Giustizia e conflitto
eBook - ePub

Giustizia e conflitto

Ermeneutica delle situazioni conflittuali della giustizia in Ricoeur

  1. English
  2. ePUB (mobile friendly)
  3. Available on iOS & Android
eBook - ePub

Giustizia e conflitto

Ermeneutica delle situazioni conflittuali della giustizia in Ricoeur

About this book

«…giustizia e conflitti – come Brugiatelli sollecita a pensare – sono i due termini da discutere nel loro comporsi e opporsi, opporsi nella negazione dell'essentia actuosa col conflitto, comporsi all'insegna del "conflitto delle interpretazioni", all'insegna del concreto quotidiano domestico esistere della libertà che partecipa all'essere suo nell'ordine suo, fragile e capace come la canna di pascaliana memoria, che è giustizia. Il libro di Brugiatelli riesce a presentare i termini essenziali della riflessione ricoeuriana che appaiono difficilmente trascurabili per chi voglia discutere la giustizia nella società contemporanea. Riuscire a cogliere la profondità del pensiero di Ricoeur e la sua specificità è certo merito di Brugiatelli, studioso attento e sensibile che fornisce al dibattito e alla ricerca uno strumento capace di sollecitare ulteriori riflessioni» (dalla Prefazione di D. M. Cananzi, Università "Sapienza" di Roma).

Frequently asked questions

Yes, you can cancel anytime from the Subscription tab in your account settings on the Perlego website. Your subscription will stay active until the end of your current billing period. Learn how to cancel your subscription.
At the moment all of our mobile-responsive ePub books are available to download via the app. Most of our PDFs are also available to download and we're working on making the final remaining ones downloadable now. Learn more here.
Perlego offers two plans: Essential and Complete
  • Essential is ideal for learners and professionals who enjoy exploring a wide range of subjects. Access the Essential Library with 800,000+ trusted titles and best-sellers across business, personal growth, and the humanities. Includes unlimited reading time and Standard Read Aloud voice.
  • Complete: Perfect for advanced learners and researchers needing full, unrestricted access. Unlock 1.4M+ books across hundreds of subjects, including academic and specialized titles. The Complete Plan also includes advanced features like Premium Read Aloud and Research Assistant.
Both plans are available with monthly, semester, or annual billing cycles.
We are an online textbook subscription service, where you can get access to an entire online library for less than the price of a single book per month. With over 1 million books across 1000+ topics, we’ve got you covered! Learn more here.
Look out for the read-aloud symbol on your next book to see if you can listen to it. The read-aloud tool reads text aloud for you, highlighting the text as it is being read. You can pause it, speed it up and slow it down. Learn more here.
Yes! You can use the Perlego app on both iOS or Android devices to read anytime, anywhere — even offline. Perfect for commutes or when you’re on the go.
Please note we cannot support devices running on iOS 13 and Android 7 or earlier. Learn more about using the app.
Yes, you can access Giustizia e conflitto by Vereno Brugiatelli in PDF and/or ePUB format, as well as other popular books in Philosophy & Philosophy History & Theory. We have over one million books available in our catalogue for you to explore.
II. Il chi dell’azione, imputazione e responsabilità
«Azione e discorso sono così strettamente connessi
perché l’atto primordiale e specificatamente umano
deve nello stesso tempo contenere la risposta
alla domanda posta a ogni nuovo venuto: “Chi sei?”.
[…] Agendo e parlando gli uomini mostrano chi sono,
rivelano attivamente l’unicità della loro identità personale,
e fanno così la loro apparizione nel mondo umano…».
(H. Arendt, Vita activa91)
L’idea di giustizia richiede tutta una serie di chiarimenti riguardanti l’azione, l’agire umano, il chi dell’azione, l’ascrizione, l’imputazione dell’azione all’agente con le sue aporie, la responsabilità. La giustizia è una virtù della vita pratica che si lega con la capacità-potere dell’uomo di agire, di essere capace di certe realizzazioni e di mettere le proprie azioni sul proprio conto. Ma attraverso quali vie è possibile giungere alla comprensione di aspetti dell’esperienza umana che trovano espressione nel linguaggio e che permettono di riferire l’azione al suo agente? Si tratta di rispondere a domande del tipo: Che cos’è un’azione? Come è possibile descriverla? In base a quali aspetti o caratteristiche l’azione umana si distingue da un’azione prodotta da oggetti fisici inanimati? Che relazione c’è tra l’azione e l’agente che la compie? Dove comincia e dove finisce l’essere responsabile delle proprie azioni?
Come in altri contesti d’indagine, Ricoeur muove le sue riflessioni partendo dal linguaggio attraverso il quale l’uomo dice, esprime, racconta il suo agire e soffrire nel tempo. È allora dalla semantica dell’azione che egli muove la sua indagine intorno all’azione e al chi dell’azione.
1. Cos’è l’azione? Le risposte della filosofia analitica
Uno studio attento e particolareggiato dell’azione proviene dalla filosofia analitica di lingua inglese che procede attraverso l’analisi del linguaggio ordinario. Con essa la spiegazione dell’azione è effettuata mediante l’analisi degli enunciati che descrivono l’agire e le azioni dell’uomo. Diciamo subito che l’analisi offerta dai filosofi analitici non soddisfa in pieno la richiesta di Ricoeur di far luce sull’agente e sul chi dell’azione. Questo perché, come vedremo tra poco, quella degli analitici è una semantica «senza agente» che orienta il lavoro sul rapporto che cosa? e perché? senza considerare o mettere in questione il chi? dell’azione. Se l’azione non viene riferita al chi, se non si considera l’azione in rapporto all’agente, non è possibile prendere in considerazione l’ascrizione-imputabilità dell’azione all’agente e non si può vedere l’azione alla luce della responsabilità di chi compie, di chi ha compiuto o di chi compirà l’azione. Per considerare queste problematiche per Ricoeur occorre muoversi in un contesto diverso rispetto a quello della teoria dell’azione di derivazione anglosassone. Rimane comunque che questo passaggio risulta fondamentale per fare importanti chiarimenti sull’azione stessa. Per la teoria dell’azione di derivazione analitica occorre, in primo luogo, capire il «che cosa» dell’azione e, in secondo luogo, il rapporto tra il «che cosa» e il «perché».
Per quanto concerne il primo punto, la teoria dell’azione ha pensato di conservare la specificità dell’agire umano distinguendolo all’evento. L’evento «accade semplicemente», l’azione «è ciò che fa accadere». Tra accadere e far accadere vi è una grande differenza di ordine logico: «ciò che accade è oggetto di una osservazione, dunque di un enunciato constatativo che può essere vero o falso; ciò che si fa accadere non è né vero né falso, ma rende vera o falsa l’asserzione di una certa occorrenza, e cioè l’azione una volta fatta»92. Ne consegue che l’osservazione interiore non può essere spiegata mediante il ricorso ai concetti derivati dall’osservazione esteriore; questo approccio elimina la possibilità di dare luogo a una osservazione della propria interiorità prendendo come modello e riferimento l’osservazione esterna.
A questo punto torna utile la spiegazione relativa alla distinzione tra «far accadere» e «accadere» di Elisabeth Anscombe. In Intention93, la filosofa fa corrispondere questa distinzione a quella tra saper-come e sapere-che. Il sapere-come, spiega Anscombe, tratta degli eventi che sono noti senza osservazione, a tale proposito si può parlare di «conoscenza pratica».
Gli argomenti da lei apportati a riguardo della conoscenza pratica hanno il difetto di concentrarsi sul che cosa dell’azione senza prendere in esame il suo rapporto al chi. Il che cosa dell’azione viene invece rapportato al perché? Così, dire cos’è un’azione significa dire perché l’ha fatta. Posso dire cosa sto facendo spiegandone il perché. Il perché costituisce il motivo dell’azione. La relazione di una azione con il suo motivo è irriducibile alla relazione causale intesa in senso humeano. La relazione causale è una relazione contingente. Ciò significa che causa ed effetto possono essere identificati separatamente e la causa può essere compresa senza che si prenda in considerazione la sua capacità di produrre effetti. Con in mente questa assunzione, i filosofi dell’analisi linguistica osservano che «un motivo è un motivo di»; ne consegue che la connessione intima e costituita dalla motivazione esclude la connessione contingente della causalità. Il motivo non rientra nell’ambito della nozione di causa humeana in quanto un motivo non è un avvenimento distinto dalla stessa intenzionalità. Ciò significa che il motivo di una azione è valutabile secondo il nostro giudizio. Da questo pun...

Table of contents

  1. Prefazione
  2. Introduzione
  3. I. Lotta per il riconoscimento dei diritti, capacità e giustizia sociale
  4. II. Il chi dell’azione, imputazione e responsabilità
  5. III. Vita buona e obbligo morale tra accordo e conflitto
  6. IV. Amore e giustizia tra opposizione e scambio reciproco
  7. Bibliografia