Industria 4.0. Imprese e distretti nella web economy. Percorsi per lo sviluppo della manifattura italiana
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Industria 4.0. Imprese e distretti nella web economy. Percorsi per lo sviluppo della manifattura italiana

About this book

L'industria manifatturiera sta vivendo un processo di profonda trasformazione guidata dall'avvento di Internet. Alle nuove tecnologie si coniugano cambiamenti altrettanto profondi nelle modalità di operare sui mercati e nelle regole della competizione tra imprese. Le web platform oggi, come le global value chain, ne dissolvono i confini tradizionali, fanno emergere nuovi attori, modificano i tradizionali rapporti tra committenti, fornitori, concorrenti e consumatori finali. Industry 4.0 costituisce un insieme di politiche di intervento per favorire l'adeguamento delle imprese a tali cambiamenti. Nella web economy ci sono opportunità e minacce che nel caso italiano richiedono un'attenta considerazione.
Questo volume, agile e accessibile, esplora tali temi per poi soffermarsi sulla capacità della manifattura italiana di adattarsi al nuovo contesto competitivo, a partire dai "vecchi" distretti. Nell'ultimo saggio di quest'opera, grazie al contributo di Marco Cucculelli, vengono suggeriti alcuni possibili percorsi al fine di stimolare un dibattito oggi quanto mai urgente.
While most of the industrialized countries have adopted a set of "Industry 4.0" policies, Internet and the web economy are already reshaping the traditional competitive environment as well as the boundaries of the corporations itself. New ways of connecting producers, suppliers, competitors and consumers are rising, the traditional rules of competition are making way for the new web platforms competition and there is some uncertainty about the profile of future incumbents. This volume outlines the direction of the change taking place, analyses the nature of Industry 4.0 goals and focuses on the impact of the web economy on the Italian manufacturing industry and its traditional points of strength.

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Information

Publisher
Go Ware
Year
2018
eBook ISBN
9788867979721
Subtopic
Produzione

Imprese e distretti nella web economy
di Fabio Menghini

Premessa

L’industria manifatturiera ha vissuto negli ultimi venti anni un impressionante sequenza di cambiamenti, molti dei quali sollecitati dalle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Tali mutamenti hanno riguardato anche le forme di organizzazione della produzione e le relazioni tra aziende. In questo contesto abbiamo sempre più letto e ascoltato termini quali network di imprese, cluster, distretti, outsourcing, offshoring. Si tratta di fenomeni che, in vari modi, hanno certamente contribuito a ridefinire i tradizionali confini dell’impresa. Su questo tema abbiamo costruito un percorso di indagine, cercando innanzitutto di capire i grandi trend dell’industria manifatturiera, per poi vederne le implicazioni sulle imprese e sui loro confini. Nel corso dell’esplorazione ci siamo imbattuti in fatti noti e caratteristici della realtà industriale italiana, quali la piccola impresa e i distretti industriali. La parte finale di questo scritto si sofferma su questi temi cercando di individuarne le connessioni con i sistemi di produzione globale da un lato e con il contesto socio-culturale locale dall’altro.

Globalizzazione e catena del valore

Al contrario di epoche appena passate, in cui prevalevano impianti di grandi dimensioni e le aziende erano verticalmente integrate, i protagonisti dell’odierna industrial revolution sono immersi in una fittissima rete relazionale in cui la produzione di un bene può coinvolgere centinaia di aziende e migliaia di individui, localizzati in molte e differenti realtà a livello world wide.
Il successo di ogni singola azienda dipende dalla sua abilità nel riuscire ad agganciarsi a queste catene del valore globali o alle emergenti web platform e a scegliere in esse il corretto posizionamento.
Flessibilità per rispondere alle richieste di personalizzazione, innovazione, specializzazione per incrementare la produttività, sono divenuti i mantra dell’industria manifatturiera di questo millennio. Il tutto a patto di essere pienamente inseriti nel Networked Manufacturing.
Parecchie possono essere le modalità in cui le differenti parti della catena del valore si saldano insieme. Molte aziende sono contemporaneamente presenti sia nei Paesi più sviluppati che in quelli a più basso costo del lavoro, ad esempio. È il cosiddetto hybrized manufacturing. Prodotti che incorporano componenti ad alta intensità tecnologica e sono soggetti a più rapidi mutamenti della domanda, vengono realizzati in Paesi ad alto costo del lavoro dove più elevata è la presenza di competenze specialistiche. L’opposto avviene per i prodotti di tipo standardizzato.
Altre aziende si sono affermate sul mercato senza mai produrre, potendosi avvalere della disponibilità di reti di produttori esterni specializzati (Design-only, vedi i casi di Nike e di Apple).
Nuove industrie di nicchia si affermano concentrandosi su ristrette gamme di prodotto indirizzate spesso a piccoli gruppi di clienti. Tali imprese vivono un nuovo rigoglio grazie alla globalizzazione che consente loro di servire i clienti interessati ai propri prodotti, in qualsiasi parte del mondo si trovino.
Le web platform, sviluppatesi nel mondo social, stanno ora divenendo delle modalità di incontro tra chi cerca e chi vende semilavorati, parti di ricambio, programmi software.
Molte delle produzioni svolte nei Paesi industrializzati, infine, tendono a concentrarsi in specifiche aree di elezione, in cluster dove le aziende beneficiano della vicinanza reciproca per condividere tecnologie, processi, fornitori e mercati di sbocco. Il localismo convive con la globalizzazione[9].

Il nuovo profilo della manifattura

Dietro i grandi e dominanti oligopoli dell’era digitale, troviamo oggi, sempre più, un nuovo modello di impresa manifatturiera.
Tendenzialmente piccola o più piccola di quella delle ere precedenti, inserita in un contesto locale e globale al tempo stesso, dove fattore di successo prevalente è l’intensità della relazione con fornitori, sviluppatori di prodotti e di tecnologie, clienti industriali, concorrenti stessi. Un’impresa senza confini verrebbe da aggiungere, considerato che oggi la produzione di qualsiasi bene è frammentata in moltissime attività e ogni azienda sceglie di specializzarsi nelle fasi dove ritiene di poter realizzare il miglior vantaggio competitivo.
Questa modalità di operare, considerata nella sua generalità, è piuttosto differente dal modello tradizionale della corporation multidivisionale, che giocava un ruolo di baluardo e antagonista rispetto al mercato.
L’impresa, per intenderci, descritta da Chandler[10] e Williamson[11] tra gli altri. Curiosamente, anche in quell’epoca, una rivoluzione industriale stava avvenendo e quel tipo di impresa sembrava rappresentare – e in realtà è stata – la migliore forma organizzativa possibile. Rileggiamo Chandler a questo proposito:
L’innovazione tecnologica, la rapida crescita della popolazione e l’innalzamento del reddito pro capite hanno reso i processi di produzione e distribuzione più complessi e hanno anche accresciuto la velocità e il volume del flusso di materiali attraverso di essi. I meccanismi di mercato esistenti si rivelavano spesso non più in grado di regolare con efficacia tali flussi. Le nuove tecnologie e i mercati in espansione generarono così, per la prima volta, l’esigenza di un coordinamento amministrativo. Per svolgere questa funzione gli imprenditori hanno costruito aziende con molteplici unità di business e assunto i manager necessari per amministrarle[12].
In questo modo, scrive Langlois:
L’emergere della grande corporation americana andava a rimpiazzare strutture produttive prima disperse e frammentate[13].
Una grande rivoluzione gestionale, insomma, sotto il segno dell’integrazione e del coordinamento interno.
Oggi, all’opposto, per rispondere ai nuovi scenari competitivi, le imprese hanno dovuto ripensare le loro strategie uscendo dai confini tradizionali e smontando le forme di integrazione verticale, per raggiunge...

Table of contents

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. Colophon
  4. Presentazione
  5. English Summary
  6. Industria 4.0 e il futuro delle imprese italiane di Fabio Menghini
  7. Imprese e distretti nella web economy di Fabio Menghini
  8. Indirizzare gli investimenti privati verso le imprese a più alta crescita di Marco Cucculelli, Fabio Menghini
  9. Lista dei nomi e dei luoghi citati