Dagli approcci tradizionali al Quadro comune europeo di riferimento
eBook - ePub

Dagli approcci tradizionali al Quadro comune europeo di riferimento

  1. English
  2. ePUB (mobile friendly)
  3. Available on iOS & Android
eBook - ePub

Dagli approcci tradizionali al Quadro comune europeo di riferimento

About this book

Questo lavoro trae spunto dai moduli n° 9 e n° 10 del corso progredito (delle 130 ore) nell'ambito del Progetto Ministeriale "Italiano L2: lingua di contatto, lingua di culture", in corso di sperimentazione e quindi di stampa a cura del MIUR, in convenzione con ventuno Università del nostro Paese.
L'Università Cattolica di Milano ha avuto mandato di elaborare due dei tredici moduli di secondo livello, in particolare il primo dedicato ad Approcci e metodi glottodidattici e il secondo relativo al Quadro comune europeo di riferimento per le lingue.
Tali moduli sono stati elaborati in collaborazione con le Università di Bari e di Trieste e sono qui presentati per un uso interno all'Università Cattolica ed in particolare alle cattedre di Glottodidattica e di Didattica dell'italiano come seconda lingua.
Cristina Bosisio, titolare del secondo di tali insegnamenti presso la nostra Università e principale autrice dei moduli, è l'ideatrice unica delle attività e delle esercitazioni relative ai due capitoli, che trasformano un testo storico-teorico in un "laboratorio" di sperimentazione sul campo.
Il lavoro è dunque affidato non solo agli sperimentatori nazionali, ma anche agli allievi dell'Università Cattolica in questa prima fase di studio e di sperimentazione dei materiali. Con l'augurio che le pagine che seguono possano essere utili per l'affermazione di una giovane disciplina nel nostro Paese, Bona Cambiaghi, responsabile scientifico del­l'Uni­ver­sità Cattolica e membro del Comitato Tecnico Scientifico del Progetto nazionale "Italiano L2: lingua di contatto, lingua di culture" consegna riflessioni e considerazioni linguistico-pedagogiche agli allievi del­l'Uni­versità Cattolica e attende riscontro e valutazione. Dalla Presentazione dell'Autore

Frequently asked questions

Yes, you can cancel anytime from the Subscription tab in your account settings on the Perlego website. Your subscription will stay active until the end of your current billing period. Learn how to cancel your subscription.
At the moment all of our mobile-responsive ePub books are available to download via the app. Most of our PDFs are also available to download and we're working on making the final remaining ones downloadable now. Learn more here.
Perlego offers two plans: Essential and Complete
  • Essential is ideal for learners and professionals who enjoy exploring a wide range of subjects. Access the Essential Library with 800,000+ trusted titles and best-sellers across business, personal growth, and the humanities. Includes unlimited reading time and Standard Read Aloud voice.
  • Complete: Perfect for advanced learners and researchers needing full, unrestricted access. Unlock 1.4M+ books across hundreds of subjects, including academic and specialized titles. The Complete Plan also includes advanced features like Premium Read Aloud and Research Assistant.
Both plans are available with monthly, semester, or annual billing cycles.
We are an online textbook subscription service, where you can get access to an entire online library for less than the price of a single book per month. With over 1 million books across 1000+ topics, we’ve got you covered! Learn more here.
Look out for the read-aloud symbol on your next book to see if you can listen to it. The read-aloud tool reads text aloud for you, highlighting the text as it is being read. You can pause it, speed it up and slow it down. Learn more here.
Yes! You can use the Perlego app on both iOS or Android devices to read anytime, anywhere — even offline. Perfect for commutes or when you’re on the go.
Please note we cannot support devices running on iOS 13 and Android 7 or earlier. Learn more about using the app.
Yes, you can access Dagli approcci tradizionali al Quadro comune europeo di riferimento by Cristina Bosisio in PDF and/or ePUB format, as well as other popular books in Lingue e linguistica & Lingua italiana. We have over one million books available in our catalogue for you to explore.

Parte seconda

IL QUADRO COMUNE
EUROPEO DI RIFERIMENTO PER LE LINGUE

Questo capitolo si propone di definire le caratteristiche essenziali del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue (noto agli insegnanti anche con il termine inglese Framework), rispondendo ad alcune domande chiave, grazie alle quali si metteranno in evidenza i contenuti imprescindibili per la formazione dell’insegnante, soprattutto dell’insegnante di una lingua altra, nella realtà europea attuale.
Ogni domanda corrisponde a un paragrafo di questo capitolo, il cui obiettivo finale, coerentemente con l’obiettivo ultimo di questo lavoro, consiste nello sviluppare “l’aptitude naturelle de l’esprit humain à situer toutes ses informations dans un contexte et un ensemble” e nell’insegnare “les méthodes qui permettent de saisir les relations mutuelles et influences réciproques entre parties et tout dans un monde complexe”[118].
Il primo paragrafo (II.1.1) risponde alla domanda “Quando?” e fornisce una contestualizzazione temporale del Quadro comune, anche in una prospettiva storico-evolutiva. Il secondo (II.1.2), rispondendo alla domanda “Cosa?”, mette in evidenza la natura del documento europeo e la sua strutturazione, mentre il terzo, “Chi?” (II.1.3), ne presenta il mittente e i destinatari. Le risposte alle domande “Perché?” e “Dove?” esplicitano invece, rispettivamente, le finalità del documento (par. II.1.4) e i contesti di applicazione (par. II.1.5), cui si aggiungono anche le modalità e gli strumenti necessari affinché il Quadro possa diventare modello operativo (par. II.1.6).
Il Quadro comune europeo di riferimento per l’apprendimento e l’insegnamento delle lingue e la relativa valutazione […] rappresenta l’ultima fase di un processo intrapreso attivamente a partire dal 1971, che deve molto alla collaborazione di persone operanti nel campo dell’insegnamento, in Europa e altrove[119].
Con queste parole si apre la prefazione al Quadro comune, che si pone, prima di ogni osservazione metodologica o contenutistica, come punto di arrivo di un percorso evolutivo iniziato negli anni settanta. Questi anni costituiscono, come è noto e come è emerso dalla prima parte di questo lavoro, un momento chiave per la glottodidattica in quanto disciplina scientifica, che proprio allora, grazie agli sviluppi e alle innovazioni nell’ambito delle teorie linguistiche e psicolinguistiche, ma anche grazie ai primi progetti comunitari, ristruttura i rapporti e i pesi attribuiti ai diversi fattori costitutivi dell’atto didattico (soggetto, oggetto, agente, contesto)[120]. Se consideriamo, infatti, i risultati dei progetti europei dagli anni ’40/’50 ad oggi, è possibile cogliere una diversa polarizzazione nei confronti dei fattori dell’atto didattico: l’impostazione teorica del Basic English e, anche se con presupposti diversi, del Français fondamental, per esempio, si concentra sul fattore lingua, ovvero sulla “O” dell’acronimo S.O.M.A.[121], sulla lingua in quanto “oggetto” e in quanto “forma”, soprattutto lessicale e grammaticale; con il Livello soglia[122], invece (e i vari Niveau-Seuil, Threshold-Level, ecc.), che “in un certo senso […] corrispond[ono] a un vocabolario fondamentale […] avente per oggetto gli atti comunicativi anziché i singoli lemmi”[123], l’attenzione si sposta dalla lingua in quanto struttura, alla lingua in quanto comunicazione, sottolineando l’innovazione della didattica linguistica di questi anni, in cui emerge e domina, in un nuovo contesto teorico-metodologico, il polo “S”, ovvero il soggetto apprendente con i suoi bisogni e le sue motivazioni.
Nonostante le comuni intenzioni progettuali, che hanno favorito l’elaborazione di prodotti simili per l’insegnamento/apprendimento di lingue diverse, ogni versione, sia dei vocabolari fondamentali sia dei Livelli soglia, ha seguito impianti concettuali diversi, dando luogo a realizzazioni anche molto distanti. Se da un lato tale parcellizzazione era inevitabile, data l’eterogeneità delle lingue e delle culture europee, dall’altro, però, essa è stata fuorviante e dunque non ha permesso a questi progetti, soprattutto al progetto lingue moderne, o lingue vive, di uniformare la glottodidattica europea[124].
Proprio questa ambizione uniformatrice anima il progetto seguito dagli estensori del Quadro, che costituisce dunque una sorta di “rivoluzione glottodidattica” per la sua portata sovrannazionale e normativa, oltre che, da un punto di vista storico-evolutivo, l’ultima tappa del “percorso verso l’europeizzazione (anche nel senso di valorizzazione delle differenze) dell’insegnamento/apprendimento delle lingue seconde e/o straniere, inaugurato palesemente con i Livelli soglia, ma già in nuce con i vocabolari fondamentali”[125].
Nella prospettiva dei fattori prioritari dell’atto didattico, dunque, l’impostazione teorica e metodologica del documento europeo si fonda, oltre che sulla “S”, rivendicata dagli approcci e dai metodi a partire dagli anni ’70, anche sulla “M” dell’acronimo S.O.M.A., sul milieu, ovvero sul contesto di utilizzo della lingua altra, contesto che, nel Quadro, assume sfumature di particolare rilevanza[126].
La principale novità del Quadro rispetto ai progetti precedenti è allora costituita dalla sua unicità: diversamente dai Livelli soglia e dai vocabolari fondamentali, non vi sono diverse versioni, ma solo un unico documento – con più traduzioni – valido per tutte le lingue/culture dei Paesi europei[127].
Alla luce di queste osservazioni possiamo considerare il Quadro il risultato di continue evoluzioni teoriche e metodologiche, che lo rendono, oggi, un testo ad alto potenziale sociologico, poiché frutto di oltre trent’anni di ricerca, non scevra da problemi (si pensi per esempio alle nuove migrazioni dai Paesi extraeuropei)[128] e volta alla definizione di riferimenti comuni per l’insegnamento delle lingue, tali da assicurare la libera circolazione anche degli apprendimenti e delle competenze.
Che cos’è il Quadro comune europeo di riferimento? A questa domanda gli estensori del Quadro rispondono come segue, rimandando alla funzione piuttosto che a una definizione vera e propria:
Il Quadro comune europeo di riferimento fornisce una base comune in tutta l’Europa per l’elaborazione di programmi, linee guida curricolari, esami, libri di testo per le lingue moderne, ecc. Descrive in modo esaustivo ciò che chi studia una lingua deve imparare per agire in modo efficace. La descrizione riguarda anche il contesto culturale nel quale la lingua si situa. Inoltre il Quadro di riferimento definisce i livelli di competenza che permettono di misurare il progr...

Table of contents

  1. INDICE
  2. PRESENTAZIONE
  3. INTRODUZIONE
  4. Parte prima APPROCCI E METODI GLOTTODIDATTICI
  5. Parte seconda IL QUADRO COMUNE EUROPEO DI RIFERIMENTO PER LE LINGUE
  6. Parte prima
  7. Parte seconda
  8. BIBLIOGRAFIA
  9. SITOGRAFIA