Il matrimonio di Maria de’ Medici
È usanza dei sovrani francesi celebrare il matrimonio due volte, il primo per procura e il secondo con la presenza dei due sposi; così anche la ventisettenne Maria de’ Medici non può sottrarsi a tale usanza e la mattina del 5 ottobre 1600 sposa il sovrano francese Henri IV rappresentato dall’amico e scudiero Roger de Bellegarde.
A Firenze tutto è pronto per accogliere principi, principesse, sovrani e importanti personalità provenienti da tutta Europa per fare da corona a quel sontuoso evento.
Il suono festoso e squillante delle campane annuncia l’inizio del corteo nuziale che da Palazzo Pitti avanza lentamente e solennemente verso la Cattedrale.
Maria accompagnata dallo zio, il granduca Ferdinando, è raggiante e molto bella nel suo abito bianco ricamato in oro.
Firenze per l’occasione è in festa, per ben dieci giorni si susseguono feste, spettacoli e banchetti destinati a stupire anche i più difficili ed esigenti ospiti.
Il banchetto nuziale che è annoverato tra i più celebri e sfarzosi della storia, è preparato nella sala di Palazzo Grande, illuminata a giorno.
Alla tavola principale siedono Maria, il cardinale Aldobrandini, la duchessa di Mantova, la granduchessa Cristina di Lorena, il granduca Ferdinando e Roger de Bellegarde.
Alle tavole vicine prendono posto gli invitati.
Quando il lento ma costante andare e venire dei paggi che portano le numerose pietanze calde o fredde rallenta, inizia la musica fino al sorgere dell’alba.
Non mancano nei giorni successivi spettacoli teatrali come la rappresentazione di un melodramma, “L’Euridice”, scritto da Ottavio Rinuccini e musicato da Iacopo Peri e Giulio Caccini.
Perché quella giornata sia ricordata come il più grande spettacolo mai visto, sono stati chiamati a Firenze scultori, maestri pasticceri, giardinieri, musicisti e tanti altri artisti.
Tutto è studiato e realizzato secondo una precisa coreografia che ha il compito di mettere in evidenza la ricchezza e il potere della famiglia de’ Medici.
Maria de’ Medici
Maria nasce a Firenze il 26 aprile 1573 da Francesco I granduca di Toscana e da Giovanna d’Austria, figlia dell’imperatore Ferdinando I d’Asburgo.
Ancora giovane Giovanna muore e lascia 4 figli molto piccoli: Filippo, Eleonora, Anna e Maria.
Il granduca Francesco non perde tempo e si affretta a sposare la sua amante di vecchia data, Bianca Cappello.
Relazione molto discussa la loro che non solo ha procurato dolore alla dolce Giovanna, ma ha causato anche un conflitto diplomatico alla Corte viennese.
Pochi anni dopo la giovane Eleonora sposa il duca di Mantova, l’altra sorella Anna e il fratello Filippo, purtroppo muoiono, così Maria rimane sola.
Si occupano di lei maestri e nutrici che si impegnano a darle una buona educazione, coltivando soprattutto in lei l’amore per l’arte.
Le mancano però il calore e le attenzioni che possono venire dall’affetto dei familiari, ma per alleviare la sua solitudine si ritiene opportuno affiancarle una compagna cioè, una fanciulla di qualche anno maggiore, Leonora Galigai appartenente a una classe sociale inferiore, ma molto intelligente e furba.
È l’ultima di quattro figli.
La madre è balia alla corte medicea e il padre carpentiere.
Leonora è prima, compagna di giochi e poi, amica di Maria per tutta la vita, la sua più fidata confidente e dama di compagnia in Francia.
Il 19 ottobre del 1587 il granduca Francesco, in seguito a febbre alta, muore e poco dopo la sua stessa sorte tocca a Bianca Cappello.
A questo punto il Granducato di Toscana rimane senza eredi maschi, così il fratello di Francesco, Ferdinando decide di abbandonare la carriera ecclesiastica per diventarne il capo poi, sceglie di sposare Cristina principessa di Lorena, di appena sedici anni.
Ferdinando si impegna a rafforzare la posizione economica e culturale del Granducato non solo nel territorio italiano, ma anche in quello europeo.
Intanto con il passare degli anni Maria è diventata una bella ragazza e quel suo fisico un po’ robusto le conferisce un aspetto sano e cordiale.
Della sua vita sentimentale non si sa molto, risulta che abbia provato un forte sentimento, tra l’altro non ricambiato, verso il cugino Virginio Orsini.
Lente e laboriose sono le trattative per darle uno sposo degno di una principessa come lei e lo zio che le vuole bene come a una figlia, cerca un ottimo partito, ma la scelta del candidato non è facile perché o il prescelto non è all’altezza delle sue aspettative o i contatti si fermano al progetto iniziale o ci sono dei problemi che prima devono essere risolti.
Si pensa prima al duca Teodosio di Braganza poi a Mattia d’Asburgo fratello dell’imperatore per arrivare a prendere in considerazione il re di Francia, Henri IV.
Nel 1592 è proprio il Cardinale Gondi a suggerire al granduca Ferdinando che si dimostra soddisfatto, nozze francesi per Maria, ovviamente quando Henri avrà ottenuto il divorzio dalla sua precedente unione con Marguerite di Valois.
Il Re francese è pesantemente indebitato con il Granduca toscano e non è in grado di restituire quanto avuto tanto che Ferdinando scherzosamente gli ripete:
“Spendete troppo Maestà, non possiamo rovinarci per voi!”
Ci sono quindi buoni motivi per spingere Henri ad accettare il matrimonio con Maria de’ Medici, soprattutto quando Gondi, per rendergli più appetibile la cosa, aggiunge di sua iniziativa che la dote della fanciulla sarà di un milione di scudi d’oro.
L’affa...