Il corpo in gioco

Educazione corporea e formazione degli insegnanti

Giovanna Ravelli

• Publisher: EDUCatt Università Cattolica
• Year: 2014
• Print ISBN: 9788883114618
• eBook ISBN: 9788867804870
• Topic: Education
• Subtopic: Education Teaching Methods

Il corpo è condizione fondante l'identità e l'essere al mondo di ognuno, il luogo in cui s'innestano e si esprimono emozioni, desideri, affetti, conoscenze e relazioni.
Ognuno di noi sa di essere un corpo e di avere un corpo: siamo in grado di percepirlo, è una realtà che ci definisce e ci rivela, ci rappresenta nelle varie forme espressive, ci permette di comunicare con gli altri, di agire operativamente, di modificare la realtà, persino di andare "oltre" la stessa e di pensare a quanto tangibile e corporeo non è.
Appare però difficile comprendere il corpo, perché nascere, crescere, invecchiare, morire sono fortemente legati all'esperienza di ciascuno, all'unicità e all'irripetibilità di ogni essere umano. In questa diversità, c'è chi lo ama e chi lo odia, chi lo esalta e chi lo punisce, chi addirittura non lo avverte, chi ne prende atto solo nel momento della malattia e della sofferenza.
La vita stessa è un cammino alla ricerca del proprio essere, quindi del proprio corpo, forse dell'anima del corpo. Un cammino e un camminare che, intrecciando fisico e spirituale, visibile ed invisibile, incontri della vita e luoghi dell'interiorità, accompagnano le domande che fin dalle origini si è posta l'umanità.
Ancora più difficile è parlare del corpo, perché ciò rischia di negare la sua natura soggettiva, mutevole, inafferrabile, inaccessibile, oltre che condizionata dalle istanze culturali, sociali, economiche, religiose.
Per molto tempo la storia della pedagogia occidentale ha oscurato e posto sotto silenzio la dimensione corporea che solo recentemente incomincia ad essere riscoperta, riconosciuta nell'alto valore formativo della sua globalità, considerata "una realtà intimamente connessa con la dimensione spirituale dell'uomo".
Nonostante dal punto di vista teorico la connessione tra corpo e mente, pensiero ed emozioni, esperienza biologica e culturale, sia ormai ampiamente affermata, la sua declinazione nella pratica quotidiana, soprattutto in quella educativa, appare ancora faticosa, schiacciata dalle contraddizioni derivanti da una simbolicità del corpo per alcuni versi ancora repressiva, per altri protesa in forme di edonismo e consumismo, oppure lanciata verso il desiderio di superare i suoi stessi confini, infine, e soprattutto, lontana da aspetti come il dolore, la sofferenza, la morte.
Le scienze affermano che l'intelligenza non ha sede solo nella testa, ma anche nei sensi, nelle mani, e che, in quanto "intelligenze", anche la corporeità, l'emozionalità producono conoscenza; tuttavia luoghi "sacri" della scuola e delle università restano ancora le aule, e si continuano a considerare con sospetto quelli "secondari" del laboratorio, del bosco, della palestra, della piazza.
Riconosciamo oggi il superamento del concetto meramente intellettuale dell'intelligenza e apprezziamo la prospettiva della pluralità della stessa anche nei suoi risvolti in campo educativo, tuttavia le differenze e le diversità sembrano lontane dall'essere comprese e valorizzate.
Ascoltare il corpo, recuperare il suo valore come sede delle diverse intelligenze, come soggetto in relazione con i diversi ambienti, da quello materno, a quello familiare e scolastico, a quello più allargato socio-culturale, allo stesso ambiente naturale, appare una priorità per i luoghi della formazione e della cura.
(dall'Introduzione dell'Autrice)

Capitolo 1

CORPO, MOVIMENTO, ESPRESSIVITÀ

1.1 Il piacere del movimento

L’irrinunciabile condizione di corpo relazionale, di corpo che comunica e si esprime in termini affettivi e conoscitivi, assume una forma emblematica nel gioco del bambino che si manifesta come piacere del movimento, impulso naturale alla vita e alla espressione.

Il valore relazionale del movimento trova la sua origine nel “dialogo tonico” con la madre attraverso il quale ciascuno struttura la propria organizzazione corporea e affettiva, costruisce la comunicazione con il mondo, progressivamente sempre più consapevole e intenzionale, fino alle forme espressive più complesse e codificate, come la danza, il teatro[11], lo sport.

Dalla motricità globale e riflessa, gestita da regolazioni neuromotorie, che caratterizza i primi tempi della vita di un bambino e si esprime attraverso reazioni toniche e spontanee legate all’esperienza del piacere o del dispiacere vissuto nella totalità del corpo, la motricità diventa successivamente esplorativa e volontaria.

Grazie al riconoscimento ricevuto dalle figure parentali, all’autogra­tificazione ricavata dall’efficacia delle proprie azioni, il bambino impara a perfezionare le sue competenze motorie, le acquisizioni co­gnitive e linguistiche, a comunicare intenzionalmente sentimenti ed emozioni attraverso lo sguardo, il pianto, il riso, il movimento, la parola, adeguandosi contemporaneamente ai canoni sociali e culturali dell’ambiente.

La forte connessione motoria, intellettiva, linguistica, emotiva, riguarda ogni aspetto e ogni funzione, così che i processi neuromuscolari, tonico-posturali-motori hanno una corrispondenza a livello dei processi di integrazione psichico-relazionale.

Il movimento diventa quindi una sintesi potente della funzione e della relazione, dello strumentale e dell’espressivo, e gli elementi corporei possono essere indicatori delle competenze motorie e maturative, così come di quelle psichiche e relazionali[12].

Gardner definisce “intelligenza corporeo-cinestesica” la capacità di risolvere i problemi usando il proprio corpo “in modi differenziati e abili, per fini espressivi oltre che concreti[13], sottolineando in questo modo la compresenza delle competenze specifiche motorie e di quelle espressivo-comunicative.

Non è un caso che lo strumento Project Spectrum[14] realizzato per la verifica delle differenze individuali nei bambini di età prescolare e delle prime classi elementari, preveda – per l’area attinente il movimento – un settore relativo alle Attività di Movimento Creativo (riguardante esperienze relative al senso del ritmo, all’espressività, al controllo del corpo, alla realizzazione di idee di movimento e alla sensibilità alla musica) ed un settore relativo alle Attività di Movimento Atletico (abilità come coordinazione motoria, sequenza dei movimenti, equilibrio, potenza...)[15].

Proprio perché non è possibile prescindere dagli aspetti legati alla sfera sociale, relazionale, un’osservazione specifica delle componenti motorie di un bambino appare molto difficile, in quanto il movimento rappresenta il suo modo di esprimersi e conoscere il mondo.

Nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria, le proposte motorie assumono dunque una valenza prevalentemente espressiva ed hanno la finalità di aiutare il bambino a sentire il proprio corpo, ad esserne consapevole, a percepire che esso è legato ad uno spazio, al ritmo, alle emozioni, ad esprimersi in modo piacevole, fantastico, creativo, a comunicare con gli altri.

Si tratta di un percorso che recupera la consapevolezza del corpo come piacere fisico, ma anche psicologico, relazionale, espressivo, in un processo sempre attualizzato di socializzazione e di comunicazione[16]; la condizione per conoscere il nostro corpo passa infatti necessariamente attraverso la relazione con gli altri, il nostro contesto, l’ambiente che ci circonda.

Anche il mondo della formazione ha un bisogno speciale di aprirsi ai molteplici linguaggi espressivi, alla possibilità di combinarli insieme, di transitare dall’uno all’altro, in quanto “l’attenzione per il corpo nel mondo della formazione, ben oltre ogni nostalgia regressiva, deriva essenzialmente dal bisogno di non rimuovere (come perlopiù e per molto tempo è accaduto nei luoghi dell’educazione) questa consapevolezza, ricercando forme adeguate a valorizzare modi comunicativi globali, analogici e flessibili”[17].

Nell’ottica della promozione al benessere e alla salute una tale azione formativa diventa efficace nel momento in cui l’intervento è affrontato progettualmente e con il coinvolgimento di tutte le componenti istituzionali della scuola e della società.

La salute s’identifica con lo star bene nel proprio corpo, con la tensione verso una piena armonia e un equilibrio fisico, psichico, spirituale e sociale. Si tratta di un equilibrio in continuo adattamento con le condizioni personali e con l’ambiente circostante; esso può essere promosso, attraverso un contributo interdisciplinare, innescando un processo di strategie positive di vita[18].

1.2 La funzione motoria

Riferendosi a tutti i movimenti che l’individuo compie, in modo riflesso, automatico o volontario, la funzione motoria implica un rapportarsi all’ambiente fisico (scoperta e conoscenza del mondo esterno), all’ambiente sociale e relazionale (scoperta delle possibilità comunicative e controllo delle reazioni emotive), a se stessi (scoperta del proprio corpo e delle abilità di movimento)[19].

Il movimento qualifica la vita dell’uomo ed esso è riscontrabile anche nelle posizioni statiche o nel momento di riposo. Alla realizzazione del movimento contribuiscono in diversa misura e in modo integrato le diverse funzioni organiche (come quella respiratoria, cardiaca, metabolica), senso-percettive (deputate alla percezione degli stimoli), coordinative (relative al controllo del movimento), cognitive ed espressive, raggruppabili nei seguenti quattro aspetti[20]: sviluppo e conservazione della funzionalità dell’organismo; sviluppo intellettivo; sviluppo delle capacità e delle abilità motorie; sviluppo dell’espressione e della relazione.

Per quanto riguarda lo sviluppo delle capacità motorie, si osserva che il movimento è composto da unità semplici, gli schemi motori di base, necessari per compiere o inibire movimenti, per assumere atteggiamenti e posture; essi sono la base su cui si vanno a costruire progressivamente, e in relazione alla maturazione e alle stimolazioni esterne, i movimenti più complessi e raffinati.

Una scuola arricchente dal punto di vista motorio favorisce nel bambino il potenziamento degli schemi motori di base, distinguibili in:

–Schemi Motori, movimenti in cui è coinvolto tutto il corpo nello spazio, come camminare, correre, saltare, r...

Table of contents

• INDICE
• INTRODUZIONE
• Capitolo 1 CORPO, MOVIMENTO, ESPRESSIVITÀ
• Capitolo 2 CORPO, INFANZIA, SCUOLA
• Capitolo 3 CORPO, AZIONE, FORMAZIONE
• Capitolo 4 L’EDUCAZIONE PSICOMOTORIA A SCUOLA
• Capitolo 5 PSICODRAMMA E RELAZIONE EDUCATIVA
• Capitolo 6 EDUCAZIONE ALLA CREATIVITÀ E ALLA CONVIVENZA
• BIBLIOGRAFIA