La libertà oltre il bosco dei faggi
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La libertà oltre il bosco dei faggi

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Storia e vicenda umana si intrecciano nel racconto lucido e toccante di un sopravvissuto alla Shoah. La testimonianza diretta dei tragici eventi del Secondo Conflitto Mondiale affidata alla voce emozionante di Franco Schönheit.

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Information

Documenti sulla razza
Fonti:
Archivio di Stato di Bari:
Prefettura di Bari, Gabinetto II versamento
Prefettura di Bari, Gabinetto III versamento
Questura di Bari, Gabinetto, cat. A4A – A4B (Ebrei)
ELENCO DEI PRINCIPALI DOCUMENTI E REGI DECRETI LEGGE A CARATTERE RAZZIALE
  • Comunicato della Segreteria Politica del PNF, 25 luglio 1938 - Il Fascismo e il problema della razza.
  • Manifesto degli scienziati razzisti o Manifesto della razza, pubblicato a luglio e ad agosto 1938.
  • R.D.L. 5 settembre 1938, n. 1390 - Provvedimenti per la difesa della razza nella scuola.
  • R.D.L. 7 settembre 1938, n. 1381 - Provvedimenti nei confronti degli ebrei stranieri.
  • R.D.L. 23 settembre 1938, n. 1630 - Istituzione di scuole elementari per fanciulli di razza ebraica.
  • Dichiarazione sulla razza, votata dal Gran Consiglio del Fascismo il 6 ottobre 1938.
  • R.D.L. 15 novembre 1938, n. 1779 - Integrazione e coordinamento in testo unico delle norme già emanate per la difesa della razza nella scuola italiana.
  • R.D.L. 17 novembre 1938, n. 1728 - Provvedimenti per la razza italiana.
  • R.D.L. 29 giugno 1939, n. 1054 - Disciplina dell’esercizio delle professioni da parte dei cittadini di razza ebraica.
  • Legge 13 luglio 1939-XVII, n. 1055 - Disposizioni in materia testamentaria nonché sulla disciplina dei cognomi, nei confronti degli appartenenti alla razza ebraica, modificata poi dalla v 28 settembre 1940-XVIII, n. 1459.
IL FASCISMO E IL PROBLEMA DELLA RAZZA
Comunicato emesso dalla segreteria politica del Partito Nazionale Fascista dopo la pubblicazione del manifesto dei dieci scienziati italiani.
25 Luglio 1938
Il ministro e Segretario del Partito, Achille Starace, ha ricevuto un gruppo di studiosi fascisti, docenti nelle Università italiane, che sotto l’egida del Ministero della Cultura Popolare, hanno redatto o aderito alle proposizioni che fissano la base del razzismo fascista.
Erano presenti i fascisti:
dott. Lino Businco, assistente di Patologia Generale all’Università di Roma, prof. Lidio Cipriani, incaricato di Antropologia all’Università di Firenze e direttore del Museo Nazionale di Antropologia ed Etnologia di Firenze, prof. Arturo Donaggio, direttore della Clinica Neuropsichiatrica dell’Università di Bologna, presidente della Società Italiana di Psichiatria, dott. Leone Franzi, assistente nella Clinica Pediatrica dell’Università di Milano, prof. Guido Landra, assistente di Antropologia all’Università di Roma, sen. Nicola Pende, direttore dell’Istituto di Patologia Speciale Medica dell’Università di Roma, dott. Marcello Ricci, assistente di Zoologia all’Università di Roma, prof. Franco Savorgnan, ordinario di Demografia nell’Università di Roma e presidente dell’Istituto Centrale di Statistica, on. prof. Sabato Visco, direttore dell’Istituto di Fisiologia Generale dell’Università di Roma e direttore dell’Istituto Nazionale di Biologia presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche, prof. Edoardo Zavattari, direttore dell’Istituto di Zoologia dell’Università di Roma.
Alla riunione ha partecipato il ministro della Cultura Popolare, Dino Alfieri.
Il Segretario del Partito, Achille Starace, mentre ha elogiato la precisione e la concisione delle tesi ha ricordato che il Fascismo attua da sedici anni una politica razzista che consiste nel realizzare, attraverso l’azione delle istituzioni del Regime, un continuo miglioramento quantitativo e qualitativo della razza. Il Segretario del Partito ha soggiunto che il Duce parecchie volte, nei suoi scritti e discorsi, ha accennato alla razza italiana quale appartenente al gruppo cosiddetto degli indo-europei.
Anche in questo campo il Regime ha seguito il suo indirizzo fondamentale: prima l’azione, poi la formulazione dottrinaria, la quale non deve essere considerata accademica cioè fine a se stessa, ma come determinante un’ulteriore precisazione politica. Con la creazione dell’Impero la razza italiana è venuta in contatto con altre razze, deve quindi guardarsi da ogni ibridismo e contaminazione. Leggi «razziste» in tale senso sono già state elaborate e applicate con fascistica energia nei territori dell’Impero.
Quanto agli ebrei, essi si considerano da millenni, dovunque e anche in Italia, come una «razza» diversa e superiore alle altre, ed è notorio che nonostante la politica tollerante del Regime gli ebrei hanno, in ogni Nazione, costituito – coi loro uomini e coi loro mezzi – lo stato maggiore dell’antifascismo.
Il Segretario del Partito Starace ha infine annunciato che l’attività principale degli Istituti di cultura fascista nel prossimo anno XVII sarà l’elaborazione e diffusione dei princìpi fascisti in tema di razza, princìpi che hanno già sollevato tanto interesse in Italia e nel mondo.
Roma, 25 luglio 1938
IL MANIFESTO DELLA RAZZA
Il ministro Segretario del Partito (Achille Storace) ha ricevuto un gruppo di studiosi fascisti, docenti nelle Università italiane, che hanno, sotto l’egida del Ministero della Cultura popolare, redatto o aderito alle proposizioni che fissano la base del razzismo fascista. (Da Difesa della razza, anno I,n.1, 5 agosto, 1938)
1. Le razze umane esistono. La esistenza delle razze umane non è già una astrazione del nostro spirito, ma corrisponde a una realtà fenomenica, materiale, percepibile con i nostri sensi. Questa realtà è rappresentata da masse, quasi sempre imponenti di milioni di uomini simili per caratteri fisici e psicologici che furono ereditati e che continuano ad ereditarsi.
Dire che esistono le razze umane non vuol dire a priori che esistono razze umane superiori o inferiori, ma soltanto che esistono razze umane differenti.
2. Esistono grandi razze e piccole razze. Non bisogna soltanto am...

Table of contents

  1. Sommario
  2. Titolo
  3. Copyright
  4. Frontespizio
  5. Dedica
  6. Prefazione
  7. Presentazione
  8. Pensiero di due alunne
  9. Intervista-racconto a Franco Schonheit
  10. La famiglia Schonheit
  11. Le leggi razziali a Ferrara
  12. La vita continua
  13. L'arresto di Carlo Schonheit
  14. L'arrivo a Fossoli
  15. Il campo di transito e di concentramento
  16. La partenza da Fossoli
  17. L'ingresso a Buchenwald
  18. La vita nel campo di concentramento
  19. La liberazione
  20. Buchenwald-Bolzano-Ferrara
  21. Il ritorno a casa
  22. La vita dopo
  23. La deportazione di Gina Finzi Schonheit
  24. Cronologia
  25. Glossario
  26. Immagini e documenti sulla persecuzione degli ebrei italiani
  27. Documenti sulla razza
  28. Bibliografia