Capitolo I
Il bilancio dâesercizio
1. Il bilancio dâesercizio: nozioni introduttive
Il âbilancio dâesercizioâ è il documento tecnico-contabile attraverso il quale si determinano e si rappresentano i risultati conseguiti dal sistema aziendale per effetto della gestione in un periodo amministrativo.
Esso mette in evidenza la dimensione patrimoniale, finanziaria ed economica di unâazienda, ossia permette di determinare il reddito conseguito per effetto della gestione in un periodo amministrativo, nonchĂŠ il capitale esistente a fine esercizio.
Prima di procedere con la trattazione della disciplina del bilancio dâesercizio, riteniamo utile soffermarci brevemente sui concetti di âreddito dâesercizioâ e di âcapitaleâ.
Il reddito dâesercizio è il risultato economico conseguito per effetto della gestione in un periodo amministrativo. Esso può essere determinato mediante il procedimento sintetico, o mediante il procedimento analitico.
In base al procedimento sintetico il reddito dâesercizio è dato dallâincremento o dal decremento che il capitale netto subisce per effetto della gestione nel corso di un periodo amministrativo. Se si verifica un incremento di capitale netto, alla fine del periodo amministrativo, lâazienda consegue un utile dâesercizio; se si verifica un decremento di capitale netto, si consegue una perdita dâesercizio.
Secondo il procedimento analitico, il reddito dâesercizio viene definito come la differenza tra un flusso di valori positivi (ricavi) ed un flusso di valori negativi (costi), che derivano dalle operazioni di gestione poste in essere nel corso di un periodo amministrativo.
Il capitale è, invece, lâinsieme dei beni economici a disposizione, di diritto e di fatto, del soggetto aziendale, in un dato momento. Esso può essere considerato sotto lâaspetto qualitativo e sotto lâaspetto quantitativo. Considerando lâaspetto qualitativo del capitale, viene messa in evidenza la natura dei beni ed il loro impiego nellâambito dellâazienda.
Sotto lâaspetto qualitativo gli elementi del capitale si classificano in immobilizzazioni ed attivo circolante.
Le immobilizzazioni sono rappresentate da quei beni che costituiscono la struttura tecnico organizzativa dellâazienda, che hanno utilitĂ pluriennale, per questo vengono anche chiamati beni a lungo ciclo di utilizzo.
Le immobilizzazioni possono essere materiali (mobili, arredi, automezzi, attrezzature di ufficio etc.), immateriali (brevetti, diritti di autore, diritti di concessione), e finanziarie (partecipazioni, crediti scadenti oltre lâanno).
In merito alle immobilizzazioni materiali, particolare attenzione merita lâesame delle poste di bilancio relative agli immobili.
Queste, infatti, spesso nascondono delle riserve occulte per effetto della iscrizione in bilancio di immobili a costi storici, e quindi con valori nettamente inferiori rispetto anche ad un prudenziale valore di realizzo.
Lâattivo circolante è costituito dalle disponibilitĂ e dalle liquiditĂ . Le disponibilitĂ sono quei beni che lâazienda acquisisce per destinarli alla trasformazione, alla vendita, al consumo.
Le liquiditĂ sono mezzi finanziari giĂ in forma liquida, o prontamente convertibili in forma liquida. Abbiamo, infatti, le liquiditĂ immediate (giĂ in forma liquida, ad esempio denaro contante, valori bollati), e le liquiditĂ differite (prontamente realizzabili; es. crediti con scadenza entro lâanno).
Sotto lâaspetto quantitativo il capitale è considerato come unâinsieme di valori numerari ed economici.
I valori numerari sono quei beni, che per loro natura sono espressi in moneta di conto. Possono essere certi, assimilati e presunti.
I valori economici, invece, non sono per loro natura espressi in moneta di conto, ma devono essere valutati. Rappresentano un insieme di investimenti necessari per lo svolgimento dellâattivitĂ aziendale e sono costituiti dai costi pluriennali, dalle variazioni dâesercizio (costi e ricavi) e dai costi e ricavi sospesi (rimanenze iniziali, finali e contabili).
Dal capitale bisogna distinguere il capitale netto, che è un fondo di valori riferiti ad un determinato istante, esso è dato dalla differenza tra attivitĂ e passivitĂ . Coincide con i mezzi propri, e le sue parti ideali sono: Capitale sociale, fondi di riserva, utile dâesercizio, e perdite in sospeso. Il capitale sociale, i fondi di riserva, e lâutile dâesercizio rappresentano le parti ideali positive del capitale netto. La perdita dâesercizio e le perdite in sospeso, rappresentano, invece, le parti ideali negative.
Proseguendo lo studio relativo al bilancio, osserviamo che oltre al bilancio dâesercizio esistono altre tipologie di bilancio redatte in momenti particolari della vita dellâazienda, ad esempio in caso di fusione, trasformazione, scissione, cessione, liquidazione.
Pertanto quando si parla di bilancio di esercizio si parla del documento che viene redatto alla fine di ogni periodo amministrativo.
2. La gestione aziendale
Lâesercizio dellâattivitĂ economica prevede il compimento di molteplici operazioni quali lâacquisto e la vendita di merci, il pagamento dei fornitori, la riscossione dei crediti, lâacquisto di attrezzature, macchinari etc.
AffinchĂŠ le operazioni eseguite nellâambito dello svolgimento dellâattivitĂ economica siano correttamente orientate verso il raggiungimento del fine aziendale è necessario che le stesse siano adeguatamente coordinate.
Il compimento di tali operazioni tra loro coordinate in vista del raggiungimento del fine aziendale costituisce la gestione.
La vita aziendale, per esigenze di ordine pratico, viene suddivisa in periodi di tempo, della durata solita di un anno, che prendono il nome di periodi amministrativi. La gestione svolta in un periodo amministrativo è denominata esercizio.
Le operazioni di gestione si distinguono in fatti esterni o di scambio e in fatti interni o di produzione tecnica.
I fatti esterni comprendono tutte quelle operazioni che determinano scambi e pagamenti con terze economie; in altre parole, riguardano lâacquisizione presso terzi dei fattori produttivi necessari allo svolgimento dellâattivitĂ aziendale e nella vendita di beni e servizi.
Sono fatti interni tutte le operazioni legate al processo produttivo tecnico e si svolgono allâinterno dellâazienda.
Le operazioni di gestione assumono rilevanza nellâambito della vita aziendale sia sotto lâaspetto finanziario sia sotto quello economico.
Sotto lâaspetto finanziario, la gestione da luogo ad entrate ed uscite finanziarie, ossia a movimenti di denaro, di crediti e di debiti. In altre parole, la gestione origina entrate ed uscite finanziarie con le quali si manifestano le riscossioni ed i pagamenti.
Sotto tale profilo, la gestione deve perseguire lâequilibrio tra entrate ed uscite nel breve periodo, ossia, lâimpresa deve essere sempre in grado di far fronte con le proprie entrate ai pagamenti da effettuare.
Quando ciò non è possibile, occorre fare ricorso a finanziamenti da fonti esterne.
Al riguardo, poichĂŠ le uscite conseguenti ai costi di gestione precedono le entrate derivanti dalle vendite, per garantire un adeguato equilibrio finanziario è necessario coordinare adeguatamente la correlazione temporale delle fonti e degli impieghi, oltre che dotare lâazienda di adeguati mezzi propri rappresentati dai conferimenti eseguiti dal soggetto economico. Quando tali mezzi risultano insufficienti ad onorare i pagamenti in scadenza, occorre ricorrere ai finanziamenti esterni. Lâottimizzazione della correlazione temporale tra fonti ed impieghi si persegue anticipando le riscossioni e posticipando i termini di pagamento.
Sotto lâaspetto economico, la gestione è connotata dai costi e dai ricavi derivanti dagli acquisti e dalle vendite. La gestione determina un equilibrio economico quando, nel medio e lungo andare, i ricavi coprono i costi e conseguono unâadeguata remunerazione dei mezzi propri investiti dal soggetto economico.
La gestione dâimpresa può essere suddivisa nelle seguenti aree:
â˘area operativa;
â˘area finanziaria;
â˘area atipica;
â˘aera straordinaria.
Lâarea operativa riguarda le operazioni svolte nellâambito dellâattivitĂ tipica, mentre le altre fanno riferimento ad attivitĂ finanziaria (interessi attivi e passivi), atipica e straordinaria (minusvalenze, plusvalenze, sopravvenienze, insussistenze).
Le operazioni di gestione, prima di essere compendiate nel bilancio dâesercizio, vengono rilevate in contabilitĂ generale attraverso il metodo della partita doppia applicata al sistema del reddito, che ha lo scopo di determinare contabilmente il reddi...