Un Viaggiatore tra Borghi e Città. Dal centro al sud alle isole d'Italia alla scoperta di cultura, storia e tradizioni
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Un Viaggiatore tra Borghi e Città. Dal centro al sud alle isole d'Italia alla scoperta di cultura, storia e tradizioni

About this book

Perché questo libro? Perché ho voluto proporre un percorso storico e culturale, che è stato un viaggio suggestivo, molto spesso non facile. Ho visitato luoghi, borghi e città da un fascino straordinario. Questi sono stati i miei compagni di viaggio. Un viaggio questo alla scoperta delle nostre debolezze, delle nostre capacità e di luoghi a molti di noi sconosciuti. Questo mio libro vuole essere un percorso che superi l'antico e affermi il nuovo. Spero che queste pagine coinvolgano il lettore nello scoprire paesaggi e luoghi affascinanti, interessanti e ricchi di memorie culturali e storiche. Per me il viaggiare è il sapere della conoscenza, come afferma anche in questo suo scritto l'antropologo francese Marc Augé: "Forse uno dei nostri compiti più urgenti consiste nell'imparare di nuovo a viaggiare, eventualmente nelle nostre vicinanze, per imparare di nuovo a vedere".

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Information

II. Le tradizioni

Le tradizioni popolari e il folklore sono una risorsa importante, culturale ed economica di ogni popolo. È importante valorizzare il territorio locale e recuperare questa ricchezza, utile a comprendere il presente partendo dal passato, per conoscere le proprie radici nella vita, nei riti, nella letteratura e nelle feste dell’anno. Conoscenze ed un sapere indispensabile per scoprire chi siamo e per farci conoscere (dal turismo culturale), per confrontarci con gli altri in uno scambio produttivo e paritario.
Il Folklore
Il folklore di cui parlerò dettagliatamente nelle apposite pagine, viene da lontano e racchiude quei caratteri di tradizione e territorialità che ha trasformato nei secoli, riti e usanze della vita popolare in quelle che oggi possiamo definire importanti risorse culturali ed economiche. Trasferendo di generazione in generazione i segreti, le tradizioni e le usanze oggi il turismo e la vita quotidiana tendono a riscoprire il valore di queste antiche origini che partono dall’arte popolare e dall’artigianato per arrivare alle feste tradizionali e ai costumi folkloristici. Il termine folklore o folclore (sapere del popolo), racchiude le tradizioni antiche, del passato, nate dal popolo, tramandate oralmente e riguardanti riti, costumi, credenze, in relazione ad un determinato luogo o ad una determinata popolazione. Per Folklore si intendono quindi tutte quelle espressioni culturali comunemente denominate tradizioni popolari.
Feste popolari, sagre e usanze. Dietro le usanze e i festeggiamenti si possono studiare e scoprire origini e tradizioni popolari antiche. Le feste tradizionali di Capodanno, di Natale o la festa di Carnevale, sono appuntamenti che mantengono ancora ai nostri giorni simboli ed usanze tipiche della tradizione popolare.
La vita popolare nella storia e tradizione. Per comprendere la vita popolare, la storia e la tradizione del popolo, bisogna esaminare i riti, la vita quotidiana, entrare nei borghi e nei luoghi del lavoro contadino; potremo così immaginare i paesi e la cultura popolare. I riti e i momenti della vita popolare.

III. Il Centro

L’Italia Centrale o Centro Italia comprende le regioni Lazio, Marche, Toscana e Umbria. È attraversata dagli Appennini settentrionali e centrali ed è bagnata ad est dal mare Adriatico e ad ovest dal mar Tirreno e dal mar Ligure. I principali fiumi di questa porzione di territorio sono l’Arno e il Tevere. I laghi più importanti sono il Trasimeno ed il lago di Bolsena.
La Toscana
Il 4 maggio del 2015 l’Aula del Senato ha dimenticato per un giorno la politica e ha ospitato la Cultura, con la C maiuscola. Roberto Benigni e Nicola Piovani, che già avevano esaltato l’Italia vincendo l’Oscar con “La vita è bella”, hanno partecipato alle celebrazioni per il 750esimo anniversario della nascita di Dante Alighieri. Commovente e magnifica la recitazione, tutta a memoria, del Trentaquattresimo canto del Paradiso da parte dell’attore toscano Benigni. La Divina Commedia è ancora oggi riconosciuta non solo come l’opera poetica più importante della storia della letteratura italiana, ma anche come il primo seme della lingua unica italiana. Quella terra che lo stesso Dante definiva “di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!”, non era una Nazione unica: politicamente lo sarebbe diventata sei secoli dopo, culturalmente iniziava a diventarlo grazie proprio al Sommo Poeta, che attraverso i suoi capolavori dettava le regole e il suono di una lingua capace di unificare le miriadi di dialetti di cui ancora oggi è disseminato lo Stivale. Il viaggio che compiamo attraverso questo libro parte da quell’evento al Senato e dall’esempio del primo vero unificatore degli italiani: un viaggio alla scoperta di ciò che accomuna e distingue gli italiani che abitano le varie Regioni di quello che è il Paese più bello del mondo. Un viaggio alla scoperta delle nostre debolezze e delle nostre capacità. Un viaggio alla scoperta del nato nascosto di questo spaccato dell’Italia che pochi conoscono. Questa predominanza dell’arte e della poesia volle dire anche primato del Toscano e del Fiorentino fra i dialetti Italiani.
La Toscana primeggia nel panorama turistico mondiale. I paesaggi, il patrimonio artistico e le importanti città, prima tra tutte Firenze rendono questa regione unica al mondo. Le province sono Firenze che è il capoluogo, Grosseto, Arezzo, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Pisa, Pistoia, Prato, Siena.
Firenze è storia, tradizione, arte e cultura e che come scrisse Stendhal possiede un “fascino sottile”. Conserva un patrimonio storico-artistico conosciuto in tutto il mondo e il suo centro storico è un archivio vivente della cultura italiana ed europea; proprio per questo Firenze è stato uno dei primissimi siti ad essere inscritto (1982) nella World heritage list. L’antica Florentia, così chiamata nel 59 a. C, ha segnato la storia d’Italia e d’Europa. Capitale d’Italia per alcuni anni, la città ha dato i natali a intellettuali ed artisti che hanno fatto la storia dell’arte e della letteratura dal Duecento ai giorni nostri.
Firenze potrebbe essere raccontata attraverso i grandi uomini che vi sono nati o che l’hanno resa famosa con i segni tangibili della propria opera. Qui nel 1265 vide la luce il sommo poeta Dante Alighieri, cui la città è indissolubilmente legata. Sempre al XIII secolo risale la costruzione del Duomo, la basilica di Santa Maria del Fiore, la cui cupola è stata progettata da Filippo Brunelleschi. Ed è una geniale invenzione di Giotto il campanile gotico che abbellisce il profilo del Duomo, di fronte al quale si trova la costruzione a pianta ottagonale del Battistero di San Giovanni (rivestita con un capolavoro di tarsie in marmo bianco di Carrara e marmo verde di Prato) e abbellita dalle forme rinascimentali della porta in bronzo, definita da Michelangelo “del paradiso”. Passeggiare per i vicoli del suo centro storico significa immaginare la vita intensa dei commercianti ma anche i segreti e gli intrighi del potere politico e civile, come a Piazza della Signoria dove troneggia in copia la figura maestosa del David di Michelangelo (l’originale è nel museo dell’Accademia). Il David è una famosa scultura realizzata in marmo bianco ed è alta 5,17 metri, opera di Michelangelo Buonarroti (il quale ha realizzato anche il Mosè e la Pietà), che iniziò i lavori nel 1501 e li terminò nel 1504.
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Questa opera d’arte è conosciuta in tutto il mondo ed è considerata un vero e proprio capolavoro della scultura rinascimentale, tanto che molti critici e studiosi internazionali e nazionali dell’Arte l’hanno affermato che può essere considerata l’opera d’arte più bella creata dall’umanità. Rispetto agli altri David realizzati da Verrocchio e da Donatello, in questo di Michelangelo si evidenzia un forte concetto di solidità, oltre ad una perfezione e potenza legate assieme da linee armoniose e dolci; un prototipo perfetto di bellezza assoluta. La statua rappresenta David, l’eroe biblico, prima di affrontare Golia e da secoli fronteggia la Loggia della Signoria, vera e propria galleria d’arte a cielo aperto, accanto a Palazzo Vecchio, uno dei più importanti palazzi pubblici medievali d’Italia. Da qui c’è l’ingresso alla Galleria degli Uffizi, il più antico museo d’arte dell’Europa moderna. Firenze è attraversata dal fiume Arno: d’obbligo un passaggio sul Ponte Vecchio, con le sue botteghe storiche di orafi ed argentieri, e il corridoio progettato dal Vasari, che collegava i palazzi della riva destra con palazzo Pitti, sull’altra riva del fiume, e che veniva utilizzato dai Medici come via protetta per raggiungere la loro dimora. Palazzo Pitti è l’edificio più monumentale e contiene la Galleria Palatina (con opere di Giorgione, Raffaello e Tintoretto). Da qui, si accede al Giardino di Boboli, ornato da statue e fontane. Negli stessi anni in cui Dante diventava il padre della lingua italiana, Giotto rivoluzionava la pittura introducendo la rappresentazione prospettica, visibile nel celebre Crocifisso su tavola nella chiesa di Santa Maria Novella, capolavoro gotico che custodisce anche lo straordinario affresco di Masaccio. Le cappelle Peruzzi e Bardi nella magnifica basilica di Santa Croce conservano altri importanti affreschi dell’artista. Nei pressi, imperdibili il celebre David di Donatello e il busto di Bruto di Michelangelo, conservati nel Museo nazionale del Bargello.
Uscendo da Firenze, splendidi e mutevoli scenari si inseriscono reperti archeologici, architetture in stile romanico, borghi storici e la magnifica città di Pisa con i suoi monumenti, tra cui la caratteristica Torre Pendente.
La provincia di Lucca si estende in diverse aree: la Versilia che si affaccia sul Tirreno; la Garfagnana, situata a Nord-Est al confine con l’Emilia Romagna; la Valle del Serchio nell’area interna e la piana di Lucca. Paesaggi e panorami che si susseguono creando magnifici scenari: il Parco delle Alpi Apuane. Un altro volto del territorio è costituito dalle campagne intorno a Lucca in cui si stagliano splendide ville storiche, da Villa Torrigiani a Villa Mansi, circondate da spettacolari parchi, oltre alle località della Versilia come Viareggio, il Lido di Camaiore, Pietrasanta e Forte dei Marmi, affermate mete turistiche.
Prato si trova nel cuore della regione. È la seconda città della Toscana, la terza dell’Italia centrale per numero di abitanti. La città fonda le sue radici sull’arte e la natura anche se deve il suo sviluppo economico al settore tessile, sulla cui storia si fonda gran parte dell’economia della provincia. È un territorio assai vario, in grado di offrire attrattive storico-artistiche di grande rilievo attraverso un itinerario alla scoperta di tesori dell’epoca etrusca, passando per il Medioevo, arriva fino all’età contemporanea.
La provincia di Siena si estende nei territori più famosi e affascinanti della Toscana come le colline meridionali del Chianti, la Val d’Elsa e Val di Merse, la Val d’Arbia, la Val di Chiana senese e la Val d’Orcia, fino alle pendici del Monte Amiata. Siena è una magnifica città d’arte con caratteristici vicoli, rioni e torri, botteghe artigiane e palazzi che la rendono una meta irrinunciabile per i turisti italiani e stranieri. Il territorio conserva, inoltre, numerosissime testimonianze di epoca medievale sorte lungo la Via Frangicena. E percorrendo queste campagne si possono ammirare suggestive abbazie come quella di Sant’Antimo, pievi romaniche e caratteristici borghi come San Quirico d’Orcia o San Gimignano, che conservano ancora oggi il loro originario aspetto. Molto suggestiva è anche la Val d’Elsa con i caratteristici centri di Colle di Val d’Elsa, Poggibonsi e San Gimignano che racchiude un inestimabile patrimonio artistico. La Val di Merse, l’area più verde del territorio, presenta luoghi solitari ma di grande fascino come le rovine dell’Abbazia di San Galgano, risalente al sec. XIII. Colline e calanchi, i celebri cipressi toscani, il fiume, gli oliveti e i vigneti: è il paesaggio offerto dalla Val d’Orcia e tutelato dall’UNESCO come patrimonio dell’Umanità. La Provincia di Arezzo si estende nelle aree del Casentino, Valdarno, Val Tiberina e Val di Chiana. Ciascuno di questi ambienti presenta paesaggi particolari in cui le bellezze naturali si fondono armoniosamente con testimonianze storiche e capolavori d’arte, come i due importanti luoghi della spiritualità il Santuario de La Verna e il Monastero di Camaldoli. Arezzo e il suo territorio è stato patria del poeta Francesco Petrarca e di grandi artisti tra cui Piero della Francesca, Masaccio, Michelangelo, Luca Signorelli, Pietro da Cortona e Vasari che hanno lasciato i segni della loro creatività e del loro genio in tutto il nostro Paese. Un intreccio di itinerari artistici, da quello dedicato a Piero de...

Table of contents

  1. Introduzione
  2. I. Storia ed evoluzione dell’Italia
  3. II. Le tradizioni
  4. V. Le Isole
  5. Conclusioni
  6. Ringraziamenti
  7. Bibliografia