La polemica tra sunniti e ism?'?liti
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La polemica tra sunniti e ism?'?liti

About this book

La controversia tra Abu H?mid al-Ghaz?l?, massimo campione della «ortodossia» sunnita, e Ibn al-Wal?d, capo della missione sciita ism?'?lita in Yemen, è un caso raro nella storia dell'Islam.
Il confronto tra i due autori, unico nel suo genere, consente di riflettere sugli aspetti che, in ultima analisi, hanno più influenzato le società islamiche, sunnite e sciite, nella loro lunga storia.

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Information

Grafico 1: genealogia degli imam ismā’īliti e duodecimani

Fonte: F. Daftary, The Ismā‘īlīs: Their History and Doctrines. Second Edition, Cambridge University Press, Cambridge 2007, p. 507.

Nota: in origine ‘Alī era considerato il primo imam. Successivamente ‘Alī acquisì il rango di “fondamento” ( asās) e al-Hasan fu contato come primo imam. I nizāriti poi omisero al-Hasan e iniziarono il conteggio degli imam da ‘Alī, con al-Husayn come secondo. I musta‘liti e i tayyibiti invece consideravano al-Hasan come primo imam e ‘Alī come asās.


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Grafico 2: gli imam-califfi fatimidi e gli scismi derivati

Fonte: F. Daftary, The Ismā‘īlīs: Their History and Doctrines . Second Edition, Cambridge University Press, Cambridge 2007, p. 508.
I numeri romani indicano la successione dei califfi fatimidi. I numeri arabi indicano la successione degli imam ismā‘īliti. Dopo al-Mustansir, i nizāriti e i musta‘liti seguono due linee differenti di imam. Dopo al-Āmir, i musta‘līti si dividono ulteriormente in tayyibiti e hāfiziti e seguono pertanto successioni distinte di imam.

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NOTA BIBLIOGRAFICA

Sulla storia del mondo islamico e in particolare dei travagliati primi secoli, la biografia è ricca ed eterogenea. In questa sede mi limito ad accennare i volumi che per questo lavoro sono stati particolarmente importanti, ove comunque appare una ampia bibliografia di approfondimento. Per gli studi sulla biografia del Profeta è ancora di giovamento il volume Muhammad, Prophet and Statesman di William Montgomery Watt, mentre per gli studi sul pensiero islamico, si veda The Formative Period of Islamic Thought dello stesso autore.
Per un inquadramento storico generale in italiano, si veda Il mondo musulmano. Quindici secoli di storia di Bianca Maria Scarcia Amoretti, da cui è tratta l’impostazione che uso per classificare la storia del sultanato selgiuchide. Sulla successione dell’imamato, con particolare riguardo allo sciismo, si veda The Succession to Muhammad. A study of the early caliphate di Wilferd Madelung. Uno strumento per orientarsi nelle specificità di sunniti e sciiti, è Sciiti nel mondo di Bianca Maria Scarcia Amoretti. È di giovamento anche il volume Islam: ortodossia e dissenso di Antonella Straface. Sugli sciiti e sul carattere messianico dell’imamato si vedano gli importanti studi di Abdulaziz Sachedina. In particolare si veda Islamic messianism: the idea of Mahdī in twelver Shī‘ism.
Nessuno studioso dell’Islam può fare a meno della The Encyclopaedia of Islam edita da E.J. Brill. Per una introduzione alla filosofia islamica rimane fondamentale, soprattutto per la parte dedicata alla dottrina sciita e, nello specifico, ismā‘īlita, il volume di Henry Corbin intitolato Storia della filosofia islamica. Dalle origini ai nostri giorni.
Il principale studio storico sull’ismā‘īlismo esistente è The Ismā‘īlīs: Their History and Doctrines di Farhad Daftary, parzialmente tradotto in italiano ne Gli Ismailiti. Storia di una comunità musulmana, curato da Antonella Straface. L’impostazione che uso per classificare la storia della da‘wa yemenita è quella proposta da Abbas Hamdani in lingua inglese per introdurre l’edizione critica della Risalat tuhfat al-qulūb wa furjat al-makrūb aw kitab tuhfat al-qulūb. Fī tartī al-hudāt w’l-du‘āt fī Jazīrat al-Yaman del terzo dā‘ī tayyibita Hātim ibn Ibrāhīm.
Per una sintesi teorica sulla storia della filosofia islamica, si veda Introduzione alla filosofia islamica di Massimo Campanini. Per un ampio studio sulla cosmologia ismā‘īlita, soprattutto di epoca fatimide, è impossibile fare a meno del volume Cyclical Time and Ismaili Gnosis di Henry Corbin. Per quanto riguarda invece la dottrina dell’imamato in ambito sciita, si veda Early Shī‘ī Thought: the Teachings of Imam Muhammad al-Bāqir di Arzina Lalani.
Per quanto riguarda il Corano, esistono molte traduzioni italiane del Libro sacro, come ad esempio quella di Bonelli e quella di Peirone. La migliore e la più “artistica” rimane, a mio avviso, quella di Alessandro Bausani.
Un quadro generale delle controversie tra sunniti e ismā‘īliti viene fornito in tutti i principali testi curati da Daftary e citati nella bibliografia del presente lavoro. Probabilmente il più specifico e il più utile ai fini del presente lavoro è The Assassin Legends: Myths of the Isma‘ilis.
Per una breve introduzione alla biografia di al-Ghazālī, rinvio alla prefazione di Scritti scelti, a cura di Laura Veccia Vaglieri e Roberto Rubinacci e a quella del volume La bilancia dell’azione e altri scritti curato da Massimo Campanini. Vista la mole di fonti bibliografiche in arabo e persiano analizzate dall’autore, il testo di riferimento per gli studi ghazaliani, non solo di carattere filosofico, è il recente Al-Ghazali’s Philosophical Theology di Frank Griffel. Tra le fonti primarie in arabo sulla biografia di al-Ghazālī, una fonte storica preziosa per il presente lavoro sono state le Tabaqāt al-shāfi‘iyya al-kubrā di al-Subkī. Per una ulteriore panoramica degli studi ghazaliani che ne metta in risalto la proteiformità di teologo, mistico, giurista e filosofo, si veda Studies in Al-Ghazzali di Hava Lazarus-Yafeh. Essenziale per la prospettiva politica rimane il volume La politique de Gazali di Henri Laoust, oltre ai saggi di Leonard Binder e Carole Hillenbrand. Ai fini della traduzione, si rivela particolarmente utile il lessico di Farid Jabre intitolato Essai sur le Lexique De Ghazali. Contribution à l’étude de la terminologie de Ghazali dans ses principaux ouvrages à l’exception du Tahāfut.
Per uno studio monografico sulle “Le infamie”, si veda il Al-Ghazālī and The Ismailis. A Debate on Reason and Authority in Medieval Islam, di Farouk Mitha. Il testo è stato criticato da Frank Griffel per la sua impostazione troppo generale e per la presenza di alcuni refusi di carattere storico e biografico, oltre che per l’approccio troppo superficiale rispetto al testo ghazaliano.
Per quanto riguarda Ibn al-Walīd, non ci sono studi specifici dedicati alla sua figura. Solo in tempi recenti alcune nuove fonti sono state rivelate da Abbas Hamdani nella già citata edizione critica alla Risalat tuhfat al-qulūb. Ad essa si aggiunge la sezione introduttiva del recente volume curato da Toby Mayer e Wilferd Madelung intitolato Avicenna’s Allegory on the soul: an Ismaili interpretation. An Arabic edition and English translation of ‘Alī b. Muhammad b. al-Walīd’s al-Risāla al-mufīda. Per una breve ma utilissima panoramica a “La cancellazione”, si veda l’articolo di Henri Corbin, The Ism‘aili Response to the Polemic of Ghazali. Sull’epistemologia di Ibn al-Walīd ne “La cancellazione”, si veda l’articolo di Binyamin Abrahamov, An Ismā‘īlī Epistemology: the Case of al-Dā‘ī al-Mutlaq ‘Alī B. Muhammad B. al-Walīd.
Mi limito a citare i due testi fondamentali che forniscono alcune indicazioni importanti per ricostruire la biografia del dā‘ī mutlaq Ibn al-Walīd: il primo è il recente studio al-Ismā‘īliyyūn: al-da‘wa w’l-dawla fi al-Yaman di ‘Abd al-Jādir ‘Ādil Sālim, e il secondo è una raccolta nota a tutti gli studiosi di storia dell’ismā‘īlismo, e cioè la monumentale opera degli ‘Uyūn al-akhbār wa funūn al-āthār del dā‘ī ‘Imād al-Dīn Idrīs ibn al-Hasan. Di quest’ultima raccolta, sono state pubblicate due traduzioni parziali. La prima si rivela molto utile per il ricercatore di storia della da‘wa yemenita, ed è The Fatimids and their successors in Yaman. The History of an Islamic Community. Arabic edition and English summary of Idrīs ‘Imād al-Dīn’s Uyūn al-akhbār, vol. 7 di Paul Ernest Walker e Maurice Pomerantz. La seconda è stata pubblicata di recente, curata da Shainool Jiwa e intitolata The Founder of Cairo. The Fatimid Imam-Caliph al-Mu‘izz and his era.
Alla luce di studi più recenti, soprattutto sulla base di quasi trent’anni di ricerche da parte di Abbas Hamdani, sarebbe da rivedere il Yaman: its Early Medieval History curato da Henry Cassels Kay, che cito nel presente lavoro perché riporta la traduzione parziale del Tārīkh al-Yaman di ‘Umāra al-Hakamī.
Per un inquadramento generale sugli argomenti e i metodi usati nei testi anti-ismā‘īliti, si rimanda alla Memoria sulla dinastia degli “assassini” e sull’etimologia del loro nome di Antoine Isaac Silvestre De Sacy e al volume Studies in Early Ismā‘īlism di Samuel Miklos Stern.
Molti sono i testi che hanno caratterizzato le controversie tra sunniti, sciiti e ismā‘īliti, ma quelli effettivamente reperibili sono pochi. Tra le risposte ismā‘īlite, al momento, almeno cinque testi sono reperibili: il manoscritto della Risālat dhāt al-bayān fī al-radd Ibn Qutayba del Qādī al-Nu‘mān, l’unico testo di cui c’è uno studio recentemente pubblicato da Ismail K. Poonawala; la Javāb-i Hasan-i Sabbāh bi ruq‘a-yi Jalāl al-Dīn Malik Shāh Saljuqī ascritta a Hasan-i Sabbāh; la Risālat īqā‘ sawā‘iq al-irghām del dā‘ī Mansūr al-Āmir bi-Ahkāmi Allāh; la al-Risāla al-kāfiya fi al-radd ‘alā al-Hārūnī al-Husaynī al-Zaydī del missionario e filosofo Abū Ya‘qūb al-Sijistānī (m. 361/971); la al-Risāla al-kāfiya fi al-radd ‘alā al-Hārūnī al-Husaynī al-Zaydī del dā‘ī al-Kirmānī.
Per un approccio preliminare alla storia dell’Islam politico, un testo fondamentale è il volume Islam e politica di Massimo Campanini. Uno studio più specifico sul califfato, in cui si ritrovano alcune tesi di Campanini, è God’s Caliph: Religious Authority in the First Centuries of Islam di Patricia Crone e Martin Hinds. Le tesi di Crone e Hinds sono a mio avviso sintetizzate in maniera molto efficace in The Fall and Rise of the Islamic State di Noah Feldman, con un approccio più storico-giuridico. Lo stesso si può dire del volume Il Linguaggio Politico dell’Islam di Bernard Lewis, con un approccio storico-concettuale.
Sulle fasi della dottrina dell’imamato politico, una efficace sintesi degli autori che vi hanno contribuito è contenuta nel volume State and Government in Medieval Islam di Ann Lambton. Il testo è tuttavia datato e andrebbe aggiornato soprattutto per quanto riguarda i recenti studi ismā‘īliti. Vi sono alcuni edizioni critiche che possono integrare i testi arabi citati nel capitolo dedicato agli ismā‘īliti da parte di Lambton. I più significativi a mio avviso sono Master of the Age: An Islamic Treatise on the Necessity of the Imamate. A critical edition of the Arabic text and English translation of Hamīd al-Dīn Ahmad b. ‘Abd Allāh al-Kirmānī’s al-Masābīh fī ithbāt al-imāma di Paul Walker e The Political Doctrine of the Ismā‘īlis. The imamate di Sami Makarem.
Per quanto riguarda il genere degli “specchi per principi” in ambito islamico, il testo di riferimento è il volume di Ersilia Francesca intitolato Il Principe e i Saggi. Potere e giustizia nel medioevo islamico. Non c’è ancora un testo che tratti sistematicamente di “codici di condotta” ismā‘īliti, essendo una categoria testuale identificata in tempi recenti.

INDICE DEI NOMI

‘Abbāsidi 15, 20, 24, 30, 47, 49, 55, 69-70
‘Abd al-Majīd, Abū’l-Maym...

Table of contents

  1. Copertina
  2. La polemica tra sunniti e ismā’īliti
  3. Indice dei contenuti
  4. PREMESSA
  5. L’imamato, una questione politica
  6. La polemica ghazaliana e il contesto storico: l’avvento dei selgiuchidi e i contrasti tra califfato e sultanato
  7. Nota biografica su al-Ghazālī
  8. La polemica sunnita ne “Le infamie dei bātiniti e le eccellenze dei mustazhiriti”
  9. La risposta di Ibn al-Walīd e il contesto storico: ismā‘īliti in Yemen e Gujarat
  10. Nota biografica su Ibn al-Walīd
  11. La risposta ne “La cancellazione dell’errore e la distruzione di colui che lo difende”
  12. CRONOLOGIA RIASSUNTIVA
  13. NOTA TECNICA ALLA TRADUZIONE DEI TESTI
  14. LA POLEMICA TRA AL-GHAZĀLĪ E IBN-AL-WALĪD
  15. Sulle motivazioni e sul committente
  16. Sulla terminologia utilizzata per definire gli avversari
  17. Sui principi fondamentali dell’imamato
  18. Direttive di buon governo
  19. GLOSSARIO
  20. Glossario – al-Ghazālī
  21. Glossario – Ibn al-Walīd
  22. Grafico 1: genealogia degli imam ismā’īliti e duodecimani
  23. Grafico 2: gli imam-califfi fatimidi e gli scismi derivati
  24. NOTA BIBLIOGRAFICA
  25. INDICE DEI NOMI