persona singola e della persona-comune. La libertĂ come fondamento della consistenza sociale e storica. Apertura al problema cristiano
- 8. In-consistenza del co-operare scheleriano e ritorno al «miteinander». LâautoritĂ come unitĂ sociale
- 9. La «realtĂ vissuta» sociale e lâunitĂ consistenziale
- 10. La persona finita «totale» e lâindividuazione della persona-comune
- XVII. Le unitĂ sociali non personali
- 1. Riepilogo
- 2. Le unitĂ sociali come unitĂ essenziali e la «realtĂ vissuta». La distinzione tra essere-di-principio ed essere-dâautoritĂ . Il risolversi in Dio della libertĂ .
- 3. Confusione scheleriana del darsi-di-principio e consistere reale. Confusione tra momento psico-vitale e momento sociale
- 4. La «massa»
- 5. La «comunità vitale»
- 6. «La società »
- 7. Io singolo e persona singola nella «società » scheleriana. Fondamento della società nella «comunità vitale»
- 8. Conoscere e «rappresentare»: la libertà come fondazione dei simboli e dei valori
- XVIII. Le unitĂ sociali personali
- 1. Cristianesimo e persona-comune (I)
- 2. Cristianesimo e persona-comune (II)
- 3. Comunità , società e persona comune. Il carattere «ipotetico» delle forme sociali
- 4. Atti «reciproci». SocietĂ spirituale e «scopo». Bene, valore, ed essere sociale. La «sovranità » della societĂ spirituale in Scheler. La vera crisi dellâautoritĂ
- 5. Lo «stato» in Scheler
- 6. La Chiesa in Scheler. Chiesa, stato e persona-comune culturale
- 7. Critica della nozione scheleriana della comunitĂ religiosa come Chiesa
- 8. La Chiesa in senso cristiano
- 9. IntimitĂ e persona
- 10. Sfera intima e sfera sociale
- 11. Conclusione
- Ringraziamenti